Lush fa restyling in Buenos Aires a Milano: più ordine e focus sul prodotto

Scaffali in legno riciclato realizzato da artigiani locali tra Brescia e Bergamo, scuri per dare più risalto al prodotto, piastrelle bianche e fasce nere da cui risaltano i colori sgargianti dei saponi e delle confezioni, aria vintage, che richiama gli anni ’50 inglesi ma anche le vecchie cucine di campagna e il mondo del circo; esposizione “verticale” per categoria (prima era tutto un po’ mischiato); migliore utilizzo dello spazio e più chiarezza espositiva dovuta anche all’aumento delle referenze (200 nuove quest’anno su un totale di 300): sono queste le novità del nuovo corso di Lush, azienda inglese specializzata in cosmesi naturale che in Italia ha 30 pdv diretti e 6 in franchising.

Abbiamo visitato il punto vendita di corso Buenos Aires, il primo a Milano a “cambiare pelle”. In 35 mq tante sono le novità rispetto al passato. I primi negozi già vent’anni fa esibivano quel look shabby chic, legno chiaro riciclato, ceste, scritte a mano su lavagna che ormai vanno per la maggiore un po’ ovunque. Forse per questo l’azienda guidata da Mark Constatine ha deciso di differenziarsi e guardare avanti. Partito dal flagship di Oxford Street inaugurato lo scorso aprile, il restyling interesserà per ora la parte europea degli oltre 900 pdv Lush in 50 Paesi.

Alessandro Andreanelli, Amministratore Delegato di Lush Italia, ci ha spiegato il senso dell’operazione.
«Nel 2015 Lush ha celebrato il suo 20° anniversario e per festeggiare al meglio questa ricorrenza abbiamo inaugurato un imponente flagship store a Londra, nella centralissima Oxford Street. È il negozio Lush più grande al mondo, si sviluppa su tre piani e su una superficie di quasi 1.000 mq, e rappresenta l’emblema dell’innovazione del brand. A seguito dell’apertura di Oxford Street abbiamo avviato un progetto di restyling dei punti vendita in tutta Europa. Anche l’Italia si è allineata a questo progetto, che segue in tutto e per tutto il concept inaugurato con Oxford Street, a partire dal restyling del punto di vendita di Padova a settembre. Il nostro progetto accoglie in pieno la rinnovata filosofia del brand che si propone di coinvolgere sempre più il cliente anche a livello emotivo, accogliendolo in ambienti capaci di regalare una shopping experience unica e avvolgente».

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Nei negozi rinnovati, oltre all’estetica, i clienti troveranno altre novità e di che genere?
«Grazie al progetto di restyling ci poniamo l’obiettivo di comunicare, attraverso ogni più piccolo dettaglio nel punto vendita, i valori chiave che da 20 anni contraddistinguono Lush: lo spirito innovativo che si fonde alla forte artigianalità e alla costante attenzione all’ambiente, l’offerta di prodotti freschi, fatti a mano, 100% vegetariani, realizzati utilizzando materie prime equosolidali e rigorosamente non testati sugli animali. I nostri punti vendita vogliono coinvolgere i clienti in una shopping experience distintiva e si propongono di rappresentare e raccontare al meglio le peculiarità del brand: abbiamo inventato i nostri prodotti in maniera non tradizionale e offriamo ai clienti prodotti freschi e auto-conservanti in un’industria orientata a far durare i prodotti anni e anni. Con l’apertura di Oxford Street inoltre abbiamo introdotto quasi 60 nuovi prodotti, da rivisitazioni di prodotti iconici a vere e proprie innovazioni di settore, come ad esempio i dentifrici solidi e le gelatine da doccia».