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Report Everli sui consumi del 2022, italiani sempre più salutisti

Il quarto report annuale di Everli, marketplace della spesa online, fotografa i trend che hanno caratterizzato la spesa online degli italiani negli scorsi dodici mesi. Frutta e verdura continuano a primeggiare nel carrello online degli italiani, confermandosi per il terzo anno consecutivo in vetta alle categorie di prodotto più acquistate. Questa tendenza “healthy”, in crescita già dallo scorso anno, si riflette anche in nuove abitudini alimentari: nel 2022, merendine e dolci escono per la prima volta dalla top 10 dei prodotti più comprati.

Dallo studio emerge anche una maggiore richiesta di praticità e comodità. Compare così nella classifica delle categorie più acquistate nel Bel Paese una vasta gamma di cibi pronti per essere gustati, come i formaggi – da quelli fusi a fette (3°) agli spalmabili (5°), passando per la mozzarella (7°) – il prosciutto (6°) e alcuni “convenience food”, quali i sughi pronti (8°) e la carne o il pesce in scatola (10°).

I dati di Everli mostrano come lo scorso anno gli italiani abbiano scelto la spesa online anche per l’acquisto di bevande. Infatti, osservando le categorie di prodotto più acquistate, ben 3 su 10 riguardano il mondo del beverage. Nello specifico, l’acqua minerale si conferma come la bevanda per eccellenza e sale al 2° gradino del ranking dei 10 prodotti più comprati nel 2022, mentre il vino e la birra (4°) tornano in graduatoria dopo un’assenza di ben tre anni. La top 10 vede poi l’ingresso delle bibite gassate (9°), categoria che per la prima si fa spazio in questa speciale classifica.

Le abitudini di acquisto online degli italiani
Negli ultimi mesi le dinamiche dei consumi degli italiani sembrano aver risentito dell’instabilità geopolitica e della crescente inflazione. Secondo i dati di Everli, nel 2022 gli acquisti hanno registrato un picco importante nella parte iniziale dell’anno, quella che va da gennaio e marzo e che precede l’insorgere dell’instabilità globale che ha portato all’attuale carovita. Osservando le abitudini di spesa settimanali, sembra che gli abitanti del Bel Paese si dividano equamente in due gruppi, entrambi accomunati dal desiderio di non “rubare” tempo prezioso al fine settimana con l’incombenza della spesa: chi preferisce fare scorta appena prima del week-end e chi attende l’inizio della settimana per rifornire frigo e dispense. Il venerdì e il lunedì sono stati infatti i momenti più gettonati per dedicarsi alla spesa online negli ultimi dodici mesi.

A differenza del passato, però, gli italiani nel 2022 si sono mostrati meno “mattinieri” e a comprare online generi alimentari e prodotti per la casa ci hanno pensano poco prima della pausa pranzo: infatti, è mezzogiorno l’orario che ha registrato il maggior numero di ordini sulla piattaforma. Inoltre, complici anche i ritmi sempre più frenetici, gli acquisti “on-the-go” si confermano la soluzione preferita lungo lo Stivale, con un crescente numero di ordini effettuati via smartphone: secondo i dati di Everli, sono ben 7 utenti su 10 ad affidarsi all’app quando si tratta di fare la spesa online. È proprio la possibilità di guadagnare tempo, delegando gli acquisti a uno shopper affidabile, a rendere questa prassi particolarmente vantaggiosa: basti pensare che lo scorso anno la spesa online ha permesso un risparmio medio di 70 km e 10 ore per utente.

La mappa dei sapori della Penisola
Indagando più nel dettaglio i dati di Everli e mettendo a confronto le abitudini di acquisto online da nord a sud della Penisola, emergono interessanti curiosità e differenze su gusti e comportamenti degli italiani.

Nel corso del 2022 Roma è stata la città che ha acquistato il maggior numero di prodotti ortofrutticoli, aggiudicandosi lo scettro di più “salutista” del Paese. Il podio regionale, invece, vede un pari merito: l’Emilia-Romagna, in testa dal 2019, deve ora condividere il primo posto con Lombardia e Veneto. Nel ranking delle province con i maggiori acquisti di frutta e verdura entrano infatti anche Milano (2°), Padova (6°), Varese (8°) e Verona (9°), che si affiancano a due veterane, ossia Bologna (4°) e Forlì-Cesena (10°).

Se tre regioni si contendono il titolo di più “healthy” d’Italia, quello di più golosa ha una sola vincitrice: la Lombardia, con Varese (3°), Milano (4°), Bergamo (6°) e Brescia (8°) tra le 10 città in cui si sono registrati gli ordini maggiori di dolciumi. E a livello provinciale? Roma detiene anche questo primato, mentre Venezia si posiziona seconda.

I consumi più significativi di carne e pesce si sono registrati a Torino, seguono Roma e Trieste. La classifica continua con Pordenone (4°) e Udine (5°), rendendo il Friuli-Venezia Giulia la regione che ha effettuato il maggior numero acquisti in questa macro-categoria alimentare.

Qualitaly, ricevuto a Marca il premio ADI Packaging Design Award

La sesta edizione del premio ADI Packaging Design Award si è tenuta al Marca Private Label Conference and Exhibition 2023 lo scorso 19 gennaio. Una commissione di esperti ha selezionato i vincitori tra le oltre 900 aziende espositrici. Il premio, nato per valorizzare i prodotti più innovativi nel comparto packaging è stato assegnato da una commissione di esperti formata da Anna Tortoroglio (Art Director, docente incaricata packaging presso Accademia Di Belle Arti, Bologna), Fabio Bignardi e Katia Mascia (DOC Design) Waldimiro Bendandi (Designer della comunicazione, art director) e Valentina Downey (Presidente ADI Delegazione Emilia-Romagna). La commissione ha ricercato i prodotti in grado di coniugare il packaging con l’innovazione e l’eccellenza progettuale. La Menzione d’Onore a discrezione della giuria è stata assegnata alla gamma di prodotti Qualitaly.

È stata Valentina Downey ad assegnare il premio ed esporre la motivazione: “Un riconoscimento per il progetto di immagine coordinata nel settore Food Service declinato in più categorie merceologiche, che dimostra attenzione alle necessità dell’utente in ambito professionale, favorendo l’utilizzo responsabile del prodotto in cucina attraverso il linguaggio cromatico e informazioni facilmente modificabili e trovabili”.

Cooperativa Italiana Catering, azienda operante nel settore distribuzione al Food Service, è quindi vincitrice con il rinnovato packaging dei prodotti Qualitaly. Il brand nato nel 1993, rinnova il look in occasione dei suoi trent’anni. Già noto nel settore della ristorazione professionale per la qualità della linea grocery, Cooperativa Italiana Catering ha deciso di estendere il marchio anche agli altri settori, che già commercializzava con brand diversi, declinando così la gamma su più linee di prodotto e su tre diverse temperature. Qualitaly diventa così la prima marca trasversale per il settore ristorazione professionale.

A ricevere il premio il Presidente di Cooperativa Italiana Catering Roberto Zanobi che esterna la sua gratitudine: “Grazie innanzitutto per questo premio, è una grande soddisfazione, ma soprattutto per il riconoscimento del progetto a cui la nostra Cooperativa tiene molto”. E ancora spiega la natura della Cooperativa che nasce per tutelare un tessuto di piccole-medie aziende del settore della distribuzione al Food Service, mercato del consumo fuori casa, oggi tutela dai colossi della commercializzazione web e dall’entrata nel settore di fondi di investimento esteri.

Le aziende associate si sono sempre distinte per la ricerca di prodotti di qualità contrassegnati dalla marca Qualitaly, una gamma di prodotti che abbraccia più categorie merceologiche, declinate su tre temperature. Con il nuovo restyling del brand, presentato al pubblico in occasione del Marca, la Cooperativa ha voluto non solo identificare maggiormente i propri prodotti con un design innovativo, ma fare del packaging uno strumento di comunicazione. L’etichetta è molto di più che un adempimento di legge. È arricchita da informazioni utili per dosare gli alimenti e utilizzarli al meglio.

I prodotti Qualitaly sono testati dallo Chef stellato Lucio Pompili, proprietario del ristorante Symposium di Cartoceto nelle Marche, che ne verifica la resa e restituisce i contenuti al packaging. Inoltre il linguaggio cromatico delle confezioni che distingue le singole categorie merceologiche dei prodotti è studiato per una miglior rotazione dei prodotti in dispensa. Il restyling della linea Qualitaly è progettato per ottimizzare l’uso degli alimenti ed evitare sprechi in cucina. Cooperativa Italiana Catering si fa così portavoce di una condotta responsabile nei confronti innanzitutto del cibo, ma anche dell’energia, nell’indicazione dei tempi di cottura. Qualitaly è una proposta anti-spreco testata e dichiarata nei packaging dei prodotti.

L’ideazione del nuovo packaging è basata su uno studio di settore effettuato dalla Dottoressa Manola Scomparin, Responsabile Commerciale della Cooperativa nell’ambito del Master di Filosofia Del Cibo e del Vino presso l’Università Vita-Salute San Raffaele, promosso dalla Direzione e mosso dalla passione condivisa per la ristorazione e la volontà di: “Non vedere appiattita la più grande risorsa che abbiamo in Italia”, come sottolinea il Presidente Zanobi. La direzione artistica è stata affidata allo studio creativo PaperPlane che ha saputo interpretare nel packaging i valori della Cooperativa.

Ma questo riconoscimento non finisce nei giorni della Fiera perché “Chi viene selezionato per questo premio concorre al Premio per l’Innovazione ADI Design Index 2023 e i prodotti con questa pubblicazione all’assegnazione del premio Compasso d’Oro, il premio più antico e autorevole per il design mondiale” come ricorda Valentina Downey al termine della premiazione.

Marketing, crescono le opportunità ma serve competenza per ottenere risultati

Durante l’evento di Netcomm – il Consorzio del Commercio Digitale Italiano – incentrato sullo scenario e sulle sfide del digital marketing per l’eCommerce e il new retail in Italia, si è parlato di come il marketing oggi costituisca un sistema complesso e occorra seguire costantemente le sue evoluzioni per rispondere alle esigenze di un consumatore sempre più attento e propenso a impiegare il proprio tempo per cercare gli articoli di interesse online.

Nell’era post-cookie, tutto questo passa anche per live streaming commerce, social commerce e nuovi spazi virtuali, canali, ma anche strumenti da sperimentare e comprendere per poter proporre offerte distintive in chiave di prodotti e servizi.

L’appuntamento, dal titolo “Meno budget e più risultati, il digital marketing nell’era dell’incertezza”, ha riscosso ampio consenso, coinvolgendo i principali imprenditori, manager ed esperti di aziende e merchant che gestiscono piattaforme e servizi di digital marketing.

“È ormai chiaro che l’abbandono dei cookie non determini una rinuncia alla profilazione del consumatore e alla personalizzazione del marketing digitale, a patto di adottare una strategia omnicanale e trovare nuove strade per entrare in contatto e instaurare rapporti diretti con i clienti”, ha commentato Roberto Liscia, Presidente di Netcomm. “Si tratta di passare da una strategia basata sui third-party data a una in cui i first-party data siano centrali. Questo è possibile solamente sfruttando ogni punto di contatto del customer journey del cliente, avvalendosi dei nuovi canali digitali e investendo in strumenti tecnologicamente innovativi che permettono di raccogliere e clusterizzare i dati. È quindi urgente investire in strumenti e competenze digitali”.

A caccia di informazioni online: il ritratto del consumatore multicanale
Negli ultimi anni, il percorso di acquisto è mutato profondamente e sono emersi nuovi comportamenti, sempre più associabili a quelli della generazione Z: i consumatori oggi sono più consapevoli, esigenti e multicanale. L’online è entrato a far parte dei canali preferenziali per raccogliere informazioni su prodotti e brand, dati che poi orientano le scelte di acquisto. I consumatori dedicano sempre più tempo alla ricerca online e rispondono positivamente nei confronti di comunicazioni, prodotti e servizi customizzati. Ne deriva un customer journey sempre più articolato e multicanale, caratterizzato dall’attivazione di touchpoint online e offline. Tutto ciò ha forti ripercussioni sulle strategie di marketing, che si dimostrano efficaci quanto più riescono a diversificare i mezzi e a padroneggiarli, sfruttandone le specificità e creando esperienze personalizzate.

Il digital marketing nell’era dell’incertezza: sfide e opportunità
A rendere il contesto attuale incerto sono diversi fattori, primo tra tutti il rallentamento della crescita degli acquisti online che si sta stabilizzando dopo il boom dei due anni pandemici. Poi da un lato c’è il progressivo abbandono dell’uso dei cookie di terze parti e l’aumento dell’attenzione alla privacy che limitano la possibilità di profilare il consumatore con i metodi tradizionali; dall’altro, l’aumento dei costi del digitale pone nuovi interrogativi sul contesto competitivo del settore. Al tempo stesso emergono nuovi canali e strumenti di comunicazione digitale: live streaming commerce, social commerce e i primi metaversi, con conseguente aumento della complessità per la progettazione di esperienze digitali personalizzate.

Si tratta di modalità e canali spesso ancora in fase di sperimentazione e dalle regole non ancora ben definite, ma che saranno decisivi nei prossimi anni per creare soluzioni di marketing distintive, facendo leva sui big data e sulle innovazioni della marketing automation per ottimizzare gli investimenti e aumentare il conversion rate. Sono concetti condivisi dalla maggior parte delle realtà del settore, che infatti considerano prioritari l’aumento dei budget (il 71% lo considera fondamentale) e lo sviluppo di competenze e del team (indicato dal 64%).

La cipolla rossa di Tropea a Identità Golose con chef Enzo Barbieri

«Promuovere attraverso la Cipolla Rossa di Tropea Calabria Igp l’immagine del territorio in cui viene coltivata e viene esportata in tutto il mondo è un impegno che continua a essere rinnovato» dichiara il Presidente Giuseppe Laria, annunciando la partecipazione del Consorzio di Tutela Cipolla Rossa di Tropea Calabria IGP alla 18esima edizione di Identità Golose, il congresso internazionale di cucina e pasticceria d’autore ospitato dal Mi.Co – Milano Congressi in programma da sabato 28 a lunedì 30 gennaio.

La dolcezza e croccantezza della Rossa di Tropea saranno raccontate al pubblico internazionale attraverso le ricette ed i piatti della memoria dell’agrichef Enzo Barbieri, tra gli ambasciatori della Calabria straordinaria a tavola.

Coppo calabrese, anelli di cipolla dorata, zafarani cruschi, le cipolizze scangiate (scottate) a rosetta; il propano: panino con cipolla dorata fritta con capocollo di maiale nero e Caciocavallo Silano; crema di cipolla dolce con peperoncino su pane di miglio; cipolla caramellata servita con tocchetti di formaggio e frittata di cipolla su medaglioni di pane di Tessano. Questa è la combinazione di piatti e ricette che saranno proposte agli ospiti che transiteranno davanti allo spazio emozionale del Consorzio. L’esperienza del gusto è garantita.

“La rivoluzione, il ritorno degli chef internazionali, gli spazi innovativi e le nuove aree tematiche – sottolinea Daniele Cipollina, direttore marketing del Consorzio – sono solo alcune delle novità in programma per la prossima edizione di Identità Milano. Un’edizione ricca di sorprese, curiosità e nuovi spunti di riflessione e dialogo che ci rende portavoce di un cambiamento positivo nell’ambito del settore enogastronomico”.

Conad solidale, donati oltre 2 mln di euro a 25 ospedali italiani

Attraverso l’iniziativa solidale “Con tutto il cuore, colleziona gesti d’amore” realizzata in partnership con Goofi by Egan, Conad ha donato oltre 2,2 milioni di euro a 25 ospedali italiani.

Conquistati dai gufi realizzati con materiali green diventati personaggi adatti alle decorazioni natalizie durante le passate festività, i clienti Conad hanno dato un prezioso contributo visto che per ogni premio distribuito, Conad ha devoluto 50 centesimi a favore degli ospedali per sostenerne i reparti pediatrici su tutto il territorio italiano.

“Siamo orgogliosi di aver dato il nostro contributo agli ospedali e ai reparti pediatrici di tutta Italia, grazie a una iniziativa che ha coinvolto i nostri clienti, le Cooperative e i Soci, dimostrando ancora una volta che agendo tutti insieme, attraverso piccoli gesti, si possono raggiungere grandi risultati” dichiara Francesco Avanzini, Direttore Generale di Conad – “Essere vicini, con gesti semplici, concreti e continuativi, alle Comunità in cui operiamo è parte del DNA di Conad, espressione del nostro essere Persone oltre le cose”.

La collezione, composta da 12 Goofi, è realizzata in ABS 100% riciclato e disegnata da artigiani italiani per supportare e valorizzare le aziende del territorio. Questa iniziativa si inserisce in un progetto di sostegno ai reparti pediatrici già avviato a livello nazionale a dicembre 2021 e che aveva permesso attraverso l’attività “Con tutto il cuore per un grande progetto di solidarietà”, una donazione pari a 1,9 milioni di euro.

L’impegno dedicato alle partnership sostenibili e, in particolare, alle iniziative di fidelizzazione a sostegno delle persone e delle comunità, rientra nel progetto di sostenibilità di Conad “Sosteniamo il futuro”, basato su tre dimensioni fondamentali: rispetto dell’ambiente, attenzione alle persone e alle comunità, valorizzazione del tessuto imprenditoriale e del territorio italiano.

Gli ospedali e i reparti pediatrici interessati dalle donazioni sono i seguenti:

Fondazione dell’Ospedale Pediatrico G. Salesi di Ancona
Ospedale Santa Annunziata di Chieti – Reparto Pediatria Neonatale
Ospedale Ferdinando Veneziale di Isernia – Reparto Pediatria
Ospedale Madonna delle Grazie di Matera – Reparto Pediatria
Ospedale Antonio Perrino di Brindisi – Reparto Terapia Intensiva Neonatale
Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia – Reparto di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale
Ospedale dei Bambini “Pietro Barilla” di Parma
Ospedale dei Bambini di Brescia
Ospedale di Piacenza – Dipartimento Materno Infantile Area Neonatologia e Ostetricia
Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo
Ospedale dei Bambini Vittore Buzzi di Milano
Pediatria dell’Ospedale di Rimini
Istituto di ricovero e cura a carattere Scientifico Materno-Infantile Burlo Garofolo di Trieste
Reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’Azienda ULSS N.2 Marca Trevigiana di Treviso
Fondazione Bambino Gesù Onlus di Roma
Associazione Sandremo Per Arnas G. Brotzu di Cagliari
Fondazione Monasterio Per l’Ospedale del Cuore di Massa
Fondazione Sant’Orsola di Bologna
Istituto Gaslini di Genova
FORMA – Fondazione Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino
A.U.L.C.I. (Associazione Umbra Lotta Cardiopatie Infantili)
Fondazione Santobono Pausilipon di Napoli
Azienda Ospedaliera di Cosenza – Dipartimento di Pediatria
Ospedale dei Bambini “G. Di Cristina” Arnas Civico di Palermo
Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari di Trento – Dipartimento di Pediatria

Snack, lo studio di Mondelēz evidenzia un ruolo in costante espansione

Mondelēz International ha pubblicato il quarto rapporto annuale State Of Snacking, uno studio che esamina i comportamenti dei consumatori a livello globale e investiga i driver di scelta degli snack da parte dei consumatori. Il rapporto analizza gli atteggiamenti e i comportamenti in materia di snack di migliaia di consumatori intervistati in 12 Paesi. I risultati illustrano l’espansione del ruolo degli snack, che sempre più spesso sostituiscono i pasti tradizionali nella vita dei consumatori.

I principali risultati mostrano che i consumatori di tutto il mondo consumano snack:

Quotidianamente – Lo snack è un punto fermo – il 71% dei consumatori fa uno spuntino almeno due volte al giorno.

Consapevolmente – il 78% dei consumatori dichiara di prendersi più tempo per assaporare gli snack e il 61% afferma di dedicare del tempo a porzionare gli snack prima di mangiarli.

Frequentemente – I consumatori sostituiscono sempre più spesso i pasti con gli spuntini, con il 55% che dichiara una maggiore propensione a consumare uno snack tra i tre pasti principali.

In modo sostenibile – La riduzione degli sprechi è una priorità assoluta, con 7 consumatori su 10 che dichiarano di privilegiare gli snack con meno imballaggi e il 72% che dichiara di riciclarli.

“Il nostro rapporto State Of Snacking conferma che, in questi tempi difficili, i consumatori di tutto il mondo considerano i loro snack preferiti come un piacere accessibile e necessario”, dichiara Dirk Van de Put, Chairman e CEO di Mondelēz International. “Gli snack continuano ad essere un modo per i consumatori di relazionarsi con gli altri o di godersi un momento di piacere durante la loro giornata, dimostrando ulteriormente la nostra convinzione che ogni snack può essere consumato in modo consapevole”.

L’indagine dimostra che i consumatori cercano snack per soddisfare diverse esigenze nella loro vita. La maggioranza ha dichiarato di consumare regolarmente uno snack per premiarsi (78%) e per un senso di comfort (77%), risultati condivisi dall’85% dei millennial per entrambi i motivi. Il contesto attuale sottolinea anche l’importanza della riconoscibilità del marchio, con il 67% che dichiara che preferirebbe comprare una minore quantità della sua marca preferita di snack, piuttosto che acquistare una generica alternativa meno costosa.

“I consumatori di oggi sono più consapevoli che mai dei loro consumi e questo include la salute e il benessere, nonché l’impatto sul pianeta”, ha aggiunto Martin Renaud, Chief Marketing and Sales Officer di Mondelēz International. “I risultati di questo rapporto continuano a contribuire alla nostra strategia di leader globale nel settore degli snack, con un’attenzione particolare al cioccolato e ai biscotti e un impegno per uno snack consapevole e sostenibile”.

Il rapporto State Of Snacking 2022 è scaricabile qui

Granarolo sostenibile, arrivano bottiglie del latte con tethered cap

Nell’ottica del miglioramento continuo della ricerca e sviluppo sul packaging, nell’ultimo anno Granarolo ha lavorato per intervenire sulle bottiglie del latte alto pastorizzato in PET al fine di ridurre la grammatura del collo della preforma e del tappo che è stato ancorato alla bottiglia per evitare dispersioni nell’ambiente.

Il nuovo tappo del latte Granarolo punta all’obiettivo di riduzione del peso degli imballaggi primari e secondari, infatti ha un meno 30% di plastica rispetto al suo predecessore, rimane agganciato alla bottiglia e non va disperso nell’ambiente, rendendo più facile la raccolta e il riciclo. Contestualmente alla novità relativa al tappo, il peso delle bottiglie nei vari formati prodotti è stato ridotto mediamente del 13% rispetto alle bottiglie commercializzate nel corso del 2021.

“Il tappo tethered cap, che prevede l’ancoraggio del tappo alla bottiglia nell’ottica di ridurre al massimo la dispersione di plastica, è stato inserito in bottiglie monomateriale in PET ed è stato studiato in esclusiva per Granarolo, prima fra le aziende dairy ad anticipare la direttiva europea”, ha dichiarato Filippo Marchi, Direttore Generale del Gruppo Granarolo. “Lo scorso anno è stato avviato un grande lavoro anche sui nostri yogurt a marchio Yomo”, continua Marchi. “66 milioni di vasetti/anno sono stati convertiti da plastica a carta e a regime, quando la conversione di tutte le linee sarà ultimata, saranno 185 milioni di vasetti/anno”.


In merito alle bottiglie di latte in PET saranno prodotte 7,3 milioni di confezioni di latte al mese, cioè oltre 85 milioni di confezioni/anno con il nuovo tappo (-30% di plastica) e una preforma alleggerita (-13% di plastica). Per quanto attiene le referenze si tratta di tutte le bottiglie del latte pastorizzato a temperatura elevata Granarolo in tutti i formati (1 l, 500 ml, 1,5 l), delle bottigliette di Kefir 500 ml, del latte per l’infanzia Latte Crescita 3 e Granarolo Bimbi 500 ml. Con questo effetto combinato di riduzioni Granarolo prevede di risparmiare oltre 355.000 kg di plastica in un anno: si tratta di 537 ton di CO2 eq pari all’illuminazione annua di un paese di 7.760 abitanti.

Packaging nel largo consumo, italiani sempre più attenti a sostenibilità

Pochi giorni fa, a Marca 2023, è stato presentato l’ultimo aggiornamento dell’Osservatorio Packaging del Largo Consumo curato da Nomisma. Al centro del focus – condotto su un campione rappresentativo di oltre 1.000 responsabili di acquisto tra i 18 e i 65 anni – una riflessione sul ruolo che il packaging sostenibile ricopre nei modelli d’acquisto alimentare degli italiani in uno scenario caratterizzato da scenari inflattivi e da una congiuntura economica non favorevole.

Per recuperare gli effetti dell’inflazione sul budget familiare l’88% degli italiani sta adottando strategie di risparmio che vanno dal ridurre gli sprechi (nel 58% dei casi), all’acquisto di prodotti e servizi in offerta o promozione (51%) fino alla rinuncia all’acquisto di prodotti/servizi superflui (45%).

In questo scenario non semplice, la sostenibilità continua a rivestire per gli italiani un ruolo importante. Per il 35% dei rispondenti, questa, unita all’attenzione all’ambiente rappresenta un fattore determinante per le scelte future, mentre il 57% dichiara di tenerne conto. Nello specifico, quello energetico e idrico è l’ambito in cui l’80% delle famiglie presta più attenzione, seguito dall’acquisto di prodotti alimentari e bevande (77%), e mobilità e spostamenti (56%). Per gli italiani sostenibilità significa anche fare scelte di acquisto che prendono in considerazione le caratteristiche del packaging, veicolo di valori e informazioni diventato sempre più importante per il 92% degli intervistati.

In tale contesto, il green packaging definisce sempre di più le scelte di acquisto food tanto che negli ultimi 12 mesi il 65% delle famiglie italiane ha inserito nel proprio carrello un prodotto perché aveva una confezione più sostenibile rispetto a quella di altre marche. Al contempo, il 19% ha smesso di acquistare un prodotto perché il packaging non era considerato sostenibile.

Un prodotto senza overpacking (58%), interamente riciclabile (56%), con ridotte quantità di plastica (47%) contiene le tre caratteristiche di sostenibilità più ricercate nel food packaging. Considerando i materiali maggiormente impiegati nel packaging, il cartone per bevande risulta essere maggiormente percepito come sostenibile nelle bevande (59%). Quando si tratta di prodotti confezionati è invece il vetro il materiale ritenuto più green (67%), seguito dal cartone per bevande.

Anche l’etichetta riveste un ruolo importante nei confronti di un consumatore che nel tempo è diventato sempre più esigente e attento. Le informazioni presenti in etichetta che influenzano maggiormente le scelte di acquisto alimentari sono l’origine delle materie prime, nel 54% dei casi, le modalità di riciclo della confezione (48%), i metodi di produzione del prodotto (40%), l’impatto ambientale della confezione (38%), la catena di fornitura e filiera (36%).

1 italiano su 5, però, non è soddisfatto delle informazioni a disposizione per valutare la sostenibilità di prodotti alimentari e bevande e del packaging alimentare. In particolare, il 76% degli italiani vorrebbe trovare in etichetta immagini o punteggi che indichino il livello di sostenibilità dei prodotti alimentari e delle loro confezioni.

“Il 67% degli italiani è convinto che, anche se ci sarà un rientro dell’inflazione, i prezzi non torneranno ai normali livelli degli ultimi anni con conseguenze dirette sul carrello della spesa. Malgrado un’erosione del potere di acquisto e il ricorso a inevitabili strategie di risparmio, sta crescendo in modo significativo la sensibilità degli italiani verso l’acquisto di prodotti caratterizzati da un packaging che non solo deve presentare caratteristiche di sostenibilità, ma che dovrebbe anche essere un veicolo per trasmettere valori e informazioni utili a supportare la decisione di acquisto” – commenta Silvia Zucconi, responsabile market intelligence & business information di Nomisma.

Maiora si allea con Ergon ed entra nel canale discount

È stata presentata poche ore fa a Marca la joint venture tra il gruppo pugliese Maiora ed Ergon che ha dato vita ad ARDita, nuova società che ha come obiettivo la realizzazione di Ard discount sia diretti che affiliati in Puglia e nelle altre regioni presidiate da Maiora nel Centro-Sud. 

Maiora ed Ergon hanno vissuto insieme i vari cambiamenti del contesto distributivo e sono accomunate dall’attenzione per il proprio territorio, dalla valorizzazione del patrimonio umano e dalla ricerca dell’efficienza.

Maiora apporta la profonda conoscenza del territorio e le relazioni costruite grazie a più di 500 punti vendita distribuiti nelle varie regioni. Ergon, con oltre 380 punti vendita all’attivo di cui 220 discount, dal canto suo, ha lavorato al progetto Ard, ridefinendolo e potenziandolo.

Il Consiglio di Amministrazione di ARDita è composto da 5 consiglieri: Luigi Peschechera, il Presidente, Marco Sgarioto Amministratore delegato, Clara Cavalieri, Gerardo Cignarale e Grazia De Gennaro Consiglieri.

Ergon e Maiora hanno già assegnato ad ARDita gli obiettivi del 2023 prevedendo la realizzazione sia di punti vendita diretti che in franchising. ARDita ha sede a Barletta e, in attesa di sviluppi che la portino a strutturarsi autonomamente, nella fase iniziale si appoggerà alle strutture logistico/organizzative di Maiora ed Ergon.

illy Iperespresso Y3.3, ora disponibile in altri tre colori

Manca meno di un mese a San Valentino e la illy Iperspresso Y3.3 potrebbe rappresentare un’idea regalo da fare al proprio partner.

Per coloro che sono particolarmente attenti alle novità di design, la Y3.3 è la soluzione perfetta: una macchina da caffè espresso dalle linee pulite che offre un’esperienza d’uso facile e intuitiva, con massima sintesi tra estetica e praticità.

Oltre al classico rosso illy, la macchina disegnata dall’architetto Piero Lissoni è ora disponibile in tre nuove tinte pastello: arancio, giallo e verde, in aggiunta alle varianti già presenti (bianco, nero e azzurro).

 

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