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L’U2 di Codogno riapre, proponendo solo stoviglie compostabili

L’U2 Supermercato Controcorrente di Codogno cambia sede e, mercoledì 26 giugno, riapre i battenti in viale Leonardo Da Vinci, 16. Lo store, completamente rinnovato, è il primo U2 Supermercato in cui vengono vendute esclusivamente stoviglie monouso biodegradabili e compostabili, invece di quelle classiche in plastica, a testimonianza del costante impegno dell’insegna per l’ambiente.

Presso l’U2 Supermercato di Codogno, che si estende su un’area di oltre 1.400 mq, i clienti potranno trovare i reparti gastronomia, macelleria e pescheria servite, oltre alla panetteria e all’ortofrutta self service. Inoltre, saranno disponibili il servizio Wi-Fi gratuito, le colonnine per la ricarica dei cellulari e il Locker Amazon per il ritiro degli acquisti effettuati online.

Presso il nuovo U2 Supermercato saranno disponibili 8.650 referenze, tra le quali 300 di gastronomia/panetteria, 300 di ortofrutta, 200 di carne, un vasto assortimento di latticini e salumi (900 referenze), surgelati (550 referenze), scatolame (4.200 referenze) e prodotti non food (2.200 referenze). I clienti potranno scegliere i prodotti firmati il Viaggiator Goloso, U! Confronta&Risparmia, le linee ecologiche di prodotti per la casa Green Oasis Casa ed EcoU!, oltre ai prodotti di marca industriale.

L’attenzione verso l’ambiente e la sostenibilità sono caratteristiche fondamentali del punto vendita che, oltre ad aver eliminato le stoviglie in plastica monouso, sostituendole con alternative biodegradabili, propone confezioni d’acqua minerale a marchio U! Confronta&Risparmia senza il tradizionale imballo in plastica che permettono di risparmiare ogni anno più di 480 camion di plastica da smaltire. Presso il nuovo punto vendita sarà disponibile, inoltre, la macchina compattatrice per il riciclo delle bottiglie in plastica: per ogni bottiglia consegnata, al cliente verrà restituito un centesimo da scontare subito sulla spesa.

Viridea apre alla ristorazione, inaugurando a Cusago Erba Matta

Viridea, catena italiana di Garden Center, amplia la sua formula di accoglienza con l’inaugurazione di Erba Matta – giardino con cucina: un nuovo ristorante e bistrot
all’interno del punto vendita di Cusago, il primo centro aperto in provincia di Milano nel 1997.

L’apertura di questo ristorante completa la proposta di Viridea e rafforza la mission dell’azienda, che da sempre intende offrire un luogo di svago e relax a due passi dalla città a tutti gli amanti della natura.
Erba Matta offre ai visitatori il servizio che mancava: un ristorante e caffetteria dall’animo green, dove le famiglie sono benvenute e la genuinità delle materie prime incontra fantasia e creatività.
La progettazione del format è stata curata dal Gruppo Ethos – F&B Consulting, dipartimento dell’omonima azienda ristorativa lombarda che si occupa di fornire servizi e consulenze per attività ristorative.

Il format: ristorante e bistrot
Il ristorante/pizzeria Erba Matta (il nome sottolinea la vocazione dedicata alla natura di Viridea e unisce una connotazione di semplicità – l’erba matta è infatti una pianta molto comune – a quella di stravaganza) proporrà una cucina contemporanea, con ricette semplici, ma spesso anche estrose. Il filo conduttore del menù à la carte sarà il richiamo alla territorialità e al mondo botanico, attraverso l’uso di piante aromatiche e varietà ortofrutticole inusuali.
Tra gli ingredienti saranno privilegiati i prodotti biologici, una scelta volta a offrire prodotti buoni per i clienti e per l’ambiente.

La location
Il ristorante è collegato al Viridea Garden Center da un accesso interno. L’entrata principale, affacciata direttamente sul piazzale del parcheggio, si raggiunge tramite un pontile sospeso sul laghetto. Una terrazza, al cui centro campeggia un braciere a legna, si affaccia sullo specchio d’acqua. Nel retro del ristorante si apre un ampio cortile incorniciato da un giardino aromatico.
Attorno all’edificio è facile imbattersi in pavoni e galli, che circolano liberamente.
Il progetto richiama, nell’impianto architettonico, la struttura a forma di serra tipica dei Viridea Garden Center, con ampie vetrate e soffitto in legno a vista.
Gli interni sono stati disegnati dallo Studio Novo di Casatenovo e si caratterizzano per il mood fresco, ispirato alla natura. I toni sono quelli del legno e variazioni di verde, scompigliati qua e là dai muschi colorati e dai decori delle pareti.

I numeri di Erba Matta
• 2 dehors: una terrazza con braciere a legna affacciata sul laghetto e un cortile con giardino aromatico sul retro
• 250 sedute
• 1 area bimbi permanente
• 2 alberi all’interno delle sale
• 3 impasti biologici per le pizze
• 7/7 giorni di apertura
• 8-24 l’orario di apertura

GranVision apre altri 5 nuovi store

GrandVision (retailer internazionale nel settore dell’ottica,  presente in 44 Paesi con oltre 7.000 punti vendita) amplia la sua rete di oltre 400 punti vendita italiani con l’apertura di 5 nuovi store.

Dopo l’inaugurazione dei due nuovi store GrandVision By Avanzi di Erba (Como) e Gavardo (Brescia), l’azienda ha inaugurato il primo store nella città di Napoli all’interno del nuovissimo Centro Commerciale “La Birreria”.

Inoltre nelle scorse settimane GrandVision è approdato ufficialmente anche a Riccione e a Roma. Nella città romagnola l’azienda ha inaugurato un nuovo punto vendita di circa 91,74 mq in Viale Ceccarini, fulcro della vita turistica e cittadina. A Roma, invece, il nuovo store è stato inaugurato all’interno del neonato Centro Commerciale GranRoma, occupando all’interno del Village uno spazio complessivo di 111,25 mq suddivisi tra un’area dedicata alla vendita, una sala per la misurazione della vista e un laboratorio.

 

Grazie alle nuove aperture GrandVision ha investito direttamente sui singoli territori, generando un numero complessivo di oltre 20 posti di lavoro. Store manager, addetti alle vendite e ottici specializzati sono le principali posizioni aperte: l’azienda è alla ricerca di persone dinamiche e motivate da inserire nel mondo del retail.

 

 

 

Emma sigla la collaborazione con Materassimegastore.it

Emma®, brand di materassi bed-in-a-box, annuncia la collaborazione con Materassimegastore.it, realtà made in Italy improntata sulla vendita di materassi dell’area nord-est italiana.

La partnership coinvolge due brand che condividono gli stessi valori come la centralità del benessere del consumatore finale, l’importanza del dormire come elemento principale per uno stile di vita sano oltre alla scelta di avere nel proprio team esperti specializzati.

Tra i prodotti Emma® che Materassimegastore offrirà nei propri punti vendita, sarà possibile toccare con mano Emma Original, considerato secondo i test di Altroconsumo come il miglior materasso in memory foam italiano. Emma Original, infatti, è un dispositivo medico che garantisce sostegno confortevole, massima adattabilità e controllo della temperatura grazie all’elevata traspirabilità garantita dalla schiuma Airgocell®.

“Le modalità d’interazione tra consumatori e i brand stanno notevolmente cambiando – ha dichiarato Filipa GuimarãesHead South Europe di Emma® Gli store fisici continuano a svolgere un ruolo chiave nella customer journey. Il punto vendita non è solo touchpoint per i consumatori, ma un luogo esperienziale dove l’acquirente desidera farsi guidare dalle competenze del negoziante. Per questo motivo l’azienda punta a stabilire partnership strategiche con retailer locali, poter offrire ai nostri clienti un’esperienza di acquisto realmente multichannel. Siamo felici della collaborazione con Materassimegastore che anticipa una serie di partnership strategiche per la presenza del brand Emma® in Italia”.

 I numeri di Emma®

Emma®, fondato nel 2015 in Germania come startup parte del Gruppo Bettzeit, ad oggi ha registrato la vendita di oltre 350000 materassi e grazie al successo di una sales strategy innovativa, nel 2018 è stata nominata la Tech-Startup in più rapida crescita in Europa.

In soli tre anni dal suo arrivo sul mercato, il marchio è disponibile online in ben 20 paesi, sia europei che d’oltreoceano.

 

Sirio e Cioccolatitaliani firmano un accordo sull’apertura di 5 store

Sirio S.p.A, azienda italiana leader nella gestione del catering commerciale nel settore ospedaliero, comunica di aver firmato con Gesa srl, proprietaria del marchio Cioccolatitaliani, un Accordo quadro di Sviluppo Commerciale, che prevede l’impegno da parte di Sirio all’apertura di 5 punti vendita sul territorio italiano nei prossimi 3 anni con una prima prevista già nel corso del 2019.

La location dei punti vendita potrà essere scelta e dovrà avere il gradimento da entrambe le parti; il layout, nonché il know-how, i prodotti e le materie prime seguiranno uno specifico protocollo incluso nel manuale di Cioccolatitaliani al fine di mantenere l’elevata qualità e coerenza del brand.

I singoli punti vendita che verranno aperti, saranno regolati con appositi accordi di affiliazione commerciale (franchising) con Sirio in veste di franchisee.

Stefania Atzori Amministratore Delegato di Sirio S.p.A commenta: “Questo accordo è il primo dopo l’IPO di quattro giorni fa. Oltre a rendermi orgogliosa per la partecipazione a questo progetto del food Italiano, rappresentato da un brand di notevole qualità e già molto apprezzato, mi fa essere ottimista sul percorso che ho disegnato e previsto per la crescita futura di Sirio. Inoltre” – continua la Atzori – “Sono convinta che accordi come questo possano rappresentare nei fatti la credibilità dell’azienda e del suo management, un edificio etico e produttivo che sapremo costruire mattone dopo mattone”.

 

Poli Commerciali italiani: un comparto da 140 miliardi di euro

Foto di Steve Buissinne da Pixabay

Vale circa 140 miliardi di euro ed ha al suo attivo circa 780 mila occupati: sono numeri di tutto rispetto quelli relativi all’Industry dei Poli Commerciali ed emersi dall’analisi  “Industry dei Poli Commerciali in Italia. Tra filiera e ruolo sociale” curata da Nomisma per conto di CNCC Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali. 

Vediamo il dettaglio: nel 2018, alle 1.254 strutture presenti in Italia (1.020 delle quali sono Centri Commerciali, 181 parchi commerciali, 30 outlet center, 23 leisure center) sono collegati 71,6 miliardi di fatturato diretto (netto IVA) – pari al 4% del PIL italiano, 587.000 posti di lavoro e un contribuito al gettito fiscale per 27,8 miliardi di euro.

Fonte: Nomisma | Industry dei Centri Commerciali in Italia, 2019

L’impatto economico dei Poli Commerciali

Un dato emerso dalla ricerca Nomisma è l’eco dell’attivazione economica e sociale lungo tutta la filiera. Per far fronte ad un fatturato diretto di 71,6 miliardi di euro, l’Industry ha infatti acquistato beni e servizi attivando rapporti di fornitura per ulteriori 54,1 miliardi di euro, che si sono tradotti anche in 159.000 posti di lavoro addizionali [Effetto Indotto].

Gli impatti diretti e indiretti descritti hanno originato reddito addizionale distribuito agli occupati coinvolti – in modo diretto o indiretto – nella filiera per un valore di 13,4 miliardi di euro [effetto indotto].

La capacità di attivazione complessiva dei Poli Commerciali – sottolinea Nomisma – si attesta quindi a 139,1 miliardi di euro e genera 783.000 occupati.

 

Fonte: Nomisma | Industry dei Centri Commerciali in Italia, 2019

I Centri Commerciali nelle abitudini degli italiani

I Centri Commerciali – senza perdere la loro funzione core, ossia quella degli acquisti (effettuati dal 86% dei regular user, ossia chi frequenta il Centro Commerciale almeno 2 volte al mese) – si configurano sempre più come social hub, luoghi di aggregazione e socializzazione in cui trascorrere il tempo libero e fruire di servizi accessori. Per l’83% dei regular user, infatti, il Centro Commerciale diviene un luogo in cui trascorrere il tempo libero guardando vetrine e curiosando tra le offerte, il 38% in un Centro Commerciale usufruisce anche delle proposte enogastronomiche presenti nella galleria (ristoranti, pizzerie, fast-food, tavole calde …).

E non basta: 2 regular user su 10 si recano invece al Centro Commerciale spinti da motivazioni di socializzazione (incontrare amici o partecipare ad eventi).

Fonte: Nomisma | Industry dei Centri Commerciali in Italia, 2019

Nella definizione del nuovo ruolo dei Centri Commerciali, è importante anche il posizionamento che stanno acquisendo come attrattori turistici: non solo il 69% degli italiani ha frequentato un Centro Commerciale durante le sue vacanze, ma per il 42% la visita ad un Centro Commerciale o Outlet lontano dal luogo di residenza è addirittura la motivazione principale per cui si organizza un viaggio o una gita in giornata.

Commenta Massimo Moretti Presidente CNCC: “Credo che i risultati emersi parlino da soli, in termini di occupazione generata su tutto il territorio nazionale (2,3% dell’intera forza lavoro nazionale), con una particolare attenzione ai giovani ed alle donne, incidiamo per il 4% in termini di contributo complessivo al PIL italiano e non ultimo sosteniamo imposte annue per circa 27,8 miliardi di euro. Ma se l’importanza economica del nostro settore (diffuso su tutto il territorio nazionale, anche nelle zone più disagiate, non si dimentichi) è acclarata, colpisce anche l’impatto sociale dei centri commerciali nelle vite dei nostri concittadini. Mediamente ogni giorno fra i 4 e 6 milioni di italiani visitano un centro commerciale e, cosa importante, lo fanno in compagnia (con la propria famiglia o con gli amici per il 79% degli italiani): siamo le nuove piazze dove le persone amano incontrarsi e stare insieme con i propri cari. ”

 “La survey Nomisma –spiega Luca Dondi, Amministratore Delegato di Nomisma – condotta su oltre 1.000 persone che hanno frequentato i centri commerciali nell’ultimo anno – ha indagato in profondità il ruolo relazionale che i poli commerciali svolgono per e nei territori in cui sono presenti. Quel che ne emerge è un unanime riconoscimento della capacità dei centri commerciali di rispondere alle esigenze dei cittadini, non solo tramite l’offerta commerciale – che rimane l’attività core e principale – ma anche attraverso la proposta di eventi e di servizi accessori (dentista, parrucchiera, …) fruibili ad orari flessibili – punto di forza per il 70% degli user dei centri commerciali – e in tutti i giorni della settimana. Sono questi i punti cruciali dello studio, le evidenze su cui porre l’attenzione affinché i risultati dell’analisi condotta da Nomisma diventino stimoli e spunti di riflessione nell’ottica di una valutazione che consideri tutte le forme di valore – economico, sociale, relazionale – generato dall’industry dei Centri Commerciali”,

Prénatal: salgono a 4 le sedi ricollocate in meno di un mese lungo lo stivale

Prénatal annuncia cla ricollocazione di quattro punti vendita in punti strategici di varie città italiane: Novara, Genova, Settimo Torinese e Brindisi.

Un’operazione che sottolinea l’impegno costante del Gruppo volto a migliorare la shopping experience dei propri clienti, proponendo loro luoghi sempre più belli, facilmente raggiungibili, con spazi dedicati alla condivisione in famiglia e sconti speciali.

La nuova sede di Novara propone ai suoi clienti ben 400 mq espositivi e una serie di proposte declinate per target e suddivise in reparti creati ad hoc: dall’abbigliamento per i neonati (0-9 mesi), a quello per i piccoli dai 3-36 mesi, passando per i capi dedicati ai bambini fino agli 8 anni. Una collezione completa che abbraccia articoli basici e super trendy, un mix “easy chic” che mette sempre in primo piano la comodità.

Grande spazio poi alle gestanti con un ricco assortimento di intimo e moda. Capi essenziali per ogni occasione, dai momenti di puro relax a quelli in condivisone; proposte che passano dalla semplicità all’eleganza, per soddisfare le esigenze di tutte le donne.

Dall’abbigliamento al tessile, con tutto il nécessaire per allestire le camerette, passando per la puericultura leggera e pesante con una gamma completa dei marchi più prestigiosi che garantiscono la migliore attenzione alla crescita dei bambini.

Spazio poi alla linea food, con una ricca proposta dedicata all’allattamento e alle prime poppate senza dimenticare i bisogni dei più grandi.

La nuova location di Novara va così ad unirsi alle oltre 160 distribuite lungo tutto lo stivale per rispondere ai bisogni dei piccoli e delle famiglie con un’offerta ricca e completa.

Il flagship store che si veste come un appartamento: TDE Apartment. L’analisi di Kiki Lab

Ideato da Alyce Tran e progettato dal Pattern Studio, il ‘TDE Apartment’ (‘The Daily Edited Apartment’) è un flagship store costituito da una serie di ‘stanze’ che danno l’idea di essere un vero e proprio appartamento di una persona di stile e fascia alta (QUI la FOTOGALLERY).TDE, specializzato nella produzione di borse, valigie e altri accessori personalizzabili con le iniziali dei clienti, ha voluto con questo nuovo flagship inserire i propri prodotti non in un normale retail store, ma in un ambiente più familiare, come se entrando il cliente potesse immaginare i prodotti già nel proprio appartamento, permettendo così di legare emotivamente i clienti al negozio e quindi di fidelizzarli.

Negozio-appartamento

L’interno è raffinato e femminile e comprende anche una camera da letto e un bagno, sempre arricchiti da prodotti TDE e realizzati con materiali di lusso, tra cui pavimenti in stile italiano, tende trasparenti, finiture in ottone, lampade a sospensione e infissi in pietra naturale. Le opere d’arte, gli oggetti e le installazioni floreali ruotano e rendono l’appartamento TDE sempre nuovo e Instagrammabile. I focus point sono il lavoro di Ted O’Donnell per Vicki Lee, le opere di Caroline Walls, le installazioni floreali di Seed Flora, i mobili di Space Furniture e Living Edge, nonché le luci di Henry Wilson.

Personalizzazione

Mobili di design personalizzabili, tra cui un letto, un bagno e una scrivania, sono presenti in negozio per completare il tema della residenza. I clienti possono anche acquistare prodotti per la casa come lenzuola, quadri, vasi, sedie e specchi. Molti oggetti sono personalizzabili con monogrammi realizzabili al momento e le iniziali aggiunte rapidamente anche su custodie per iPhone.

 

Commento finale Kiki Lab Ebeltoft Group

Il negozio-appartamento facilita i clienti nell’immaginare come i prodotti potrebbero integrarsi nella propria abitazione. Il tradizionale modello di retail store si trasforma in una vendita interattiva e coinvolgente.

Sfida: sviluppare l’assortimento con coerenza nel tempo, riuscendo a rinnovarsi seguendo l’evoluzione degli stili del proprio target di riferimento.

Di Fabrizio Valente,

amministratore e fondatore Kiki Lab – Ebeltoft Italy

 

Candida gratuitamente il tuo progetto entro il 23 giugno 2019.

Per informazioni, regolamento e iscrizioni clicca qui

 

 

TDE Apartment, il negozio-appartamento

Un negozio-appartamento con opere d’arte e installazioni floreali che valorizza i prodotti in un ambiente raffinato: il ‘TDE Apartment’ (‘The Daily Edited Apartment’) è un flagship store costituito da una serie di ‘stanze’ che danno l’idea di essere un vero e proprio appartamento di una persona di stile e fascia alta. (QUI l’articolo di Fabrizio Valente di Kiki Lab)

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Serravalle Outlet apre il 2019 con +12% sulle vendite tax free

Tax free a gonfie vele per gli outlet. E l’esempio di Serravalle, che ha visto il 2019 apririsi con incrementi nelle vendite tax free superiori alla media nazionale (+12%), lo dimostra chiaramente.

Ad ogni modo – spiega Sabina Piacenti, Tourism Manager and New Business Development Serravalle Designer Outlet (McArthurGlen Group) – questo andamento positivo ha riguardato anche gli altri punti vendita italiani del gruppo: Noventa di Piave, Barberino, Castel Romano e La Reggia. Tale successo è frutto di una strategia che ha saputo cogliere i segnali del fenomeno turistico fin dalle sue origini. Oggi, il nostro gruppo opera lungo tutta la filera, sia nei principali mercati di origine, creando consapevolezza del Brand a livello B2C e B2B, sia agendo tatticamente nei principali touch-point toccati dal turisti nel loro viaggio in Italia: aeroporti, stazioni, hotel, mezzi di trasporto locali, monumenti e luoghi di attrazione. La creazione di una ‘esperienza di shopping completa ed appagante è cruciale nella proposizione della nostra offerta”.

Tornando a Serravalle, il primo dato che balza agli ochi è la quota relativa al tax free che nel primo quadrimestre si attesta al 37% del totale.

Quanto al mix di nazionalità dei clienti tax free, emerge una certa staticità, rispetto allo scorso anno, di Cinesi e Russi: sono i clienti di oggi, ancora molto presenti, ma cui si affinacano (magari pronti al sorpasso) i clienti di domani. Che provengono essenzialmente dal Sud Est asiatico e dal Golfo.

“Quello che emerge – commenta Piacenti – è uno scenario sempre più variegato, non più polarizzato tra poche nazionalità, e – pertanto – ricco di stimoli e di sfide per noi operatori.”

 

 

 

 

 

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