È Diletta Balocco il nuovo Amministratore Delegato di Balocco, azienda dolciaria di Fossano, in provincia di Cuneo. Primogenita di Alberto, morto nell’agosto del 2022 in un’incidente in montagna, succede alla zia Alessandra, scomparsa a 61 anni lo scorso 4 agosto. Presidente del nuovo consiglio di amministrazione è Ruggero Costamagna, marito di Alessandra, mentre il figlio Marco è Head of Financial Strategy; Assunta Pinto e Gianfranco Bessone sono invece Consiglieri di Amministrazione. In una nota l’azienda precisa che la nuova governance continuerà a guidare lo sviluppo nel solco della continuità, proseguendo la focalizzazione sull’innovazione e sulla crescita in Italia e sui mercati internazionali – negli oltre 70 Paesi già presidiati – e la valorizzazione delle specialità dolciarie del Made in Italy, sia per i prodotti continuativi che da ricorrenza. Balocco ha raggiunto un giro d’affari di 257 milioni di euro nel 2024, con una quota di export attualmente pari al 13%.
Diletta Balocco e Marco Costamagna (nella foto in alto) erano già membri del cda e rappresentano la quarta generazione della famiglia che detiene il 100% delle quote societarie. “Sono profondamente grata al consiglio di amministrazione per la fiducia che ha riposto in me – dichiara Diletta Balocco, Amministratore Delegato di Balocco –. Dedicherò tutto il mio impegno, con mio cugino Marco al mio fianco e con il supporto costante dei miei familiari, a proseguire la crescita di Balocco secondo i valori e le linee guida che hanno ispirato tutte le generazioni della nostra famiglia, e che hanno sempre messo al primo posto la prosperità dell’azienda, il benessere delle persone e il legame con il territorio. È per me un onore guidare la squadra di eccezionali professionisti che contribuisce ogni giorno al successo di Balocco, e voglio ringraziarli di cuore per la loro straordinaria dedizione”.
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Diletta Balocco alla guida dell’azienda di famiglia
Grupo Consorcio racconta il suo impegno su fronte della sostenibilità
La lavorazione artigianale pone un problema non da poco: gli scarti. Lo sa bene Grupo Consorcio, società che opera nel segmento premium del mercato delle conserve ittiche con un fatturato che lo scorso anno ha superato i 78 milioni di euro. Per evitare lo spreco di molte parti del pesce che, pur essendo ugualmente valide a livello nutrizionale, non corrispondono al prodotto principale, l’azienda ha introdotto diverse strategie di valorizzazione, come la trasformazione di questi sottoprodotti in soluzioni alternative per il consumo casalingo o utilizzabili da altre industrie per la produzione di conserve a partire dalle briciole di tonno e i ritagli di filetti di acciuga o, ancora, la trasformazione in farina delle teste e delle interiora delle sardine. Con queste soluzioni, solo nel 2024 sono stati recuperati oltre 125.000 kg di pesce tra Spagna e Perù.
È uno dei dati che emerge dall’ottava edizione del Bilancio di Sostenibilità di Grupo Consorcio, che rendiconta i risultati raggiunti in ambito ESG nel 2024 sulla base di quattro pilastri: prodotto, produzione efficiente, persone, società-territorio. Il Bilancio 2024, interattivo e totalmente digitale, mette in luce l’impegno dell’azienda per realizzare un modello di business in grado di combinare la tradizione conserviera con l’innovazione e la sostenibilità.
Certificato B Corp dal 2019 – unica azienda del settore conserviero con presenza internazionale e in Cantabria – lo scorso anno Grupo Consorcio ha ottenuto la ricertificazione. “Forti dei nostri 75 anni di storia, in cui tradizione e artigianalità hanno sempre guidato il nostro lavoro, continuiamo ad evolvere con uno sguardo rivolto verso il futuro – commenta Valeria Piaggio, Vicepresidente di Grupo Consorcio –. I risultati del Bilancio 2024 non solo dimostrano i nostri progressi in ambito ESG, ma ci spingono a continuare a innovare e a collaborare con tutti i nostri stakeholder per generare valore condiviso e un impatto positivo sulla società e sul Pianeta”.
APPROVVIGIONAMENTI CERTIFICATI
Nel Bilancio l’azienda sottolinea di dare priorità all’approvvigionamento da pesca sostenibile certificata, nella convinzione che la protezione delle risorse marine sia fondamentale. Con questa visione, acquista la materia prima esclusivamente da flotte regolate da Organismi Regionali di Gestione della Pesca, organizzazioni internazionali incaricate di regolare le quote massime in ogni oceano. Nel 2024 Grupo Consorcio ha raggiunto il 99,23% di accreditamento MSC (Marine Stewardship Council) sostenibile per il suo prodotto più iconico, le acciughe del Cantabrico. Al contempo, anche la quota di tonno pinna gialla certificato MSC o APR (Tonno di Pesca Responsabile) è aumentata al 94,8%.
Sul fronte della tracciabilità, nel 2024 è stata lanciata la versione italiana del sito “Viaggio alle origini”, dove, inserendo il codice di un determinato prodotto, è possibile conoscerne l’origine e il processo produttivo. Infine, dal 2023 il gruppo porta avanti il progetto InSoCon, approvato poi nel 2024 dal Centro per lo Sviluppo Tecnologico e l’Innovazione spagnolo. L’iniziativa ha l’obiettivo di sviluppare innovazioni sostenibili nei propri prodotti e processi.
PERSONE E TERRITORIO
Grupo Consorcio si impegna a garantire alle persone un ambiente di lavoro sicuro, inclusivo ed equo, in cui ognuno possa sentirsi riconosciuto e valorizzato. Tra i principali traguardi su questo fronte, l’azienda, rispetto al 2023, ha incrementato la percentuale di donne nella forza lavoro, che sale al 65,9%. Inoltre, nel 2024 sono state erogate oltre 4.000 ore di formazione a livello globale, il 44% in più rispetto all’anno precedente.
Quanto allo sviluppo dei territori, nel 2024 il 51% degli acquisti del gruppo è stato effettuato presso fornitori situati a meno di 250 chilometri dalla sua sede, sostenendo in questo modo l’economia locale e riducendo notevolmente l’impatto ambientale dei trasporti. Inoltre, Grupo Consorcio si è fatto promotore di diverse collaborazioni o di iniziative di sostegno a fondazioni e associazioni in Spagna e Italia. Tra queste, la Comunità di San Patrignano e la Fondazione Megamark Onlus. Sempre nel 2024, è stato firmato un importante accordo di collaborazione con Fundación Ecoalf per promuovere iniziative di protezione e recupero dai mari e dagli oceani: l’accordo rientra nel progetto Upcycling the Oceans, iniziativa internazionale che guida la lotta contro l’inquinamento marino. Grupo Consorcio sosterrà attivamente la Fondazione almeno fino al 2027, contribuendo non solo alla pulizia degli ambienti marini, ma anche alla promozione del riutilizzo dei rifiuti recuperati e alla sensibilizzazione sulla necessità di prevenire l’inquinamento degli ecosistemi marini.
“Tra i traguardi più significativi raggiunti da Grupo Consorcio nel 2024 – conclude Jesús Gómez, Ceo di Grupo Consorcio – c’è sicuramente l’apertura della nostra filiale in Italia, a Milano, un passo che consolida il nostro percorso di crescita internazionale, oltre a consentirci una gestione diretta del mercato e a rafforzare ulteriormente i legami con un Paese da sempre importante”.
Lo store di Cortilia su Amazon sbarca a Torino, Bologna, Genova, Reggio Emilia e Modena
Si amplia considerevolmente il bacino servito dallo store di Cortilia per i clienti Amazon, disponibile all’indirizzo amazon.it/cortilia. Le città di Torino, Bologna, Genova, Reggio Emilia, Modena e aree vicine si sono aggiunte a quelle già coperte in precedenza, cioè Milano, Monza e oltre 80 comuni limitrofi. L’assortimento include oltre 4.000 referenze tra cui prodotti freschi, da dispensa, per la cura della persona e degli animali, vini pregiati e articoli per la casa. Nelle zone citate si può ricevere la spesa in un giorno, per ordini effettuati entro le ore 23 del giorno precedente. Il servizio è attivo sette giorni su sette a Torino, Bologna, Reggio Emilia, Modena e aree limitrofe, e dal lunedì al sabato per la città di Genova. L’obiettivo dei due partner è progressivamente espandere la formula ad altre località italiane.
ORDINE MINIMO E COSTI DI CONSEGNA
L’ordine minimo è di 39 euro e i clienti possono selezionare l’orario desiderato in finestre di consegna di 2 ore (senza costi aggiuntivi per ordini superiori a 109 euro e al costo di 0,99 euro per ordini superiori a 89 euro o di 5,99 euro per ordini di importo compreso tra 39 e 89 euro), o di 6 ore (in questo caso, senza costi aggiuntivi per ordini minimi di 39 euro), a seconda del CAP della propria abitazione o del punto scelto per la consegna. Inoltre, i clienti iscritti a Prime possono approfittare di un’offerta di lancio che prevede la consegna in finestre di 2 ore senza costi aggiuntivi per ordini di importo superiore a 90 euro. È poi possibile programmare ordini settimanali ricorrenti partendo da un carrello della spesa precompilato o pianificare le consegne fino a tre giorni prima.
“La possibilità di ricevere la spesa comodamente a casa, con rapidità, attenzione alla qualità e prezzi competitivi è ciò che i nostri clienti cercano ogni giorno – dichiara Christophe Benoist, Head of Grocery Partnership di Amazon Italia e Francia –. La collaborazione con Cortilia, partner riconosciuto per l’eccellenza dell’offerta e la cura verso ogni dettaglio, ci consente di arricchire ulteriormente il nostro servizio e rispondere con efficacia alle esigenze di chi sceglie Amazon per la propria spesa quotidiana”.
Va precisato che il servizio di consegna della spesa con Cortilia è disponibile per tutti i residenti nelle aree coperte, inclusi i non iscritti a Prime, mentre su Amazon.it/supermercato e sulla shopping app Amazon è attivo anche Amazon Fresh, il servizio di acquisto e consegna in giornata di prodotti alimentari e di uso quotidiano che ad oggi copre Roma, Milano, Monza, Torino, Bologna e aree limitrofe.
Al via la campagna imperfetta di GranTurchese a base di BiscoRotti
Il nome è tutto un programma: BiscoRotti. Si chiama così la limited edition di GranTurchese ottenuta da scarti di produzione, quindi biscotti già rotti in partenza, ma buoni quanto quelli interi. L’idea è di Dude, l’agenzia che ha curato il riposizionamento del marchio di proprietà del Gruppo Colussi. L’obiettivo dichiarato – dal retrogusto Woke – è mettere in luce l’unicità del prodotto ponendolo sullo stesso piano delle persone: con BiscoRotti il brand si avvicina al pubblico per dimostrare che essere differenti non è un limite, ma un valore aggiunto. Coerente è la campagna di lancio: l’attività above the line utilizza billboard, wild posting e spazi affissione canonici, ribaltando la logica di formato. Nei vari soggetti in uscita a settembre in diverse città, le creatività si presentano storte, fatte a pezzi, al contrario. In una parola, imperfette. Per trasformare l’imperfezione in unicità e motivo di orgoglio, proprio come fanno i BiscoRotti.
SAMPLING E SOCIAL NETWORK
Le affissioni sono peraltro solo l’inizio di una campagna a 360°, che coinvolge media differenti e piattaforme trasversali. GranTurchese porterà infatti i BiscoRotti direttamente nelle strade di Milano, Bari e Napoli con sessioni di sampling e merchandising insieme a Omnishopper, agenzia di omnichannel marketing. A seguire ci saranno delle specifiche attivazioni sui social network – in particolare su Tik Tok – oltre ad una landing page interattiva che racconta la genesi del progetto e i valori sociali che lo sostengono. Da BiscoRotti nascono anche tre insegne luminose, realizzate in collaborazione con Insulti Luminosi: per una settimana, la sezione “outlet” del brand — dedicata alle insegne con piccoli difetti — sarà interamente brandizzata BiscoRotti.
“Grazie all’aiuto di Dude – dichiara Francesco Meschieri, Direttore Marketing di Gruppo Colussi – abbiamo creato una campagna che è un invito a mostrare i propri difetti: è la nostra imperfezione a renderci davvero unici, capaci di lasciare il segno dove gli standard non arrivano. Con ironia, sincerità e un pizzico di autoironia, vogliamo celebrare chi, come noi, non si incastra nei soliti stampi, ma trasforma ogni diversità in forza”.
“I biscotti rotti in fondo alla confezione ci hanno sempre fatto tenerezza – aggiunge Lorenzo Foffani, Chief Strategy and Innovation Officer di Dude –. Oggi siamo felici di metterli al centro, proprio perché spezzati, unici, rotti. Un progetto che parla di autenticità, responsabilità, identità e coraggio”.
Pester power: quanto pesano i figli negli acquisti?
Che i figli incidano sulle decisioni d’acquisto dei genitori è cosa nota. Ma quanto, e in quali ambiti, varia sensibilmente da paese a paese. È quanto emerge dalla nuova indagine di Eumetra, istituto di ricerca sociale e di mercato, che ha analizzato il fenomeno del “pester power” – ovvero l’influenza esercitata da bambini e ragazzi sulle scelte di consumo familiari – su 1.843 famiglie italiane, affiancata da un confronto con dati provenienti da Regno Unito e Germania. La ricerca ha preso in esame famiglie con bambini fino a 11 anni.
“Il nostro studio fotografa un’Italia in cui le famiglie sono sempre più orizzontali e partecipative – dichiara Matteo Lucchi, Ceo di Eumetra –. Il pester power non è più confinato al gioco o ai desideri momentanei. Riguarda categorie fondamentali, come l’alimentazione, la tecnologia, i viaggi. Anche su scelte ‘da adulti’ i figli oggi fanno sentire la loro voce. A differenza di altri contesti europei, in Italia l’influenza dei figli è emozionalmente radicata: conta il benessere, il tempo insieme, la cura dei dettagli che fanno sentire i bambini parte della famiglia. Altrove, come in Germania, prevale una logica più funzionale e quotidiana, che affida responsabilità concrete anche ai più piccoli”.
NELLE FAMIGLIE ITALIANE L’INFLUENZA È AD AMPIO RAGGIO
In Italia il ruolo dei figli nelle decisioni d’acquisto è ampio, capillare e riconosciuto. I genitori dichiarano di sentirsi influenzati dai propri figli in quasi tutte le principali categorie merceologiche analizzate:
Giochi: 76%
Attività ricreative: 72%
Calzature: 65%
Abbigliamento: 65%
Alimentazione: 49%
Vacanze: 39%
Tecnologia: 38%
Igiene e cura: 30%
Arredamento: 30%
Questi dati raccontano un’Italia in cui il coinvolgimento dei figli va oltre le scelte “di competenza” (giocattoli, svago o vestiti) e arriva anche ad ambiti più trasversali come il cibo, la tecnologia o persino le decisioni legate ai viaggi e all’arredamento.
IL CONFRONTO CON GERMANIA E REGNO UNITO
In Germania, invece, l’influenza dei figli si manifesta in modo particolarmente incisivo su alcune categorie chiave, soprattutto quelle legate alla gestione pratica e funzionale della quotidianità familiare. I bambini tedeschi hanno un peso significativo nelle decisioni relative all’alimentazione (63%, a fronte del 49% italiano), alla tecnologia (45% contro il 38% italiano), alle vacanze (49% rispetto al 39% in Italia). Questo scenario suggerisce un modello familiare in cui i figli sono coinvolti precocemente in scelte concrete e strategiche, riflettendo una cultura che valorizza la loro autonomia e li responsabilizza già in età giovane. L’approccio tedesco appare orientato a un coinvolgimento razionale, meno legato alla sfera emozionale e più fondato sull’idea di formare individui consapevoli e partecipi delle dinamiche domestiche. Nel Regno Unito, invece, l’influenza si mantiene alta nei giochi (75%) e nelle attività ricreative (68%), ma è leggermente più contenuta nelle altre categorie, suggerendo un coinvolgimento meno sistematico e più legato a occasioni specifiche o momenti di svago.
LE IMPLICAZIONI PER INDUSTRIA E RETAIL
Per le aziende e i brand che si rivolgono al target familiare, questa ricerca è un chiaro invito a rivedere le strategie di comunicazione. I figli non sono più semplici destinatari dei prodotti: sono interlocutori attivi, digitalmente informati e spesso determinanti nel momento della scelta. In particolare, in Italia, coinvolgerli nei messaggi – attraverso momenti ludici, linguaggi visivi, influencer, canali social e storytelling emozionale – può rappresentare un vantaggio competitivo concreto, a patto di farlo con autenticità e rispetto del ruolo educativo dei genitori.
Tecnologia di consumo, 2025 all’insegna della stabilità
Il mercato italiano della tecnologia di consumo ha visto una leggera contrazione nel 2024 (-0,6% a valore), mentre il primo semestre 2025 è stato all’insegna della stabilità: +0,2% a valore per un giro d’affari complessivo di 7,3 miliardi di euro. A tirare le somme e indicare le prospettive del comparto è NielsenIQ in occasione delI’IFA di Berlino, la più importante fiera europea dedicata all’elettronica di consumo e agli elettrodomestici. Nei primi sei mesi del 2025, le vendite sul canale online del comparto sono cresciute del +3% nel nostro Paese, arrivando a pesare il 26,1% del totale, mentre i punti vendita tradizionali hanno subito una leggera flessione del -0,8%. Il piccolo elettrodomestico mostra segnali positivi (+1,5%), favorito in particolare dal comparto casa (aspirapolveri robot +45% e scope elettriche senza filo multifunzione +64%). Cresce anche il grande elettrodomestico (+1,7%) spinto da prodotti come lavatrici e asciugatrici ad alta capacità e frigoriferi multidoor.
Flessione del -1,3% per la telefonia, il settore più importante per giro d’affari. Anche in Italia si assiste ad una polarizzazione nelle vendite di smartphone, con il segmento premium che ottiene performance migliori rispetto alla fascia entry level. In controtendenza rispetto alla media globale è l’IT & office (-1,5%), in recupero comunque rispetto al dato di chiusura 2024 (-4,1%). Il trend più negativo è appannaggio dell’elettronica di consumo (-4,2%) ancora fortemente influenzata dal rallentamento del mercato Tv. Un segnale incoraggiante è la performance positiva dei segmenti high-end come Oled (+10.2%) e Tv sopra i 75’’ (+23,8%).
LE TENDENZE GLOBALI
I dati NielsenIQ consentono però di guardare al mercato della tecnologia di consumo e dei beni durevoli su scala globale: nel periodo compreso da gennaio a giugno 2025, il fatturato è stato pari a 403 miliardi di dollari, con un incremento del +4,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. NIQ prevede che questa tendenza continui, con un aumento dei ricavi stimato del +2% per l’intero 2025. Nonostante le pressioni legate all’inflazione, ai dazi doganali e alle dinamiche commerciali, il comparto ha mostrato finora una notevole capacità di adattamento. I consumatori adottano comportamenti d’acquisto più consapevoli, spendono di più durante le promozioni e contribuiscono a mantenere una dinamica stabile in un contesto economico incerto.
Nella prima metà del 2025, l’Europa occidentale ha ritrovato un andamento positivo, mentre l’Asia sviluppata continua a registrare un calo delle vendite. Al contrario, la Cina è salita del +12%, grazie soprattutto agli incentivi governativi. Trend in crescita anche in Medio Oriente (+5%), nei Paesi asiatici emergenti e in America Latina. L’incertezza globale continua però a pesare: secondo lo studio NIQ Consumer Life 2025, il 70% dei consumatori dichiara di fare acquisti con maggiore prudenza. “I dati di NIQ gfknewron Consumer evidenziano una tendenza chiara: i consumatori pianificano gli acquisti in modo strategico – commenta Michael McLaughlin, Senior Vice President Tech & Durables Retail di NIQ – spesso aspettando le promozioni, ma quando decidono di acquistare, tendono a spendere più del previsto. Questo comportamento sottolinea l’importanza della percezione del valore e la continua rilevanza delle operazioni promozionali nel favorire le vendite”.
OMNICANALITÀ E RICERCA DEL VALORE GUIDANO L’ACQUISTO
La digitalizzazione del processo d’acquisto continua a crescere: nel primo semestre del 2025, il 37% delle vendite globali di prodotti Tech & Durables è avvenuto online, con un incremento del +9% rispetto al 2024. Il valore percepito resta una priorità per i consumatori globali: il 60% considera il rapporto qualità-prezzo come il criterio più importante nella scelta di un determinato brand. Nella prima metà del 2025, il settore IT ha guidato lo sviluppo, mentre altre categorie mostrano segnali di stabilizzazione. Ecco nel dettaglio i risultati:
IT (pc portatili, monitor, ecc.): +11%
Telecomunicazioni (smartphone, ecc.): +4%
Piccoli elettrodomestici (friggitrici, mixer, ecc.): +5%
Grandi elettrodomestici (lavatrici, frigoriferi, forni, ecc.): +5%
Elettronica di consumo (Tv, soundbar, ecc.): -0,8%
FOCUS SUI PRINCIPALI COMPARTI
La crescita nel settore IT è guidata principalmente dai cicli di sostituzione dei dispositivi e dalla fine del supporto per Windows 10. Le vendite di laptop sono cresciute del +13%, con un aumento del +23% per i laptop da gaming e un’impennata del +280% per i monitor 240Hz+. L’intelligenza artificiale rappresenta il 39% del mercato globale dei laptop, ma ha ancora un impatto limitato sulle decisioni d’acquisto dei consumatori. In ambito B2B, le vendite di pc con funzionalità IA sono aumentate del +195% in Europa (fonte: MI Supply Chain) e le aziende stanno investendo sempre più in questi dispositivi per supportare produttività, automazione e gestione dei carichi di lavoro, sottolineando l’importanza del ciclo di vita dei prodotti e degli aggiornamenti legati alla performance nell’accelerare l’adozione di questa nuova tecnologia sia nei mercati B2B che B2C.
Quanto all’elettronica di consumo, le vendite di televisori sono continuate a diminuire a livello globale (-2%), con l’eccezione della Cina, dove i sussidi governativi sostengono il segmento. La domanda di grandi schermi (70”+) è però salita del +14% e le Tv con tecnologie avanzate (che vanno oltre l’Lcd) sono cresciute del +26%.
SMARTPHONE: I RICONDIZIONATI DOMINANO NELLA FASCIA BASSA
Anche per gli smartphone l’andamento globale del+4% è stato sostenuto dai sussidi in Cina. I modelli premium (oltre 600 dollari) registrano un aumento del +7%, mentre quelli sotto i 600 dollari mostrano una stagnazione. I consumatori mantengono i dispositivi più a lungo, optando per la fascia alta; nella fascia bassa, si scelgono sempre più spesso dispositivi ricondizionati, che guadagnano terreno: in Francia, rappresentano il 41% delle vendite nel segmento inferiore ai 600 euro (dati NIQ digital purchase).
Nell’audio portatile gli auricolari Open-Ear balzano del +32% a livello mondiale. È l’unico sotto-segmento in espansione in tutte le regioni monitorate da NIQ, grazie alle innovazioni e ai nuovi utilizzi che ne stanno ampliando la diffusione.
IN EUROPA L’EFFICIENZA ENERGETICA È UN FATTORE CHIAVE
Per gli elettrodomestici la crescita del comparto è guidata da tre fattori chiave: sostenibilità, semplificazione e intelligenza artificiale. In Europa, le -vendite di grandi elettrodomestici con etichetta A sono aumentate dal +19% nel 2023 al +31% nel 2025, segno di una maggiore attenzione all’efficienza energetica. La crescita a volume supera però quella a valore, indicando una ricerca di soluzioni accessibili.
Vendite in calo per le friggitrici ad aria (-1%), segno di una saturazione del mercato in alcuni Paesi chiave. Nonostante questo, i modelli ad alta capacità e multi-cestello continuano a conquistare spazio (+18%). Gli aspirapolvere mostrano un trend in forte aumento: +13%, con i robot a fare da traino (+34%). Anche i modelli “Wet & Dry” progrediscono in doppia cifra, spinti dalla domanda crescente di semplificazione e automazione.
In definitiva, NIQ sottolinea che con l’ingresso nella seconda metà del 2025, il mercato globale della tecnologia di consumo e dei beni durevoli mostra segnali di cauto ottimismo. Grazie all’innovazione, a prezzi accessibili e a una resilienza regionale che ne sostiene la dinamica, il settore sembra pronto ad affrontare le incertezze politico-economiche con una fiducia misurata.
Surgelati, il consumo pro capite annuo sale a 17,5 kg
Cresce il mercato dei surgelati in Italia e il dato è ancora più significativo alla luce della diminuzione del totale degli acquisti alimentari (-1% a volume nel 2024). Lo scorso anno sono state consumate oltre 1 milione di tonnellate di prodotti surgelati (1.030.323), con un incremento del +2,3% rispetto al 2023 e un consumo pro capite annuo di 17,5 kg, che supera il record di 17,2 kg messo a segno nei 12 mesi precedenti. Nel retail la tendenza è proseguita nel primo semestre del 2025: +1,8% a volume rispetto all’analogo periodo precedente. La ripartizione tra i diversi canali ha confermato al primo posto proprio il settore retail con 652.643 tonnellate nel 2024 (+3,1% vs.2023), seguito dal fuoricasa, che ha registrato consumi stimati – con l’aggiunta del door to door – a quota 377.680 tonnellate (stabile rispetto al 2023, con +0,1%).
I numeri provengono dal “Rapporto annuale sui consumi dei prodotti surgelati”, realizzato da IIAS – Istituto Italiano Alimenti Surgelati. “Il 2024 ha confermato l’apprezzamento verso un comparto che oggi è emblema non solo di praticità d’uso – afferma Giorgio Donegani, Presidente di IIAS – ma anche di sicurezza, qualità, bontà, convenienza economica e valenza antispreco. La somma di questi elementi ha favorito l’aumento complessivo del consumo di frozen food, che ha oltrepassato per il secondo anno consecutivo la soglia del milione di tonnellate, un vero record per il nostro Paese. Un impulso significativo è arrivato dai consumi domestici, destinati a crescere nell’anno in corso, come testimoniano le rilevazioni condotte sul primo semestre 2025. Un andamento positivo che riguarda tutte le merceologie, tra le quali spiccano l’ittico, le pizze, i preparati vegetali e i surgelati senza glutine”.
UN MERCATO DA 5,7 MILIARDI DI EURO
A valore nel 2024 il mercato ha sfiorato i 5,7 miliardi di euro (+1,8 % vs. il 2023), con il canale retail arrivato a 3 miliardi e 858 milioni di euro, circa il doppio del fatturato del fuoricasa, stimato in 1 miliardo e 835 milioni di euro. “Riteniamo doveroso – continua Donegani (nella foto a sinistra) – richiamare l’attenzione del legislatore italiano su due punti, che potrebbero dare nuovo impulso alla crescita del comparto fuori dalle mura domestiche. Il primo è relativo ai cosiddetti Criteri Ambientali Minimi (CAM), che stabiliscono i criteri sostenibili che gli alimenti devono soddisfare per poter essere acquistati dalle società che gestiscono gli appalti per la ristorazione pubblica collettiva. Questi criteri oggi risultano limitanti nei confronti degli alimenti surgelati, rispetto ai passi in avanti effettuati dal settore in termini di sostenibilità e alle loro valenze anti-spreco”.
Il secondo punto citato da Donegani è la richiesta di eliminazione dell’obbligo di indicare con un asterisco la presenza di prodotti surgelati nei menu della ristorazione, definito anacronistico, penalizzante e non più rispondente “alle esigenze di una ristorazione moderna, che ha assoluto bisogno di utilizzare il prodotto surgelato per garantire sicurezza, qualità e ridurre gli sprechi”. La questione è però complessa, perché non attiene solo alla qualità del prodotto surgelato, ma al diritto del consumatore ad avere un’informazione completa e trasparente.
VEGETALI LEADER A VOLUME
Analizzando i consumi nelle singole categorie merceologiche, al primo posto restano stabili i vegetali, leader a volume nel retail con oltre 300.000 tonnellate (+1,9% rispetto al 2023). Al secondo posto tra le preferenze degli italiani troviamo le patate, che con circa 100.000 tonnellate si confermano un prodotto apprezzato tanto per il gusto quanto per la praticità di preparazione. Terzo classificato il prodotto ittico che, nelle sue varianti al naturale e panato/preparato, tocca le 97.000 tonnellate: il pesce naturale (circa 62.400 tonnellate) ha registrato una delle performance più dinamiche del mercato surgelati, superata però da quella del pesce preparato/panato, attestatosi sulle 35.000 tonnellate circa, in aumento del +7% rispetto al 2023. A seguire, le pizze, che hanno sfiorato le 70.000 tonnellate, con circa +3% rispetto al 2023. Si è trattato di un rimbalzo, dopo la diminuzione dell’anno precedente, che ha premiato gli sforzi di innovazione portati avanti dalle aziende per introdurre nuovi formati e ingredienti in linea con le moderne esigenze di consumo.
BENE I PIATTI PRONTI E LE SPECIALITÀ SALATE
Scorrendo la classifica, troviamo i piatti pronti surgelati con oltre 66.000 tonnellate, in tendenza positiva sul 2023 grazie – secondo l’IIAS – all’alta qualità degli ingredienti, a gamme sempre più ampie di ricettazioni sia tradizionali sia innovative, alla velocità di preparazione e all’attenzione all’equilibrio nutrizionale. In ripresa rispetto agli andamenti stabili o lievemente flettenti degli anni precedenti sono le specialità salate (pancake e altri prodotti), accreditate di circa 30.000 tonnellate. Da segnalare, infine, la performance positiva del segmento dei surgelati senza glutine, con circa 9.000 tonnellate. Pur trattandosi di un consumo di nicchia, la crescita costante della domanda di questi prodotti indica la capacità del comparto di rispondere alle esigenze salutistiche.
“Come dimostrano i dati del nostro Annual Report – conclude Donegani (nella foto a destra) – sono molteplici e diverse le ragioni alla base dell’aumento del consenso rispetto agli alimenti surgelati. Quest’anno abbiamo voluto valorizzarne meglio una in particolare, ovvero la forte valenza antispreco, mettendo a punto un’indagine inedita con l’Osservatorio Internazionale Waste Watcher (condotta su un campione di 1.000 italiani, età 18-70 anni, rappresentativo della popolazione italiana, secondo le variabili Istat di genere, età, area geografica, ndr). Abbiamo potuto così dimostrare che dei 667,4 g di cibo che ogni italiano getta via ogni settimana, solo 14,9 g, appena il 2,2%, sono prodotti surgelati. Inoltre, all’aumento dei consumi di frozen food avvenuto negli ultimi anni, non è corrisposto un analogo aumento del loro spreco, che, dal 2021 al 2025, è rimasto stabile e di poco superiore al 2%, a conferma delle preziose virtù intrinseche salva-spreco di questi alimenti”.
Selex torna in campo a favore dello sport
Squadra che vince non si cambia: Selex ripropone Tutti in Campo, l’iniziativa a favore dello sport e delle comunità locali, confermando obiettivo, formula e testimonial. Anche nell’edizione 2025, la terza realizzata dal gruppo distributivo, il volto del progetto sarà quello di Roberto Baggio, affiancato però da Riccardo Maino, giovane promessa della Ginnastica Artistica, campione Mondiale 2024 ad Antalya in Turchia e campione Europeo nel 2025 ad Istanbul. Il via è previsto per il prossimo autunno in oltre 1.900 punti vendita, sugli oltre 3.331 che fanno capo alle 18 imprese socie di Selex, con più di 20 insegne locali coinvolte accanto alle due nazionali Famila e A&O. In pratica, i clienti titolari di carta fedeltà potranno contribuire con la loro spesa quotidiana a sostenere direttamente le Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche (ASD e SSD) iscritte all’iniziativa, donando loro i Codici Sport ricevuti in cassa, attraverso il sito e l’app creati ad hoc. Le ASD e SSD potranno così accedere ad oltre 200 articoli compresi nel catalogo Tutti in Campo 2025, arricchito quest’anno di nuove categorie merceologiche che si vanno ad aggiungere a quelle già presenti nelle edizioni precedenti.
I RISULTATI DELL’EDIZIONE 2024
Lo scorso anno il Gruppo Selex ha distribuito gratuitamente quasi 40.000 attrezzature sportive, per un valore complessivo di circa 3,5 milioni di euro, contribuendo a rafforzare il ruolo educativo e sociale dello sport di base. Un risultato reso possibile dalla partecipazione attiva dei clienti dei supermercati aderenti all’iniziativa. L’obiettivo è proseguire in questa direzione, dando visibilità e supporto a chi ogni giorno promuove i valori dello sport a livello locale.
“La nostra missione – dichiara Massimo Baggi, Direttore Marketing Gruppo Selex – è creare valore per i territori in cui operiamo, supportando iniziative che mettono al centro le persone e il loro benessere. Con Tutti in Campo continuiamo a consolidare quanto costruito fino ad oggi e a rafforzare ulteriormente il legame con i clienti, le famiglie e le realtà sportive locali, che rappresentano un patrimonio prezioso da valorizzare”.
Al via l’attività del marketplace Kaufland.it
È operativo Kaufland.it, marketplace che propone oltre cinque milioni di articoli, suddivisi in più di 6.400 categorie, tra cui Casa e arredamento, Elettronica e computer, Giardino e fai-da-te, Cucina e casalinghi, Neonati e bambini, Sport e attività all’aperto, Moda e accessori. Il Gruppo Schwarz aveva annunciato lo scorso aprile l’intenzione di esordire entro la fine dell’estate nell’e-commerce italiano e ha mantenuto la promessa. Il business online si affianca dunque a quello fisico, presidiato in Italia da oltre 30 anni con la catena discount Lidl.
Il sito collabora con rivenditori e brand di qualsiasi dimensione, che mettono in vendita gli articoli utilizzando il proprio marchio. L’azienda sottolinea che i clienti italiani trovano una chiara panoramica dei prodotti, comprensiva non solo del prezzo, ma di tutte le informazioni sul rivenditore, e hanno a disposizione i principali metodi di pagamento, tra cui PayPal (con l’opzione “Compra ora, paga dopo”), Apple Pay, Google Pay e carta di credito. La merce arriva direttamente dal rivenditore e, in caso di domande su un articolo o su un ordine, si può contattare l’assistenza clienti di Kaufland attraverso una linea telefonica dedicata o compilando un modulo per essere ricontattati.
OBIETTIVO LEADERSHIP
Di sicuro una parte consistente di rivenditori, anche italiani, conosce già bene il servizio, per averlo utilizzato nei canali attivi in Germania, Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia, Austria e Francia. In base a quanto dichiarato dall’azienda, sono quasi 3.000 i rivenditori online pronti a proporre tramite Kaufland i loro prodotti anche in Italia, il quarto mercato e-commerce più grande d’Europa. L’ambizione dichiarata è rappresentare l’alternativa europea ai colossi mondiali del comparto.
“Il lancio del nuovo marketplace in Italia ha suscitato grande interesse tra i rivenditori nazionali e internazionali – afferma Gerald Schönbucher, Ceo di Kaufland e-commerce – desiderosi di proporre i loro prodotti tramite la nostra piattaforma. Insieme, mettiamo a disposizione dei clienti italiani milioni di offerte interessanti e nuove gamme da scoprire. Il nostro obiettivo è diventare la piattaforma europea leader in Italia, attraverso la quale i rivenditori possano vendere in modo semplice, comodo e con risultati concreti, sia in Italia che in tutta Europa. Abbiamo alle spalle molti anni di esperienza nel settore dei marketplace, come testimoniano i successi degli scorsi lanci. Siamo convinti che Kaufland conquisterà rapidamente una posizione di rilievo anche in Italia”.
STANDARD DI SICUREZZA EUROPEI
Una nota dell’azienda sottolinea che – in quanto parte del Gruppo Schwarz, già attivo nella vendita al dettaglio con le sue due divisioni retail Kaufland (presente in otto Paesi europei con oltre 1.600 punti vendita ) e Lidl – il marketplace di Kaufland aderisce alle regole europee e agli standard di sicurezza in materia di protezione dei dati. La soluzione all-in-one Kaufland Global Marketplace offre una piattaforma per entrare nel mercato dell’e-commerce ed espandersi in molti Paesi europei. Ai sette marketplace ora disponibili – che consentono di raggiungere potenzialmente quasi 140 milioni di clienti – ne verranno infatti aggiunti altri in futuro. L’approccio adottato mira a rendere la vendita internazionale il più semplice possibile, garantendo ai rivenditori l’accesso a servizi aggiuntivi gratuiti, come la traduzione dei dati dei prodotti, delle comunicazioni con i clienti e dei testi legali, oltre a un supporto personalizzato. In totale, circa 13.000 player commercializzano le proprie referenze tramite i marketplace di Kaufland, che sostiene di essersi affermato come uno dei principali operatori del settore online in Germania, Repubblica Ceca, Slovacchia e di essere una delle realtà in più rapida crescita in Austria e Polonia, dove il servizio è stato lanciato lo scorso anno.
Müller racconta la cremosità con l’intelligenza artificiale
È tornata in comunicazione Müller Italia, con una pianificazione media che coinvolge sia la televisione sia i canali digitali. E in continuità con l’approccio adottato nelle recenti uscite pubblicitarie, il marchio si è affidato all’intelligenza artificiale per offrire un racconto multisensoriale in grado di stupire e coinvolgere. La nuova campagna si compone di uno spot di 10” ed è dedicata ad una delle due varianti della gamma Müller Mix Crème de Crème, cioè il Bianco Extra Cremoso Più Fragole, che l’azienda definisce un connubio di cremosità e freschezza, grazie all’aggiunta di pezzi di fragola. Lo spot si focalizza sul momento in cui la protagonista scopre il gusto e la cremosità del prodotto. Su un impianto reale, il volto di una modella in carne e ossa, l’intelligenza artificiale ha costruito la sequenza durante la quale i connotati della donna cambiano.
Müller sottolinea come l’intero progetto rappresenti un esempio concreto delle potenzialità dell’AI di garantire controllo creativo e resa cinematografica. Nello spot vengono enfatizzate le caratteristiche della referenza e le sensazioni generate dal suo assaggio. La narrazione visiva punta, infatti, a trasmettere come il prodotto possa sorprendere e regalare un piacere capace di trasformare un gesto quotidiano in un’esperienza straordinaria. La campagna è stata realizzata dall’agenzia Red Robiglio & Dematteis, con la regia di Luca Paolassini, mentre l’Ai Creative Direction è stata curata da Labyrinth Studio.













