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Due nuovi packaging (ecosostenibili) per i kiwi di Zespri

Zespri, azienda attiva nella produzione e commercializzazione di kiwi, ha lanciato in Italia una nuova gamma di packaging studiata per essere in linea con le esigenze del mercato e con le strategie verso gli obiettivi di sostenibilità che il brand intende raggiungere entro il 2025.

La nuova confezione va incontro alle esigenze del consumatore, sempre più attento a comprare prodotti realizzati con una gestione etica delle risorse, dalla produzione fino allo smaltimento e al perseguimento di un basso impatto ambientale.

Il nuovo design consente un maggiore spazio per la comunicazione di importanti driver di acquisto e la relativa modalità di consumo rafforzando così l’impatto di visibilità a scaffale della marca. La struttura ridisegnata permette di ottimizzare le operazioni di confezionamento, assicura una buona visibilità e protegge ulteriormente il frutto al suo interno. Non ultimo, il nuovo pack ha come plus l’essere flessibile nell’adattabilità ai diversi calibri disponibili durante la stagione commerciale, confermando così l’attenzione del brand alla qualità dei suoi prodotti.

Sviluppate per le due varietà Zespri Green e Zespri SunGold, le due nuove confezioni sono realizzate in cartone ondulato, con il 30% di carta riciclata, certificata FSC (Forest Stewardship Council) e sono disponibili presso le insegne della grande distribuzione.

Economia circolare, vecchi pannelli fotovoltaici diventano vasetti e bottiglie per alimentari

La Sogliano Ambiente, impegnata da anni nel riciclo a 360 gradi dei rifiuti, ha recentemente ampliato le sue attività per includere il riciclo dei pannelli fotovoltaici. Grazie a metodi di lavorazione avanzati, Sogliano Ambiente è in grado di estrarre una percentuale molto elevata dei materiali contenuti nei pannelli fotovoltaici, ottenendo risultati di efficienza senza precedenti. Infatti, il 99% dei materiali in ingresso viene avviato al riciclo, mentre solo l’1% viene destinato allo smaltimento finale.

Sogliano Ambiente ha raggiunto un importante traguardo, l’End-of-Waste sul vetro dei pannelli fotovoltaici, in conformità con il regolamento (UE) N. 1179 del 10/12/2012. Questo significa che il vetro recuperato perde la qualifica di rifiuto e diventa una preziosa materia prima seconda, pronta per essere reintrodotta nel ciclo produttivo. Per valorizzare il vetro derivato dai pannelli fotovoltaici, Sogliano Ambiente ha collaborato con Cyrkl ed è riuscita a trovare un partner specializzato nella produzione di imballaggi in vetro che utilizza questo materiale per produrre vasetti e bottiglie per il settore alimentare, ad esempio imballaggi per sughi.

“Siamo entusiasti di supportare Sogliano Ambiente. Questa connessione dimostra come la circolarità possa creare opportunità di business sostenibili, riducendo al contempo l’impatto ambientale delle attività industriali. Siamo orgogliosi di facilitare tali connessioni e di fornire alle aziende gli strumenti necessari per trasformare i rifiuti in risorse preziose” ha commentato Simone Grasso, country manager italiano di Cyrkl.

Pam Panorama scommette ancora sul panettone estivo

“Panettone al solleone” è il claim della campagna estiva di Pam Panorama per la promozione del Panettone Classico Alto Borsari già disponibile nei punti vendita dell’insegna della grande distribuzione.

Da qualche anno a questa parte infatti, il panettone sta diventando un must anche per l’estate e sempre più maestri pasticceri hanno iniziato a studiare e preparare varianti. Un dolce che piace a tutti, dunque, perfetto da gustare in ogni stagione, anche a Ferragosto. Per questo Pam Panorama ha deciso di inserire nella propria offerta estiva il Panettone Borsari Classico Alto da 750gr, che grazie alla lunga lievitazione risulta più soffice e leggero. Il prodotto è disponibile nei supermercati Pam al costo di 7,99€.

“Visto il grande successo degli scorsi anni abbiamo scelto di riproporre ai nostri clienti il panettone anche in estate” commenta Luca Migliolaro, Direttore Commerciale e Marketing Pam. “Un prodotto tradizionalmente invernale ma che grazie al suo gusto delicato è perfetto da gustare ovunque anche nella stagione estiva”.

Come viene in aiuto il neuromarketing?

La startup B Side indaga sul ruolo del neuromarketing e come questo possa aiutare i brand. In una strategia di marketing scientifico sul posizionamento del brand che si integra con il neuromarketing, B Side considera otto fasi:

Positioning desiderato – per indagare in quale fetta di mercato vorrebbe collocarsi il brand

Ipotesi interna – analisi della percezione che l’azienda ha di sé stessa

Analisi qualitativa e quantitativa – interviste approfondite e survey al pubblico dell’azienda

Analisi di mercato/business intelligence – permette di inquadrare le indagini svolte finora in uno scenario di mercato più ampio e nei relativi trend

Brand positioning statement – è una vera e propria fotografia dello stato attuale del posizionamento dell’azienda sul mercato, interfacciata con il posizionamento desiderato

Piano di comunicazione e nuovi materiali – rappresenta i desiderata dell’azienda e i nuovi materiali di comunicazione

Test di neuromarketing – verifica dell’efficacia degli strumenti di comunicazione con le strumentazioni di neuromarketing

Go to market – il brand fa il suo ingresso pubblico sul mercato

Casi studio
Nella scelta del proprio logo B Side ha utilizzato un’indagine di neuromarketing, verificando come l’attuale logo sia stato preferito inconsapevolmente dal 58% delle persone coinvolte contro il 37% che lo ha indicato come il favorito nel questionario scritto.

Scelta delle canzoni
Alcuni soggetti ascoltano canzoni nuove e sconosciute su Spotify mentre vengono raccolti dati di attivazione cerebrale (attraverso risonanza magnetica funzionale, è una tecnica di neuroimaging) e poi compilano un questionario di gradimento. Si osserva che le preferenze delle canzoni ottenute dal questionario non correlano con le vendite/ascolti futuri, mentre correlano con l’attivazione del Nucleo Accumbens (struttura cerebrale nella profondità del cervello, coinvolta nel Sistema limbico e legata alle scariche di dopamina che precedono la sensazione di piacere/gratificazione).

Scelta di articoli fashion
L’utilizzo di EEG può predire il successo di articoli fashion (scarpe) in modo più affidabile rispetto a questionari di autovalutazione. Ci sono sostanziali differenze nel lasso temporale di risposta: risposta esplicita (questionario) richiede diversi secondi, in cui subentra la valutazione “razionale” della scelta (dare un punteggio ad uno specifico modello di scarpa), mentre la registrazione delle onde cerebrali (EEG) è istantanea, e già in 500ms si registrano differenze nell’attivazione cerebrale in risposta a scarpe preferite e scarpe non piaciute.

Euro Company, tra progetti etici e gratificazioni per i propri collaboratori

Per Euro Company, azienda attiva nel campo della frutta secca ed essiccata, l’esercizio 2022/2023 si è chiuso positivamente. Pur non raggiungendo la totalità degli obiettivi numerici prefissati per l’erogazione, ha deciso di conferire il premio di risultato del valore di mille euro ai collaboratori. Un segno di riconoscenza verso la propria comunità, con una ricaduta economica positiva sull’intero territorio ravennate, considerando la residenza in zona di gran parte dei dipendenti.

“Il contributo dei nostri collaboratori è indispensabile per affrontare le sfide di ogni giorno, permettendoci di guardare con fiducia al futuro che ci aspetta. Per questo, abbiamo voluto gratificare la loro passione, consci che l’impegno vada sempre riconosciuto. È grazie alla loro dedizione, infatti, che siamo in grado di perseguire con determinazione i nostri obiettivi”: così ha commentato Mario Zani, direttore generale di Euro Company.

Euro Company è costantemente impegnata nello sviluppo di progetti dedicati agli oltre 400 dipendenti, seguendo la prima radice della propria mission, ovvero offrire loro un ambiente etico e stimolante nel quale essere felici, confrontarsi, crescere e realizzarsi. A conferma di questo impegno, lo scorso giugno è stato inaugurato il Parco Ossigeno, situato in prossimità dello stabilimento produttivo e degli uffici: uno spazio composto da palestra e playground per il benessere fisico, area relax – con la biblioteca, il biliardino, il ping pong e gli altri giochi -, per il benessere mentale e la convivialità, sala corsi e area showcooking per la formazione e la crescita; ogni luogo con una sua funzione specifica, in un’ottica di continuo ascolto delle persone che vivono Euro Company.

MARR, ricavi in crescita nel primo semestre ’23 (oltre 1 miliardo di euro)

Il Consiglio di Amministrazione di MARR S.p.A., società che opera nella commercializzazione e distribuzione al foodservice di prodotti alimentari e non-food, ha approvato la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2023.

I primi sei mesi del 2023 si chiudono con ricavi totali consolidati a oltre 1 miliardo di euro, pari a 1.003,2 milioni di Euro, in crescita rispetto agli 874,3 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente. Confermato il miglioramento della redditività operativa con il margine operativo lordo (EBITDA) consolidato del primo semestre 2023 pari a 53,4 milioni di Euro rispetto ai 35,0 milioni del 2022 e ai 56,3 milioni ante pandemia del 2019. L’EBIT di periodo è di 34,7 milioni di euro e si confronta con i 18,3 milioni del primo semestre 2022 (42,0 milioni di euro nel 1 semestre 2019). Alla fine dei primi sei mesi del 2023 l’Utile netto, che risente di maggiori oneri finanziari netti per effetto dell’aumento del costo del denaro a partire dalla seconda metà del 2022, si attesta a 18,7 milioni di euro e si confronta con i 10,5 milioni del primo semestre 2022. Il Capitale Circolante Netto Commerciale al 30 giugno 2023 è pari a 198,6 milioni di euro, in riduzione rispetto ai 233,5 milioni del 31 marzo 2023 e ai 211,5 milioni della fine del primo semestre 2022.

L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2023 è di 250,1 milioni di Euro e si confronta con i 270,6 milioni del 31 marzo 2023 e i 228,7 milioni della fine del primo semestre 2022. Si osserva che nel periodo 1 luglio 2022 – 30 giugno 2023 sono stati effettuati investimenti per 22,9 milioni di Euro, di cui 14,8 milioni relativi alla costruzione di una nuova filiale in Lombardia la cui attivazione è prevista nella prima metà del 2024. Al netto degli effetti dell’applicazione del principio contabile IFRS 16 la Posizione Finanziaria Netta (PFN) alla fine del primo semestre 2023 è di 172,4 milioni di Euro e si confronta con 192,3 milioni del 31 marzo 2023 e i 147,2 milioni della fine del primo semestre 2022. Il Patrimonio Netto consolidato al 30 giugno 2023 è pari a 332,2 milioni di Euro (327,0 milioni alla fine del primo semestre 2022) ed include una Riserva sovraprezzo azioni per 7,3 milioni di Euro relativa all’acquisto, a partire dalla fine di maggio 2022, di 609.210 azioni proprie ad un prezzo medio di 12,45 Euro e pari allo 0,92% del Capitale Sociale.

Le vendite del Gruppo MARR nei primi sei mesi del 2023 hanno raggiunto i 986,2 milioni di euro e si confrontano con gli 860,2 milioni del pari periodo 2022 e i 779,7 milioni di quello ante pandemia del 2019. L’andamento delle vendite del primo semestre 2023 ha risentito anche delle dinamiche inflative nel settore del foodservice che si sono manifestate in modo più accentuato a partire dal secondo trimestre 2022 e si sono progressivamente attenuate nel secondo trimestre 2023. L’incremento dei prezzi di vendita nel corso dei primi sei mesi 2023 è stato inoltre mitigato da fenomeni di trading down che, seppur con modalità diverse, si sono evidenziati in tutti i segmenti di clientela. Le vendite ai clienti della Ristorazione (categorie dello Street Market e National Account) del primo semestre 2023 sono pari a 883,4 milioni di Euro e nel confronto con i 734,1 milioni del 2022 (+20,3%) beneficiano per circa 7,5 milioni, di cui 2,4 milioni relativi al primo trimestre 2023, del contributo della società Frigor Carni S.r.l., consolidata dal 1 aprile 2022.

In base alle rilevazioni dell’Ufficio Studi di Confcommercio (Congiuntura n. 7, luglio 2023) i consumi a quantità, esclusa quindi la componente inflativa, della voce “Alberghi, pasti e consumazioni fuori casa” in Italia sono cresciuti rispetto al pari periodo 2022 rispettivamente del +18,9% nei primi tre mesi del 2023 e del +2,5% nel secondo trimestre 2023. Giova ricordare che la diversa dinamica nel primo e secondo trimestre 2023 è da correlare al fatto che la prima parte del primo trimestre 2022 aveva risentito degli effetti della pandemia. Le vendite ai clienti della categoria dei “Wholesale” (per la quasi totalità di prodotto ittico congelato a grossisti) nel primo semestre 2023 sono pari a 102,7 milioni di Euro e nel confronto con i 126,1 milioni del pari periodo 2022 hanno risentito di quella temporanea indisponibilità di prodotto ittico di cattura che ha caratterizzato la seconda parte dell’esercizio 2022 e anche la prima metà del 2023.

L’andamento delle vendite ai clienti della Ristorazione nel mese di luglio è coerente con gli obiettivi di crescita per l’esercizio 2023 confermando il progressivo recupero di marginalità già evidenziatosi anche nel corso del primo semestre 2023. I risultati di luglio sono stati conseguiti in un contesto di consumi alimentari fuori casa che continua a beneficiare del positivo contributo del turismo straniero, in particolare nelle grandi città. L’intera organizzazione si conferma focalizzata su attività per il recupero di redditività operativa, che si prevede, anche sulla base dell’andamento dei primi sette mesi, possano consentire di riapprossimarsi già nell’esercizio in corso ai livelli in valore assoluto di margine operativo lordo ante pandemia. Rimane inoltre forte l’attenzione al controllo dei livelli di assorbimento di capitale circolante commerciale al fine di attenuare il costo per il suo finanziamento.

Vendemmia difficile in Sicilia ma la qualità dell’uva non è compromessa

Nonostante il susseguirsi di condizioni climatiche estreme -dalle piogge torrenziali di maggio e giugno al caldo estremo di luglio- gli incendi e la presenza di attacchi fungini, tra cui la peronospora della vite, la condizione e la qualità delle uve in Sicilia non sembra essere compromessa. Grazie al ritorno delle temperature più fresche, il calo iniziale, stimato fino al 40% in alcune zone, potrebbe essere inferiore. Si comincia nella Sicilia Occidentale, con la raccolta della base spumante, per poi proseguire con le varietà internazionali come lo Chardonnay e il Sauvignon Blanc, seguite dai vitigni autoctoni. A chiudere questa lunga vendemmia siciliana saranno i produttori dell’Etna, a fine ottobre.

“A rendere unica la vendemmia siciliana – commenta Mariangela Cambria, presidente di Assovini Sicilia – è la varietà degli areali siciliani. Ogni territorio presenta delle condizioni climatiche e dei suoli unici che si traducono nella straordinaria diversità e varietà della produzione vitivinicola siciliana. A circa una settimana dall’inizio della vendemmia è ancora difficile e prematuro fare stime accurate sulla produzione. Sicuramente la Sicilia dimostra di saper governare, grazie ad una agricoltura e tecniche agronomiche sempre più sostenibili, l’effetto dei cambiamenti climatici puntando sulla qualità e non sulla quantità”.

Andamento stagionale annata 2023 e previsioni vendemmiali

Sicilia Occidentale
“Ad oggi la qualità delle uve è ottima, non avendo avuto problemi di oidio né di botrite; a causa del grande caldo abbiamo perso circa il 40% delle uve, anche se essendo tornate temperature più fresche le uve non bruciate stanno iniziando a riprendere vigoria per cui il calo potrebbe complessivamente essere inferiore. Siamo soddisfatti di come abbiamo gestito il problema peronospora, avendolo fatto preventivamente grazie all’ausilio di capannine meteo che hanno la capacità di indicare elettronicamente la probabilità della malattia, evitando danni irreparabili”, commenta Filippo Buttafuoco, tecnico viticolo di Cantine Settesoli.

Nell’areale viticolo di Regaleali, in provincia di Palermo, i mesi di marzo e aprile, tendenzialmente asciutti e freddi, hanno determinato un ritardo nel germogliamento generale di circa 10 giorni. “Questo ritardo ha contribuito a rendere più gestibile il successivo periodo molto piovoso ma tendenzialmente freddo, e reso la pressione delle patologie della vite, quali la peronospora, meno invasiva – commentano Lorenza Scianna e Laura Orsi, enologhe di Tasca d’Almerita. “Attualmente le vigne presentano una chioma adeguata, sono sane e si registra una diminuzione delle temperature medie cha lascia presagire una buona maturazione delle uve a partire dall’invaiatura di Pinot nero e Chardonnay che sta avvenendo in questi giorni- continuano Lorenza Scianna e Laura Orsi. Riguardo alle quantità, anche la tenuta di Sallier, a Camporeale, dovrebbe rispettare le medie storiche aziendali ma è ancora presto per cantare vittoria. La buona copertura vegetativa protegge l’uva da eventuali bruciature e aiuta a conservare aromi e freschezza. Infine, a Mozia, l’isola è poco influenzata dalle condizioni climatiche della terra ferma, l’alberello dovrebbe maturare subito dopo Ferragosto con quantità che rientrano nelle medie storiche di Mozia e con uve sane e croccanti”.

Etna e Nord Est
Manca ancora qualche mese all’arrivo della vendemmia sull’Etna dove fino a fine giugno si sono registrate basse temperature e piogge continue, tali da rendere difficili gli interventi in vigna, seguite dal caldo estremo di fine luglio con ridotte escursioni termiche tra giorno e notte e vento caldo. “Grazie alle sabbie vulcaniche molto drenanti, alle altitudini importanti e ventilazione costante, non c’è stata presenza di peronospora e, nonostante i picchi di temperature alte, le piante si mantengono bene”, commenta Maria Carella, enologa di Cantine Nicosia, sul versante Sud est di Trecastagni, Zafferana e Santa Venerina.

Sul versante Nord dell’Etna, Patricia Toth, enologa di Planeta, conferma che “La peronospora è sotto controllo grazie all’arrivo del caldo e delle alte temperature. Nelle zone alte, intorno a 900 metri, abbiamo delle uve stupende grazie alla diversa ventilazione di queste zone e anche alla struttura dei suoli. A Capo Milazzo, siamo nel Nord- Est dell’Isola, i venti che tante volte possono diventare una sfida quest’anno hanno trovato pace, l’allegagione e anche il controllo degli insetti alla data odierna sta procedendo bene”.

Sud-Est
“La vendemmia 2023 sarà una delle più difficili degli ultimi tempi. Quest’anno, caldo torrido di questi giorni a parte, abbiamo avuto piogge torrenziali e forti raffiche ventose nei mesi di maggio e giugno, importanti per la fioritura delle nostre uve, condizioni climatiche che hanno messo in ginocchio il duro lavoro che ogni giorno con la mia squadra portiamo avanti” commenta Arianna Occhipinti. “L’arrivo consistente della peronospora ha causato danni considerevoli per il 30-35 % circa della nostra futura produzione; i trattamenti di zolfo e rame (unici trattamenti che facciamo in vigna) in concentrazione maggiore, non sono bastati a contenere il problema. Avremo sicuramente una raccolta inferiore rispetto la vendemmia 2022. Questo non vuol dire però che la qualità delle uve sarà messa in discussione, anzi, possibilmente avremo meno quantità ma una maggiore qualità”.

“A Vittoria è importante sottolineare la posizione e il suolo dei vigneti. Ci troviamo sul pendio con un puro strato superiore sabbioso, che affaccia il mare, sopra Marina di Acate, dove appunto la sabbia e il movimento d’aria non hanno dato spazio ad un’umidità costante. Prevediamo buone produzioni come sul Nero d’Avola anche sul Frappato, tenendo sotto osservazione stretta i vigneti per controllare la presenza delle cocciniglie e cicaline. A Noto, come generalmente in tutta l’isola, ad oggi consideriamo circa una settimana o anche 10 giorni di ritardo nelle fasi fenologiche, con uve sane e davvero promettenti”, conclude Patricia Toth.

5,78 milioni di euro dal PNRR al Mercato Ortofrutticolo di Cesena

Sarà finanziato dal PNRR il progetto di efficientamento e rinnovamento del Mercato Ortofrutticolo di Cesena (FOR). Per un importo di 5,78 milioni di euro, gli interventi riguardano la coibentazione dell’area che sarà tutta climatizzata, un grande impianto fotovoltaico, la digitalizzazione dei sistemi e l’efficientamento del freddo e della logistica.

“Si tratta di un grande risultato per l’intera città che potrà contare su una struttura altamente efficiente e moderna – spiega Alessandro Giunchi, amministratore unico di FOR che ha diretto e seguito in prima persona il complesso iter burocratico. Quello che ci rende ancora più orgogliosi è la gestione del percorso condiviso dal Mercato insieme agli uffici del Comune di Cesena che ha visto progettazione e direzione dei lavori tutta in casa, senza il ricorso a strutture esterne come spesso avviene in situazioni del genere”.

Il risultato è di tutto rispetto dal momento che consentirà di rendere il Mercato ortofrutticolo cesenate come uno dei più moderni e all’avanguardia del panorama nazionale. Nel dettaglio, quattro sono le aree di intervento. Prima di tutto la coibentazione della piattaforma logistica e della galleria che di fatto renderà l’intera area climatizzata a 14-18° con bocche di carico a tenuta, climatizzazione stand e galleria, con relativi lavori accessori a partire dalla chiusura degli ingressi. In secondo luogo, un grande impianto fotovoltaico da 400 kw con batterie di accumulo (180 kw), sistemi di connessione domotica per la gestione dell’efficienza energetica con installazione a tetto sul mercato e sugli edifici dei bar, completamento di colonnine di ricarica per auto elettriche. Ci sarà poi la sostituzione impianti illuminanti ad alto consumo con quelli a led e la sostituzione con pompe di calore gli impianti attuali a gas. E ancora, la digitalizzazione di tutti i sistemi di operazione logistica. Attraverso dei rilevatori la merce in partenza e in movimentazione sarà in grado di dialogare con gli operatori che devono caricare o movimentare. Assieme a questo saranno predisposti una serie di altre attrezzature per gli acquirenti che potranno, attraverso lettori barcode, selezionare la merce e il sistema genererà in automatico i documenti logistici e fiscali. Infine, l’efficientamento del sistema di generazione del freddo gruppo celle e piattaforma logistica.

“Ora occorre mettersi subito al lavoro per impostare gare d’appalto e quant’altro necessario all’inizio dei lavori – prosegue Giunchi. Serviranno competenze e un cambio di passo nella gestione del progetto. Siamo riusciti a combinare le esigenze della struttura con le voci premianti del bando, raggiungendo un’ottima posizione in graduatoria. Quello di arrivare alla concessione del finanziamento è stato un piccolo miracolo, avvenuto grazie alla combinazione della mia esperienza nella presentazione di bandi, il supporto dell’amministrazione con i suoi specialisti, disponibili e competenti, e il personale di FOR al quale ho chiesto uno sforzo e un impegno molto al di sopra delle ordinarie mansioni. In fase realizzativa, la posta è altissima e non si può lasciare nulla al caso”.

Sipomodoro, parte la nuova campagna nell’Agro Pontino

Riparte la campagna del pomodoro di Sipo. Oltre alle coltivazioni durante la stagione invernale in Sicilia nella aree di Pachino e Vittoria, l’azienda ha avviato le colture estive nell’Agro Pontino, nella zona di Sperlonga. I piani di produzione si basano sugli sviluppi dei rapporti commerciali tra l’azienda e i propri clienti; pertanto non si generano esuberi di prodotto a magazzino che possono generare vendite spot. L’azienda ha annunciato inoltre che dal prossimo anno svilupperà una parte della produzione in proprio, nei terreni in prossimità dello stabilimento di Bellaria.

A due anni esatti dal lancio della linea Sipomodoro, presentata per la prima volta al mercato durante una cena evento alla Darsena di Rimini, l’azienda romagnola continua a registrare un trend positivo delle vendite. I pomodorini colorati sono infatti un segmento in crescita all’interno del mercato dei pomodori. Dapprima appannaggio dei mercati del Nord Europa, oggi sono apprezzati da molti consumatori anche nel nostro Paese. La peculiarità dei pomodorini di SIPO è l’elevata qualità organolettica e gustativa, con un rapporto tra buccia, polpa e succo ben proporzionato ed equilibrato e un valore di grado Brix superiore alla media del mercato. Degne di nota, secondo le analisi sensoriali, sono la morbidezza e la persistenza del gusto.

La linea Sipomodoro è formata da 6 referenze, caratterizzate dai nomi di celebri artisti: Boldino (datterino giallo), Giottino (datterino arancione), Leonardino (datterino verde), Picassino (datterino rosso), Boterino (ciliegino marrone) e Raffaellino (tris di datterini gialli, rossi e arancioni). Frutto di un lungo lavoro di ricerca & sviluppo fatto di ricerche varietali e studio del mercato – in collaborazione con aziende sementiere e centri di ricerca – i pomodorini sono destinati alla Gdo italiana e al canale gourmet per l’estero e sono proposti con il pack in cartone riciclato e in vassoio con coperchio R-Pet nei formati da 275 e 300 grammi.

Noi&Voi, la nuova linea di piatti pronti di C3

La linea di ready meals Noi&Voi, a base vegetale, rappresenta una categoria in forte crescita che premia la richiesta di prodotti sani ad alto contenuto di servizio. La linea si articola in sei referenze: Riso basmati, Riso Integrale e selvaggio, Insalata di riso, Farro alla Mediterranea, Paella di verdure, Cous Cous con verdure, in comode confezioni doypack da 220g. Cotti a vapore, senza conservanti, con l’aggiunta di olio extra vergine di oliva italiano, i ready meals possono essere gustati al momento o scaldati direttamente nella confezione al microonde per 90 secondi, o in padella.

“La nuova linea di ready meals Noi&Voi conferma la forte sinergia del Consorzio con i maggiori brand dell’industria e l’evoluzione costante del nostro marchio nell’ampia offerta di linee di prodotti. L’apprezzamento dei consumatori verso i prodotti salutistici e innovativi e light ci vede coinvolti in questo comparto che continua a registrare una crescita rilevante sul mercato, in linea con i nuovi stili di vita” afferma Eugenio Morlacchi, Direttore Commerciale di C3.

“Guardiamo al futuro della Mdd sempre più al servizio e alla sostenibilità. Il marchio Noi&Voi, denominatore comune per le insegne del gruppo, si evolve costantemente registrando un crescente apprezzamento da parte dei consumatori per la qualità al miglior prezzo tutti i giorni dell’anno. Anche in un momento difficile come quello attuale, la scelta è quella di rimanere comunque fedele alla propria mission applicando la politica commerciale dell’everyday low price”.

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