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Tecnologia di consumo, il 2023 è stato propizio per le friggitrici ad aria (+42%)

Se il 2023, caratterizzato da molteplici crisi, ha disatteso le aspettative di ripresa, si prevede che il mercato globale dei beni di consumo tecnologici e durevoli tornerà ad essere positivo nel 2024. Il fatturato dell’anno passato, al netto di tutte le problematiche insorte, sarà comunque al di sopra dei livelli pre-pandemici e questo in primis grazie alla crescita dei settori dell’IT & Office e del Piccolo Elettrodomestico, che hanno registrato performance ben superiori ai ricavi del 2019, rispettivamente con un +16% e un +21%. L’Elettronica di consumo (CE), invece, si è mantenuta debole.

Prezzo e Premium: due driver di crescita della domanda nel 2023
Secondo l’indagine internazionale GfK Consumer Life, nel 2023 il prezzo è stato un fattore sempre più importante nelle decisioni di acquisto dei consumatori. Retailer e produttori hanno risposto estendendo i periodi promozionali e offrendo più prodotti a prezzi scontati. Di conseguenza, i consumatori hanno avuto l’opportunità di acquistare prodotti con caratteristiche più elevate che non avrebbero potuto permettersi a prezzi normali. Accanto a questi segmenti più sensibili al prezzo, sono rimasti sul mercato anche consumatori con redditi più elevati e maggiormente resistenti alla crisi. Di conseguenza, nell’ultimo anno i prodotti premium hanno continuato a registrare performance superiori alla media. La domanda è stata particolarmente elevata per gli elettrodomestici con funzionalità che semplificano la vita, come gli aspirapolvere Wet & Dry. Nei primi dieci mesi del 2023, questi prodotti sono cresciuti del +2% rispetto all’anno precedente, mentre le vendite di aspirapolvere in generale sono diminuite del -2%. Anche i prodotti che rispondono a esigenze specifiche o legati a stili di vita emergenti hanno ottenuto risultati particolarmente positivi. Ad esempio, le friggitrici ad aria calda – che consentono di cucinare in modo più sano – sono cresciute del +42%, a fronte di un +38% delle friggitrici in generale. Allo stesso modo, le tastiere Bluetooth – che aiutano a mantenere in ordine lo spazio per lo smart working – hanno segnato un +17% a fronte del -2% registrato dal comparto tastiere.

Previsioni per il 2024
Secondo le previsioni GfK, nel 2024 la crescita sarà guidata dalle seguenti tendenze e innovazioni:

– A quasi quattro anni dall’inizio della pandemia, inizieranno i cicli di sostituzione dei prodotti, in particolare per categorie in rapida evoluzione come gli smartphone e i PC portatili. Di conseguenza, nel 2024 il comparto Telecom dovrebbe crescere, con una maggiore propensione verso i dispositivi di fascia alta;

– Il dati GfK evidenziano un aumento delle vendite di televisori in concomitanza con i grandi eventi sportivi. I Giochi Olimpici e i Campionati europei di calcio in programma nel 2024 dovrebbero quindi avere un impatto positivo sull’Elettronica di consumo;

– Le differenze regionali nelle performance del settore Tech erano già evidenti nel 2023. In Medio Oriente e Africa il mercato ha beneficiato dello sviluppo più recente (più +7% a valore nei primi dieci mesi del 2023, rispetto allo scorso anno). Il mercato cinese invece ha dovuto affrontare la deflazione, la crisi immobiliare e la scarsa fiducia dei consumatori, segnando un calo del -6%. Questa divergenza potrebbe aumentare nel 2024, poiché il PIL continuerà a crescere in aree emergenti come l’India, mentre Cina e Stati Uniti dovrebbero rallentare rispetto al 2023;

– Per il 2024 si prevede un ulteriore calo dell’inflazione a livello internazionale, che dovrebbe portare a un miglioramento della fiducia dei consumatori. Tuttavia i tassi di interesse rimarranno su livelli elevati, rappresentando un ostacolo agli investimenti sia per i consumatori che per le imprese.

Marketing, ecco 10 possibili tendenze da seguire per il 2024

Dopo i consueti bilanci dell’anno chiuso, le aziende cercano di prevedere le tendenze in ambito marketing che si affermeranno e così individuare tempestivamente gli ambiti in cui investire. In tal senso Superfluid Team segnala dieci possibili trend per il 2024 iniziato da pochi giorni:

1. Le “vecchie soluzioni” tornano di moda
La raccolta di dati è diventata più difficile a causa della GDPR. Questo è uno dei motivi per cui strumenti molto popolari prima della crescita del digital marketing iper-tracciato stanno tornando in auge, come il Marketing Mix Modelling. Nonostante si possa pensare che questo sia un metodo ormai superato, è anche collaudato e offre una risorsa affidabile per misurare l’impatto del marketing. Rimane quindi un ottimo strumento per generare buoni risultati su diversi canali ed è un segnale fondamentale per orientare le decisioni di budget.

2. Decolla Whatsapp Marketing
35 milioni di italiani usano WhatsApp ma meno dell’1% delle aziende fa marketing su WhatsApp. Si iniziano però a moltiplicare le aziende che usano questo canale grazie a vari tool avanzati ora disponibili e si registrano sempre più aziende capaci di produrre valore con questo strumento. “Le comunicazioni su WhatsApp producono il 20% di acquisti in più rispetto alle email. Le persone, e gli italiani in particolare, hanno bisogno di essere rassicurati e aiutati con le relazioni, e questo comincia a dare i suoi frutti” commenta Ivan Cogliati, CEO di Superfluid Team.

3. Abbigliamento e prodotti a basso costo dalla Cina: la vera ondata deve ancora arrivare
I prodotti provenienti da Paesi come la Cina, dove i costi di produzione e la manodopera sono notevolmente inferiori, hanno avuto un fortissimo impatto sul mercato ma le reali conseguenze di questa tendenza devono ancora mostrarsi. Cosa bisogna prevedere? Temu, l’e-commerce low cost, è ancora nel pieno della sua ondata di crescita negli Stati Uniti, dove è arrivato un anno prima rispetto all’Italia. “Motivo per cui ci possiamo aspettare che in Italia siamo solo all’inizio degli effetti portati dal gigante cinese” – precisa Cogliati. Inoltre si stima che Shein, altro colosso cinese nel mercato online, produca già 5.4 miliardi di dollari di vendite in Europa, più di brand affermati da anni come H&M o Zara, ma anche in questo caso siamo solo all’inizio. Nel 2024 è attesa la quotazione in borsa a New York per 90 miliardi di dollari, che darà ulteriore linfa alla poderosa crescita dell’azienda.

4. Più ordine nella “giungla” di influencer
Lavorare con volti noti o considerati autorevoli ha da sempre notevoli vantaggi, ma come trovare quelli giusti? “Tanti sono gli strumenti nel mondo per fare scouting ma finalmente in Italia stiamo sviluppando una tecnologia molto competitiva e interessante grazie a Inflead, che ha realizzato una piattaforma per facilitare la connessione tra brand e influencer e permettere così di espandersi su nuovi mercati” osserva Cogliati.

5. +1.6 milioni di utenti che utilizzano TikTok
A seguito di una crescita vertiginosa durante il 2023, i valori e trend attuali fanno prevedere che 1.6M di persone in più inizieranno a utilizzare TikTok nel 2024. Motivo ulteriore affinché anche le aziende inizino a dare maggiore attenzione a questo canale. Già negli ultimi mesi molte realtà hanno iniziato a investire nelle giuste competenze e a creare collaborazioni con talent e creator per la produzione di contenuti ad hoc adatti a veicolare la comunicazione dei brand ma con video originali dal giusto tone of voice.

6. Oggi è più facile per le aziende sbarcare su TikTok
Per molte aziende comunicare su TikTok è oggi uno scoglio psicologico da superare, ma le possibilità per rendere il percorso più facile si stanno moltiplicando. Il principale blocco delle aziende è riconducibile alla necessità di imparare i codici comunicativi corretti e mettere in conto le giuste risorse di produzione audiovideo per produrre contenuti di qualità con costanza, sperimentando e imparando cosa funziona meglio. Dare un volto ai propri video è inoltre molto utile per migliorare l’efficacia dei contenuti, ma questo pone alcune difficoltà in quanto non tutte le aziende né i social media manager sono pronti a “metterci la faccia”. Si moltiplicano tuttavia le possibilità di iniziare con relativa facilità la propria presenza con vari approcci tra cui usare il TikTok Creator Marketplace o lavorare con il crescente numero di aziende specializzate nella produzione di video brevi come Cosmic. Per chi ha budget più contenuti rimane la possibilità di lavorare direttamente con micro-influencer o anche piattaforme dedicate alla produzione di contenuti generati da utenti (UGC) come Speekly.

7. GDPR sì, ma con più attenzione
L’introduzione del GDPR a livello europeo, come accennato prima, ha fatto sì che molte aziende si siano attivate in corso d’opera per adeguarsi alla nuova norma e inserire l’accettazione delle cookie policy sui propri siti, spesso peggiorando l’esperienza degli utenti che si ritrovano ad essere accolti da burocratici banner a pieno schermo. Tutto ciò ha determinato una perdita dei dati utili dal 20% al 50%, rendendo così le attività delle aziende meno efficaci a causa della bassa accettazione delle stesse policy. Nel corso di quest’anno, sempre più manager si renderanno conto dell’impatto di questo problema di business, trovandosi costretti a rivedere i costi/benefici delle logiche e delle implementazioni attualmente utilizzate.

8. Meno spam nelle caselle email
Per decisione di Google e Yahoo, verranno attenzionate e filtrate le comunicazioni email dai “domini” che inviano più di 5.000 email in un giorno. “Sembrerebbero tante, ma per un’azienda l’eliminazione di questi limiti può essere di notevole aiuto in quanto diverse cause concorrono al problema: newsletter, email automatica, email di approccio o di vendita, follow up automatici etc. Speriamo!” – continua Cogliati.

9. Pressione su efficientamento
I tassi rimangono alti in Europa: meno prestiti e minori risorse finanziarie di facile accesso, rendono necessario migliorare l’efficienza delle attività aziendali per poter ottenere buoni risultati. Continua quindi la pressione sull’efficientamento, anche del marketing.

10. AI, questa rivoluzione evoluzione!
Nel 2024 aziende e professionisti attenti useranno almeno 5 strumenti AI-based. “Parliamo di strumenti AI centrici come Midjourney o i duellanti ChatGPT-Gemini; oppure di strumenti intrisi di AI come Canva per le immagini, Vizard per video, Jasper per i testi” – conclude Ivan Cogliati.

AEB acquisisce ExperTI e consolida la posizione nel settore enologico

AEB, Gruppo specializzato in biotecnologie, ingredienti naturali e sistemi di sanificazione e filtrazione per la produzione di vino, birra e altri alimenti e bevande, annuncia l’acquisizione di ExperTi, azienda italiana operante nella distribuzione e commercializzazione di biotecnologie e soluzioni impiantistiche all’avanguardia per il settore enologico.

“L’acquisizione di ExperTi rappresenta un passo significativo nella nostra missione di crescita nel mercato enologico”, ha dichiarato SimonPietro Felice, CEO del Gruppo AEB. “Uniamo le forze con una società che condivide la nostra visione di innovazione e di eccellenza, ampliando così la gamma di soluzioni offerte ai nostri clienti”.

Per guidare e gestire questo nuovo capitolo, SimonPietro Felice affida la conduzione dell’azienda ExperTi alla nuova Amministratrice Delegata Elena Guglierame, dirigente e parte del management team di AEB dal 2019, con esperienza in programmi di innovazione e sviluppo del business, e con un background da manager in società di consulenza strategica e in aziende della distribuzione.

“ExperTi è una azienda con un potenziale straordinario fatto di persone, competenze, prodotti e soluzioni di indiscussa qualità, che possono essere messe a disposizione di un mercato ancora più ampio e globale” commenta Elena Guglierame. “Con il supporto di AEB intendiamo consolidare la posizione di ExperTi come azienda e marchio di riferimento nell’enologia, ampliandone l’organizzazione, rafforzando il livello di supporto e di servizio al cliente, e accelerando il processo di diffusione sul mercato internazionale”.

Apulia Distribuzione entra in Gruppo VéGé. Obiettivo: 20 miliardi entro il 2030

Ad appena una manciata di settimane dal “divorzio” con Carrefour, Apulia Distribuzione annuncia un nuovo sodalizio e ufficializza il proprio ingresso in Gruppo VéGé: l’azienda di Rutigliano guidata dai fratelli Antonio e Massimo Sgaramella porterà nel Gruppo VéGé 378 punti vendita dislocati in cinque regioni del Sud, oltre al format dell’ingrosso Cash&carry Tuttorisparmio presente a Brindisi, Lucera, Corato e Capurso.

“L’arrivo di Apulia Distribuzione rafforza la nostra posizione nel mercato e nel contempo segna un passo decisivo verso il futuro” commenta Giovanni Arena, Presidente di Gruppo VéGé. “Puntiamo a raggiungere e superare gli ambiziosi obiettivi che ci siamo prefissati tra cui il traguardo di 20 miliardi di euro di fatturato entro il 2030″.

“Con il supporto del gruppo VéGé, confidiamo di raggiungere obiettivi ancora più elevati e di continuare a stabilire nuovi standard di eccellenza nel nostro settore” aggiunge Massimo Sgaramella, Vicepresidente di Apulia Distribuzione. “Abbiamo condiviso sin da subito l’approccio in merito alla sostenibilità nutrizionale che si allinea perfettamente con i valori e le qualità dei nostri progetti “Rossotono” e “I Naviganti”, assortimenti ricercati provenienti da filiere certificate. Siamo pronti per affrontare le sfide che il futuro ci riserva, e sono convinto che, lavorando insieme, costruiremo un successo ancora più significativo”.

Nuovo bilancio di sostenibilità per Leroy Merlin: cresce la decarbonizzazione

Attraverso il Bilancio di Sostenibilità 2022, Leroy Merlin descrive i suoi impegni presi con la comunità e il pianeta. Con 52 negozi in Italia, 7 showroom e un e-commerce da più di 1,5 milioni di referenze, tutte le sue attività sono improntate alla generazione di un impatto positivo, da un punto di vista ambientale, sociale ed economico.

Nel 2022 l’azienda ha generato oltre 1 miliardo e 800 mila euro di ricavi dalle vendite e dalle prestazioni, in crescita del 10% rispetto al dato del 2021. Di questo, il 94% è stato distribuito agli stakeholder, sotto forma di acquisti ai fornitori, salari, oneri finanziari, imposte e liberalità, e solo il 6% è stato trattenuto in azienda. Ma non solo. Leroy Merlin Italia garantisce a tutte le proprie persone modalità di condivisione del valore economico generato dall’azienda attraverso la partecipazione ai benefici e ai risultati aziendali. Ogni persona che fa parte dell’azienda può decidere di diventare azionista del Gruppo ADEO, in un’ottica di condivisione dei risultati a lungo termine. A oggi, il 95% delle persone di Leroy Merlin Italia è azionista del Gruppo.

Lo sviluppo personale e professionale delle persone viene perseguito attraverso programmi di formazione appositamente progettati. Questi programmi non solo favoriscono la crescita individuale, ma contribuiscono anche a rafforzare l’azienda, rendendola più competitiva. Solo nel 2022 sono state erogate oltre 114.000 ore di formazione.

Nel corso del 2022 sono stati compiuti significativi sforzi per rafforzare le iniziative a tutela delle pari opportunità e valorizzazione delle pluralità, con particolare attenzione a progetti come “FormidAbili”. Lanciato nel 2021 in collaborazione con (Ri)generiamo e l’agenzia per il lavoro AbileJob, il progetto FormidAbili è stato portato avanti durante il 2022, rappresentando un percorso di inclusione lavorativa per persone con disabilità intellettive, che ha portato al coinvolgimento complessivamente di 45 persone.

Sul fronte della decarbonizzazione, l’obiettivo del Gruppo Adeo è chiaro: ridurre del 50% le proprie emissioni entro il 2035 rispetto al 2021 e raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. In quest’ottica si inseriscono gli impegni di decarbonizzazione di Leroy Merlin Italia. Attualmente, il 78% dei consumi energetici, sia diretti che indiretti, è alimentato da energia autoprodotta o acquistata da fonti rinnovabili, registrando un aumento di 4 punti percentuali rispetto al 2021. Questo risultato è stato raggiunto grazie alla continua installazione di pannelli fotovoltaici (attualmente su 23 negozi) e all’acquisto di energia elettrica rinnovabile, attestata grazie ai Certificati di Garanzia di Origine.

Con l’indicatore del BES – Benessere Equo e Sostenibile – Leroy Merlin Italia ha misurato il beneficio prodotto dalle sue attività, valutando le performance aziendali in considerazione anche delle esternalità generate. Nel 2022 il Beneficio generato da queste attività è stato di oltre € 54 milioni, in aumento del 59% circa rispetto ai valori del 2021, grazie all’incremento del capitale economico, di quello umano e di quello sociale e alla riduzione dell’impatto negativo sul capitale ambientale, grazie al progetto “Energia del Bosco”, incentrato su attività ecosistemiche per la valorizzazione della biodiversità.

Nhood archivia un 2023 da record e pianifica nuovi obiettivi

Nhood, società internazionale di soluzioni immobiliari, si appresta a chiudere il 2023 in bellezza con oltre 1.500 operazioni commerciali siglate con importanti brand del panorama retail nazionale e internazionale e due grandi aperture portate a termine nel corso dell’anno (ToDream, il più grande Urban District del Piemonte inaugurato ad aprile, e il Merlata Bloom Milano, il lifestyle center dal cuore verde a Milano). Il 2023 è stato quindi un anno intenso di successi che si è concluso in positivo anche per i fatturati. A distinguersi in modo particolare le performance del mondo fashion e della ristorazione.

Tra gli ultimi obiettivi messi a segno: siglato l’accordo per la nuova apertura di Two Way a Porte di Sassari, il primo in tutta la Sardegna. Al Centro Commerciale Borgo D’Abruzzo aprirà invece il Twenty Fashion Store, multibrand locale di abbigliamento donna che arriva nel mall con 620 mq di GLA. Sempre nelle Marche, presso il Centro Commerciale Conero, si celebrano le importanti aperture dei nuovi store Terranova e Calliope, di metrature maggiori rispetto agli standard. Infine, al Centro Commerciale Fanocenter, si completa il mix merceologico con Wycon.

La catena di dolce e salato ODStore arriva per la prima volta in Sicilia presso due centri gestiti da Nhood: al Centro Commerciale Porte di Catania, che si caratterizza anche per l’arrivo del brand di streetwear Snipes, e al Centro Commerciale Etnapolis, reso più competitivo grazie alle aperture dei negozi Barbuti e Harmont & Blaine, dotati di nuovi format. Al Centro Commerciale Porte dello Jonio è stato inaugurato il primo store tarantino di Mango che si aggiunge alle nuove aperture di Legami e Miniso, rispettivamente, il primo per la prima volta in un centro commerciale pugliese, il secondo al suo primo approdo in Puglia. Al Centro Commerciale Neapolis, infine, food court completata grazie all’inaugurazione del ristorante KFC.

Alberto Risso è il nuovo Chief Financial Officer di Poke House

Poke House, brand nato in Italia nel 2018 con oltre 1000 dipendenti nel mondo e un giro di affari di 100 milioni, ha nominato Alberto Risso nuovo Chief Financial Officer. Professionista con oltre un decennio di esperienza vissuto tra l’Europa e gli Stati Uniti d’America, Risso vanta una profonda expertise nell’ambito del product retail con focus particolare sui temi dell’innovazione, profittabilità e strategie di crescita aziendale.

Il manager ha iniziato il suo percorso professionale in Deloitte & Touche, collaborando con diversi gruppi multinazionali operanti nel settore produttivo e retail, per poi esordire in Eataly, inizialmente nel ruolo di Finance Manager e successivamente in quello di Finance Vice-President North America presso la sede di New York. Nel 2021 gli viene offerto il ruolo di CFO di Gruppo, carica che lo ha visto direttamente coinvolto in operazioni straordinarie e nella pianificazione del percorso di crescita. Risso risponderà direttamente al CEO di gruppo Matteo Pichi e coordinerà un team di più di dieci persone che operano in diversi Paesi.

La sua nomina completa la fase di strutturazione che quest’anno ha visto l’ingresso di Elisa Pagliarani in qualità di Direttore Generale di Poke House, a capo di un leadership team sempre più rafforzato e strutturato pronto per continuare nello sviluppo retail all’interno di una categoria, quella del Poke, che sta dimostrando di non essere una moda temporanea ma di rappresentare una nuova categoria rilevante all’interno del food retail.

“Sono davvero entusiasta di iniziare questa nuova avventura in una realtà giovane e dinamica. Spero di poter contribuire fin da subito al successo dell’azienda attraverso una gestione finanziaria strategica capace di essere lungimirante ed efficace” ha detto Risso pochi giorni dopo la sua nomina.

Con l’obiettivo di supportare la crescita, si colloca anche la consulenza di Narek Verdian ex CTO di Glovo che accompagnerà Poke House nello sviluppo della tecnologia a supporto come App, CRM proprietario e sviluppo dell’infrastruttura tecnologica.

Bilanci nel fashion, il 2023 è stato l’anno dell’eleganza e del look minimal

Il 2023 è ormai agli sgoccioli ed è tempo di bilanci, anche in ambito fashion. Il motore di ricerca di moda Stileo ha recentemente pubblicato la classifica dei brand e degli articoli più popolari durante l’anno sulla piattaforma, osservando l’evoluzione dei gusti degli italiani in fatto di moda.

Se il 2022 era stato l’anno del ritorno alla normalità, evidenziato da un’esplosione dei colori vivaci come arancio, viola e verde e dal boom del casualwear, negli ultimi dodici mesi si è registrato un vero e proprio back to basics: l’accoppiata bianco e nero è stata quella più amata, insieme ai colori neutri. Inoltre, se casualwear è stata la parola d’ordine dello scorso anno, il 2023 ha registrato la crescente popolarità di un trend opposto: i capi e accessori eleganti, con un picco di popolarità di capi e accessori appartenenti a queste categorie.

I brand più amati
Hogan è il brand più apprezzato in assoluto, e vince anche nella categoria scarpe sia uomo che donna, mentre Michael Kors è il secondo marchio più amato dagli utenti. Conosciuto per le sue handbag, non a caso il brand è anche la parola chiave più utilizzata per cercare le borse da donna. A chiudere il podio è invece la moda premium targata Liu Jo. Per quanto riguarda gli abiti, Elisabetta Franchi è il filtro più utilizzato per le ricerche, sia per i vestiti corti che per quelli lunghi. Il marchio italiano risulta essere particolarmente adatto per le grandi occasioni ed è il filtro più utilizzato assieme agli aggettivi “estivo” ed “elegante” e “da cerimonia”.

Gli articoli più popolari
L’articolo più cercato è il completo da uomo, che segna il ritorno alla vita mondana anche per la moda maschile. Seguono gli accessori da donna: le evergreen Converse bianche e gli occhiali da sole di Prada. Se in ambito capi dominano le opzioni eleganti, nelle calzature è la sneaker a fare da padrona, sia per l’uomo che per la donna. Di recente, infatti, lo stile formale è stato rivisitato e si sceglie sempre più spesso di creare look che rappresentino il perfetto mix tra raffinatezza e comodità. Per esprimere questa necessità vengono eletti come principali brand Hogan, Premiata, Liu Jo e Nike.

I colori dell’anno
Il 2023 è stato caratterizzato dai colori neutri e dai look minimal. I trend che si sono susseguiti nelle varie stagioni, come il quiet luxury, hanno reso lo stile contemporaneo più classico e ricercato. Le tonalità più cercate sono state nero, il bianco e marrone, colori versatili da poter utilizzare in svariate situazioni. La tendenza si riflette anche negli accessori: le scarpe più cercate sono nelle tonalità bianco e nero. Per quanto riguarda gli altri colori, vincono il blu e il rosso, grazie allo stile marinière diffuso nell’autunno e all’esplosione del rosso sulle passerelle, seguiti dal verde, un must-have nella scorsa stagione primaverile.

Fine della collaborazione negli acquisti tra Carrefour e Apulia Distribuzione

Natale da separati in casa per Carrefour Italia e Apulia Distribuzione, master franchisee attivo in Puglia, Calabria, Campania, Basilicata e Sicilia. La collaborazione sul fronte degli acquisti tra le due società è stata sospesa, ma l’azienda di Rutigliano (BA) fondata dai fratelli Antonio e Massimo Sgaramella continuerà a utilizzare le insegne del gruppo francese per il 2024. Ad annunciare la notizia è una nota, in cui si legge che “Dopo quattro anni di partnership commerciale Carrefour Italia e la società Apulia Distribuzione hanno deciso di sospendere la partnership sugli acquisti per diversi orientamenti sulle future strategie commerciali su scala nazionale e internazionale. Apulia Distribuzione nel corso del 2024 continuerà ad operare mantenendo l’utilizzo dell’insegna Carrefour sulla propria rete di negozi”. Dal canto suo, Carrefour Italia ribadisce che “continuerà a sviluppare e a rafforzare la propria presenza su tutto il territorio nazionale con la formula del franchising e del master franchising, confermando inoltre la consolidata partnership con Etruria Retail”.

Qualche cenno “storico” può aiutare a inquadrare meglio la vicenda. Attivi nel commercio all’ingrosso sin dagli anni ’80, i fratelli Sgaramella nel 2001 fondano Apulia Distribuzione, che nel 2004 sigla un accordo di master franchising con Auchan. A partire dal 1° gennaio 2020, in conseguenza dell’acquisizione da parte di Conad delle attività italiane di Auchan, Apulia Distribuzione passa sotto le insegne Carrefour. La stessa scelta era stata fatta da Etruria Retail, società cooperativa toscana dalla storia ancora più lunga. Nata nel 1961 e tra i fondatori di Conad nel 1962, Etruria Retail è entrata in Crai nel 1994, per poi affiliarsi ad Auchan nel 2000 con un contratto di master franchising e infine legarsi – sempre dal 2020 – a Carrefour. Nel 2022 Apulia Distribuzione ha registrato un fatturato di 804 milioni di euro (fonte: Reportaziende) e conta oltre 300 punti vendita.

Euro Company dona 8 tonnellate di prodotti a Banco Alimentare

In occasione delle festività natalizie, l’azienda romagnola Euro Company, attiva nel settore della frutta secca ed essiccata, ha rinnovato la collaborazione con Fondazione Banco Alimentare Emilia Romagna Onlus attraverso la donazione di circa 94.000 confezioni di frutta ricoperta al cioccolato, corrispondenti ad oltre 8 tonnellate di prodotti.

Si tratta di un impegno concreto, che testimonia l’attenzione verso la comunità, il territorio e il pianeta. Un sodalizio, quello tra Euro Company e il Banco Alimentare, destinato però a non esaurirsi: nel corso del mese di gennaio infatti, seguirà un’ulteriore donazione di 5.400 vasetti di crema mix frutta secca 100% a marchio Rifrutta, “la crema che non spreca”, per un quantitativo di oltre 900kg. Una crema pura, 100% mandorle, nocciole, arachidi e pistacchi, senza alcuna aggiunta di zuccheri, oli o altri additivi.

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