
Bennet, le insegne del Gruppo Selex e del Gruppo VéGé, Carrefour, CRAI e Consorzio Coralis: sono le catene della Gdo che, in collaborazione con FDAI (Firmato dagli Agricoltori Italiani), hanno scelto di sostenere l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro con l’iniziativa ‘Arance rosse per la Ricerca‘.
Da giovedì 15 febbraio per tutto il fine settimana e fino a esaurimento scorte, in oltre 2400 punti vendita su tutto il territorio, sarà possibile acquistare una o più reticelle di arance rosse italiane. Per ogni confezione venduta i marchi della Gdo garantiranno una donazione di 50 centesimi a favore di AIRC, grazie a cui le arance rosse italiane sono diventate il simbolo della sana alimentazione e della prevenzione del cancro. Era infatti il 1990 il primo hanno in cui furono scelte come protagoniste della campagna ‘Le Arance della Salute’ per le loro straordinarie proprietà. Contengono infatti gli antociani, pigmenti naturali dagli eccezionali poteri antiossidanti, e circa il quaranta per cento in più di vitamina C rispetto agli altri agrumi.
Coralis con circa 100 punti vendita e CRAI con circa 350 sposano la filosofia di FDAI, certificando dalla semina alla raccolta la provenienza italiana delle arance. Le arance destinate all’iniziativa provengono dalla Sicilia e in particolare dalla zona vocata dell’Etna. La caratteristica è la polpa rossa che contraddistingue la varietà più pregiata: il Tarocco Siciliano. Le arance sono coltivate, raccolte e confezionate direttamente dalle aziende agricole coinvolte e vengono proposte in retine da 2 kg caratterizzate dal marchio FDAI a garanzia dei valori agricoli di tracciabilità di filiera agricola italiana, di rispetto della vocazione produttiva dei territori e di identità agricola del produttore.
I ricercatori confermano che la battaglia contro il cancro acquisisce ogni giorno nuovi strumenti per la diagnosi e la cura, ma è sempre più riconosciuta l’importanza dei corretti stili di vita. Il cibo che consumiamo può diventare un alleato per la prevenzione. Un tumore su tre potrebbe non svilupparsi per nulla se tutti seguissimo stili di vita salutari, tra cui l’alimentazione risulta uno dei fattori chiave.
«Siamo orgogliosi di partecipare con circa 100 nostri punti vendita a questa campagna che è allo stesso tempo informativa e di sostegno per la ricerca, motore fondamentale per vincere la battaglia contro il cancro – commenta Eleonora Graffione, presidente del Consorzio Coralis -. A questo va aggiunto il valore etico delle arance che offriamo ai nostri clienti: la filiera certa, il rispetto per il lavoro degli agricoltori e il giusto riconoscimento sono elementi che appartengono al DNA di Coralis e siamo felici di poterli, ancora una volta, esprimere in un contesto tanto importante».
Il progetto delle arance rosse della ricerca è un esempio di come il mondo della produzione agricola e la Moderna Distribuzione, assieme, possano contribuire in maniera significativa e concreta alla sensibilizzazione del grande pubblico che, acquistando le arance “solidali”, potrà sostenere la ricerca oncologica e la produzione italiana.