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Moda uomo o donna? Selfridges lancia lo spazio “neutro”

Dopo decenni di rigide separazioni tra i “piani”, uomo e donna, arriva la moda “gender neutral”, buona per entrambi i sessi: Selfridges, storici magazzini londinesi, hanno aperto nel primo e più famoso store di Oxford Street uno spazio dedicato a moda e accessori neutri, pragmaticamente chiamato Agender. In tempo di ipergenderizzazione degli abiti e degli oggetti, fin dalla culla, Selfridges guarda avanti, alla generazione dei millennials e propone cinque collezioni unisex proprie e una selezione di 40 brand.

Il  nuovo approccio “genderless” implica un ripensamento degli spazi (on e offline) e dell’ambiente, progettato dalla designer Faye Toogood e sviluppati su tre piani dello store interconnessi. Via i manichini da vetrine e spazi interni, le collezioni sono indossate online da modelli di entrambi i generi. Le collezioni spaziano dallo street wear all’avanguardia all’alta moda, con nomi come Ann Demeulemeester e Comme des Garçons.

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“Con AGENDER non vogliamo seguire un “trend” ma piuttosto approcciare una forma mentale e rispondere a un cambiamento culturale che sta accadendo ora. Esploreremo la relazione tra il genere e il retail nel fisico e nel digitale, e in tutti i nostri punti vendita. Il progetto sarà un test, una sperimentazione sull’idea dei sessi sia per consentire ai nostri clienti di avvicinarsi all’esperienza senza preconcetti sia per noi retailer di spingere aventi l’idea di come si vende e si acquista la moda oggi” spiega Linda Hewson, direttore creativo di Selfridges.

Le soluzioni Cefla per il punto vendita Smart Coop a Bologna

Per il punto vendita Smart aperto a ottobre da Coop Adriatica a Bologna con aree di vendita dedicate alla spesa quotidiana, al benessere, ma anche al relax e alla ristorazione, Cefla Arredamenti ha realizzato gli arredi e le scaffalature con soluzioni su misura. Il punto vendita di 800 metri quadrati si sviluppa su due piani dove si trovano anche un bar, un ristorante self service, un orto aromatico per raccogliere gratuitamente molte varietà di piantine, una biblioteca “verde” e la parafarmacia Coop Salute.

L’area Food è allestita con le scaffalature Wireplus, nella versione in filo metallico, e con System25, mentre per la barriera casse del punto vendita, invece, è stato scelto Futura Plus, il nuovissimo prodotto Cefla che “rivoluziona il presente del banco cassa”.

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La parafarmacia interna “Coop Salute”è stata invece progettata e realizzata in maniera dedicata con scaffalature nei tipici colori del reparto bianco e azzurro a prova della capacità di Cefla di coniugare mondi diversi tra loro come il farmaceutico e il benessere.

Cefla Business Unit Arredamenti sarà presente con uno stand dedicato al Cosmofarma Exhibition, in programma dal 17 al 19 Aprile 2015, la manifestazione dedicata agli ambiti Health&Beauty Care, oltre che ai servizi legati al mondo della farmacia.

I Pam local a Roma diventano sei

L’apertura nel nuovo punto vendita Pam local ha sancito l’esordio del sesto negozio della capitale con l’innovativo formato “local”, il quarto aperto dall’inizio dell’anno, al quale seguiranno entro fine di aprile altre due nuove aperture rispettivamente ad Ostia e nel quartiere Boccea, che porteranno ad otto i punti vendita local nella provincia di Roma.

Il nuovo supermercato di via S. Martino della Battaglia, un conveniente store di 200 mq, è situato non lontano dalla stazione Termini, dà lavoro a una decina di persone under 30 anni e testimonia, insieme al piano di sviluppo lanciato ad inizio anno, l’importanza della città di Roma per il Gruppo Pam e l’attenzione rivolta verso i più giovani.

Google apre il primo store a Londra

Creare una shopping experience, promuovere i proprio prodotti, smartphone e tablet Android e i portatili Cromebook in primis, ma anche naturalmente il brand: è questo il senso dell’apertura del primo Google store aperto mercoledì scorso a Londra. Per fare questo il negozio di Tottenham Court Road, aperto all’interno di Curry’s PC World catena di elettronica di consumo britannica. “La velocità di innovazione dei dispositivi che usiamo è incredibile ma il modo in cui li compriamo è rimasto lo stesso per anni. Con il Google Shop vogliamo dare alle persone un posto dove possano giocare, sperimentare e conoscere tutto quello che Google ha da offrire” ha detto il direttore marketing UK di Google James Elias. Navigare su Google Earth su schermo gigante, creare il proprio doodle con una bomboletta spray digitale, ma anche partecipare a corsi e dimostrazioni e sperimentare una full immersion nei prodotti Google è ciò che si può fare nello store. Un investimento in immagine e pubblicità essenzialmente perché secondo il Wall Street Journal il gigante di Mountain View non guadagnerà nulla dalle vendite del negozio, che andranno invece al “padrone di casa” Curry’s. Sono previste entro il 2015 altre due negozi simili, a Londra e nell’Essex. Nel video una visita al negozio dell’IBTimes https://youtu.be/yNOagbhYqhU

Le magie di Expo: il supermercato Future Food District di Coop in una fotogalllery

2500 metri quadri di superficie sviluppati su due livelli, uno spazio sperimentale, capace di generare nuove interazioni tra consumatori, prodotti e produttori: un luogo in cui ritrovare un rapporto diretto con la filiera.

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Inizialmente i visitatori entreranno in un corridoio d’ingresso dove prenderanno coscienza di essere in un supermercato Coop (una parete illustra il concetto chiave della proprietà condivisa) e concettualmente effettueranno un viaggio nel tempo, dal magazzino di previdenza a Torino, il primo negozio Coop in Italia datato 1854 ai giorni nostri. Con lo stesso sistema poi si potrà visualizzare l’evoluzione del mercato dal medioevo al prossimo futuro. Arrivando al piano superiore il visitatore trova un mezzanino di passaggio interamente abitato da informazioni e popolato da un presidio di soci Coop cosi come opereranno nel supermercato 40 dipendenti di Coop Lombardia.  Anche qui un’infografica a parete permetterà di ripercorrere alcune tappe significative della storia di un movimento che ha oltre 160 anni di vita. Da questo spazio trasmetterà per tutta la durata di Expo RadioCoop, la radio in store di Coop che fungerà da amplificatore di tutto ciò che succederà nel FFD dentro la rete dei 1200 punti vendita Coop.

Dai soci coop in carne e ossa al primo incontro con YuMi, un robot di nuova generazione realizzato da ABB in grado di interagire con le persone dotato di braccia, vista e tatto, pensato per una nuova era dell’automazione in cui gli esseri umani e i robot eseguiranno congiuntamente le stesse operazioni. YuMi è infatti l’abbreviazione di “you and me” a sottolineare la collaborazione tra robot e uomo, con la sua capacità di manipolare in completa sicurezza qualsiasi oggetto, dai delicati elementi di precisione di un orologio fino a infilare il filo in un ago o interagire con i clienti del Supermercato del Future Food District.

Al piano superiore ci si immerge nella vera e propria superficie di vendita: un mare di prodotti su una struttura a gradoni, disposti su tavoli che seguono un ordine che va dalle materie prime, la frutta, il grano, il latte, ai prodotti via via più trasformati e elaborati, valorizzando il patrimonio agroindustriale italiano. Cinque le filiere: latte e derivati, the, caffè e cacao, cereali e birra, carne e pesce, ortofrutta e vino. Per fare un esempio: si parte dalla farina passando per la pasta i biscotti fino alla birra.

I prodotti sono esposti su ampi tavoli; il  loro semplice sfioro con la mano permetterà all’utente di ottenere informazioni aumentate sui prodotti ovvero tutte quelle informazioni che oggi o non sono disponibili o lo sono parzialmente solo in rete ma che, in ogni modo, non riusciamo a far stare in un’etichetta tradizionale. Attraverso queste “etichette aumentate” il prodotto è in grado di raccontare se stesso, le sue proprietà, la sua storia, il suo tragitto.

Tre sono i livelli di interazione previsti. Il primo permette di ottenere indicazioni sulle caratteristiche primarie dell’articolo, il secondo fornisce l’etichetta aumentata capace di rivelare l’origine delle principali materie prime che compongono il prodotto, e l’eventuale presenza di ingredienti allergizzanti, il dato nutrizionale per porzione e l’impatto ambientale espresso in CO2 equivalente, infine (terzo livello) informazioni in dettaglio sulla storia e sulle sue caratteristiche. Sostanzialmente si applica l’’Internet of Things “ai processi di vendita/acquisto della grande distribuzione.

L’eliminazione delle barriere verticali disegna un paesaggio orizzontale che favorisce il contatto e la relazione, permettendo di utilizzare il supermercato quasi come un’area di libero scambio,  una sorta di baratto delle idee. Lo stesso concetto di filiera apparenta in qualche modo il supermercato di Coop ai cluster tematici presenti in Expo.

L’E-commerce degli italiani: fermi ai viaggi, solo l’8% comprerebbe alimentari

La Global Survey di Nielsen fotografa la propensione all’e-commerce degli italiani (e di altri 60 Paesi) rilevando affinità e (soprattutto) differenze con le punte più avanzate.

Come ai tempi pionieristici delle compagnie low-cost dunque, nel nostro Paese chi fa e-commerce pensa soprattutto al biglietto aereo, scelto dal 42% della popolazione. Solo l’8% è favorevole a comperare prodotti alimentari, vini e liquori sul web (in linea in realtà con la media europea fatta eccezione per l’Inghilterra, dove è il 26% che predilige l’online per i prodotti alimentari).

Anche l’abbigliamento nella patria dello stile fatica ad affermarsi: se a livello globale vestiti, accessori e scarpe con il 46% guidano la graduatoria degli acquisti via web, in Italia sono acquistati online solo dal 30%, piazzandosi dietro la prenotazione di alberghi (35%) e i libri cartacei (32%). L’elettronica di consumo è acquistata online dal 24% della popolazione. Il 21% degli italiani compra online gli e-book, e il 17% i prodotti di cosmesi o per l’igiene personale, ricercati però su web dal 19% della popolazione. Per quanto concerne auto e moto accessori, solo l’8% degli intervistati acquista online. in linea con l’Europa con l’eccezione dell’Inghilterra, dove il 19% fa ricerca su internet e il 17% compie l’acquisto online. Tre italiani su 4 preferiscono ricercare di persona giochi e prodotti per l’infanzia.

I social network sono impiegati da un italiano su tre (32%) per tenersi aggiornato sul business in Rete. L’82% acquista da PC (80% dato globale) seguito dal cellulare al 36% (44% globale) e dal tablet al 25% (31% globale).

«In Italia ci sono ancora ampi margini di sviluppo del mercato dell’online soprattutto negli acquisti di alimentari o prodotti per la persona – a detto l’ad di Nielsen Italia Giovanni Fantasia -. È sintomatico il fatto che la maggior parte degli acquisti in Rete venga fatta da PC, a differenza di ciò che avviene in quelle aree con uno sviluppo tecnologico più recente (soprattutto Asia), dove l’acquisto online si espleta in movimento (cellulari e tablet). D’altra parte, anche in Italia si sta affermando una politica di vendita integrata, che vede il web giocare un ruolo complementare al negozio fisico. Occorre accelerare un circolo virtuoso tra punto di vendita e Rete, poiché se da una parte quest’ultima può sostituire il negozio, è anche lo stimolo a visitare il punto vendita».

Comodo e conveniente sì, ma con diffidenza

La ragione principale per cui si ricorre all’online è la comodità, è chiaro. Un motivo citato in media dal 76% degli intervistati globalmente, dal 70% degli europei e dal 75% degli inglesi, ma che in Italia convince solo il 58%, mentre il 42% ancora non si fida a dare le informazioni della carta di credito (media UE 41%). Prima di procedere all’acquisto online il 60% degli italiani legge recensioni del prodotto/servizio.

Altra  motivazione che spinge all’e-commerce sono i prezzi bassi: il 52% pensa sia più conveniente fare acquisti su web che in negozio, e il 50% di potere beneficiare del prezzo migliore. Le spese di spedizione costituiscono però una barriera allo shopping online. Il 36% degli italiani vorrebbe che questa voce venisse eliminata dalle offerte dei vari prodotti. In Europa il valore oscilla tra il 30% della Germania e il 38% della Francia.

Il marketing diretto è una leva importante utilizzata nel commercio online: il 42% del campione accoglie favorevolmente le e-mail del retailer e il 38% ne chiede l’iscrizione per tenersi aggiornato. Le App sono usate per pianificare la spesa (dal 32%) ma solo il 21% gestisce la spesa nel negozio con un tool online. Il 27% pensa che i siti dei retailer non siano di immediato utilizzo.

Promo, vicinanza e rapporto umano spingono in negozio

Ma cosa spinge oggi il consumatore ad entrare in negozio? Le novità di prodotto sono approcciate grazie alle promozioni (53%) o ad uno sconto tramite coupon (35%), ma anche per provare qualcosa di nuovo (41%) o un gusto nuovo (32%). Il campione gratuito nel negozio funziona solo per il 17% dei consumatori, mentre il display scende al 13%. Per il 24% è attirato ancora dalle formule pubblicitarie classiche (giornali, tv, outdoor), il 18% da un packaging rinnovato.

La leva prezzo spinge il 61% degli italiani a visitare un nuovo punto vendita (media UE 70%, global 68%). Anche se le promozioni speciali attirano nuovi acquirenti (47%), il 55% dei consumatori sceglie il negozio/supermercato in funzione della comodità (vicinanza). La qualità del prodotto motiva il 41% degli acquirenti, mentre il 31% è sensibile all’assortimento dell’offerta. Il 35% sottolinea che il punto vendita deve essere ordinato e pulito mentre il 22% sottolinea l’importanza della presenza di uno staff professionale nel momento dell’acquisto.

L’indagine “Nielsen Global Marketing Effectiveness in the retailer landscape and the impact of e-commerce” è stata eseguita su un campione di 30.000 individui in 60 Paesi.

Esselunga apre il suo 150° superstore

Esselunga tocca quota 150 con l’inaugurazione del nuovo superstore di via Adriano a Milano: il negozio, con 4400 metri quadrati di superficie di vendita, è dotato di un ampio parcheggio coperto in grado di ospitare oltre 760 autoveicoli e altri 260 all’aperto su spazi pubblici.

Nella realizzazione del superstore, Esselunga ha mantenuto e ristrutturato il rifugio antiaereo che venne utilizzato, nella seconda guerra mondiale, dai dipendenti della Magneti Marelli.

All’interno del nuovo negozio sono impegnati oltre 150 dipendenti, di cui 45 neoassunti avviati al lavoro attraverso il programma di selezione e formazione interno.

L’Esselunga di via Adriano, prima novità del 2015, è il 29° punto vendita nella città di Milano. Dopo le aperture, nel 2014, di Calco (Lc), Aprilia (Lt), Milano Porta Vittoria, Novara, Prato, Parma, Saronno (Va), Firenze Galluzzo e Marlia (Lu), prosegue il piano di sviluppo previsto per il biennio 2014-2015.

I clienti disporranno di tutti i reparti che hanno contribuito al successo del marchio Esselunga: la frutta e verdura sfusa e confezionata con un’offerta di oltre 450 prodotti, la pescheria con personale dedicato che offre pesce fresco già pulito, la macelleria, la gastronomia e un’enoteca con una selezione di oltre 700 etichette. In via Adriano apre anche il 109° forno di Esselunga: panettieri specializzati, formati dalla “scuola dei mestieri” interna, offriranno ai clienti 18 varietà di pane fresco sfornato di continuo durante l’intero arco della giornata.

Oggi si inaugura in via Adriano anche il bar Atlantic, una realtà consolidata nel campo della ristorazione presente in 72 negozi Esselunga.

Alle casse la tecnologia applicata da Esselunga per snellire e gestire in autonomia la spesa prevede moderne casse self-scanning e self-payment con utilizzo di lettore.

 

Carrefour Market Gourmet, apre a Torino per soddisfare i clienti evoluti e consapevoli

Carrefour Market in versione “Gourmet” apre a Torino tenuto a battesimo da tre padrini d’eccezione: Selvaggia Lucarelli, Edoardo Raspelli, pioniere della critica enogastronomica nel nostro Paese e Christian Milone, affermato chef di “razza piemontese.

Situato in una zona centrale della città, il punto vendita segna, anche a Torino, la svolta di un nuovo format di supermercato: circa 1200 mq dove fare la spesa rappresenta una nuova e innovativa shopping experience. Gusto, ricercatezza e convenienza si fondono unendo alla vocazione per il “gusto” la praticità, la comodità e la convenienza di un supermercato di quartiere. Primizie di stagione in ortofrutta, prodotti a km zero, grandi specialità della tradizione italiana in macelleria, pane caldo fino al tramonto, oltre 400 tra salumi e formaggi, una cantina ricca di vini e una speciale selezione nei reparti dell’alimentare a scaffale, completano l’assortimento di prodotti di grande marca e di prodotti Carrefour.

Carrefour Torino Via Cristoforo Colombo

“Anche in questa occasione – ha precisato Grégoire Kaufman Direttore Commerciale e Marketing Carrefour – la ricerca di prodotti e produttori speciali è alla base della proposta commerciale del nuovo Market Gourmet. Abbiamo un occhio di riguardo per le produzioni legate al territorio di pertinenza, anche per valorizzare il rapporto tra il consumatore e i prodotti a km zero. Queste sono le linee guida che stanno alla base dello sviluppo di questa tipologia di punto vendita sul territorio dove, accanto alla maggiore consapevolezza per i nostri clienti di sapere ciò che trovano sulla propria tavola, pensiamo di poter dare anche impulso allo sviluppo economico delle piccole e medie imprese agroalimentari”.

Dopo il primo punto vendita aperto ventiquattro ore su ventiquattro, che ha rappresentato una significativa rivoluzione per quanto riguarda il modo di fare la spesa a Torino, con il Carrefour Market Gourmet di via Cristoforo Colombo è ora la volta della spesa dedicata ai “food lovers” in una regione, il Piemonte, dove Carrefour Italia con i suoi tre formati (Express per i negozi di vicinato, Market per i supermercati e Carrefour per gli ipermercati) opera precise scelte di valorizzazione dei prodotti del territorio, con oltre 220 fornitori locali, circa 2.700 referenze per un giro d’affari di oltre 55 M Euro nel 2014.

“L’apertura di Torino – ha commentato Stéphane COUM, Direttore Supermercati Carrefour – prosegue la nostra strategia di differenziare su tutto il territorio l’esperienza di spesa dei nostri clienti. Questa città è un esempio importante di come pensiamo di portare avanti questo concetto. Con l’apertura h24 del punto vendita di via Madama Cristina abbiamo risposto alla necessità di fare acquisti veloci, magari in orari particolari. Con il nuovo Gourmet veniamo incontro ad un cliente con un approccio evoluto, informato e consapevole, attento a ciò che compra e che consuma. Insomma differenziare e fornire alternative di spesa e di consumo sono i pilastri della nostra strategia”.

 

La cassa è mobile e approda sull’i-Pad

Sarà questo l’anno dei pagamenti da smartphone? Di certo all’ultimo Mobile World Congress di Barcellona il mobile payment è stato l’argomento più dibattuto, con nuove soluzioni presentate dai maggiori player. Nell’ultimo anno anche in Italia – complice la legge che obbliga esercenti e professionisti dal luglio 2014 ad accettare pagamenti digitali sopra i 30 euro – c’è stata un’esplosione di mobile POS: oltre 45mila in sei mesi. Ma a cosa servono queste casse mobili, che possono anche essere installate su smartphone o tablet? A saltare le code nei momenti di punta (ad esempio al sabato in un negozio di elettronica), o a consentire al commesso (tipicamente nei negozi di abbigliamento) di mostrare nuovi prodotti o informazioni aggiuntive sul tablet stesso, e concludere l’acquisto in un’unica sessione. Sembra anche la soluzione ideale per i temporary store, e consente di “sganciare” la vendita da un luogo preciso, portandola fuori dal punto vendita in occasione di eventi particolari.

Il video mostra la soluzione cloud-based Vend utilizzata lo scorso Natale dal temporary store londinese di Etsy.com, aggregatore di retailer online.

A Edeka e Kiabi il Retail Technology Award Europe grazie a soluzioni Wincor Nixdorf

EHI Retail Institute assegna i premi Retail Technology Awards Europe alle soluzioni It più innovative nel retail in quattro categorie: Best Instore Solution, Best Enterprise Solution, Best Customer Experience e, per la prima volta dal 2015, Best Multichannel Solution.

Quest’anno i premi sono stati assegnati nel corso di EuroCis che si è svolta a Düsseldorf a fine febbraio.

Il premio Best Multichannel Solution è stato assegnato alla catena di abbigliamento francese Kiabi, che conta oltre 450 negozi in Francia, Spagna, Italia, Portogallo, Marocco e Russia. Kiabi è un’organizzazione multicanale che offre ai clienti un’esperienza di acquisto perfettamente integrata su tutti i canali di vendita. Ad esempio, i clienti possono recarsi in un negozio per ritirare, cambiare o restituire articoli ordinati sul sito web di Kiabi, oppure possono ordinare gli articoli all’interno del negozio attraverso uno dei totem installati nei punti vendita. L’esperienza di acquisto viene garantita in parte anche dalle apparecchiature fornite agli addetti di Kiabi per accedere ai pagamenti dei clienti in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo. Wincor Nixdorf è stata scelta da Kiabi come partner IT per l’implementazione di questo progetto multicanale. Il software TP.net 4.5 è stato installato su circa 3.200 postazioni cassa di Kiabi, integrando i canali online e offline della catena di abbigliamento, soddisfacendo tutti i requisiti del cliente in termini di funzionalità, architettura e internazionalizzazione dell’attività di vendita multicanale. In particolare, TP.net assicura un flusso di dati costante fra le vendite e il merchandising, offrendo ad esempio la possibilità di coordinare i processi di ordine e la disponibilità degli articoli su tutti i canali. Inoltre, le postazioni di cassa fisse nei negozi Kiabi sono collegate a diversi applicativi mobili su dispositivi iOS e Android e, inoltre, è stata realizzata l’integrazione di periferiche POS nei processi mobili.

La categoria Best Enterprise Solution premia i progetti che hanno contribuito a un miglioramento significativo dell’efficienza di un’azienda attraverso l’implementazione di tecnologie e sistemi innovativi. Il vincitore di quest’anno è stato Edeka Group. La consociata IT di Edeka, Lunar GmbH, è stata incaricata di ottimizzare i processi operativi del gruppo a livello di commercio al dettaglio, commercio all’ingrosso e sede centrale; uno degli obiettivi era garantire l’efficienza dei processi alla cassa. Come partner IT di Lunar, Wincor Nixdorf ha lavorato a stretto contatto con l’azienda per sviluppare uno strumento di simulazione della cassa che sfrutta i dati reali del POS per ricostruire, sReimulare e analizzare i processi di cassi su un computer. Nella simulazione confluiscono tutte le variabili rilevanti, dalla composizione della clientela ai volumi di merce acquistata, dai processi di scannerizzazione alla gestione del contante. La simulazione consente di prevedere il tasso di utilizzo delle casse, la loro capacità produttiva e persino i tempi di attesa per i clienti. Confrontando quindi i diversi sistemi di gestione delle casse (casse presidiate da personale, casse self-service, casse mobili e scanner a tunnel) è possibile stabilire quali infrastrutture e tecnologie offrono la maggiore efficacia e meglio supportano la strategia del retailer. Il Gruppo Edeka sfrutta questo strumento di simulazione per prendere decisioni sui sistemi di pagamento fondate su dati concreti e sulla situazione specifica di ciascun mercato.

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