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Anna Muzio

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Verso l’insegna unica, il secondo MyAuchan al via a Chioggia

Una insegna per tutti, in tutti i Paesi: come annunciato l’anno scorso continua la strategia di Auchan Retail Italia partita in Italia a maggio con il primo punto vendita “rebrandizzato” di Piacenza. Ora è la volta del secondo MyAuchan in Italia, a Chioggia (VE), in via San Marco 35.

Con una superficie di vendita di circa 400 metri quadri, il supermercato offre ai propri clienti un nuovo modo di fare la spesa, più moderno e in linea con la continua evoluzione dei bisogni di tutti i giorni. È dotato di cinque casse di cui tre fast lane e 19 posti auto.

 

Largo ai freschi

Il nuovo format proposto da Auchan Retail Italia ha caratteristiche innovative, che puntano a evidenziare l’ampia offerta di circa 7.000 referenze, con tanti prodotti sani e di qualità al giusto prezzo, e l’alto livello di servizio per la spesa rapida, anche per uno spuntino confortevole. Come nel punto vendita di Piacenza, anche a Chioggia l’attenzione ai freschi è il cuore dell’offerta, con l’ampia area per frutta e verdura all’ingresso, prodotti del territorio, un assortimento completo di pesce. Data la posizione del nuovo MyAuchan, il punto vendita punta in particolare alla stagionalità e alla proposta di una serie di prodotti pensati per i clienti della costa, dai gelati mono porzione ai prodotti per il mare. Vengono presidiati, in linea con il formato MyAuchan, i nuovi trend di consumo, e vengono proposti sia prodotti locali sia i sapori dal mondo. Anche in questo caso, viene dato ampio spazio ai prodotti a marchio Auchan, puntando sulla convenienza. La proposta è arricchita da spremute fresche, insalate, piatti caldi, ma anche sushi e prodotti di nicchia della gastronomia. 

Auchan Retail Italia opera in 19 regioni con circa 18.000 collaboratori e una rete di 48 ipermercati Auchan, 1.700 supermercati Simply (di cui 272 diretti) e oltre 50 drugstore Lillapois.

Benessere dei dipendenti, Carrefour vince il Welfare Award per la copertura territoriale

È andato a Carrefour Italia il Welfare Award 2017 nella categoria “miglior copertura territoriale“ per il successo dei propri piani di welfare dedicati al benessere dei dipendenti in tutta Italia. Easy Welfare Group ha condotto un’indagine su oltre 150 imprese italiane e, in collaborazione con Rwa Consulting, ha riconosciuto 17 progetti che si sono distinti in Italia per l’impegno verso i propri collaboratori.
La società, leader nella organizzazione e fornitura di servizi di welfare aziendale, ha premiato Carrefour Italia per l’importanza data al welfare come strumento essenziale per l’ambiente lavorativo e la fidelizzazione dei propri collaboratori.
I premi sono stati consegnati nell’ambito di un evento patrocinato da Aiwa, l’Associazione italiana welfare aziendale, che ha come obiettivo quello di trasmettere e promuovere le buone pratiche di aziende che hanno creduto nel welfare come leva di crescita dell’azienda e la valorizzazione delle risorse umane.
«Siamo orgogliosi di questo premio che riconosce il nostro impegno quotidiano nel creare un ambiente di lavoro stimolante e che coniughi gli aspetti professionali con le esigenze
familiari dei nostri collaboratori – dice Paola Accornero, Direttrice Risorse Umane -. Carrefour Italia si è distinta, anche in questa occasione, come azienda esempio di innovazione, il valore alla base di tutti i nostri progetti».

Welfare Awards si pone come evento di riconoscimento: fare Welfare Aziendale è importante, ed è importante dare luce all’impegno e al lavoro che moltissime aziende svolgono a supporto dei propri collaboratori. Diverse sfaccettature danno valore ad un Piano Welfare, come emerge dalle diverse categorie di premiazione selezionate: 16 in tutte, con 16 aziende che hanno reso il proprio piano Welfare un’eccellenza del settore. In più, AIWA ha patrocinato l’evento dando un riconoscimento speciale ad uno dei candidati in corsa per i Welfare Awards di quest’anno.

Gli altri premi assegnati sono:

  • MIGLIOR PIANO ON TOP – SMALL COMPANY: ZIMMER BIOMET ITALIA
  • MIGLIOR PIANO ON TOP – MEDIUM COMPANY: SACCHI
  • MIGLIOR PIANO ON TOP – BIG COMPANY: TETRA PAK
  • MAGGIOR CONSUMO BENEFIT – SMALL COMPANY: PERNOD RICARD
  • MAGGIOR CONSUMO BENEFIT – MEDIUM COMPANY: CASSA FORENSE
  • MAGGIOR CONSUMO BENEFIT – BIG COMPANY: GIGROUP
  • MAGGIOR DIMENSIONE DEL PIANO: UNICREDIT
  • MIGLIOR PIANO WORK LIFE BALANCE: PIRELLI
  • MIGLIOR INTEGRAZIONE INIZIATIVE AZIENDALI: BPER
  • MIGLIOR PIANO DI COMUNICAZIONE: GRUPPO HERA
  • MIGLIOR EVOLUZIONE DEL PIANO: GUCCI
  • MIGLIOR FORMAZIONE INTERNA: MEDIOLANUM
  • MIGLIOR INIZIATIVA PER LA FAMIGLIA: BANCO BPM
  • MIGLIOR PIANO PER IL SUD ITALIA: EXPRIVIA
  • MIGLIOR PIANO INNOVATIVO: EY
  • PREMIO SPECIALE AIWA-ASSOCIAZIONE ITALIANA WELFARE AZIENDALE: GRUPPO BANCARIO CRÉDIT AGRICOLE ITALIA

 

Food&Grocery sempre più online, già 812 milioni di euro nel 2017 (+37%)

Cresce impetuosamente il mercato online del Food&Grocery in Italia, con un valore che nel 2017 è di 812 milioni di euro (+37% rispetto all’anno precedente), dei quali 708 dell’alimentare (+39%), riconducibili per il 38% alla gastronomia, per il 34 all’alimentare e per il 28 alla ristorazione, e 104 della componente Health&Care (+26%). Se dagli acquisti dei consumatori italiani si passa a considerare le vendite da siti italiani a consumatori italiani e stranieri, il giro d’affari raggiunge gli 892 milioni di euro (+35%). L’Export digitale incide per circa il 7% delle vendite del settore e rappresenta il 2% circa dell’Export e-Commerce complessivo. Malgrado questo il Food&Grocery incide ancora poco nel mercato e-Commerce B2c italiano, soltanto il 4% di un business complessivo di 23,1 miliardi. È la fotografia scattata dalla diciassettesima edizione dell’Osservatorio eCommerce, presentato nel Camping Bovisa di Milano e promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano e da Netcomm, il consorzio del commercio elettronico italiano.

Molte le contraddizioni emerse. «L’alimentare – sottolinea ad esempio Alessandro Perego, direttore scientifico degli osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano – è la prima voce di spesa nel paniere degli acquisti dei consumatori italiani eppure l’e-Commerce in questo comparto non è ancora sufficientemente sviluppato nel nostro Paese. L’incidenza degli acquisti online è ancora pari allo 0,5% del totale acquisti Retail del settore, un valore pari a un decimo della penetrazione media dell’e-Commerce nei prodotti (4%) e significativamente inferiore a quello registrato dal Food&Grocery nei mercati e-Commerce internazionali più evoluti (8% in UK, 6% in Francia e 2% in Germania e USA)”. Qualche segnale di cambiamento però c’è. «Stiamo osservando – fa notare Perego – un cambio di passo riconducibile a diversi fenomeni, come l’avviamento e il potenziamento di iniziative online della grande distribuzione, il consolidamento di interessanti progetti in ambito Enogastronomia, lo sviluppo di servizi innovativi, come il same day delivery, e la rapida espansione del segmento della Ristorazione».

Tra i prodotti più acquistati online nell’alimentare ci sono con il 54% i “secchi” (ossia confezionati, incluso il caffè), con il 31% i prodotti “freschi” (inclusi il cibo pronto e verdura/frutta), con il 9% le bevande alcoliche (birra, vino, distillati e liquori), con il 5% le bevande analcoliche (acqua, bibite e succhi) e con l’1% i prodotti surgelati.

«In un comparto – dice Valentina Pontiggia, direttore dell’osservatorio eCommerce B2c Netcomm Politecnico di Milano – caratterizzato da offerta molto ampia, elevata complessità di prodotto (deperibilità, fragilità), alta difficoltà delle operations e della logistica e laboriosità del processo di acquisto (elevato numero di pezzi per ordine, domanda ricorsiva), diviene prioritario per gli operatori garantire un’esperienza d’acquisto fluida, semplice ed efficace che riesca da un lato ad attrarre nuovi web shopper e dall’altro a fidelizzare quelli vecchi. Innovare e semplificare l’esperienza del cliente significa sia migliorare le presentazioni dei basics (gamma, prezzo e servizio) sia ideare nuovi modelli di business, grazie ad esempio all’integrazione tra canali fisico e online, e utilizzare nuove tecnologie»

«Nel mondo ci sono oggi circa 1,5 miliardi di online shopper, di cui 20 milioni sono italiani e di questi, circa il 24% ha acquistato almeno un prodotto alimentare negli ultimi 6 mesi – dice Roberto Liscia, Presidente di Netcomm, secondo cui però – questa percentuale non è ancora sufficiente a trainare l’industria digitale del Food&Grocery e a permettere all’Italia di competere a livello internazionale. Vi è ancora molta polverizzazione a livello dei player e ciò non consente al nostro Paese di fare sistema in modo efficace».

«Nel Food&Grocery, contrariamente a quanto avviene mediamente nell’e-Commerce B2c italiano – spiega Riccardo Mangiaracina, direttore scientifico dell’osservatorio eCommerce B2c Netcomm Politecnico di Milano – sono gli operatori tradizionali (retailer e produttori) a ricoprire un ruolo dominante, con il 59% del valore delle vendite nel 2017. Tuttavia stiamo assistendo a un’inversione di tendenza dovuta alla crescita elevata delle Dot Com (la cui incidenza sul settore passa dal 32% del 2016 al 41% del 2017) anche grazie al rapido sviluppo del segmento legato alla consegna dei piatti pronti».

Nei Coin la radio in store è ora personalizzata da Radio Deejay

Si fa un gran parlare di shopping experience e di esperienza multisensoriale che dovrebbe distinguere l’esperienza del negozio “fisico”, ma non sempre di mette il giusto accento su un elemento importante, anche se spesso misconosciuto: il sottofondo musicale che deve essere distintivo e consistente con il brand. Ci ha pensato evidentemente invece Coin che festeggia i suoi 100 anni stringendo una partnership con Radio DEEJAY per la personalizzazione della radio in store.

Per accompagnare la shopping experience degli oltre 35 milioni di visitatori che ogni anno entrano nei department store dell’insegna Radio DEEJAY ha selezionato il meglio della musica che ne ha fatto la sua storia e le ultime novità discografiche tratte dalla classifica ufficiale ’30 songs’.

Ad accompagnare i clienti nei propri acquisti ci sarà anche la voce de La Pina, storica conduttrice di Pinocchio in onda tutti i giorni nella fascia del drive time, che ha personalizzato gli annunci della radio in store Coin by DEEJAY.

La partnership è stata presentata il 26 giugno al Coin milanese di Piazza V Giornate con un evento, in cui La Pina ha raccontati l’esperienza del suo ultimo libro, I Love Tokyo da nove settimane primo nella classifica di vendita. Il libro è ora disponibile in una selezione di negozi Coin accanto ai gadget e bambolini di Hello Kitty, rivisitati in stile La Pina. Parte del ricavato sarà devoluto per supportare il progetto #danceforafrica, della Onlus “SOS Villaggi dei bambini”, di cui La Pina è ambasciatrice.

Coin è la più grande catena di department store in Italia. È presente su tutto il territorio nazionale, all’interno dei più importanti centri storici e nelle principali vie dello shopping, con 40 negozi diretti e 110 store a insegna Coincasa tra Italia ed estero. Coin conta 35 milioni di visitatori e oltre 3,5 milioni di clienti, un portfolio di più di 800 brand e una superficie di vendita di circa 115.000 mq. Sotto l’insegna Coin Excelsior, il brand include anche i due premium contemporary department store di Roma Cola di Rienzo e Venezia.

Antibiotici? No grazie, Coop lancia uova, pollo e suini “puliti” con “Alleviamo la salute”

I danni dell’abuso di antibiotici e il conseguente rischio di antibiotico resistenza è stato più volte sottolineato dall’Oms, l’Organizzaione mondiale della Salute, e Coop si spende con il progetto “Alleviamo la salute” lanciata due mesi fa: e sugli scaffali sono già arrivati le uova senza antibiotici, prime in Italia, e i primi prodotti di suino. Mentre è già stato raggiunto il traguardo del 100% pollo allevato senza uso di antibiotici.

Nei punti vendita sono arrivate le uova a marchio Coop prodotte da galline allevate a terra senza uso di antibiotici, sin dalla nascita. Due le referenze disponibili, certificate da due enti indipendenti, ben riconoscibili dai consumatori grazie alle apposite etichette. In totale, a regime, saranno allevate senza antibiotici almeno 2 milioni di galline con una produzione di più di 1.800.000 uova. Un traguardo alla portata di Coop che già nel 2010 ha ricevuto il premio “Good Egg” assegnato dalla “Compassion in World Farming” per le sue uova da galline allevate a terra con animali nati e allevati in Italia. La scelta era già avvenuta nel 2003 per le proprie uova a marchio, poi estesa appunto nel 2010 a tutte le uova di qualsiasi marca presenti sugli scaffali Coop.

 

Coinvolta l’intera filiera avicola, dall’uovo al pollo

Intanto la campagna “Alleviamo la salute” presentata a fine aprile scorso sta dando i suoi primi significativi risultati e Coop, oltre le aspettative, ha coinvolto il 100% della filiera avicola nel processo di allevamento senza uso di antibiotici in anticipo rispetto alla scadenza che si era prefissata. Nei supermercati del gruppo, infatti, sono già presenti a scaffale 25 referenze della linea “Origine” con etichetta “Allevato senza uso di antibiotici”, per una stima di 240mila polli a settimana. E tra poco la linea si arricchirà di altri prodotti per arrivare a 32 referenze.

«Raggiungere un obiettivo così complesso addirittura in anticipo rispetto alla tabella di marcia è stato possibile -sottolinea Maura Latini direttore generale Coop Italia– grazie al fatto che la nostra politica è sempre stata quella di avere al nostro fianco fornitori consapevoli e coinvolti in processi produttivi e gestionali rigorosi: sono loro i nostri primi alleati».

La politica di riduzione nell’uso degli antibiotici è arrivata anche a interessare i primi prodotti suini che dalla prima settimana di luglio vanteranno l’etichetta “allevato senza uso di antibiotici negli ultimi 4 mesi”. «È un primo obiettivo di riduzione che ci siamo dati per questi animali arrivando a garantire il non uso di antibiotici negli ultimi 4 mesi – continua Latini -. Si tratta di un obiettivo comunque ambizioso e importante sempre nell’ottica della tutela della salute perché si tratta di una filiera particolarmente complessa».

Questi primi prodotti fanno parte della linea “Fior Fiore”, si tratta di animali allevati allo stato brado in due allevamenti toscani (sulle colline del Chianti e in Maremma). In tali condizioni gli animali impiegano molto più tempo per raggiungere il peso stabilito e questo ovviamente significa maggiore qualità delle carni e lavorazione artigianale dei prodotti. Attualmente nella linea sono coinvolti più di 3000 suini.

L’impegno complessivo di Coop è di lunga scadenza, imponente e tale da generare una vera e propria rivoluzione nei metodi di allevamento: complessivamente ne saranno interessati più di 14 milioni di animali ogni anno e oltre 1.600 allevamenti in Italia.

 

Neox, un monomarca a Vicenza per l’e-bike vincitrice dell’Eurobike Innovation Award

Neox, produttore vicentino di e-bike di nuova concezione, apre un monomarca a Vicenza. Bicicletta che passione, potremmo dire: e in effetti uno dei mezzi di trasporto più longevi ma anche trendy era logico si conquistasse spazi ad hoc.

Una bicicletta tutta particolare, per lo più, quella dell’azienda vicentina Neox che ha fatto irruzione nel mondo delle bici elettriche qualche anno fa, e ha oggi quattro brevetti internazionali alle spalle e una tecnologia unica al mondo che hanno permesso di produrre un telaio nel quale non compaiono né catena, né pignoni del cambio. Una bici dal design pulitissimo, che l’anno scorso si è aggiudicata l’Eurobike Innovation Award, il premio più importante del settore. Oggi, dopo il negozio svizzero di Schafhausen, nei pressi di Zurigo, sulle Rheinfalls, apre il primo store diretto in Italia, a Vicenza, in Piazza delle Biade 7, in pieno centro storico di fronte a Piazza dei Signori.

La boutique monomarca, sviluppata su 80 metri quadri permette di conoscere e apprezzare i sette modelli prodotti attualmente. Ce n’è per tutti i gusti, dalla bici da città a quella da turismo, da quella da corsa su strada all’ e-bike per i fondi più impervi. All’interno Attilio Dal Lago, uno dei soci fondatori del marchio, è disponibile per ogni spiegazione sul prodotto e per valutare la bici con un test drive in città. Nel Neox store vicentino si potrà anche accedere a particolari promozioni, rottamare la propria vecchia bici o acquistare e-bike Neox a Km 0. Disponibili anche prodotti brandizzati, come caschi, zaini, abbigliamento e accessori. Lo store garantisce infine diverse possibilità di finanziamento.

Neox store è aperto da martedì a venerdì dalle 9,30 alle 19. Al sabato dalle 9 alle 16.

Conad del Tirreno, il 2016 si chiude a 2,39 miliardi

Un giro di affari in crescita a 2,39 miliardi di euro, un patrimonio netto di 327 milioni e oltre 9.500 occupati: si chiude così il 2016 di Conad del Tirrenio. Ma non si dorme sugli allori: il piano di sviluppo 2017-2019 prevede 161 milioni di euro di investimenti, con l’obiettivo di accrescere la quota di mercato e l’efficienza del sistema. Per questo oltre alle nuove aperture, via a ristrutturazioni, innovazione e attenzione all’ambiente e nei servizi offerti al cliente, tramite i distributori di carburanti, parafarmacie, ottici, sempre connotati dall’impegno a offrire la massima convenienza.

 

Primi in Lazio e Sardegna

Conad del Tirreno si conferma il primo gruppo distributivo in Sardegna (con una quota di mercato di oltre il 18%) e nel Lazio (22%, assieme all’altra cooperativa Conad che opera in regione, PAC 2000A), mentre rafforza la propria presenza in Toscana, con una quota di mercato del 15% (fonte: GNLC II semestre 2016).

«Sono risultati davvero preziosi, la cartina di tornasole che i clienti premiano la nostra politica commerciale, l’evoluzione continua dei punti di vendita, la progettualità e il grande impegno, in particolare, nel valorizzare il prodotto a marchio e il mondo dei freschi – dichiara l’amministratore delegato di Conad del Tirreno Ugo Baldi -. Le nostre scelte strategiche, fondate su convenienza, qualità e rapporto con il territorio hanno reso ancora più forte la fiducia accordataci dai clienti. Il mercato premia la competenza e la capacità dei soci imprenditori di dialogare con la comunità in cui operano, ponendo massima attenzione al sostegno e alla valorizzazione del loro territorio. Confermato l’impegno nell’offerta di prodotti e servizi attentamente valorizzati nella nostra multicanalità: accrescere qualità, informazione, certificazione, esperienza e dunque ascoltare, rassicurare e al contempo gratificare il cliente. In sintesi, un’offerta che coniuga innovazione al gusto e alla tradizione, capace di offrire risposte di qualità ai trend di consumo emergenti. Un’attenta specializzazione nei freschi, nel salutistico, nel benessere e nei prodotti del territorio, premium e biologici. Un ruolo decisivo è svolto dall’innovazione, a servizio della continua evoluzione del punto di vendita così come fattore determinante nell’ottimizzazione del nostro network logistico, in termini di efficienza e sostenibilità ambientale».

 

Risparmi per oltre 200 milioni

I soci imprenditori sono 212 (120 in Toscana e a La Spezia e provincia, 39 nel Lazio e 53 in Sardegna) e oltre 9.500 gli occupati complessivi. I 341 punti di vendita dell’insegna sono presenti in modo capillare in Toscana e nella provincia di La Spezia (193), nel Lazio (69) e in Sardegna (79), per una superficie complessiva di 244 mila metri quadri. A questi si aggiungono 11 distributori di carburanti, che hanno garantito un erogato di 91,3 milioni di litri con un risparmio diretto di 6,2 milioni di euro per gli automobilisti; 22 parafarmacie che vendono i farmaci senza ricetta medica con uno sconto fino al 40% rispetto ai prezzi praticati dalle farmacie tradizionali; 3 corner Ottico e 2 PetStore Conad. Servizi che contribuiscono ad assicurare risparmio e rafforzare nei clienti la fedeltà all’insegna.

Conad del Tirreno ha sviluppato una serie di iniziative di convenienza capaci di far risparmiare ai clienti oltre 200 milioni di euro: prima tra tutte Bassi&Fissi, un paniere di prodotti a marchio Conad basilari nelle abitudini di consumo degli italiani per garantire prezzi bassi lungo tutto l’arco dell’anno, a cui si affianca un programma di risparmio continuo nel tempo dedicato ai possessori di carta fedeltà (Carta Insieme).

Il forte radicamento territoriale dei soci è uno dei punti qualificanti delle attività di Conad del Tirreno a sostegno delle economie locali: 1.208 fornitori (690 in Toscana, 210 nel Lazio e 308 in Sardegna) e un fatturato che supera i 385 milioni di euro – a cui si deve aggiungere il valore delle ricadute sull’indotto locale – consentono di portare in tavola quei prodotti della tradizione e della culturale enogastronomica locale che fanno parte del quotidiano di tantissimi clienti.

«L’impegno per la valorizzazione del territorio rappresenta un tratto distintivo della cooperativa e dei suoi soci; una distintività preziosa, che consente di accrescere le nostre quote anche in una fase economica complessa – dice il presidente di Conad del Tirreno Valter Geri -. Siamo sempre attenti a dare risposte alle comunità e alle mutate esigenze dei clienti, rendendo disponibili prodotti e servizi convenienti, di qualità e sostenendo produzioni e iniziative mirate sul territorio. È il nostro modo di restituire alla comunità parte di ciò che riceviamo quotidianamente in termini economici, di fiducia, di buona reputazione».

Sul fronte della logistica è stata portata a termine la prima delle tre fasi del piano di sviluppo della piattaforma di Montopoli (Pisa) – ufficialmente inaugurata la scorsa settimana – che nel complesso vede un investimento di oltre 20 milioni di euro, finalizzato a rendere l’hub logistico una struttura di eccellenza in termini di costi, trasporti, emissioni. A intervento completato sarà il più grande polo logistico del Centro Italia. L’altro grande progetto è il polo logistico del fresco a Civitavecchia – Tarquinia che rifornirà i punti di vendita del Lazio e sarà ultimato nel terzo trimestre 2017: insisterà su un’area di 67 mila metri quadri e avrà una superficie coperta di 20 mila metri quadri.

Dal punto vista ambientale, positivi gli impianti fotovoltaici nei Cedi di Montopoli in Val d’Arno (Pisa), Monastir (Cagliari), Civitavecchia (Roma) e presto nel nuovo magazzino di Tarquinia. In materia di efficientamento energetico della rete di vendita, con la partnership di Officinae Verdi e Unicredit Banca, Conad del Tirreno ha intrapreso un progetto che prevede la riqualificazione energetica dei punti di vendita con l’obiettivo, assieme alla diminuzione delle emissioni, di ridurre l’impatto economico della bolletta energetica con un risparmio medio del 35%.

Nel corso del 2016 la cooperativa e i soci hanno investito 2,8 milioni di euro in iniziative di responsabilità sociale, nel campo dello sport – soprattutto a sostegno dei settori giovanili delle squadre sportive – della cultura e della scuola, del tempo libero e per sostenere enti, associazioni onlus e parrocchie.

 

All’Esselunga spesa con lo smartphone e senza portafoglio grazie a Satispay

Andare al supermercato con solo l’ormai inseparabile telefono dimenticandosi carte e portafoglio a casa una volta sembrava un sogno proibito o un noioso contrattempo: oggi sarà possibile, entro estate in tutti i 154 punti vendita di Esselunga, grazie all’accordo stipulato dall’insegna con Satispay, che si presenta come la più importante integrazione di un sistema di mobile payment nella Gdo italiana.

In base all’importante accordo, l’innovativa piattaforma di pagamento è stata integrata nel sistema di pagamento di Esselunga. Il servizio è già attivo a Segrate, da lunedì 26 giugno lo sarà anche nel primo punto di Milano in via Losanna, e poi via via negli altri con un piano di roll out che prevede entro la fine dell’estate la copertura di tutti i 154 superstore e supermarket in Lombardia, Toscana, Emilia Romagna, Piemonte, Veneto, Liguria e Lazio.

Dopo esser stata la prima in Italia a introdurre nel 1980 il lettore di codice a barre alle casse, Esselunga, nell’anno del suo sessantesimo anniversario, si presenta ancora come operatore innovativo.

 

Come funziona Satispay presso Esselunga

Satispay ha integrato il proprio sistema direttamente nelle casse di Esselunga, e ciò consente la gestione del pagamento con la massima semplicità e precisione, sia per gli operatori in cassa che per i clienti. I clienti Esselunga potranno pagare alla cassa o alle postazioni di self-service attraverso l’app Satispay installata sul proprio smartphone selezionando il punto vendita in cui si trovano (che grazie alla geolocalizzazione dell’app alla sua apertura comparirà come il primo della lista), digitando l’importo del conto e, con un singolo tocco, inviando il pagamento che – anche in presenza di una configurazione multi postazione come quella di un supermercato – sarà automaticamente riconosciuto dalla cassa in cui si trova il cliente e accettato.

«Questo è per noi un ulteriore importante passo nella concretizzazione di una strategia: creare la prima soluzione di pagamento elettronico adatta a tutte le tipologie di esercenti, dal piccolo caffè a conduzione familiare alla grande azienda leader, come Esselunga – spiega Alberto Dalmasso, co-founder e CEO di Satispay -. Ciò è possibile grazie al grande lavoro che il team Satispay ha compiuto nello sviluppare tutte le funzionalità e integrazioni necessarie a rispondere alle molteplici esigenze del mercato ed essere scelti da un’azienda come Esselunga, punto di riferimento e modello di innovazione del mondo retail, è un’importante conferma e motivo di orgoglio. Oggi sono oltre 270.000 i download dell’app, 135.000 gli utenti privati attivi e abbiamo oltre 16.000 esercenti aderenti al nostro circuito, in aumento di 70 nuovi al giorno. Con l’adesione di un player tanto importante come Esselunga il nostro obiettivo di rivoluzionare la cultura dei pagamenti quotidiani si fa molti più concreto e vicino».
Satispay è un servizio di mobile payment che consente ai propri utenti di scambiarsi denaro attraverso un network alternativo alle carte di credito e debito: libero, efficiente, gratuito e sicuro. Disponibile per iPhone, Android e Windows Phone, può essere utilizzato da chiunque abbia un conto corrente bancario per scambiare denaro con i contatti della propria rubrica telefonica e pagare nei punti vendita ed e-commerce convenzionati con la stessa semplicità con cui si invia un messaggio o si effettua il check-in sui social network. Nata da un team di giovani italiani, dopo i precedenti round di finanziamento, che sono valsi alla società una raccolta pari a 8,5 milioni di Euro da parte di investitori istituzionali e privati, la società ha recentemente avviato un’importante operazione di aumento di capitale, attualmente in corso, al servizio del consolidamento della leadership in Italia e dell’internazionalizzazione.

Parte da Bologna il nuovo format “urbano” di Lidl, su due piani

Un nuovo concept pensato per le aree urbane, dall’anima green e con un inedito format a due piani: ha debuttato a Bologna per Lidl, in Via Di Corticella 184/2, in anteprima per l’Italia.

Il punto vendita di 1.400 metri quadri partito nel quartiere Navile, a pochi chilometri dal cuore della città ha una spiccata impostazione green ed è concepito per valorizzare il contesto ambientale, si sviluppa su due livelli riducendo al minimo l’impatto sul territorio. Al pian terreno un comodo parcheggio con oltre 100 posti auto sarà a disposizione della clientela, mentre al piano superiore, tramite scala mobile, si accederà all’ampia e luminosa area vendita. I clienti bolognesi saranno i primi a poter provare questa nuova esperienza d’acquisto sopraelevata, resa ancora più piacevole da un design moderno e da una disposizione dei prodotti immediata ed intuitiva.

Particolare attenzione è stat poste a soluzioni di sostenibilità ambientale: oltre all’impianto fotovoltaico da 45 kW, a disposizione dei clienti c’è una colonnina per il rifornimento di automobili elettriche o ibride. Le ampie vetrate dello store poi favoriscono il filtraggio della luce naturale consentendo risparmio energetico mentre il tetto con una copertura vegetale porta a un migliore isolamento termico.

Un momento dell’inaugurazione.

Ampi gli orari di apertura sette giorni su sette: il supermercato aprirà le porte dal lunedì al sabato dalle 07:30 alle 22 e la domenica dalle 09 alle 21. Sugli scaffali si potranno trovare circa 1.800 prodotti, di cui oltre l’80% Made in Italy, in particolare, la linea Italiamo che propone eccellenze gastronomiche del nostro Paese. A completare la qualità del servizio c’è il reparto panetteria, che accoglie i clienti all’entrata e sforna tutto il giorno pane, croissant e prelibatezze dolci e salate. Infine, in occasione dell’inaugurazione, Lidl promuove molti prodotti con speciali offerte, come frutta e verdura scontata fino al 50%.

Questa apertura ha portato alla creazione di 5 nuovi posti di lavoro che permetteranno anche ad alcuni giovani della zona di intraprendere una stimolante carriera nella GDO. Il costante investimento sulle risorse umane, sia in termini di assunzioni che di costante formazione e sviluppo, è valso a Lidl per il terzo anno consecutivo il riconoscimento di “Best Workplace” conferito dal Great Place to Work Institute.

Sul web i brand della moda si preparano ai saldi, e Zalando è ancora in cima

È ancora Zalando a giugno 2017 il brand leader del settore abbigliamento online secondo la classifica stilata da BEM Research. Negli ultimi 12 mesi la società tedesca ha mantenuto sempre il punteggio del BEM Rank più alto rispetto alla concorrenza. Più staccata, ma stabilmente al secondo posto negli ultimi quattro mesi, si posiziona un’altra azienda tedesca, Adidas. In terza posizione si attesta la spagnola Zara. Segue da vicino Nike, brand dell’abbigliamento sportivo statunitense. Chiude la classifica dei top 5 Sarenza, azienda francese specializzata nel commercio online di scarpe e accessori.

Tra i primi 10 brand del settore si trovano poi BonPrix (Germania), Scarpe&Scarpe (Italia), Pittarello (Italia), Asos (Germania) e Bershka (Spagna). Quest’ultima ha scalato diverse posizioni rispetto a maggio quando era appena 18esima. Nel complesso, la media del BEM Rank a giugno 2017 per i circa 50 brand considerati è pari a 29,4 punti.

Andando a considerare due macro-aggregati che compongono il BEM Rank, si osserva che Zalando primeggia per la capacità di essere rintracciata sul web (visibilità online) o perché gli utenti cercano direttamente il suo brand oppure perché appare nelle prime posizioni di Google Italia per ricerche relative a parole chiave generiche ad alto traffico. Sul podio, per questo aggregato, si trovano Zara e Adidas. Mostrano buone performance sulla visibilità online anche H&M e Lesara.  Relativamente alle prestazioni dell’homepage, ovvero alla velocità di caricamento e all’usabilità, conquista la posizione più alta BonPrix, seguita da Deichmann e da Desigual.

«I grandi produttori e distributori di capi di abbigliamento, soprattutto tedeschi ma non solo, dimostrano di riuscire a presidiare molto bene il mercato online – commenta Mariachiara Marsella, web marketing manager a BEM Research –. Se le prime posizioni della classifica delle prestazioni sul web sono molto stabili, nelle retrovie comunque c’è molta vitalità. L’avvicinarsi dei saldi estivi costituisce sicuramente un elemento di ulteriore stimolo. Molti consumatori nel decidere quali capi a sconto andranno ad acquistare cominciano infatti a farsi un’idea osservando per tempo le vetrine digitali».

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