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Super, Clear e Social: nasce l’etichetta di Coralis che dà voce alla qualità

Super, Clear e Social: ecco gli aggettivi della nuova etichetta protagonista del nuovo progetto di Coralis: Etichètto, un nuovo modo, immediato e riconoscibile, di identificare i prodotti che rispondono a criteri che assicurino la salubrità di ciò che mangiamo e che ci permettano di risalire tutta la filiera.

Attenzione, non si tratta di una private label. Al contrario, il progetto nasce in nome di una collaborazione con i produttori e vuole essere un programma etico, uno strumento che renda trasparenti e affidabili (clear label) i prodotti alimentari, mettendo queste prerogative al servizio dei consumatori (social label).

Etichètto, insomma, non sostituisce la marca del produttore, ma la integra (super label), attestandone le qualità, i tracciati ed i percorsi.

Ad oggi i prodotti rientrati nella selezione sono circa un centinaio (35 i produttori), ma l’obiettivo è di giungere a 150 entro settembre.

Ma perché Etichètto?

Eleonora Graffione foto 1«Prima di tutto per enfatizzare la radice della parola etica, all’interno di questo progetto. E poi, etichètto si presta anche a qualche calembour. Infatti – precisa Eleonora Graffione, presidente di Coralis – può anche essere considerato un verbo: io etichetto, cioè io scelgo un prodotto perché è tutto quello che dice di essere. In questo modo il cliente torna ad essere protagonista dei suoi acquisti, un protagonista cosciente e libero. E poi perché no, io etichetto potrebbe trasformarsi in un noi etichetto, una community culturale del cibo all’interno della quale far nascere dibattiti, iniziative, nuove idee…».

Quali prodotti potranno essere etichettati?

«I parametri di selezione sono semplici- spiega il presidente– ma tassativi. Perché un prodotto possa rientrare nel progetto Etichètto, deve infatti essere:

  • Trasparente
  • Italiano
  • No OGM
  • Controllato
  • Privo di ingredienti nocivi
  • Dotato di filiera certa

Una volta introdotti a scaffale i prodotti Etichètto non si rischierà di emarginare agli occhi del consumatore quelli esclusi, perché non rispondenti a tutti i sei criteri?

«Ammetto che non sarà automatico spiegare il progetto ai clienti, servirà puntare su una comunicazione efficace – precisa Graffione – ma ritengo che sarà un modo per enfatizzare il valore della Scelta, con la “S” maiuscola».

Quale sarà il posizionamento di prezzo?

«Sarà deciso di comune accordo con i produttori, ma sarà comunque un posizionamento ragionevole, anche perché la sfida di Etichètto è proprio quella di conciliare alta qualità del prodotto con prezzi accessibili». (C.I.)

 

CRAI punta sul format, sulla multicanalità e sul rapporto con la clientela

Con un fatturato della rete totale pari a circa 4 mld e 850 milioni (pari a un incremento del 24% sull’anno precedente e corrispondente a un netto raddoppio rispetto al 2008) e un energico sviluppo della rete (+323 pdv nel settore alimentare) Crai si conferma anche per quest’anno leader qualitativo del mercato di vicinato, in un’ottica di relazione quotidiana e di familiarità con la propria clientela. Non basta: procede a gonfie vele anche il canale drug, che grazie all’apertura di 270 nuovi negozi, oggi può contare su una rete capillare di oltre 3.000 pdv.

“La soddisfazione cresce – dichiara Marco Bordoli, Amministratore Delegato CRAI Secom – se si considera l’attuale situazione economica con trend ancora negativo. Per fronteggiare la crisi dei consumi e attrarre sia nuovi operatori commerciali, sia nuovi clienti, abbiamo attuato alcune azioni per noi determinanti ai fini del successo: nuovo posizionamento strategico della marca “Nel cuore dell’Italia”, nuovo format per i punti vendita; forte spinta alla marca privata con attenzione alla gamma di prodotti di qualità; potenziamento della rete multicanale sul territorio e nuovo assetto organizzativo della centrale. Inoltre, al comparto food si aggiunge la forte presenza anche nel settore Drug, con oltre 1000 negozi in Italia. Oggi – continua Bordoli – siamo tra i principali leader nella formula distributiva multicanale.”

Progetti per il 2015
In un’ottica di sviluppo, crescita e miglioramento, Crai ha stabilito alcune priorità per l’anno in corso. Innanzitutto partendo dal presupposto che il cliente debba stare sempre al centro. Ma cosa vuole esattamente il consumatore? I dati emersi da una recente customer satisfaction, realizzata su un panel di 7300 clienti, rivelano che sul podio dei desideri di chi acquista non vengono messi sconti e promozioni (stabili al quarto posto) ma gentilezza, pulizia, servizio e facilità nel fare la spesa.

Ed è con queste aspirazioni che si deve fare i conti, proponendo iniziative, attività e soluzioni in grado di essere apprezzate e di incrementare la fedeltà all’insegna. Altro elemento strategico in grado di valorizzare le performances del Gruppo è quello di lavorare sul format del negozio. L’obiettivo, con Progetto Format, è quello di uniformare i punti vendita dell’insegna in modo da fornire un format comune e da offrire ai clienti una medesima shopping experience. Partendo dalle metrature più piccole – sotto i 100 mq – fino ad arrivare a quelle più grandi (oltre i 1000 mq). Uniformare quindi i punti focali del negozio, i display, il visual merchandising, le griglie assortimentali, la gestione della comunicazione in-store, le divise, i ruoli strategici dei reparti, la sequenza merceologica, fino ad arrivare al risparmio energetico. Ad oggi sono venti i negozi test, monitorati sulla base di alcuni parametri prestabiliti (come scontrino e margini) e pronti ad essere confrontati con il modello antecedente.

E in questa vision “store centrica”, si innesta il terzo driver di successo: la formazione. Per questo il Gruppo continua anche ad attivarsi con impegno sulle nuove generazioni di imprenditori. Per il 2015 il calendario della proposta formativa prevede:

  • Commercial & marketing retail
  • Il banco ortofrutta
  • Leadership e organizzazione del lavoro
  • La redditività
  • Comunicazione efficace
  • Operatività di punto vendita
  • Giovani Crai “Lo sviluppo della leadership”
  • La gestione del rischio di credito
  • Conoscenza dei vini e valore aggiunto indiretto
  • Il banco SAFO
  • Pane e Pasticceria
  • La gestione delle risorse umane
  • Monitoraggio nuove aperture

Ed eccoci al quarto asset: focalizzarsi sui localismi, un impegno ben sintetizzato dal pay off “Nel cuore dell’Italia” teso a sottolineare il legame con il territorio. E in questa direzione si muove pure il concept “A due passi da qui”, che ha lo scopo di valorizzare i prodotti e le eccellenze locali, dando così la giusta riconoscibilità al territorio, ai piccoli produttori, all’eccellenza italiana. Infine i prodotti a marchio: oggi rappresentano il 19,28% della quota di mercato e registrano un + 1% sul 2013; per questo costituiscono un tavolo di lavoro promettente su cui l’insegna si ripropone di crescere ancora, per superare la soglia del 20%. (C.I.)

Il pollo “tutto d’un pezzo” Sadia dopo gli spot tv lancia una nuova referenza

Conquistare anche quei clienti salutisti che guardano con diffidenza li “elaborati di pollo” industriali, surgelati o non, che costituiscono il 70% del mercato potenziale: è questo l’obiettivo primario della linea Premium di Sadia, composta per il 100% da tranci interi di filetto di pollo.
La la gamma dei Premium è costituita, insieme al capofila Cordon Bleu, da Cotoletta e Nuggets e da giugno, arriverà la nuova Cotoletta agli Spinaci, anch’essa totalmente priva di carne separata meccanicamente. La linea Premium è appena stata protagonista di una campagna TV appena conclusasi sulle reti RAI.

Sadia fa parte del gruppo brasiliano BRF, responsabile del 9% del commercio internazionale di proteine e settima azienda alimentare nel mondo per capitalizzazione di mercato. Nel 2014 BRF ha avviato una nuova struttura amministrativa in Brasile e in altri Paesi, per aumentare la flessibilità e il potenziale di crescita. Nel 2014 ha aperto il suo 57esimo stabilimento nel mondo e primo nel Medio Oriente, ad Abu Dhabi. L’azienda dispone anche di 47 stabilimenti in Brasile, 7 in Argentina e due in Europa (nel Regno Unito e nei Paesi Bassi).

Pedon a Expo, impresa sostenibile dal seme allo scaffale

Il Gruppo Pedon si presenta a EXPO Milano 2015 presso il Padiglione The Waterstone di Intesa Sanpaolo, prendendo parte all’iniziativa “Ecco la mia impresa”, lo spazio dedicato alle eccellenze del Made in Italy, per dare loro visibilità sulla scena internazionale dell’Esposizione Universale. Annunciata l’imminente apertura di un nuovo impianto produttivo in Egitto, vera testa di ponte per «aprire nuovi sbocchi commerciali verso i Paesi del bacino mediterraneo e del Medio Oriente», come ha detto l’amministratore delegato del gruppo Remo Pedon.

«Esportiamo in 45 Paesi del mondo, operiamo in 5 continenti con i nostri stabilimenti produttivi – ha proseguito – impegnandoci costantemente per lo sviluppo economico e sociale del territorio, nel pieno rispetto delle risorse naturali e della cultura locale, promuovendo un corretto e sano stile alimentare. Questi sono i principi che ci caratterizzano da più di trent’anni, e che presentiamo all’Expo di Milano: un modello industriale vincente, dal seme allo scaffale».

Pedon si caratterizza infatti per l’integrazione verticale della filiera e per l’attenzione posta a temi fondamentali come la sicurezza alimentare, la promozione di una sana e corretta cultura alimentare e le attività svolte in ambito etico, sociale e ambientale.

All’interno del Padiglione esposte le gamme più rappresentative delle linee I Salvaminuti, Dalla Buona Terra, Biologica Pedon, C’è di Buono, Bioritmi, Italia Tipica e Lenticchia Pedina. Cereali, legumi e semi tradizionali e a rapida cottura, convenzionali e biologici, acquistabili anche presso il Temporary Shop NaturaSì e il supermercato del futuro Coop.

 

 

Cooperativa Etruria (Simply): bilancio 2014 in crescita a 200 milioni di euro

Bilancio 2014 positivo per Cooperativa Etruria, master franchisee di Simply Italia: il fatturato si assesta oltre 200 milioni di euro. I ricavi da vendite e prestazioni consegnano ai soci una gestione economica in salute, con un trend positivo e un fatturato verso soci e clienti che cresce di 8 milioni di euro, grazie all’incremento ottenuto in tutti i settori merceologici, a eccezione del settore carni che continua a subire la particolare crisi dei consumi che si ripete ormai da anni a livello nazionale.

Utili a 1,9 milioni di euro, che l’assemblea dei soci ha deciso di distribuire agli associati sotto forma di ristorni.

Con il 54% delle vendite l’area senese, grossetana e aretina mantiene la prima posizione per ricavi, seguita dal nord della Toscana, con il 29% e dall’area che raggruppa Umbria, Alto Lazio e Abruzzo, con una percentuale del 17%. Il patrimonio netto supera i 33 milioni di euro e copre il 60% del capitale immobilizzato della Cooperativa, che conta su una rete di 294 supermercati a insegna Simply distribuiti su tutta l’Italia centrale su circa 90 mila mq di superfici totali di vendita; più di 3.000 addetti tra rete diretta e punti vendita associati e quasi 500 dipendenti tra Cooperativa Etruria e società del Gruppo.

La cooperativa Etruria opera con quattro insegne: Simply Store, Simply Market, Punto Simply e La Bottega. I negozi a insegna sono 294, di cui 7 Simply Store, 37 Simply Market, 110 Punto Simply e 140 punti vendita La Bottega. La maggior parte dei supermercati si concentra in Toscana (205 punti vendita), seguita da Umbria (57); Lazio (25); Liguria (4), Abruzzo (2) e Emilia Romagna (1). Al centro di distruzione alimentare, che ha sede a Badesse (Siena), fanno riferimento molti altri negozi tradizionali per il rifornimento quotidiano.

Graziano Costantini, direttore generale Cooperativa Etruria
Graziano Costantini, direttore generale Cooperativa Etruria

«Di fronte a uno scenario difficile –  ha commentato Graziano Costantini, direttore generale della Cooperativa Etruria – segnato da una crisi, iniziata ormai sette anni fa, ci siamo adoperati per continuare ad adottare politiche commerciali a sostegno dei nostri soci. Il 2014 è stato l’anno in cui abbiamo proseguito il piano di crescita, rafforzando il nostro volto di azienda sostenibile, attenta all’eccellenza dei territori, alla qualità dei prodotti e orientata verso uno stile di vita sano. Per il futuro il nostro impegno sarà quello di continuare a essere vicini ai territori e di migliorare la qualità della vita delle comunità in cui operiamo».

 

Il bus blu di Nivea per le strade di Milano nei sei mesi di Expo

Le strade di Milano si tingono di blu per tutta la durata di Expo 2015 con il Nivea Sightseeing Blue Bus, che percorrerà un inedito tragitto denominato Linea Blu, offrendo ai visitatori di ogni nazionalità un tour gratuito alla scoperta della città e un’esclusiva shopping experience on the road.

Il pay-off del progetto coincide, infatti, con quello della campagna Nivea 2015 “Dillo con un gesto”, che in questo caso si traduce in un tour offerto gratuitamente a tutti coloro che visiteranno Milano in occasione dell’esposizione universale, confermando l’attenzione della marca verso i propri consumatori.

Copia di Adverteam_Nivea Blue Bus_Apecar«L’allestimento del bus, completamente brandizzato, sia all’interno che all’esterno, richiama quello dei negozi Nivea con il loro suggestivo bovindo, che abbiamo voluto ricreare nella parte inferiore dedicata allo shopping», spiega Alberto Damiani di Adverteam, l’agenzia che dalla fine degli anni Novanta progetta e ralizza le attività below the line per il brand di Beiersdorf.  «In corrispondenza di ogni fermata abbiamo inoltre previsto il posizionamento di un altro mezzo già icona del brand Nivea: gli Ape Car blu che si trasformeranno in punto di informazione in prossimità dei bus stop».

Lungo  il tragitto è inoltre possibile ascoltare la speciale audioguida, realizzata ad hoc da Adverteam con una selezione di brani ispirati alla città, un racconto di parole e musica per accompagnare i passeggeri alla scoperta della Milano più autentica. I più tecnologici possono infine scaricare l’App gratuita Nivea Milano (per iOS e Android) per conoscere in tempo reale la propria posizione lungo il percorso e gli orari di passaggio del bus alla fermata più vicina.

I 170 anni di eccellenza (e successi internazionali) di Fratelli Branca

Nata a Milano 170 anni fa e ancora oggi la sua sede e il suo stabilimento sono rimasti nella città meneghina. È un anniversario d’eccezione quello di Branca, azienda famigliare, oggi alla quinta generazione, che è presente in 160 Paesi del mondo con i suoi prodotti, primo tra tutti il Fernet-Branca (che in Argentina è davvero un cult). Proprio recentemente ha conquistato il quarto posto assoluto, affermandosi come primo brand italiano, con una crescita del 10%, nella classifica internazionale di Shanken’s Impact Databank dedicata ai Top 100 brand di spirits in tutto il mondo che hanno registrato la crescita più veloce.

Un po’ di storia
È nel 1845 che Bernardino Branca e i suoi tre figli iniziano l’avventura proprio con il Fernet-Branca, frutto della loro inventiva e intraprendenza: un prodotto con erbe e radici provenienti da quattro continenti, la cui formula segreta, tuttora custodita dalla famiglia Branca, ha dato vita a un elisir dalle qualità tanto benefiche da essere stato a lungo venduto (fino al 1950) nelle farmacie. La decisione di investire fin da subito in ricerca, insieme alla scelta di seguire le rotte degli italiani in Europa e oltreoceano, soprattutto negli Stati Uniti e in Sud America, furono le due grandi intuizioni della famiglia Branca, che hanno segnato l’esordio di una storia unica, contraddistinta dall’attenzione all’innovazione nel rispetto delle tradizioni, come ricordato nel leitmotiv aziendale “Novare Serbando” (rinnovare conservando).

Su questo leit motiv si è sviluppata l’azienda che oggi ha un portafoglio di prodotti che annovera anche Brancamenta, Stravecchio Branca, Caffè Borghetti, Grappa Candolini, Grappa Sensèa, Punt e Mes, Carpano Classico e Bianco, Antica Formula, Sambuca Borghetti, il distillato premium Magnamater, la vodka Sernova, i vini Chianti Classici Villa Branca, lo spumante Bellarco e l’ultimo nato, Carpano Dry.

Niccolo Branca
Niccolò Branca, presidente e amministratore delegato Fratelli Branca

«Questo anniversario – commenta il presidente e amministratore delegato  Niccolò Branca – segna un traguardo storico per la nostra azienda, ma anche per il made in Italy: la storia di Branca indica come l’attenzione alla qualità, all’innovazione, insieme alla conservazione delle tradizioni, possono fare grande l’impresa italiana facendole superare i momenti difficili senza perdere le proprie radici e i propri valori. Da sempre in Branca poniamo un’attenzione particolare alla ricerca, alla qualità delle materie prime, all’attenzione alle norme etiche e al rispetto per l’ambiente. E soprattutto l’attenzione alla persona, a tutti i lavoratori, che dell’azienda sono parte fondante e ogni giorno ne determinano il successo”.

In occasione dell’anniversario è stato emesso dal Ministero dello Sviluppo Economico il francobollo appartenente alla serie tematica “Le eccellenze del sistema produttivo ed economico” dedicato a Branca ed è stato edito da Rizzoli il volume “Sulle ali dell’eccellenza”: un ritratto dell’azienda, dai celebri prodotti ai manifesti storici alle tappe della sua storia, dalla fondazione a Milano all’espansione internazionale che ne ha segnato lo sviluppo fin dall’Ottocento.

 

A Roma l’8 giugno appuntamento con la Social Media Week

La Social Media Week  che si svolge a Roma dall’8 al 12 giugno (in contemporanea con altre 12 città in cinque continenti) è un evento globale che esplora l’impatto sociale, culturale ed economico dei social media, con l’obiettivo di aiutare le persone e le organizzazioni a connettersi attraverso la collaborazione e la condivisione di idee, esperienze e informazioni.

Ogni anno la SMW realizza diverse conferenze mondiali, in diversi momenti dell’anno (febbraio, aprile, giugno e settembre) e in diverse città di tutto il mondo, con migliaia di individui e organizzazioni che lavorano insieme per ospitare presentazioni, dibattiti, workshop ed eventi di networking.

L’edizione della SMW di Roma, con oltre 55 eventi e più di 200 speaker,  è organizzata da Business International-Fiera Milano Media e  si tiene in contemporanea con Los Angeles e Mexico City.

Nel tema di quest’anno (Mobile Connected Class) la Social Media Week esplorerà l’impatto della tecnologia “mobile”, potente strumento in grado di modificare il presente delle persone secondo tre grandi assi: la vita privata (salute, ambiente, cibo educazione, tempo libero, viaggi, relazioni, informazione); il lavoro (flussi, infrastrutture, sostenibilità, ritmi di lavoro, condivisione idee e conoscenze, pagamenti); la creatività (food, entertainment, tv, cinema, arte, cultura sport).

Tra i temi trattati: App Mobile Ecosystem, Over Meet Under, Expo Sprytelling, Food& App, Social Radio, Wine eCommerce, Content Conversation, Social and Music, Social Network & Cinema, Marketing Automation Content Marketing, Native ADV, App Engagement, Mobile Revolution.

NaturaSì protegge il bio con soluzioni Checkpoint Systems

Individuare una soluzione per abbattere le perdite sul punto vendita, garantendo una maggiore disponibilità dei prodotti a scaffale e migliorando così l’esperienza d’acquisto del cliente: è questo il motivo per cui NaturaSì, catena specializzata nel biologico, ha deciso di dare il via ad un programma di protezione delle referenze sul punto vendita con il supporto di Checkpoint Systems.

La crescente domanda per il bio si è tradotta nell’esigenza di dotarsi di strumenti di protezione del prodotto e di gestione dell’inventario adeguati, senza i quali cresce il rischio di continue rotture di stock e di clienti insoddisfatti.
Partendo dai dati sulle differenze inventariali di NaturaSì, Checkpoint Systems ha potuto pianificare e lanciare una serie di test tra giugno e dicembre 2014, su un punto vendita campione.
NaturaSì ha installato antenne antitaccheggio e applicato etichette antitaccheggio per la protezione di piccoli prodotti e dei freschi. “Come risultato dell’implementazione del programma di prevenzione, è stato registrato un calo delle differenze inventariali pari al 50% (dato riferito a gennaio 2015) – spiega Domenico Mosca, Responsabile Acquisti No Trade – . Le categorie che hanno beneficiato maggiormente del programma sono stati i prodotti food freschi e l’erboristeria”.

“Siamo orgogliosi che NaturaSì abbia ottenuto ottimi risultati in termini di riduzione delle differenze inventariali grazie alla collaborazione con Checkpoint Systems. Siamo accanto al Retailer per supportarlo nelle sfide quotidiane che la gestione dei punti vendita comporta in termini di sicurezza, ma anche di visibilità della merce. Un prodotto sempre disponibile a scaffale migliora l’esperienza d’acquisto del cliente, aumentando le vendite del Retailer”  ha commentato Alberto Corradini, Sales Director di Checkpoint Systems.
NaturaSì ha scelto Checkpoint Systems per la realizzazione del Bio Store all’interno del Biodiversity Park di EXPO 2015. In particolare, NaturaSì sarà presente nel padiglione del Biologico e del Naturale che rappresenta il cuore del Biodiversity Park, un luogo per conoscere la produzione biologica attraverso il racconto della filiera di un’agricoltura eco, sicura e sostenibile.

Amazon dietro le quinte: apre al pubblico il centro logistico di Piacenza

Cade il velo su uno degli aspetti strategici di Amazon. Da giugno sarà possibile partecipare a delle visite guidatepresso i centri di distribuzione in Europa, compreso quello italiano di Castel San Giovanni alle porte di Piacenza. Il centro, aperto l’anno scorso su una superficie di 85 mila metri quadrati ha sostituito quello precedentemente aperto nel 2011 sempre a Castel San Giovanni. Nel centro di distribuzione Amazon riceve, immagazzina smista, imballa e spedisce le merci di deine di migliaia di aziende che vendono i loro prodotti attraverso il marketplace di Amazon, oltre a fornire il servizio di gestione dei resi.

Amm. del. Amazon Logistica
L’amministratore delegato di Amazon Italia Logistica Tareq Rajjal

«Poter vedere da vicino il modo in cui i nostri addetti spediscono decine di milioni di pacchi ogni anno suscita molta curiosità – afferma l’amministratore delegato di Amazon Italia Logistica Tareq Rajjal – e vogliamo offrire l’opportunità a tutti di scoprire cosa accade dopo aver cliccato “Acquista” sul sito Amazon.it».

Così dal 18 giugno – per un giorno al mese – sarà possibile effettuare un tour alla scoperta del dietro le quinte di Amazon.

L’infrastruttura logistica consente una rapida evasione degli ordini: nella giornata di picco degli ordini registrata lunedì 15 dicembre 2014, è stata gestita la spedizione di oltre 249.137 unità in Italia e in oltre 50 diversi paesi esteri. Sono stati così evasi 396.261 ordini di clienti, al ritmo di oltre 4 al secondo.

Centro distributivo amazon 2

Con il programma Spedizione Mattino, 1.301 CAP italiani possono ricevere il prodotto entro le ore 12.00 del giorno successivo. Mentre con Spedizione Sera la consegna è possibile nella stessa giornata in 44 codici postali del milanese.

I tour si svolgeranno ogni terzo giovedì del mese e saranno aperti a tutti i clienti con età superiore ai sei anni. Ogni tour avrà la durata di circa un’ora e il numero massimo di partecipanti sarà di 30 persone alla volta. Per registrarsi è sufficiente collegarsi al sito http://amazontours.it e compilare il modulo di iscrizione.

 

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