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Caffè, mai senza. I dati raccolti da Supermercato24

E’ tra le bevande che non possono mancare nel carrello degli italiani: nell’ultimo anno, infatti, ci raccontano i dati raccolti da Supermercato24, l’acquisto di caffè ha pesato il 9% sull’intera categoria bevande e il 2% sulla spesa complessiva registrata dalla piattaforma.

La primavera e l’autunno sono le due stagioni in cui si concentrano i picchi più alti di acquisto di caffè nello Stivale. In particolare, aprile, settembre, ottobre e novembre sono i mesi in cui gli italiani fanno maggiore provvista di questa inestimabile fonte di energia.

Guardando i dati relativi all’incidenza dell’acquisto di caffè sulla spesa totale effettuata in una data provincia, tramite sito web o app, nell’ultimo anno la città italiana dove si è acquistato più caffè è Trieste (1,8% della spesa totale annuale), seguita da Mantova e Pisa (1,6% per entrambe). Gli abitanti della Capitale, invece, sono quelli che in Italia hanno acquistato meno caffè negli ultimi 12 mesi.

Formati e tipologie

Cialde e capsule sono le soluzioni più popolari della Penisola, quasi 1 italiano su 2 (45%) le preferisce ai formati più tradizionali. Il 39% dei connazionali sceglie invece il caffè macinato, mentre l’8% opta per una tazza di caffè solubile e il 6% lo preferisce in grani.

Gli italiani prestano molta attenzione anche al paese di origine del caffè, la maggior parte preferisce il sapore intenso e stuzzicante di quello brasiliano e il gusto più cioccolatoso di quello peruviano, tra i migliori al mondo.

 

FONTE: Supermercato24 – I dati riportati sono calcolati sulla base degli acquisti effettuati dagli utenti di Supermercato24 tramite sito web o app nel corso dei mesi da settembre 2018 a settembre 2019.

 

Piacere Mio! E Surgital debutta in GDO

Si chiama Piacere Mio! ed è la prima gamma Surgital di piatti pronti surgelati monoporzione rivolta alla Grande Distribuzione. Un brand nuovo con alle spalle tutta l’expertise di un’impresa da 40 anni leader della pasta fresca surgelata per ristorazione e catering.

L’approdo in Gdo è frutto anche di una profonda conoscenza del mercato, nel quale il comparto dei piatti pronti monoporzione surgelati di livello gastronomico risulta non ancora pienamente presidiato. Piacere Mio! infatti rappresenta una novità per l’Italia, che va a intercettare un target potenziale di quasi 9 milioni di consumatori (fonte GfK, dicembre 2018).

La nuova linea, disponibile da settembre 2019, è composta da 6 referenze che conquisteranno gli estimatori della pasta italiana: Garganelli con Ragù ricco e piselli, Tortelloni dal cuore morbido di ricotta e spinaci con burro e salvia, Cappelletti al prosciutto crudo in crema di Parmigiano Reggiano, Spaghetti alla carbonara con guanciale di Norcia, FusiIli con pomodori datterini, olive leccino e capperi e Penne integrali con crema di Taleggio e cavolo nero.

Tra i plus del lancio:

  • gli ingredienti, DOP e selezionati, privi di conservanti, coloranti e aromi aggiunti.
  • il formato monoporzione in un piatto riciclabile progettato per il rinvenimento in microonde in soli 4 minuti e mezzo o in padella in 5/6 minuti.

Piacere Mio! si rivela, quindi una soluzione time saving dall’alto contenuto di servizio, che si rivolge a un target pragmatico, che per esigenze di tempo e praticità dirige le proprie scelte alimentari verso prodotti veloci e funzionali dalla preparazione alla fruizione, senza rinunciare all’appagamento del palato e alla qualità.

Il lancio di questa nuova linea sarà supportato da una campagna advertising nazionale integrata con attività di geo-localizzazione strategica che utilizzano le nuove tecnologie per spingere il drive to store, un sito web dedicato (piaceremio.com) e una social strategy dai contenuti virali per generare passaparola e fidelizzare le community.

Omnistory: lo store lab che racconta storie e implementa innovazioni

Siamo in Brasile, mercato vivace e pioniere nel retail. E’ nato qui Omnistory, lo store lab che integra le ultime tecnologie e le fa vivere in un negozio di un centro commerciale con temporary store che si alternano ogni 4 mesi

Oltre alle tecnologie che semplificano e arricchiscono le Retail experience dei clienti, Omnistory presenta quelle che facilitano il lavoro del retail e soprattutto aiutano a raccogliere moltissime informazioni preziose sui comportamenti dei clienti per orientare le scelte del retail mix a 360°. Gli analitics consentono di decidere quali contenuti mostrare sugli schermi che si affacciano nella galleria del centro commerciale, come cambiare il layout interno in base ai flussi, le strategie e le tattiche di pricing e quali promozioni lanciare.

Retail liquido

Il progetto, nato nel 2017, prevede la creazione di ‘storie’ che durano in genere 4 mesi. La prima ha riguardato il mondo del beauty e della salute, con ampio spazio ai servizi oltre ai prodotti di varie marche. L’ultima storia, la quarta, è molto particolare, perché è dedicata a Ayrton Senna e alla Fondazione che è nata dopo la sua morte per generare risorse da destinare a cause benefiche. Per la prima volta tutto l’assortimento di merchandising legato al grande campione non è venduto solo online ma anche in un negozio. 

Human tech

Con la storia di Senna, Omnistory ha implementato il meglio delle ultime tecnologie per facilitare l’immersione nella storia e nei simboli del grande sportivo, con oltre 20 experience point: dalla Virtual Reality, che si estende al Virtual Commerce con la possibilità di acquistare direttamente nell’esperienza virtuale, fino ai vari utilizzi del riconoscimento facciale e della biometrica. Sono in uso anche prezzi digitali di ultima generazione, RFID, sistemi di firma digitale e naturalmente pagamenti digitali. Per approfondire le caratteristiche e la storia di ogni prodotto sono presenti etichette connesse, ma anche grandi schermi touch da navigare con facilità, anche per i clienti meno digitali: tutto all’insegna dell’human tech.

Foto: Terassan Fotografia e Equipe. © 2018 Terassan Fotografia – Todos os Direitos Reservados
 

Omniexperience

Il concept prevede tre principali customer journey: tradizionale, cross-channel e ‘go’. Con il tradizionale i clienti si rivolgono al personale ben formato, capace di raccontare la storia di Senna, i valori della Fondazione e l’assortimento. La modalità cross-channel implica una parte del journey digitale, sui vari canali, sempre più mobili, basati su smartphone e app, magari con una prima esplorazione dei prodotti e forse anche l’acquisto in remoto. Il negozio completa il processo con la finalizzazione delle scelte o direttamente con il ritiro, per chi ha già prenotato o acquistato, possibile anche con locker. Infine la funzione ‘go’ nel punto vendita consente una fruizione senza alcun contatto con il personale: si gira, si sceglie, si paga con l’app e si esce.

Foto: Terassan Fotografia e Equipe. © 2018 Terassan Fotografia – Todos os Direitos Reservados

Partnership virtuose

Il progetto è stato lanciato dal Gruppo GS&, società di consulenza e membro brasiliano di Ebeltoft Group, che è riuscito a coinvolgere oltre 20 partner di tecnologie hardware e software, con una regia unica, trovando nel centro commerciale Shopping Villa Lobos un interlocutore che ha colto l’attrattività del Lab, la sua capacità di generare traffico nel centro con target spesso non abituali e concedendo condizioni agevolate per l’affitto degli spazi.

Conclusioni

Il concept Omnistory è stato sviluppato e progettato in modo che i brand potessero avere a disposizione un vero laboratorio omniretail, definendo standard che già dopo il primo anno di vita stanno iniziando a diffondersi nelle punte avanzate del retail brasiliano.

La sfida? Non cedere alla tentazione di introdurre nuove tecnologie ‘alla moda’ senza un reale valore aggiunto per la retail experience sia dei clienti, sia dei partner B2B.

 

Di Fabrizio Valente – amministratore e fondatore Kiki Lab – Ebeltoft Italy – Caso tratto dalla ricerca Retail Innovations 14, a cura di Kiki Lab – Ebeltoft Group

Sanpellegrino parla di sicurezza. Ai dipendenti e ai partner logistici

Cultura della sicurezza in fabbrica e alla guida degli automezzi sono i temi al centro dell’evento organizzato da Sanpellegrino in collaborazione con il Gruppo Maganetti, presso lo stabilimento di Cepina Valdisotto. L’iniziativa, rivolta ai dipendenti che lavorano nell’area logistica di Levissima, agli autisti dei principali partner logistici di Levissima che si occupano del trasporto dell’acqua minerale e alle loro famiglie, nasce dalla grande attenzione dedicata da Sanpellegrino al miglioramento continuo della sicurezza nei propri siti produttivi e alla salute dei lavoratori. Per questo motivo Levissima ha aperto le porte del proprio stabilimento ai dipendenti e agli autotrasportatori per mostrare il processo produttivo e illustrare le operazioni di carico e scarico degli automezzi condividendo, attraverso una sessione di “realtà virtuale”, le regole fondamentali che gli autisti e i carrellisti devono osservare. L’invito è stato esteso anche alle famiglie e ai figli che hanno avuto l’opportunità di partecipare a una sessione di educazione stradale. L’evento è stato aperto dagli interventi sul valore della sicurezza e sull’importanza della sostenibilità ambientale tenuti da Massimo Angelini, Market SH&E Manager del Gruppo Sanpellegrino, Franco Simoncini, Direttore dello stabilimento Levissima, Matteo Lorenzo De Campo, Amministratore Delegato del Gruppo Maganetti, alla presenza di Paola Spena, Prefetto di Sondrio e Alessandro Pedrini, Sindaco di Cepina Valdisotto.

Attenzione anche all’ambiente

All’impegno di promuovere la sicurezza nei propri stabilimenti, si affianca anche l’attenzione per l’ambiente che Sanpellegrino esprime attraverso progetti nel settore della logistica, sviluppati in partnership con il Gruppo Maganetti e con Koinè, per il trasporto dell’acqua minerale su mezzi alimentati a LNG. Il Gas Naturale Liquefatto (LNG) rappresenta, infatti, l’ultima frontiera dei carburanti di origine fossile a basso impatto ambientale perché consente di ridurre fino al 15% le emissioni di anidride carbonica, rispetto a un motore a diesel di pari potenza.

Dal 2017, Sanpellegrino e il Gruppo Maganetti hanno integrato 46 nuovi mezzi alimentati a LNG nella flotta che si occupa del trasporto dell’acqua minerale Levissima in Lombardia e Veneto. Anche la flotta Koinè utilizzata per il trasporto dell’acqua minerale S.Pellegrino dallo stabilimento bergamasco di Ruspino all’hub di Madone è costituita al 100% da veicoli alimentati con questo innovativo carburante.

Risorse idriche

Il Gruppo Sanpellegrino, consapevole della relazione tra la tutela del territorio e la sostenibilità delle proprie attività, persegue una politica aziendale orientata alla crescita sostenibile impegnandosi a salvaguardare le risorse idriche per renderle disponibili per le generazioni presenti e future. La riduzione e il riutilizzo dell’acqua nei processi produttivi ha permesso nel 2018 al Gruppo di risparmiare 83 milioni di litri di acqua, arrivando a utilizzarne 1,70 litri compreso il litro imbottigliato. Un trend seguito anche da Levissima che, negli ultimi 10 anni, ha risparmiato quasi 455 milioni di litri di acqua, passando da 1,99 litri per litro imbottigliato nel 2008 a 1,52 litri per litro imbottigliato (incluso il litro imbottigliato) utilizzati nel 2018. Anche la performance energetica è in costante miglioramento. Dal 2011 tutti gli stabilimenti utilizzano il 100% di energia elettrica acquistata da fonti rinnovabili, mentre le emissioni di CO2 sono diminuite del 50% negli ultimi 7 anni.

 

La sostenibilità è anche il driver del progetto che sta ridisegnando tutti gli spazi della fabbrica di Cepina. L’intero progetto è stato sviluppato con le persone di Levissima e la comunità, per realizzare una “Sharing Factory” che integra i bisogni degli individui e interagisce con stakeholder locali per migliorare la conoscenza sulla risorsa acqua e contribuire a valorizzare la vocazione turistica del territorio.

Alcune aree dello stabilimento sono diventate un luogo aperto a progetti di protezione ambientale e ospitano stabilmente i ricercatori del dipartimento di Scienze Ambientali dell’Università di Milano. Altri spazi mostreranno ai visitatori le ricchezze del territorio, a partire dall’offerta naturalistica e turistica del Parco Nazionale dello Stelvio. Ci sarà un percorso aperto al pubblico che consentirà ai turisti di Bormio e Cepina di scoprire la purezza intoccata dell’acqua Levissima, dove nasce e quanto è importante conservare l’ecosistema che la genera.

 

“La sicurezza è una priorità assoluta per il nostro Gruppo che da anni sviluppa progetti di sensibilizzazione rivolti ai dipendenti. – ha dichiarato Franco Simoncini, Direttore dello stabilimento LevissimaUn impegno che si traduce in progetti concreti per fare del nostro posto di lavoro un luogo sempre più sicuro e della sicurezza un valore da vivere in ogni momento della nostra giornata. L’evento organizzato sabato nello stabilimento di Levissima è un passo importante per condividere la nostra cultura della sicurezza anche al di fuori dei confini aziendali, coinvolgendo gli autisti che lavorano per i nostri partner logistici, aziende con le quali abbiamo avviato da anni una consolidata collaborazione”.

 “Le persone devono essere riportate al centro del sistema economico e la loro sicurezza, sia sul luogo di lavoro che nella vita privata, deve essere una priorità: noi, che circoliamo ogni giorno sulle strade con veicoli di grandi dimensioni, lo sappiamo e proprio per questo vi poniamo grande attenzione. – ha dichiarato Matteo Lorenzo De Campo, Amministratore Delegato del Gruppo MaganettiLa cultura della sicurezza è una cultura da sviluppare continuamente e soprattutto da condividere, questo è lo scopo della giornata di sabato e di tutte le iniziative che sia Sanpellegrino che Maganetti intraprendono costantemente. Con questo evento desideriamo iniziare un processo ancora più ampio, coinvolgendo nelle iniziative aziendali tutto il territorio ed in primis le forze dell’ordine e la Prefettura, elementi fondamentali affinché tutte le norme sulla sicurezza vengano rispettate.”

PowerSuite incrementa il business del 30% e individua il packaging vincente

Bilancio positivo per PowerSuite, la piattaforma targata Toluna che consente ai brand lo sviluppo agile di nuovi prodotti attraverso strumenti di ricerca interamente automatizzati. Solo nell’ultimo anno, la suite ha infatti registrato un incremento del business pari al 30%, stabilendo un significativo successo confermato anche dagli oltre 700 concept testati dalla sua introduzione, avvenuta nel settembre 2016.

Tre soluzioni

PowerSuite comprende tre differenti soluzioni, PowerConcept, PowerShelf e PowerPack.

PowerConcept fornisce insights completamente automatizzati per comprendere la forza generale del brand e del concept.

PowerPack consente di indagare facilmente il gradimento dei consumatori in termini di packaging, design, forma e messaggio.

PoweShelf semplifica la simulazione dell’ambiente retail così da comprendere sia l’impatto dell’imballaggio sul prodotto che il posizionamento dello stesso sullo scaffale. 

L’importanza del packaging

Una delle feature più interessanti offerte da PowerPack e PowerConcept è la funzione “heatmaps”, grazie alla quale è possibile comprendere i gusti dei consumatori in merito al packaging. Ai rispondenti, accuratamente selezionati tramite le oltre 750 variabili di profilazione disponibili sulla piattaforma, vengono sottoposte immagini diverse della stessa confezione. Le indicazioni ricevute aiutano così i marketer a comprendere quali sono gli aspetti maggiormente apprezzati del target di riferimento.

“Circa il 95% delle decisioni d’acquisto quotidiane sono inconsapevoli, spontanee e immediate. Il packaging di un prodotto, per esempio, rappresenta uno dei primi touchpoint tra brand e consumatore, per questo deve essere ideato incontrando e seguendo i gusti del consumatore – afferma Marco Gastaut, Managing Director Southern Europe & Latam. – I brand non hanno mai avuto uno strumento così performante, come PowerSuite, in grado non solo di fornire regolarmente feedback dal proprio target di riferimento, ma anche di impiegare la metodologia di ricerca più adatta per ogni fase di sviluppo del prodotto. Vi è infatti un valore significativo nell’adottare un approccio agile che permette di migliorare packaging, messaggio e offerta attraverso i suggerimenti forniti della nostra community. Grazie a PowerSuite, stiamo fornendo ai clienti la possibilità non solo di adattarsi alla continua evoluzione del mercato ma anche di ottenere consumer insights in real-time e azionabili, sui quali poi basare decisioni aziendali critiche”.  

A ricerca conclusa, i preziosi insights vengono presentati tramite un infoboard, illustrando anche il numero di ricerche completate, il brand appeal, i driver di acquisto, i dati demografici e un sommario dei risultati più rilevanti. Viene inoltre fornita la possibilità di incrociare le metriche più rilevanti, permettendo così ai vertici aziendali di prendere decisioni rapide e consapevoli. Un approccio innovativo e vincente che consente ai clienti un significativo risparmio in termini di tempo e costi senza però sacrificare la qualità o la fiducia del processo decisionale garantiti dall’esperienza di Toluna.

HiPay annuncia la nuova collaborazione con Cicalia.it

Cicalia.it, supermercato online (nato nel 2017 da un progetto a budget zero, ma che in solo due anni di attività ha raggiunto più di un milione di euro di fatturato), ha adottato le soluzioni tecnologiche di HiPay, Gruppo Fintech europeo specializzato in pagamenti digitali. Inoltre, l’insegna integrerà pure il tool antifrode HiPay Sentinel, in grado di analizzare 80 tipologie di parametri differenti che grazie all’uso del Machine Learning blocca automaticamente le transazioni più a rischio.

“Siamo felici di annunciare la partnership con un payment provider innovativo e tecnologicamente all’avanguardia come HiPay, in grado di soddisfare le nostre richieste di business. Grazie a un’unica piattaforma possiamo visualizzare e gestire tutte le transazioni effettuate nel nostro e-store, oltre ad avere un controllo totale su eventuali attività fraudolente o pagamenti non andati a buon fine. HiPay rappresenta la soluzione più “ottimizzante” per supportare la crescita del nostro business” ha dichiarato Davide Rossi, Co-Founder di Cicalia.

“HiPay è entusiasta di collaborare con realtà lungimiranti come Cicalia, un brand che crede nel digitale e che ha fatto dell’innovazione il centro del proprio business – ha commentato Paola Trecarichi, Senior Head di HiPay Italia, a proposito della partnership. Gli ultimi dati raccolti da Netcomm dimostrano che il mercato del food digitale ha registrato un valore di oltre un miliardo di euro e una previsione di crescita per l’anno in corso del +39%. I dati di un settore che in Italia sta lentamente prendendo forma e che HiPay può supportare grazie alle sue soluzioni all’avanguardia”.

P3 Logistic Parks finalizza deal ad ARDEA per realizzare un magazzino chiavi in mano

P3 Logistic Parks  ha finalizzato un importante deal ad Ardea, a sud di Roma, nel distretto industriale di Santa Palomba, acquistando un terreno con possibilità di edificare un magazzino fino a 50.000 m2 e opzioni di ulteriore espansione, situato in uno degli snodi logistici più importanti del Centro Sud.

Si tratta infatti di una opportunità di sviluppo “chiavi in mano” particolarmente rilevante per il settore, in un’area servita da primarie infrastrutture viabilistiche alternative, quali la Via Pontina e la Via Ardeatina, e per la sua vicinanza (soli 2,7 km) al Terminal ferroviario intermodale di Pomezia –  Santa Palomba: un polo ad alta efficienza in fase di rilancio, che diventerà uno snodo fondamentale nel centro Italia per il trasporto merci su ferro, grazie a un corridoio ferroviario che unirà Scandinavia e Mediterraneo.

P3, inoltre, ha selezionato l’area di Ardea per la sua vicinanza a Roma e il posizionamento strategico per lo sviluppo logistico-distributivo, a soli 14 km dal Raccordo Anulare, 37 km dall’Aeroporto di Fiumicino e 7 km dalla SS 148 Pontina.

La nuova struttura logistica sarà  “customizzata” a seconda delle esigenze del cliente, ed ideale per una vasta gamma di settori tra i quali 3PL, automotive, retailers, manifattura leggera. Inoltre, la consegna del magazzino potrà avvenire in tempi brevi, in meno di un anno. Tra gli ulteriori plus della struttura vi saranno ampi spazi di manovra e un’altezza fino a 12 m sotto trave.

Ha dichiarato Jean-Luc Saporito, Managing Director di P3 Italy: “Siamo orgogliosi di proseguire lo sviluppo in Italia, ed in particolare nel Centro sud, con un progetto molto importante per P3 dal momento che è il primo gestito dalla società nell’area di Roma, nonché una delle opportunità logistiche più interessanti sul mercato, in un polo strategico di grande importanza per l’economia del territorio”.

Nexi sigla partnership con Shopify

Nexi sigla una partnership con Shopify, piattaforma per l’e-commerce con oltre 800 mila esercenti in tutto il mondo.

L’accordo prevede che XPay, il gateway di pagamento per l’e-commerce di Nexi, sia integrato in Shopify così da metterlo a disposizione dei merchant italiani che scelgano di utilizzare la piattaforma per creare il proprio e-store.

La partnership con Shopify rappresenta un importante passo in avanti nel nostro percorso di crescita e nella nostra strategia che mira a diffondere i pagamenti digitali nel nostro Paese: vogliamo mettere ai disposizione dei clienti delle nostre Banche partner i prodotti e i servizi più innovativi e tecnologicamente all’avanguardia – commenta Dirk Pinamonti, Head of e-commerce di Nexi – L’accordo con Shopify va in questa direzione: i merchant hanno oggi una soluzione ottimale per cavalcare la crescita del commercio elettronico e generare nuovo business”.

 

 

 

Travel retail: un futuro in continua trasformazione

Il Travel retail e la sua evoluzione. E’ stato questo il focus della 7° edizione del convegno, organizzato da Retail Institute, tenutosi a Milano il 19 settembre. Una mattinata di confronto e scambio di idee ed esperienze; importanti le testimonianze di alcuni dei protagonisti del retail quali Tomaso De Abbondi (SEA-Aeroporti di Milano), Gianni Saccani (Grandi Stazioni Retail), Alice Marianucci (Etro), Marco Beretta (Areas Italia-MyChef), Andrea Calistri (EatHappy) e Umberto Gonnella (101CAFFE’). Cambiano e crescono mobilità e abitudini di consumo dei viaggiatori: questi i fattori determinanti e di forte impatto per domanda e offerta di prodotti e servizi nei principali luoghi di transito. Ne deriva che questi ultimi si trasformano, di certo continueranno a farlo, divenendo sempre più centri di acquisto (si tenga conto che, se è vero che i consumi segnano una stagnazione, così non è per hub ferroviari e aeroportuali, caratterizzati dal segno più), di aggregazione e, non ultimo, di esperienza. Esperienza sempre più impattante, grazie anche ai millennials (e, almeno parzialmente, alla generazione Z), sempre più attivi, numericamente importanti e determinanti nelle scelte di acquisto, non istintivo ma ponderato. E’ necessario quindi migliorare l’esperienza di buying, sempre più ragionato, dialogando con i consumatori (soprattutto quelli più giovani ma numericamente estremamente importanti) attraverso le piattaforme e app preferite da questi ultimi, per favorire un rapporto paritario di interscambio e fiducia; parlando, in sintesi, una lingua comune che favorirà la fidelizzazione. Un linguaggio condiviso che può e deve passare anche attraverso una interpretazione più razionale dei big data, a volte “tradotti” con approssimazione; meglio poche informazioni, pochi numeri ma ben gestiti e “letti”, per un efficace posizionamento ed esperienza di vendita. E devono anche evolversi, ma già è un processo di trasformazione parzialmente in atto, anche le food court, offrendo servizi diversificati per intercettare un “macromondo” di viaggiatori con abitudini alimentari diverse e cosmopolite e sempre più alla ricerca di una ristorazione di alto livello qualitativo.

 

di Andrea Matteucci

 

I centri commerciali del futuro, tra ambiente e aggregazione

“Non solo shopping: un nuovo ruolo. Una nuova immagine (e un nuovo nome?) per i centri commerciali”. E’ stato questo il claim del 2° convegno sull’impatto sociale dei mall organizzato dal Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali lo scorso 18 settembre negli eleganti ambienti del Palazzo delle Stelline, edificio milanese storico e di charme. Tavole rotonde, workshop, momenti di confronto e testimonianze dirette hanno cercato di fare luce sul nuovo ruolo dei mall e sulla loro interazione con chi li frequenta, anche in virtù dei sempre più complessi cambiamenti sociali, di sostenibilità ambientale e di aggregazione. Molto è cambiato dagli anni ’50, quando i primi centri commerciali videro la luce negli Stati Uniti: lo scopo era, a quei tempi, solo ed esclusivamente di mera vendita: il consumatore era cliente, nulla più, solo parte passiva in un processo estremamente semplice, quasi basic. Da allora parecchio è stato fatto, attraverso step continui ma sostanziali, anche in termini di architettura stessa degli edifici (ora più “aperti” e coinvolgenti il consumatore), e loro posizione in ambito urbano ed extraurbano. Mutamenti che non possono prescindere dai profondi cambiamenti, e le accresciute attenzioni, che riguardano l’impatto ambientale e il desiderio di aggregazione.

Il mall del futuro (peraltro già ampiamente presente) deve quindi essere sempre più “green” e deve ancor di più diventare “agorà”, anche attraverso un maggiore coinvolgimento di chi lo frequenta: eventi, attività no profit, iniziative e partnership con enti di assistenza, aiuto e sensibilizzazione, offerte diversificate di servizi… per tutte le età e per qualsiasi target. In sintesi, il mall deve essere un modello di sostenibilità sociale a tutto tondo. Ma può e deve anche (e già lo sta facendo) riavvicinarsi alle metropoli, sia per motivi strettamente legati alla sua facile raggiungibilità sia per poter, ancor di più, interagire con le pubbliche amministrazioni, con progetti e iniziative comuni e virtuose, con evidente beneficio a medio e lungo termine per entrambi gli attori, se ben pensati. I centri commerciali sono cambiati, cambiano e cambieranno, a partire dalla loro anima, sempre più “dialogante” con territorio, necessità contingenti e utenti finali; un cambiamento che deve, perché no, coinvolgere anche il nome, che rappresenta un’identità ben precisa. Un nome sempre più legato all’evoluzione del ruolo dei mall, ben diverso da quello pensato in origine.

 

di Andrea Matteucci

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