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Anna Muzio

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Nielsen, gli italiani abbracciano l’e-commerce: cosa acquistano online e cosa offline

L’87% degli italiani abituati a navigare in internet dichiara di fare acquisti online. Lo dice la Global Survey di Nielsen Connected Commerce effettuata su un campione di 30mila persone di 63 Paesi tra cui l’Italia. Non scompare però il negozio fisico, il cui ruolo resta decisivo soprattutto per alcune merci come gli alimentari freschi, per i quali il 38% degli italiani afferma che le visite “in store” risultano indispensabili per la formulazione della decisione di acquisto.

Secondo la Survey i prodotti maggiormente acquistati online sono beni durevoli o di svago: i viaggi (acquistati via web dal 47% degli italiani), e a pari merito libri e supporti musicali. Seguono gli articoli di moda e gli accessori (40%), biglietti per concerti, mostre ed eventi sportivi (35%), elettronica di consumo (34%) e informatica (28%). Resta marginale la quota di coloro che si avvicinano online agli alimentari freschi (frutta, verdura, carne) che vengono acquistati sul web solo dal 6% del campione, mentre più alto è il dato per vIno e bevande alcoliche (11%) e per i prodotti alimentari confezionati (12%). Gli italiani sembrano poi diffidare dell’utilizzo dell’eCommerce per la ristorazione a domicilio (7% contro una media UE del 19%).

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Quanto alla soddisfazione per gli acquisti fatti online, essa sembra variare molto a seconda della tipologia dei prodotti. Se è molto alta per i viaggi (71%) e per i biglietti per eventi (60%) e intermedia per libri e musica (48%), crolla per altre merci: addirittura il 41% degli acquirenti di abbigliamento e di arredamento dichiara che ha intenzione per il prossimo acquisto di tornare nello store fisico.

 

Online si vuole garanzia di rimborso

Tra gli strumenti di marketing che maggiormente contribuiscono allo sviluppo dell’eCommerce. Ad esempio molto convincente è la garanzia di rimborso nel caso di consegne non corrispondenti all’ordine, il 36% degli italiani la trova decisiva per la sua scelta, mentre il 32% sottolinea l’importanza del servizio di sostituzione in giornata e il 29% ritiene essenziale la pianificazione precisa delle consegne. Per i prodotti alimentari freschi, il 32% del campione richiede la garanzia di rimborso abbinata al rimpiazzo gratuito del prodotto alla spesa successiva, nel caso in cui il medesimo non soddisfi le aspettative del consumatore, mentre il 30% è orientato al solo rimborso. La completezza e la chiarezza delle informazioni riportate in etichetta costituiscono un fattore fondamentale nell’acquisto online per il 27% del campione, mentre il 25% evidenzia l’importanza di conoscere per quanto tempo saranno freschi i prodotti dopo la consegna.

 

Strumenti digitali nel pdv, touchpoint tradizionali

Ma strumenti digitali sono messi a disposizione anche dai negozi fisici. Lo studio ci dice che il 24% degli italiani utilizza casse self service all’interno dei supermercati, il 13% scanner per evitare le code, l’11% ordina i prodotti online con consegna a domicilio, il 10% ricorre a buoni sconto o coupon digitali. E il 69% del campione dichiara che utilizzerebbe il QR code dal cellulare qualora si rendesse disponibile tale modalità di accesso alle informazioni sui prodotti, il 68% utilizzerebbe scaffali virtuali per ordinare i prodotti tramite smartphone, il 66% scaricherebbe l’app dello store per ricevere offerte all’interno del negozio.

Infine è interessante notare come gli strumenti più efficaci nell’influenzare la decisione di acquisto dei consumatori italiani siano ancora i touchpoint tradizionali e le visite ai negozi fisici, soprattutto quando parliamo di beni di largo consumo. Gli alimenti freschi e i prodotti di bellezza e personal care fanno registrare rispettivamente il 38% e 31% degli shopper online che dichiarano di recarsi anche nello store fisico per acquisire informazioni aggiuntive. Lo stesso dato viene rilevato anche per il settore moda e per l’elettronica di consumo. Ulteriori touchpoint, o fonti informative, che vengono utilizzate per confortare l’acquisto virtuale, sono per gli alimentari freschi i volantini delle associazioni (21%) e il passaparola di conoscenti (18%), mentre per i prodotti di bellezza e personal care i suggerimenti del personale di vendita (20%) e il passaparola (19%). I siti web del negozio vengono consultati dal 28% degli shopper di prodotti di moda, che prendono come punto di paragone anche i siti dei brand (23%). Il 34% dei consumatori visita il sito web del negozio se è interessato all’elettronica di consumo, il 31% il sito web della marca. Nell’acquisto di questa tipologia di beni vengono utilizzate anche le recensioni trovate online (28%), i volantini (25%) e i social media (18%). Un valore questo doppio rispetto a quello registrato in Francia e Gran Bretagna (9%).

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«L’eCommerce – dice l’amministratore delegato di Nielsen Italia Giovanni Fantasia – sta ridisegnando il concetto stesso di fare acquisti e le sue declinazioni. Occorre inserire l’acquisto in un più ampio processo all’interno del quale sono rintracciabili esperienze valoriali differenti. Ci riferiamo soprattutto all’esigenza dei consumatori sempre più consolidata di richiedere un maggior numero di informazioni relativamente a ciò che devono acquistare rispetto al passato. Ci troviamo davanti alla sfida di dover considerare che i confini tra digitale e fisico risultano sfuocati. Per esempio, si passa dalle recensioni online del prodotto, alla lettura di volantini, al passaparola e, soprattutto, a quanto si può reperire all’interno dello store fisico dal personale addetto alla vendita. Come si vede, si tratta di strumenti a cavallo tra il fisico e il virtuale. Come emerge dalla ricerca, l’obiettivo che si pone attualmente la grande distribuzione deve essere quello di favorire l’engagement e la soddisfazione dello shopper attraverso molteplici touchpoint durante il percorso d’acquisto. Solo in questo modo si può sostenere e corroborare la propensione al consumo del cliente, che deve essere sempre più accompagnato nel sentiero che porta al prodotto».

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Ipermercati Iper, Esselunga e Decathlon, le migliori performance online nel 2016 sono loro

Dopo essere stato sul gradino più alto del podio per molti mesi, si conferma Ipermercati Iper il brand della Gdo con la migliore performance sul web nel 2016 in base alla classifica stilata da BEM Research. La catena di supermercati del gruppo Finiper insieme ai marchi La grande i e supermercati UNES, ha registrato un punteggio medio del BEM Rank nel corso del 2016 pari a 53,6 punti. Con un distacco di circa 7 punti si posiziona in seconda posizione Esselunga, al terzo posto si piazza invece la francese Decathlon. Chiudono la Top 5 Coop e Bricocenter. Tra i primi 10 brand si trovano poi Bennet, Carrefour, Auchan, Gamestop ed Euronics.

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Nel complesso, la media del BEM Rank nel 2016 per i circa 25 brand del settore GDO considerati è pari a 33 punti.

Quali le ragioni del successo online? Ipermercati Iper ha mostrato una maggiore capacità di essere rintracciato sul web (visibilità online), seguito da Esselunga e Coop. Riguardo alle prestazioni dell’homepage, ovvero alla velocità di caricamento e all’usabilità, è in prima posizione invece Bricocenter, seguito da Decathlon e dalla catena di supermercati Bennet.

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«Concentrandosi solo sui principali gruppi (italiani e non) della GDO alimentare, e guardando alla relazione tra le performance sul web e la dinamica del fatturato degli ultimi anni, – commenta Mariachiara Marsella, web marketing manager di BEM Research – si riscontra un legame strettamente positivo. In altri termini, chi ad oggi fa meglio sul web è riuscito negli ultimi anni ad avere un miglior rapporto con la clientela, soprattutto attraverso i tradizionali canali di vendita, e quindi a vendere di più. Ciò evidenzia l’importanza del phygital, parola che nasce dall’unione di physical e digital, ovvero quanto sia cruciale interagire con gli utenti con strumenti digitali anche quando le vendite avvengano prevalentemente attraverso i canali fisici (o analogici)».

Un’eccezione a questa regola c’è, e sono le catene di discount, che pur avendo ottime performance in termini di vendite, non rientrano tra i migliori brand della classifica. «Il target di clientela, meno digitalizzata, può spiegare questo risultato. Tra non molto tempo, quando i nativi digitali saranno più attivi sul mercato, si può facilmente prevedere che anche questi distributori dovranno porre più attenzione al web» conclude Marsella.

Gdo in crisi: Carrefour annuncia 3 chiusure, UniCoop Tirreno “taglia” in Toscana

Aprono nuovi format e il supermercato si rinnova, ma allo stesso tempo ne chiudono altri, e a soffrire di più sono gli ipermercati: Carrefour ha annunciato la chiusura dei punti vendita di Borgomanero, Trofarello e Pontecagnano come conseguenza di una ristrutturazione che coinvolgerà 500 lavoratori dichiarati in esubero. I sindacali di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UILTuCS hanno proclamato lo stato di agitazione e l’astensione dal lavoro per i lavoratori di tutto il gruppo per venerdì 27 e sabato 28 gennaio.

“Sono state anticipate dall’azienda una serie di esigenze organizzative che implicherebbero un ulteriore e grave peggioramento delle condizioni di lavoro per i dipendenti della società”, scrivono le sigle in un comunicato congiunto. “Le argomentazioni dell’impresa hanno portato ad evidenziare rilevanti problematiche sugli andamenti aziendali, quali il fatturato, il costo del lavoro e la redditività dell’anno. Gli ipermercati risultano particolarmente penalizzati”. Argomentazioni che, concludono i sindacati “sono risultate generiche e improvvisate”.

Carrefour “è conscia della difficile situazione e delle ricadute” del proprio piano riorganizzativo e “dichiara fin d’ora la propria disponibilità a valutare il ricorso a strumenti in grado di minimizzare l’impatto di tale piano sui lavoratori coinvolti, sulle loro famiglie e sulle comunità locali. A tal fine, auspica una rapida ripresa del tavolo negoziale”, scrive dal canto suo il gruppo in una nota, nella quale precisa che attraverso il piano saranno coinvolti nella riorganizzazione 32 punti vendita del formato Ipermercati in Italia ed è prevista la chiusura dei punti vendita di Borgomanero, in provincia di Novara e Trofarello, in provincia di Torino, con una revisione del modello organizzativo di altri 30 ipermercati identificati sul territorio nazionale, “di cui è stato dichiarato il relativo impatto occupazionale”. Impatto che secondo i sindacati ammonta a circa 500 posti di lavoro in esubero. La riorganizzazione, spiega ancora Carrefour, “è motivata dalla perdurante difficoltà e dal calo di vendite registrato nel formato Ipermercati, generalizzato nel mercato italiano, che rende necessaria un’azione strutturale per recuperare un equilibrio economico sostenibile, quale unica opzione possibile”.

 

UniCoop Tirreno chiude 12 pdv

Ma non si ferma qui, purtroppo, la mappa della Gdo in crisi, che copre tutto il Paese da Nord a Sud, passando per il Centro. Potrebbe essere ancora più pesante la situazione di UniCoop Tirreno che a metà gennaio ha annunciato un “piano di rilancio” che prevederebbe otto cessioni, 12 chiusure di punti vendita, 481 esuberi full time che potrebbero coinvolgere più di 600 addetti, dato il diffuso uso del part time da parte della cooperativa.

Una manovra “di sola retroguardia che fa pagare ai soli lavoratori il prezzo della crisi – secondo i sindacati – a maggior ragione pensando che tutto ciò avviene nonostante il prestito da 170 milioni di euro avuto da Unicoop Firenze e da Coop Alleanza 3.0”, come ha sottolineato il segretario generale Uiltucs Toscana Marco Conficconi. Confermata la chiusura a Livorno della Coop di via Mastacchi, (13 addetti), e a Piombino Vignale (160 persone). “Se il bilancio di UniCoop Tirreno è stato segnato da forti perdite per troppo tempo – sottolinea la segretaria Filcams – la responsabilità non è dei lavoratori e gli sprechi non sono da ricercarsi nel costo del lavoro, non possono essere quindi i soli dipendenti a pagare le conseguenze di una cattiva gestione della cooperativa”.

 

Conad licenzia in Puglia

Aria pesante anche in Puglia dove Conad lo scorso 4 gennaio ha annunciato un piano di licenziamenti che coinvolgerebbe 55 dei 133 dipendenti dell’ipermercato Conad di Cavallino, gestito dalla società Zeus srl. La comunicazione di avvio della procedura di mobilità – inviata alle segreterie sindacali a due mesi dalla scadenza del contratto di solidarietà vigente in tutte le strutture individuate dal 2013 – non riguarda anche altri 81 addetti (tutti “area vendita”) distribuiti tra il centro commerciale Conforama di Fasano (21 su 58 sono indicati in esubero), e di 30 addetti di San Severo e Monte Sant’Angelo, nel Foggiano.
In totale 136 su 367 posti di lavoro a rischio in Puglia. Le motivazioni? Sempre le stesse: “Calo di vendite e fatturato conseguente al calo dei consumi”.

Da aprile carta d’identità obbligatoria per latte e formaggi in vendita in Italia

Sugli scaffali dei supermercati e delle botteghe arrivano i formaggi con la carta d’identità. L’obbligo scatterà dal prossimo 19 aprile: sull’etichetta del prodotti lattiero-caseari in vendita in Italia (da latte vaccino, ovino, caprino, bufalino o di altra origine animale) dovrà essere indicata l’origine. L’obbligo scatta con l’avvenuta pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’apposito decreto da parte del ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali.

Un sistema innovativo e sperimentale che pone l’Italia all’avanguardia nella tutela del consumatore. L’etichetta di nuova generazione fornirà agli acquirenti informazioni chiare sulla provenienza delle materie prime di prodotti come il latte UHT, il burro, lo yogurt, la mozzarella, i formaggi e i latticini con l’esclusione dei soli prodotti Dop e Igp, che dispongono già di disciplinari che regolano anche la provenienza del latte. «Vogliamo garantire – dichiara il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina – la massima tutela e trasparenza per consumatori e produttori. Con la sperimentazione dell’origine in etichetta, infatti, chi acquista potrà scegliere in modo informato e consapevole il made in Italy. Si tratta di una svolta storica che consente un rapporto nuovo tra gli allevatori, i produttori e i consumatori. L’Italia continuerà a spingere perché questo modello si affermi a livello europeo e per tutte le produzioni agroalimentari, perché è una chiave decisiva per la competitività e la distintività dei modelli agricoli».

Nella pratica, il decreto prevede che il latte o i suoi derivati debbano avere obbligatoriamente indicata l’origine della materia prima in etichetta in maniera chiara, visibile e facilmente leggibile. Due le diciture previste: Paese di mungitura e Paese di condizionamento o trasformazione. Qualora il latte sia stato munto, confezionato e trasformato nello stesso Paese, l’indicazione di origine può essere assolta con l’utilizzo di un’unica dicitura. Se le fasi di confezionamento e trasformazione avvengono in più Paesi che non siano l’Italia, possono essere utilizzate, a seconda della provenienza, le seguenti diciture: latte di Paesi UE se la mungitura avviene in uno o più Paesi europei; latte condizionato o trasformato in Paesi UE: se queste fasi avvengono in uno o più Paesi europei; se le operazioni avvengono al di fuori dell’Unione europea, verrà usata la dicitura Paesi non UE.

Arcaplanet sbarca a Sud al Centro commerciale Auchan Modugno

Scende a Sud Arcaplanet, la catena leader del pet care in Italia, e lo fa inaugurando un punto vendita presso il Centro Commerciale Auchan Modugno: nasce così il primo negozio in Puglia della catena, presente in altre 14 regioni, e il primo nel Sud Italia.

Il nuovo punto vendita si sviluppa su una superficie di 618 metri quadrati, con due casse per i clienti, e presenta oltre 8.000 prodotti tra accessori e alimenti per animali, compresi prodotti veterinari e specializzati per l’alimentazione biologica, vegetariana o dietetica, con la possibilità di usufruire di servizi aggiuntivi come l’incisione personalizzata delle medagliette da guinzaglio.

L’arrivo del pet store Arcaplanet si inserisce nel programma di rilancio del Centro Commerciale Auchan Modugno che ha visto negli scorsi mesi rinnovare il mix merceologico co l’ingresso di nuove insegne che completano l’offerta: Upim e Legea per l’abbigliamento, Primadonna per la calzatura, Wycon per la cosmetica e la Gelateria Sandrino. In totale ad oggi nel Centro Commerciale Auchan Modugno sono presenti 25 insegne. Inoltre, per lo svago e l’intrattenimento dei clienti, da settembre è allestita una nuova area dedicata ai bambini, che ospita ogni settimana tanti eventi e laboratori pensati per i più piccoli, come l’esperienza dello “Hair Chalking” per le bambine, che si terrà sabato 21 gennaio, l’avventura nel tempio egizio di “Indiana Jones nel tempio magico”, che si terrà sabato 28 e domenica 29 gennaio.

Quella di Modugno è la quinta apertura di Arcaplanet all’interno dei Centri Commerciali Auchan: l’insegna è infatti già presente a nel Centri a Vimodrone (MI), Roma Casalbertone, San Rocco al Porto (LO) e Concesio (BS).

Antonella Clerici testimonial della nuova campagna MD

Un volto famigliare, sorridente, simpatico dallo schermo della tv dà un senso di casa e famiglia: è quello di Antonella Clerici, star della tv nazional-popolare, scelta per la nuova campagna di comunicazione da Md perché “vogliamo entrare nelle case degli italiani con una persona che ispiri fiducia” come ha spiegato il direttore marketing Anna Campanile -. Del resto la nostra comunicazione è sempre stat così, fin dall’inizio: vera, essenziale, concreta, semplice e famigliare, senza fronzoli, perché noi siamo fatti così”.

Antonella Clerici e Patrizio Podini.
Antonella Clerici e Patrizio Podini.

Il claim “così buoni a così poco” che riflette il senso della “buona spesa MD”, come ha spiegato Davide Conte contitolare della agenzia Deltastudio.com di Ischia, che ha ideato la campagna, è nato da un’idea di Antonella, che ha voluto visitare un punto vendita Md a Roma prima di accettare la proposta e ha assaggiato uno dei nostri yogurt. Qualità dunque, al giusto prezzo. “Oggi secondo me bisogna fidarsi per fare la spesa anche al supermercato, non è solo una questione di prezzo. Un po’ come una volta ci si fidava del macellaio o del salumiere di fiducia”.

I mezzi coinvolti nella campagna sono radio, carta stampata, punti vendita e affissioni con una periodicità che coprirà tutto l’anno. In radio lo spot da 30” è programmato sulle principali emittenti nazionali. La pianificazione sulla stampa prevede avvisi di vari formati e manchettes: quelli più evidenti li troveremo sui quotidiani, con pagine intere sulle principali testate nazionali e regionali, e sui principali magazine a target trasversale. Per completare questo target, cataloghi con ricette saranno veicolati insieme a Donna Moderna. Nei punti vendita oltre 5 milioni di volantini riporteranno i temi della nuova campagna e ricette regionali ad hoc realizzate e firmate da Antonella in esclusiva per MD. Infine sono previste affissioni nelle principali città di tutta Italia. Sarà anche la prima campagna unica per Md: entro la fine del mese di giugno 2017, infatti, tutti i negozi ancora a marchio LD market saranno trasformati sotto un’unica insegna: Md.

 

2017 tra sviluppo e consolidamento

E il 2017 è stato definito “un anno importante” per Md dal cavalier Podini cui fa capo Md: “Il mercato della Gdo non cresce, è già un successo se si riesce ad eguagliare il fatturato dell’anno precedente. Per questo è necessario che ognuno trovi delle soluzioni. Noi abbiamo passati tre fasi: lo sviluppo, l’espansione con l’acquisizione nel 2013 di Ld e l’espansione a Nord, e il consolidamento. Dal 2008, anno della crisi, abbiamo investito e siamo passati da un fatturato di 500 milioni ai 2 miliardi e 100  milioni del 2016, con un incremento del 343%. Oggi siamo il terzo attore del discount, e intendiamo restare saldamente sul podio”. L’arrivo di Aldi quest’anno? “Non ci fa paura, dobbiamo essere pronti a competere. Tra l’altro l tipo di discount di Aldi non è l’ideale per l’Italia, dovranno imparare ad adattarsi. Forse avrà più problemi di concorrenza Lidl”.

Nel periodo 2017-2019 è previsto un piano di sviluppo che prevede investimenti complessivi per 488 milioni di euro. così divisi: 180 nel 217, 160 nel 2018 e 150 nel 2019. Gli investimenti programmati consentiranno l’apertura di circa 90 nuovi punti vendita (30 l’anno), tutti con format e insegna MD, che saranno realizzati su terreni di proprietà e costruiti da società del gruppo. Per il 2017 sono già confermate 30 nuove aperture.

Un momento della conferenza a Milano.
Un momento della conferenza a Milano.

Nel corso del 2016 è stato portato a termine un complesso processo di razionalizzazione dei punti vendita del Gruppo. Oggi la rete vendita MD è composta da 711 negozi, di cui 500 diretti e 211 affiliati, serviti da 6 centri logistici per la distribuzione. MD S.p.A dà lavoro a oltre 5.900 dipendenti e chiude al 31 dicembre 2016 con un fatturato di 2,1 miliardi di euro, con un incremento rispetto all’anno precedente del 2%.

Tesco anti-spreco: dallo yogurt con frutta rovinata al recupero totale dai pdv entro il 2017

Frutta rovinata, frutta brutta, buona nel gusto ma “fuori dagli standard”, che non ha passato per vari motivi (maltempo, o semplicemente di dimensioni o forme fuori dai parametri) il test per renderla adatta alla vendita. Per anni questa frutta o verdura è stata sprecata. Oggi grazie ai movimenti anti-spreco sono varie le iniziative delle insegne per recuperarla. Questa di Tesco però è la prima iniziativa di una insegna che coinvolge un prodotto confezionato. In collaborazione con il produttore biologico Yeo Valley e l’agricoltore Adam Wakeley lancia il primo yogurt prodotto recuperando frutta rovinata e dunque non adatta alla vendita, e che in più supporta l’organizzazione benefica FareShare, che si occupa di ridistribuire cibo ai bisognosi.

Left-Yeovers è uno yogurt buonissimo con una missione chiara: affrontare il problema dello spreco alimentare utilizzando l’intero raccolto dei nostri agricoltori. Questo progetto è un fantastico esempio di come insieme ai nostri agricoltori siamo riuscito ad avere un approccio creativo per ridurre lo spreco alimentare, in ogni fase del viaggio del nostro cibo” ha commentato Matt Simister, direttore commerciale per il fresco di Tesco.

Tesco si è impegnata a non sprecare cibo ancora disponibile per il consumo umano nei suoi supermercati britannici entro la fine del 2017.

Tesco ha attivato questi altre iniziative per la lotta allo spreco alimentare:

  • Una partnership tra Branston, che coltiva patate e Samworths per l’uso di patate buona ma brutte per creare puré.
  • L’introduzione delle linee Farm Brands e Perfectly Imperfect, che consentono all’insegna  di usare fino al 95% dei raccolti.
  • La riduzione dei passaggi nel viaggio dal campo alla tavola che ha consentito di aggiunger ue giorni di freschezza in più a frutta come limoni, lattuga, pomodori, cetrioli, peperoni, broccoli e sedano.

Under Armour inventa il pigiama hi-tech che concilia il sonno degli sportivi

Che il sonno sia fondamentale per il nostro benessere è cosa arcinota; che sia sempre più difficile dormire sonni tranquilli pure. Per questo Under Armour, brand americano di abbigliamento sportivo, ha preso la questione di petto, innanzitutto inventando (è stato presentato al CES di Las Vegas, ma è già in vendita sul sito) la “biancheria da letto” (come a dire, dei pigiami) che concilia il sonno. Un esempio concerto di come le tecnologie stanno influenzando anche il mondo dell’abbigliamento, partendo proprio da un target, quello degli sportivi, particolarmente attento alle prestazioni, ma anche sempre più abituato ad utilizzare le nuove tecnologie per misurare, promuovere, controllare le proprie prestazioni.

Come funziona il tutto? Lo spiega il sito stesso: “In partnership con Tom Brady (noto giocatore di football americano) abbiamo creato il sistema per il sono più avanzato al mondo, che praticamente ricostruisce il corpo mentre riposa. La chiave è la stampa all’interno del Athlete Recovery Sleepwear, che influenza il potere degli infrarossi lontani (Far Infrared), che sono un tipo di energia nello spettro dell’infrarosso che garantisce vari benefici al corpo umano. La tecnologia TB12 è stat sviluppata per sfruttarli anche durante il sonno.. La stampa in ceramica soffice stampata all’interno dell’indumento assorbe il calore naturale del corpo e rimanda gli infrarossi lontani sulla pelle. Il che aiuta il corpo a riprendersi più velocemente, promuove un sonno migliore e regola il metabolismo cellulare”. L’aspetto invece è quello di un normale pigiama, pantaloni e casacca.

Under Armour, brand nota anche per le sue app sviluppate appositamente per i clienti sportivi (il brand stesso è stato creato da sportivi ed è estremamente attento all’aspetto delle prestazioni) ha anche ideato un’applicazione per cellulare che aiuta lo sportivo a gestire il proprio sonno e lo aiuta a ottimizzare i tempi e la routine.

Auchan punta sui freschi Made in Italy e lancia una nuova linea MDD beauty

Punterà sull’italianità, in particolare nel settore ortofrutta che sarà caratterizzato da un forte accento sul Made in Italy, l’offerta delle insegne di Auchan Retail Italia Auchan e Simply, che in occasione di Marca presentano la sua strategia sulle marche commerciali. Il focus sarà infatti il rilancio delle filiere Auchan: la prima debutterà a marzo e sarà quella dei pomodori. Anche sul biologico, nel 2017 la Mdd dell’ortofrutta bio parlerà esclusivamente italiano, rimanendo uno dei punti di forza delle insegne, con una quota importante sviluppata negli ipermercati e supermercati ormai da alcuni anni con risultati in crescita.

 

Nuove referenze Mdd nel non-food, al via a marzo Cosmia

Il mercato Mdd di Auchan e Simply è presidiato da oltre 5.000 referenze grocery, che coprono le linee del biologico, senza glutine, benessere, eco, equo-solidale, i sapori della tradizione gastronomica italiana, le linee alto di gamma e quelle ad alta convenienza, fino ai prodotti per l’infanzia.

Si chiamerà invece Cosmia la nuova linea Mdd dedicata alla cura di sé e alla bellezza: un marchio che caratterizzerà una gamma completa di prodotti per la doccia, make-up, cura di corpo e capelli. La presentazione e il lancio negli ipermercati Auchan e nei supermercati Simply sono previsti nel mese di marzo 2017.

Nel settore non alimentare, si continuerà a sviluppare l’universo del benessere e del piacere dello stare in casa, firmato Actuel, linea dedicata a cucina, tavola, decorazione e biancheria casa. La linea, lanciata nel 2015 per offrire prodotti pratici, convenienti e moderni per ritrovare il piacere dello “stare in casa”, ha raggiunto e superato le 1000 referenze nel 2016, anche grazie al lancio di nuovi prodotti come la biancheria per il bagno, la sistemazione della biancheria (assi da stiro, stendini, grucce e contenitori), elementi di arredo e di decorazione per la casa e per il Natale, un’estensione di proposte su pentole e padelle, oltre a stoviglie e vetreria. Nel 2017, inoltre, sono previste grandi novità tra cui il lancio degli articoli per la pulizia della casa (scope, moci, sistemi di pulizia, ecc.) e la nuova gamma di utensili cucina.

Le novità continuano nell’universo firmato In Extenso, la linea nata nel 2010 e dedicata a intimo, abbigliamento neonato e a seguire bambino, che nel 2016 ha visto l’arrivo dell’abbigliamento uomo. Questi reparti del settore tessile registrano progressioni a doppia cifra ogni anno. Nel 2017 si punterà sullo sviluppo dell’abbigliamento donna e delle calzature. Le nuove collezioni In Extenso saranno disponibili in tutti gli ipermercati Auchan.

Auchan e Simply sono presenti in 19 regioni con circa 20.000 collaboratori e una rete di 48 ipermercati Auchan diretti, 1.500 supermercati (di cui 269 diretti) a insegna Simply, IperSimply e PuntoSimply, e 58 drugstore Lillapois.

Lucart lancia a Marca Tailor Made Paper, personalizzazione con il tablet

Un servizio “su misura” per tutte le insegne e uno stand completamente interattivo: sono le novità che Lucart presenterà a Marca, il Salone internazionale sulla Marca del Distributore organizzato da BolognaFiere in collaborazione con ADM (Associazione della Distribuzione Moderna). Mentre la storia del Gruppo, i numeri e le attività degli stabilimenti saranno “raccontati” attraverso schermi touch in un percorso interattivo, sotto i riflettori ci sarà l’Innovativo progetto Tailor Made Paper, ideato per supportare le aziende della GDO nella scelta e nella confezione di un prodotto “su misura” per i propri clienti. Attraverso i tablet presenti, i professionisti del settore potranno sperimentare la configurazione personalizzata delle confezioni dei prodotti a marchio del distributore – carta igienica, carta casa, tovaglioli e fazzoletti – sulla base delle esigenze riscontrate nei punti vendita, offrendo così alla clientela una gamma di prodotti in grado di soddisfare le loro necessità. Lucart collabora con la quasi totalità delle grandi insegne della GDO a livello europeo.

«Il progetto Tailor Made Paper è frutto del nostro continuo impegno volto a offrire ai clienti un prodotto sempre più in linea con le loro necessità e confermarci come il miglior partner per il distributore moderno» ha dichiarato Massimo Gai, Direttore Commerciale Marketing della Divisione Consumer”.

Lucart Group, gruppo industriale italiano di respiro multinazionale, nato in provincia di Lucca nel 1953, è tra i principali produttori a livello europeo di carte monolucide, prodotti tissue (articoli in carta destinati al consumo quotidiano quali carta igienica, carta per cucina, tovaglioli, tovaglie, fazzoletti ecc.) ed airlaid. Ha un fatturato consolidato di circa 400 milioni di euro e 1.300 dipendenti. La produzione con una capacità produttiva superiore a 300.000 tonnellate/anno di carta, è ripartita in, 7 stabilimenti produttivi (5 in Italia, 1 in Francia, 1 in Ungheria). Le attività produttive dell’azienda sono distribuite su 3 Business Unit (Business to Business, Professional e Consumer), impegnate nello sviluppo e nella vendita di diversi prodotti con brand distintivi tra cui Tenderly, Tutto, Grazie Natural e Smile (area Consumer); Lucart Professional, Tenderly Professional, Fato e Velo (area Professional). I

 

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