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I luoghi della spesa preferiti dal popolo della rete nell’analisi di Web-Research

Quali sono i luoghi della spesa preferiti dagli italiani? Chi vince tra la moderna distribuzione e gli altri formati? È proprio vero che i mercati sono così apprezzati? Abbiamo indagato nel web domestico i pareri scritti spontaneamente e liberamente dai consumatori su plus e minus dei formati distributivi per effettuare un benchmark tra la Gdo/Do e gli altri formati distributivi nel settore alimentare.

Sono stati analizzati Social, Blog e Forum escludendo, per scelta metodologica, siti proprietari, articoli della stampa specializzata e non, news e ogni altra fonte reperibile in rete che potesse contenere giudizi che inquinassero il rilevamento.

Il periodo considerato è stato di 12 mesi, dal 1° Giugno 2014 al 30 Maggio 2015.

Abbiamo isolato un campione di 2.891.417 pareri la cui indagine ci ha garantito la rappresentatività statistica in ogni cella di quota.

Social, Blog e Forum sono quasi equamente suddivisi come luogihi della discussione, con una maggiore rilevanza per i Social.

Ricordiamo che più un argomento è trattato in ambenti dedicati quali Forum e Blog, maggiormente l’argomento è affrontato con competenza ed approfondimento. Ricordiamo inoltre che con “Influencer” indichiamo quei naviganti ritenuti dagli altri fonte attendibile di informazione nell’oltre 80% dei casi: sono coloro che fanno proseliti, sono gli opinion leader della rete. La media di Influencer nel web domestico si attesta intorno al 20%.

Da quanto sopra si evince che i netsurfer italiani quando digitano riguardo i formati distributivi dove effettuare la spesa alimentare lo fanno con competenza, cercano e lasciano commenti in ambiti specializzati nel 61% dei casi e gli Influencer che ne scrivono sono in percentuale sensibilmente superiore alla media nazionale.

Se dati come l’elevata provenienza di pareri da internauti di formazione Media e Alta, se una percentuale considerevole di Uomini – trattandosi di spesa alimentare – sono in parte diretta conseguenza dell’ambiente analizzato (il web) – confermata dall’Età: 88% nelle fasce 18/48 anni – non dobbiamo dimenticare che il popolo della rete coincide al 100% col profilo dei consumatori dell’immediato futuro.

Quanto allo split sulla provenienza dei pareri riguardanti la Gdo/Do e gli altri formati, siamo in presenza di una forbice sia per quanto riguarda le aree gografiche che le tipologie di insediamento.

Grazie all’analisi dei testi rinvenuti, effettuata attraverso i software semantici di intelligenza artificiale che emulano le reti neurali, abbiamo potuto non solo individuare di quali argomenti si scrive in rete e quanto se ne scrive ma anche attribuire una personalità agii stessi testi, pesando i giudizi (positivi e negativi).

GDO VS ALTRI FRMATI

 

Sulla base dei pareri intercettati, i formati distributivi di cui i consumatori parlano in rete riguardo la spesa alimentare sono sostanzialmente sette, di cui tre attengono al canale moderno (ipermercati, supermercati, minimarket/negozi di prossimità), due alla formula dei mercati coperti e all’aperto, gli altri sono i negozi tradizionali e quelli per la vendita di prodotti sfusi, più nuovi, che abbiamo definito negozi alla spina. La percentuale nell’inforgafica indica il volume di pareri relativi al formato valutato

Notiamo subito come i formati della distribuzione moderna, sebbene rappresentino solo 3 delle 7 tipologie di negozio menzionate, siano citati nel 63% dei casi, lasciando agli altri 4 formati il rimanente 37% dei giudizi.

La classifica di cui sopra può essere interpretata come la classifica di popolarità dei formati distributivi secondo gli internauti domestici.

Con “negozi alla spina” indichiamo i negozi dove è possibile acquistare prodotti sfusi (nel presente rilevamento: prodotti alimentari); altre peculiarità di tali negozi sono l’approvvigionamento da produttori locali e la vendita di prodotti bio ed equo solidali. Sebbene alcune insegne abbiano reparti dedicati a prodotti alla spina, nella web research effettuata con “Negozi alla Spina” abbiamo fatto riferimento a catene dedicate/franchising, cooperative e negozi privati, (escludendo le insegne attrezzate in proposito).

È significativo che i giudizi sui negozi alla spina – che in Italia non arrivano al migliaio – siano il 15% del totale.

Abbiamo poi indicato i cluster di giudizio in cui si sono accorpati i pareri intercettati, riguardanti le 7 tipologie di negozio / formato distributivo, inerentemente alla spesa alimentare (pareri multipli).

I dati così accorpati danno origine alla classifica delle 8 “reason why di acquisto dei prodotti alimentari” o “reason why di scelta del negozio presso cui effettuare la spesa alimentare”, da parte del popolo della rete nazionale.

Entriamo ora nel vivo del rilevamento. Abbiamo riclassificato i giudizi secondo una scala paragonabile alla votazione scolastica: voto 10 per il massimo giudizio positivo, 0 per il parere peggiore nelle otto motivazioni definite in precedenza, con risultati di immediata evidenza.

Abbiamo poi calcolato una media aritmetica dei voti per i differenti formati e una media globale dei formati della Gdo/Do e quella degli altri formati. Ciò significa che il voto di ogni singola reason why di acquisto è ritenuto di ugual peso nel definire la media, vale a dire che la valutazione di ogni motivazione di scelta concorre in ugual misura alla reputazione di un formato distributivo.

Abbiamo visto precedentemente la classifica dei cluster in cui si accorpano le otto reason why di acquisto/motivazioni di scelta del punto vendita, redatta in base al volume di pareri per ciascun cluster; possiamo affermare che il volume di pareri relativo ad ogni singola reason why di acquisto ne misura l’importanza attribuitale dai netsurfer/consumatori nazionali. Abbiamo quindi pesato i voti per tale classifica e ridefinito le medie (ora pesate, non più aritmetiche).

In questo modo esprimiamo la reputazione globale di ogni singolo formato distributivo sulla base di ciò che i consumatori/naviganti reputano più importante (meno importante), per scegliere dove effettuare la spesa alimentare e non solo per il voto attribuito ad ogni reason why di acquisto.

In estrema sintesi:

– prezzo, qualità, comodità sono le tre motivazioni di scelta vincenti;

– i formati distributivi della Gdo/Do sono valutati in maniera brillante, gli altri formati sono appena sotto la sufficienza, penalizzati soprattutto dai mercati: infatti i negozi privati/tradizionali e quelli alla spina sono giudicati positivamente grazie ad item che li connotano con maggiore precisione;

– da tenere monitorato il fenomeno dei negozi alla spina.

di Gian Marco Stefanini
www.web-research.it Srl

 

WWW.WEB-RESEARCH.IT Srl

E’ un istituto di ricerche di mercato e consulenze di marketing che offre servizi rivolti ad aziende e multinazionali presenti nel mercato domestico.
Ha portato tra i primi in Italia una nuova metodologia di ricerche ed analisi di mercato: Web listening – Web research – Web monitoring.

Tel. 02.89367297 – Fax 02.89367298 

info@web-research.itgianmarco.stefanini@web-research.it

Amazon surpasses Walmart, digital surpasses real?

The news is enough to make you shiver: Amazon, queen of the Dot coms, after an extremely positive sales quarter, has been valued at 18% more ($40 billion) than previously, surpassing the stars and stripes supermarket giant Walmart: 262 compared to 233 billion dollars.  Digital beats real?  The news comes after years of red ink for Jeff Bezos’ company, but nevertheless makes a certain impression.

Walmart in terms of turnover is the largest company in the world, with 11,000 stores worldwide and 2 million employees. Market valuations aside, the two companies were already involved in a head to head battle last week when Amazon launched the “Prime Day” (see here) and Walmart hit back, again via its e-commerce channel, offering discounts on cult objects such as the iPad.

A Roma è di scena il World Retail Congress, 8-10 setttembre. Ecco il programma

Dall’8 al 10 settembrriflettori puntati su Roma per la nona edizione del World Retail Congress, evento internazionale e punto di riferimento per il mondo retail,  quest’anno per la prima volta in Italia, con un programma ricco di spunti.

Scarica qui l’agenda dei lavori

L’Hotel Cavalieri Hilton sarà il palcoscenico per oltre 1000 delegati di tutto il mondo provenienti da aziende leader di settore che si confronteranno sul tema “Trasformazioni nel retail, quali scenari oggi, domani e in futuro”. L’evento, che attrae i player più influenti della distribuzione mondiale, avrà quest’anno come ospite eccezionale Sir Tim Berners-Lee, inventore del World Wide Web, che terrà un particolare speech sui futuri e visionari sviluppi del web. Tra gli speaker, tutti di livello internazionale, citiamo Oscar Farinetti, fondatore di Eataly, Andy Clarke, Ceo di Asda Walmart, Jonathan Alferness, Vicepresident di Google, Julie Hamilton, Vicepresident Coca Cola.

Le tre giornate del World Retail Congress prevedono un fitto programma di eventi, workshop e presentazioni interattive, tavole rotonde e meeting in cui il grande tema sarà proprio il futuro del retail: nuove sfide, soluzioni e prospettive offerte. Inoltre, il programma sarà arricchito da alcune attività collaterali come l’annuale Future Retail Challenge in cui squadre di studenti di tutto il mondo competeranno nel creare un nuovo concept di retail, l’introduzione di tre nuove aziende nella Hall of Fame dei migliori innovatori del settore e la consegna dei prestigiosi World Retail Awards che saranno assegnati a conclusione dell’evento.

L’edizione 2015 del World Retail Congress prevede inoltre alcune importanti nuove iniziative:

  • Il World Retail Congress Innovation Hub, contest che premierà le migliori start-up in ambito retail che avranno l’opportunità di presentare il proprio progetto ad una platea di CEO delle principali aziende presenti. Un’occasione unica per confrontarsi con i player più influenti e all’avanguardia.
  • Future vision, un panel di esperti di diversa provenienza presenterà le linee guida che modelleranno il retail in futuro, in un’ottica unitaria e coesa. Un documento importante e d’ispirazione per tutti gli operatori del settore.
  • CEO Leadership Workshop, un programma nato dalla collaborazione fra la Said Business School Oxford University e WRC per la formazione continua dei CEO.

Cercasi giovani manager per il largo consumo. GS1 Italy|Indicod-Ecr li manda a scuola

Anche nel corso del prossimo anno accademico 2015-2016 Gs1 Italy | Indicod-Ecr prosegue nell’attività di formazione per giovani neolaureati interessati al settore dei beni di consumo. Partiranno il 28 luglio, per proseguire in ettembre e in ottobre gli incontri di selezione per la nuova edizione del Master in Retail and Brand Management di GS1 Italy | Indicod-Ecr, il percorso formativo sviluppato con l’Università degli Studi di Parma giunto alla dodicesima edizione, la seconda con gli approfondimenti sul mondo industriale e distributivo.

Il corso di studi si rivolge a laureati che desiderino completare la loro preparazione universitaria con conoscenze specialistiche nell’ambito delle problematiche di marketing, delle strategie e delle politiche distributive e industriali e delle caratteristiche proprie della filiera del largo consumo, premesse indispensabili all’avvio di una carriera manageriale nel settore.

«Lo scorso anno abbiamo arricchito questo percorso formativo con nuovi moduli dedicati alle peculiarità delle aziende del comparto produttivo e industriale» afferma Paolo Fregosi, direttore relazioni esterne di GS1 Italy | Indicod-Ecr. «Anche per questo rappresenta il punto di partenza preferenziale per giovani laureati che desiderino completare la loro preparazione universitaria con conoscenze specialistiche nell’ambito delle problematiche di marketing, delle strategie e delle politiche distributive e industriali nonché di tutte le caratteristiche proprie della filiera del largo consumo».

Integrazione tra didattica ed esperienza sul campo, internazionalità (collaborazioni con l’Università di Stirling e di Edimburgo, la Stern School of Business di New York, Kellog School of Management e la Nielsen di Chicago), docenti qualificati selezionati tra i massimi esperti esperti della distribuzione e dell’industria, nel mondo accademico, consulenziale e della formazione di settore, sono solo alcuni degli elementi distintivi che hanno decretato negli anni il successo del Master in termini di sbocchi professionali: oltre il 90% dei partecipanti risulta stabilmente impiegato nei 6 mesi successivi alla conclusione del Master.

Il Consorzio Sun studia il progetto di un flagship store Consilia con il Poli.design del Politecnico di Milano

Tra Sun – Supermercati uniti nazionali, il gruppo di acquisto attivo nel nord e nel centro Italia e Poli.design del Politecnico di Milano è stato siglato un accordo che si è concretizzata con la partecipazione del Sun alla II edizione del Master internazionale in Service Design dello stesso Poli.design.

Il Sun ha portato la propria testimonianza in aula nell’ambito dei workshop progettuali previsti, dando modo agli studenti di sperimentare le competenze acquisite su casi reali.

Obiettivo della collaborazione, progettare le caratteristiche peculiari del primo flagship store dedicato alla private label Consilia. Gli studenti del Master in Service Design, insieme all’architetto Michele Zini (ZPZ Partners) e alla Service Designer Chiara Torti (DINN!), hanno infatti lavorato per tre settimane alla generazione di un concept di ricerca e sviluppo volto alla definizione di scelte strategiche in grado di generare valore aggiunto per il consorzio, i consumatori, i negozi di proprietà e quelli partner.

Un momento della presentazione finale con, a sinistra, il direttore generale del Consorzio Sun Stefano Rango
Un momento della presentazione finale con, a sinistra, il direttore generale del Consorzio Sun Stefano Rango

Sviluppato attraverso un approccio di service design e arricchito da elementi di interior design, il progetto emerso dal workshop si è concentrato sul rafforzamento del brand Consilia attraverso la progettazione della user experience, dello spazio e degli strumenti digitali a disposizione dei consumatori.

La proposta per il flagship store Consilia si basa sui valori di adattabilità, qualità, relazione con il cliente e semplicità, andando a soddisfare le aspettative e le necessità dei clienti a seconda del contesto in cui vivono ed il loro stile di vita rispetto all’esperienza quotidiana di fare la spesa; sottolineando la ricerca e selezione dei prodotti Consilia e fornendo consigli e servizi che rafforzano il senso di appartenenza alla comunità locale. Le aziende aderenti al consorzio – Magazzini Gabrielli, Italbrix, Cadoro e Gros – possono infatti vantare una presenza particolarmente capillare nei territori in cui operano.

Host 2015 al via il 23 ottobre, è già a un passo dal sold out

Un momento della conferenza stampa di presentazione di Host tenutasi a Expo presso Identità Golose.

Si preannuncia un’edizione di Host eccezionale quella che si terrà a fieramilano Rho dal 23 al 27 ottobre, a due passi da Expo, negli ultimi giorni prima della chiusura dell’Esposizione Universale e in concomitanza con essa. La fiera che porta sotto lo stesso tetto le intere filiere dell’HoReCa e del retail, dove sarà possibile vedere le ultime novità tecnologiche e di prodotto, dalla miscela alla macchina per il caffè, dal banco frigo all’arredo contract, conta già 1.748 espositori, che si prevede arriveranno a 1.900, il 38% dei quali stranieri. In crescita anche lo spazio espositivo, con 14 padiglioni, due in più rispetto all’edizione 2013, e una crescita del 12% nei metri quadri occupati. Quest’anno un’area espositiva sarà dedicata alla refrigerazione commerciale.

La fiera si sviluppa in tre macro-aree che raggruppano filiere affini e dedicate a: Ristorazione Professionale con Pane-Pasta-Pizza; Caffè-Tea con SIC – Salone Internazionale del Caffè, Bar-Macchine per caffè-Vending e Gelato Pasticceria; Arredo e Tavola.

Germania, Francia, Spagna, USA e Svizzera sono i Paesi più rappresentati, ma non mancheranno le delegazioni dalle economie più dinamiche. Incontreranno 135mila professionals e 1.500 top buyer profilati da 60 Paesi, oltre a missioni incoming da promettenti mercati in collaborazione con ICE, in un contesto arricchito da un fitto palinsesto di eventi, che vedranno la presenza di chef stellati, baristi e pasticceri pluripremiati, pizzaioli inventivi ma anche architetti specializzato in spazi retail, formatori ed esperti dei tanti settori coperti.

Whirlpool entra nel Magna Park di Monticelli, grazie all’accordo con IDI Gazeley

Whirlpool ha ottenuto in locazione da IDI Gazeley (Brookfield Logistics Properties) – leader nell’investimento globale e nello sviluppo di magazzini a uso logistico e parchi per la distribuzione – un magazzino di 43.000 metri quadrati situato presso il Magna Park di Monticelli in provincia di Piacenza.

L’edificio verrà gestito da Scerni Logistics, affermato fornitore di servizi logistici integrati (3PL), che occupa il rimanente spazio di 14.000 metri quadrati all’interno della struttura.

Parlando dell’annuncio Benjamin Khafi Grynfas, Senior Development Director per l’Italia di IDI Gazeley ha commentato: “Siamo entusiasti di poter accogliere Whirlpool nel nostro Magna Park di Monticelli. I fattori chiave che hanno portato Whirlpool a decidere di stabilirsi nel nostro parco sono stati la posizione incredibilmente strategica del sito, l’eccezionale qualità e il customer service.”

Anche Pat McGillyCuddy, Chief Executive Officer di IDI Gazeley per Europa e Cina, ha commentato: “L’arrivo di un affermato produttore mondiale come Whirlpool per il Magna Park di Monticelli rappresenta per IDI Gazeley un altro grande traguardo nel continuo percorso di rafforzamento della nostra piattaforma ed espansione dell’offerta ai nostri clienti in Europa. Poiché la nostra piattaforma globale continua a svilupparsi, siamo costantemente impegnati a fornire eccellenti prodotti e customer service a tutti i nostri clienti, ovunque nel mondo.”

Sempre in relazione all’annuncio dichiara Alessandro Agostini, Whirlpool Supply Chain Procurement Leader – EMEA: “Siamo estremamente lieti dell’avvio della collaborazione con il nostro partner IDI Gazeley grazie al contratto di locazione strategico e altamente vantaggioso a Monticelli. Speriamo che possa divenire il punto di partenza per lo sviluppo di ulteriori collaborazioni future”.

Direttamente collegato alle Autostrade A1 e A21, il Magna Park di Monticelli offre ai clienti il facile accesso all’area di Milano e hinterland. Il parco può ospitare fino a 144.500 metri quadrati di aree di alta qualità strutturate per accogliere alla perfezione magazzini ad uso logistico.  Oltre a Whirlpool e Scerni Logistics, infatti, il parco ospita le strutture operative di Italia Logistica, uno dei maggiori fornitori di servizi logistici integrati (3PL – Third Party Logistics) d’Italia che è già attivo per Enel, la multinazionale leader nella produzione e distribuzione di elettricità e gas.

Questo parco fa parte di un più vasto network di centri di distribuzione (Magna Parks) che IDI Gazeley sta sviluppando nel Nord Italia in connessione con altri due Magna Park già operativi e ben avviati a Villanterio (Pavia) e San Bellino (Rovigo).

 

Facebook e Twitter: la classifica dei brand più performanti secondo Blogmeter

Facebook e Twitter: quali sono i brand più performanti nel retail?  Secondo la classifica di Blogmeter per il mese di giugno, come engaging su FB si impongono Franciacorta Outlet Village e Valdichiana Outlet Village.

I due retailer realizzano, infatti, una comunicazione similare tra loro puntando sulla condivisione di post molto colorati e ispirazionali sul mondo della moda e del fashion, riuscendo a generare un altissimo livello di interazioni. Nelle successive posizioni della Top 5 trovano invece spazio tre brand appartenenti alla GDO: innanzitutto Carrefour Italia (terzo) che ottiene molte interazioni su Facebook grazie al testimonial Frank Matano e alla campagna #VitaTraCoinquilini (al supermercato). Poi Eurospin  (quarto) che ha coinvolto la sua fan base con la campagna #oggivadoamille con la quale i negozi Eurospin di tutta Italia hanno festeggiato l’apertura del millesimo punto vendita. Infine quinto classificato Despar Nordest che conquista i propri utenti con la condivisione di consigli e ricette e con una comunicazione ironica e divertente.

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Per quanto riguarda la classifica per numero di nuovi fan, il brand che nell’ambito del retail ha accresciuto più di tutti la propria fan base è Leroy Merlin Italia con la campagna improntata sul Fai da te. Al secondo posto troviamo Carrefour Italia con in terza posizione Decathlon Italia, il retailer di articoli sportivi che ha acquisito un numero elevato di nuovi fan in occasione dell’evento Fit Days dedicato al mondo del fitness e delle arti marziali. Quarto posto per il retailer tedesco Lidl Italia che grazie ai numerosi contest e alle iniziative concorsuali ha collezionato numerosi nuovi fan e si è distinto anche in ambito di social CRM con un tasso di risposta alle richieste ricevute del 94%. Infine, a concludere la Top 5 è ancora un brand del gruppo Percassi, Sicilia Outlet Village.

Su Twitter, invece,  il brand del retail che conquista la vetta per numero di interazioni totali è Coop Italia, che si posiziona anche al terzo posto per numero di new follower: la catena di supermercati italiana ha raggiunto il picco di engagement il 22 giugno scorso durante la conferenza a Expo 2015, “2050: Il cibo che vogliamo”. Al secondo posto GameStop Italia, il più grande rivenditore di videogiochi nuovi e usati del mondo che è riuscito a coinvolgere fortemente i propri utenti durante l’evento #BatmanSeiTu, apertura notturna dei punti vendita di Milano e Roma per il lancio del videogioco Batman: Arkham Knight. Al quarto e quinto posto invece, si posizionano rispettivamente Autogrill Italia e U2Supermercato. Per quanto riguarda i nuovi follower, in pole position troviamo Carrefour Italia, che bissa il terzo posto ottenuto in termini di engagement, seguito in seconda e quarta posizione da due grandi rivenditori di prodotti elettronici: Unieuro che ha lanciato sul proprio profilo Twitter diverse offerte già a partire da metà giugno catturando dunque l’attenzione di nuovi utenti, e Euronics Italia. Chiude la classifica Bimbostore  con le sue numerose promozioni.

Lo scaffale interattivo incrementa le vendite di bevande all’aeroporto di San Francisco

Attract, Engage, Covert: ovvero attira, coinvolgi e converti in vendita. A questo scopo Pacific Gateway Concessions in partnership con la società di soluzioni hi-tech Float Hybrid ha installato al terminal 4 dell’aeroporto di San Francisco due scaffalature interattive: una per delle cuffie e l’altra per bevande ed energy drinks. Risultato: un aumento delle vendite del 205% per le bevande e del 120% per le cuffie (entrambi marchi del pdv Where Traveller) dichiarati dal PGC.

Quando un cliente si avvicina, si accendono delle luci e appare uno schermo con un messaggio di benvenuto, che incoraggiano ad interagire con il prodotto e ottenere più informazioni, informazioni che compaiono sullo stesso schermo nel momento in cui la persona tocca o prende in mano un prodotto. Oltre alle informazioni di prodotto c’è la possibilità di aggiungere altri contenuti rilevanti come le informazioni sui voli o le previsioni del tempo. La tecnologia, che si chiama Anything Interactive, controllata da una sola telecamera, fornisce però anche al retailer informazioni approfondite (e anonime) sul numero e il comportamento d’acquisto dei visitatori. 

Spesso negli aeroporti, luoghi di passaggio che negli ultimi anni sono diventati sempre più anche luoghi di commercio e interazione con il viaggiatore, ci si trova a sperimentare nuove soluzioni anche perché qui il consumatore è più distratto e di fretta che mai. In realtà una tecnologia simile da noi può esserne sperimentata al Future Food District, il supermercato del futuro di Coop ad Expo. Nel caso di San Francisco però è utilizzata per spingere la vendita di due categorie di prodotti d’impulso, ed è facile prevederne l’uso in un supermercato del futuro per mettere in evidenza promozioni o in partnership con l’industria.

SFO ushers in a new era of retail from Anything Interactive on Vimeo.

A Pavia aperto il primo Burger King a gestione diretta

Ha aperto oggi a San Martino Siccomario in provincia di Pavia il primo locale a gestione diretta Burger King Restaurant Italia: il locale è su due piani, con King Drive, Playground e refill di bevande.

Approdato in Italia nel 1999 con il primo ristorante a Milano Duomo, nel 2013 Burger King ha festeggiato l’apertura del centesimo locale. Con quello inaugurato oggi sale a 127 il numero dei ristoranti attualmente operativi. Ma il Gruppo ha in programma un consistente piano di sviluppo che prevede in Italia circa 350 nuove aperture in 3 anni, che porteranno alla creazione di almeno 5000 nuovi posti di lavoro diretti e altrettanti non diretti.

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