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IRI e New Line Ricerche di Mercato: sinergia tra partner strategici

IRI – leader mondiale nella fornitura di informazioni sui mercati del Largo Consumo e sullo shopper – e New Line Ricerche di Mercato – azienda specializzata in analisi di mercato, consulenza e report per le Farmacie Italiane – annunciano la sigla di un accordo di collaborazione finalizzato ad offrire al mercato Consumer Health servizi di informazione e consulenza che consentono di analizzare e monitorare al meglio le dinamiche del comparto in Italia.
Grazie a questo accordo esclusivo, i clienti possono accedere ad un portafoglio completo ed unico nel mercato di soluzioni integrate di dati, analisi e consulenza. La sinergia delle esperienze maturate nei canali mass market e farmacia consente di mettere a disposizione degli operatori la più completa visione d’insieme delle dinamiche del mercato indispensabile per gestire le attività di marketing, vendita e trade marketing con maggiore confidenza ed efficacia.
IRI e New Line Ricerche di Mercato si propongono così come partner strategici ideali per tutte le aziende che operano nel settore del Consumer Health sia sul fronte produttivo che distributivo.
“Questa partnership permetterà di offrire un immediato cambiamento nel valore della nostra offerta grazie ad una visione unica e completa di tutte le dinamiche che caratterizzano il mondo del Consumer Health grazie alla possibilità di sfruttare competenze complementari nei canali della grande distribuzione organizzata e della farmacia”. Ha commentato Angelo Massaro, Amministratore Delegato di IRI in Italia.
Sulla stessa linea d’onda anche  Gabriele Pierani, Presidente di New Line Ricerche di Mercato che ha dichiarato:“Questa partnership ci aiuterà a rafforzare le nostre posizioni in Italia, con l’integrazione delle rispettive competenze. Ma, proprio grazie alla sua dimensione internazionale, IRI ci permetterà anche di affacciarci al mercato europeo”.

AIIPA lancia la Campagna informativa sui prodotti per la prima infanzia

AIIPA, Associazione Italiana Industrie Prodotti Alimentari, lancia la  Campagna “Nutrizione e sicurezza specializzate” che si propone di fare chiarezza sulle caratteristiche e sulla qualità nutrizionale degli alimenti specifici per la prima infanzia, fabbricati e commercializzati nel rispetto della rigorosa normativa vigente. Per meglio identificare la campagna, AIIPA ha lanciato anche un Marchio collettivo,  “Nutrizione e Sicurezza Specializzate”.
“Oggi, solo 1 mamma su 4 è convinta che per il suo bambino sia importante introdurre nella dieta alimenti specifici per la prima infanzia in quanto nutrizionalmente appropriati”, evidenzia Andrea Budelli, Presidente del Gruppo AIIPA Alimenti prima infanzia e prodotti per la nutrizione specializzata. “Con quest’iniziativa, ci auguriamo di contribuire a colmare questo gap informativo, comunicando il valore della categoria degli alimenti per l’infanzia, spesso oggetto di luoghi comuni e informazioni non corrette”.
“Dobbiamo ricordarci che i bambini, in particolare quelli fino ai tre anni, non sono dei ‘piccoli adulti’. – commenta Marcello Giovannini, professore emerito di pediatria dell’Università degli Studi di Milano – Gli alimenti dovrebbero essere scelti con cura per rispondere in modo ottimale alle esigenze nutrizionali e di sicurezza specifiche di un organismo in crescita e, nello stesso tempo, vulnerabile, come quello del bambino. Numerosi studi confermano infatti che l’alimentazione nelle prime fasi della vita svolge un effetto preventivo di numerose patologie che, nella società occidentale, esordiscono sempre più precocemente, come la sindrome metabolica, l’ipertensione e il diabete”.
Sulla base di queste evidenze, di recente, anche il Ministero della Salute ha pubblicato le nuove linee di indirizzo sulla corretta alimentazione ed educazione nutrizionale nella prima infanzia. Queste indicazioni stabiliscono che l’allattamento materno e la lotta contro l’eccesso di proteine nei primi anni di vita sono gli elementi chiave di un’efficace strategia di prevenzione dei disordini alimentari infantili. – prosegue  Giovannini, che aggiunge – Ci sono inoltre vari errori che andrebbero evitati durante lo svezzamento, come la precoce sospensione dell’allattamento al seno (prima del quarto mese), la precoce introduzione di cibi solidi e di latte vaccino, squilibri nell’assunzione di altri macronutrienti, come gli acidi grassi polinsaturi.”
La sicurezza dei prodotti alimentari in Europa e in Italia è garantita da un sistema legislativo e di controllo molto rigoroso. Nel caso degli alimenti per la prima infanzia il legislatore europeo e nazionale ha emanato norme ancora più restrittive per garantire una maggiore tutela di questa fascia di età così vulnerabile.
“Questi alimenti, – aggiunge Budelli – oltre ad essere formulati per rispondere alle esigenze nutrizionali del bambino in crescita fino ai 3 anni, per legge devono assicurare il rispetto di rigorosi standard di sicurezza alimentare, ed essere privi di ogm, coloranti e conservanti. In tal senso il Marchio, che potrà essere dato in licenza alle aziende specializzate in alimenti destinati a questa fascia d’età, ribadisce il nostro impegno a studiare e sviluppare i migliori prodotti specificamente dedicati al periodo dello svezzamento fino ai 3 anni, oltre a rappresentare un’ulteriore garanzia di sicurezza per la salute del bambino.”
La Campagna prevede l’apertura di un sito web informativo, www.alimentiprimainfanzia.it e la distribuzione negli studi pediatrici di poster. I contenuti scientifici delle locandine sono stati condivisi con la Società Italiana di Pediatria (SIP) e con la Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP).

La Campagna e il Marchio saranno presentati in occasione di Milano Pediatria (20-21 gennaio 2017) Sala Leonardo c/o Centro Congressi Stelline, Corso Magenta, 61 – Milano.

Top 10 retailer di Deloitte: per la prima volta entra Amazon

In 250 (parliamo dei più grandi retailer mondiali) hanno raggiunto un fatturato pari a 4.308 miliardi di dollari, nell’anno fiscale 2015*. E si tratta di una cifra in crescita dal 4,3% al 5,2% rispetto all’anno precedente.

Questo uno dei dati più dirompenti emersi dalla  ventesima edizione dello studio Global Powers of Retailing di Deloitte.

E approfondendo ancora un po’, ecco l’altra notizia: il rapporto include anche una lista dei top 50 e-Retailer ed evidenzia come l’80% di essi faccia anche parte dei primi 250 retailer a livello mondiale.

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 La classifica nel dettaglio

Wal-Mart conferma la sua leadership indiscussa. E Costco mantiene la seconda posizione, continuando il percorso di crescita avviato nel precedente anno fiscale e riportando nell’anno un tasso del 3,2%. A seguirli è Kroger che, grazie all’acquisizione dei supermercati Harris Teeter, consolidail 3° posto in classifica.

Ancora due dati: Metro Group esce dalla classifica dei Top 10, mentre entra per la prima volta Amazon, con un fatturato in continua crescita (13,1% rispetto all’anno precedente), alimentato da un costante flusso di innovazioni di prodotto e di servizio per i consumatori.

“Negli ultimi anni abbiamo assistito a un drastico cambiamento nel mondo del retail e nelle abitudini dei consumatori. Il periodo attuale vede una sempre più marcata centralizzazione del consumatore, che è oggi la vera guida, capace di condizionare le proposte di acquisto, alla continua ricerca di autenticità, novità, convenienza, semplicità e creatività. Per andare incontro ai nuovi modelli di consumo, i retailer non tradizionali stanno sviluppando nuovi business model orientati alla personalizzazione e alla volontà di far vivere una vera e propria esperienza di acquisto” – commenta Dario Righetti, Partner Deloitte e responsabile Consumer & Industrial Products – “Proprio in tale contesto si inserisce il successo di Amazon, che per la prima volta entra nella classifica dei Top 10 retailer globali, accanto a colossi quali Wal-Mart e Schwarz Group. Una crescita esponenziale influenzata anche dal rapido consenso ottenuto grazie ad Amazon Prime, il nuovo servizio offerto dall’azienda, che mette ancora una volta al centro le esigenze del consumatore”.schermata-2017-01-19-a-12-07-58

 Europa

Diminuisce il numero delle aziende con sede in Europa, che passano da 93 a 85. Tra le maggiori economie europee la Germania è quella che evidenzia una crescita più elevata, seguita dalla Francia. Le aziende del Regno Unito invece registrano per il secondo anno consecutivo un andamento negativo e la Brexit non è estranea a questo processo, benchè il suo impatto non sia del tutto quantificabile.

“Se analizziamo i dati emersi dallo studio Deloitte sui principali retailer mondiali, si evidenzia come l’andamento dei Top 10, inclusi quelli europei, sia sostanzialmente positivo con buoni segnali di crescita- commenta Ernesto Lanzillo, Partner Deloitte e responsabile per il settore Retail. Fa eccezione Tesco, che nell’ultimo anno fiscale scende di 4 posizioni nella classifica: il calo è però principalmente dovuto alle continue cessioni di divisioni “non core” soprattutto in favore di aziende asiatiche. Da notare, inoltre, che Tesco cresce nel mercato nazionale e rafforza la propria posizione, a conferma della solidità e dell’importanza del bacino UK per nuovi investimenti”.

Le regioni che possono vantare ancora una volta la quota più alta di retailer nella classifica dei Top 250 sono, nell’ordine, Nord America e Europa.

Nonostante le loro grandi dimensioni, la maggior parte dei rivenditori del Nord America non hanno significative attività estere, ma costituiscono tutt’oggi le realtà con la quota più alta di ricavi della classifica, con una media di 23 miliardi di dollari.

Le società europee si confermano invece le più attive in ambito internazionale, con una copertura media di 16 Paesi, valore di molto superiore alla media delle Top 250 (in media, presenza in 10 Paesi).

Da ciò ne consegue come le vendite al di fuori del proprio Paese raggiungano nella media europea quasi il 40% sul totale del fatturato, con picchi di circa 47% per i retailer tedeschi e 46% per i francesi.

In Italia

Per i retailer italiani si registra, nell’anno chiuso al 30 giugno 2016, un andamento nel complesso positivo nonostante si evidenzi, per 3 dei 4 player nazionali in classifica, un calo nel posizionamento globale. Sia Coop che Conad perdono una decina di posizioni nella classifica delle Top 250, collocandosi rispettivamente al 76° e 77° posto. Anche Esselunga passa dalla 121esima posizione alla 125esima. Migliorano sensibilmente invece i risultati di Eurospin, che guadagna 26 posizioni (dal 214° posto al 188°).schermata-2017-01-19-a-12-08-26

I settori merceologici

Per quanto riguarda i diversi settori analizzati, i retailer del settore moda (abbigliamento ed accessori) ancora una volta sono le realtà che hanno registrato i tassi di crescita maggiori, pari al 7,7%, caratterizzati inoltre da margini più alti (7,1%). Segue a poca distanza il settore dei prodotti di beni durevoli e per il tempo libero, con una crescita di ricavi pari al 7,6%, ma con una marginalità nettamente inferiore (3,6%).

L’e-commerce

Le vendite online anche quest’anno hanno rappresentato una quota significativa dei ricavi totali di vendita al dettaglio. L’80% dei 50 maggiori e-retailer sono nella classifica dei Top 250.

Ben 45 delle aziende appartenenti ai Top 50 e-retailer hanno sede negli USA (27 società) o in Europa (18); le restanti 5 provengono da Paesi emergenti (4 dalla Cina e 1 dal Brasile).

È ancora una volta Amazon a registrare i risultati migliori, con vendite di prodotti per 79 miliardi di dollari, seguita da JD.com che, con 27 miliardi di dollari, supera Apple (24 miliardi di dollari). Wal-Mart, leader globale della Top 250 guadagna una posizione di tutto rispetto anche tra i top e-retailer, mantenendo un quarto posto e relative vendite per 14 miliardi di dollari.


*Nota metodologica

Il Global Powers of Retailing considera nelle proprie classifiche un panel di 250 gruppi di retailer presenti in tutto il mondo, variabile di anno in anno in base ai risultati finanziari; le analisi, in dollari americani, fanno riferimento ai dati di bilancio relativi all’anno fiscale 2015, cioè al periodo compreso tra giugno 2015 e giugno 2016.

 

 

 

 

 

 

Prénatal continua il suo progetto di retail design con il Gruppo Masserdotti

Prénatal ha scelto il Gruppo Masserdotti come partner tecnologico per un ampio progetto di retail design, che riguarda sia l’allestimento di nuovi punti vendita, sia il restyling di negozi già esistenti dislocati su tutto il territorio nazionale. Il progetto, iniziato nel 2016, proseguirà anche nel 2017 con nuovi interventi.

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L’azienda bresciana si è impegnata nella realizzazione e nell’installazione di grafiche decorative, promozionali e rappresentative del brand, sia all’interno sia sulle vetrine dei negozi Prénatal. Le stampe, destinate a diverse applicazioni, comprendono: rivestimenti filmici applicati a copertura completa delle vetrine; adesivi murali per la decorazione delle pareti con il logo, per l’identificazione delle categorie merceologiche esposte, delle directory di reparto, per le indicazioni delle offerte e la personalizzazione degli scaffali. Attraverso la stampa diretta sono state prodotte pannellature, anche di grande formato, con immagini di forte impatto e messaggi promozionali dedicati al programma di loyalty promosso dall’insegna. Il team di installatori specializzati del Gruppo Masserdotti ha portato a termine la messa in opera del nuovo look di ciascun negozio in tempi record, da uno a tre giorni in base alla metratura dei punti vendita.

“Grazie all’utilizzo delle più moderne tecnologie a supporto della visual communication, siamo in grado di offrire un’ampia varietà di applicazioni sempre più evolute, facilmente adattabili alle esigenze di comunicazione e di restyling del settore retail e installabili in tempi brevi. – spiega Alberto Masserdotti, CEO dell’omonimo Gruppo – Il continuo aggiornamento tecnologico è mirato a sperimentare le combinazioni più efficaci tra sistemi di stampa e materiali. L’obiettivo è offrire il valore aggiunto di supporti high-tech e performance elevate in ambito squisitamente estetico ma anche di impatto ambientale. In questo progetto di re-design, la qualità dei nostri prodotti e la competenza specializzata del nostro team hanno sicuramente contribuito a valorizzare la percezione del brand Prénatal”.

 

 

Iperal con Cefla anche nel nuovo iperstore di Besana Brianza

Iperal ha scelto di continuare la collaborazione con Cefla per il suo secondo iperstore aperto a Besana Brianza (MB), un punto vendita, di 1.800 mq, costruito recuperando l’area della Fratelli Citterio, da tempo dismessa, per sostituire lo storico supermercato aperto nel 2000. Per il nuovo iperstore di Besana Brianza Cefla ha fornito tutto il suo know-how: a partire dall’ingresso con il carrello “Carty” da 180 litri con le parti in plastica colorate di blu, per continuare con gli scaffali ultra-slim System10, allestiti all’interno e progettati per soddisfare le esigenze espositive sia food sia non food.

La scaffalatura
La scaffalatura

Questa tipologia di scaffalatura è infatti pensata per combinare leggerezza, solidità e design, riducendo l’ingombro e mantenendo una portata adatta a ogni tipo di merce.

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Il box informazioni

Ancora frutto della progettualità Cefla e del suo brand Zenith Shop Design è il box informazioni in legno e accessibile da tutti i lati e con numerosi punti d’ascolto e un’ampia praticità per gli operatori.

Barriera casse
Barriera casse

, ecco anche la barriera casse, composta da 9 banchi Futura Plus da 345 cm, predisposti per l’impianto di posta pneumatica e pensati per migliorare la qualità delle postazioni di lavoro per l’operatore e una miglior user experience del cliente.

Lucart lancia a Marca Tailor Made Paper, personalizzazione con il tablet

Un servizio “su misura” per tutte le insegne e uno stand completamente interattivo: sono le novità che Lucart presenterà a Marca, il Salone internazionale sulla Marca del Distributore organizzato da BolognaFiere in collaborazione con ADM (Associazione della Distribuzione Moderna). Mentre la storia del Gruppo, i numeri e le attività degli stabilimenti saranno “raccontati” attraverso schermi touch in un percorso interattivo, sotto i riflettori ci sarà l’Innovativo progetto Tailor Made Paper, ideato per supportare le aziende della GDO nella scelta e nella confezione di un prodotto “su misura” per i propri clienti. Attraverso i tablet presenti, i professionisti del settore potranno sperimentare la configurazione personalizzata delle confezioni dei prodotti a marchio del distributore – carta igienica, carta casa, tovaglioli e fazzoletti – sulla base delle esigenze riscontrate nei punti vendita, offrendo così alla clientela una gamma di prodotti in grado di soddisfare le loro necessità. Lucart collabora con la quasi totalità delle grandi insegne della GDO a livello europeo.

«Il progetto Tailor Made Paper è frutto del nostro continuo impegno volto a offrire ai clienti un prodotto sempre più in linea con le loro necessità e confermarci come il miglior partner per il distributore moderno» ha dichiarato Massimo Gai, Direttore Commerciale Marketing della Divisione Consumer”.

Lucart Group, gruppo industriale italiano di respiro multinazionale, nato in provincia di Lucca nel 1953, è tra i principali produttori a livello europeo di carte monolucide, prodotti tissue (articoli in carta destinati al consumo quotidiano quali carta igienica, carta per cucina, tovaglioli, tovaglie, fazzoletti ecc.) ed airlaid. Ha un fatturato consolidato di circa 400 milioni di euro e 1.300 dipendenti. La produzione con una capacità produttiva superiore a 300.000 tonnellate/anno di carta, è ripartita in, 7 stabilimenti produttivi (5 in Italia, 1 in Francia, 1 in Ungheria). Le attività produttive dell’azienda sono distribuite su 3 Business Unit (Business to Business, Professional e Consumer), impegnate nello sviluppo e nella vendita di diversi prodotti con brand distintivi tra cui Tenderly, Tutto, Grazie Natural e Smile (area Consumer); Lucart Professional, Tenderly Professional, Fato e Velo (area Professional). I

 

Acquisizioni e fusioni: il 2016 anno d’oro per il settore food&beverage

Il 2016 è stato un altro anno record per acquisizioni e fusioni nell’ambito dell’industria food&beverage: a dirlo la banca dati di bevblog.net che riporta 614 operazioni (18 in più di quelle effettuate nel 2015 ) con una media di quasi 12 ogni settimana. Salta agli occhi un trend in crescita   del 32% rispetto a 5 anni fa (a parte un calo nel 2013).

Acquisizioni food and drink 2011-2016

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Fonte: bevblog.net, Zenith Global

 

 

Acquisizioni per settore merceologico

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Fonte: bevblog.net, Zenith Global


I settori più attivi sono stati: le bevande analcoliche, giunte a ben 74 operazioni, imballaggi (64), prodotti lattiero-caseari (58) e  ingredienti (51). Negli alcolici primeggia il Vino con 49 operazioni finanziarie, in testa rispetto ad alcolici (41) e  birra (37).
Gli incrementi percentuali maggiori rispetto all’anno precedente hanno riguardato i soft drinks (+28%), gli spirits (+46%) e il dairy (+41%)e i prodotti da frono e gli snacks, pressoché raddoppiati. Mentre la birra ha accustao un notevole calo: -34%

Food & Retail, Fattorie Garofalo inizia da Milano la collaborazione con Mondadori Store

Con un investimento di circa 6 milioni di euro Fattorie Garofalo punta sugli spazi retail (dopo stazioni e aeroporti) per il suo format, Mozzarella Bistrot (vedi Fattorie Garofalo Mozzarella Bistrot: un nuovo concept alla Stazione Termini).

In questo senso va l’accordo di collaborazione con Mondadori Retail, che debutterà il 19 gennaio 2017 con l’inaugurazione del Fattorie Garofalo Mozzarella Bistrot nel Mondadori Megastore di via Marghera 28 a Milano.

Intanto, il 10 gennaio scorso ha aperto i battenti il Fattorie Garofalo Mozzarella Bistrot posto nel Centro Commerciale Fiumara di Genova.

Fattorie Garofalo, azienda a capo di un gruppo imprenditoriale con base a Capua (Caserta) impegnato nella filiera bufalina, dalla produzione di latte alla commercializzazione di Mozzarella di bufala campana Dop, carne e altri derivati bufalini, e che fattura circa 70 milioni di euro l’anno, entro il 2017 prevede altre aperture di Fattorie Garofalo Mozzarella Bistrot in Italia, a cominciare da quella della stazione ferroviaria di Napoli Piazza Garibaldi, al momento prevista per fine febbraio. 

«La strategia di espansione del gruppo prende finalmente corpo: partita con il travel retail, intercettato un importante centro commerciale come Genova Fiumara, approda all’esaltazione del binomio food di qualità – cultura, grazie all’inaugurazione del Fattorie Garofalo Mozzarella Bistrot nel Mondadori Megastore di via Marghera a Milano – dice Raffaele Garofalo, presidente di Fattorie Garofalo . Quest’ultima localizzazione ci riempie d’orgoglio, la consideriamo un importantissimo viatico per la nostra futura espansione».

Due le localizzazioni immediatamente precedenti di Fattorie Garofalo, effettuate nel periodo natalizio appena decorso – nel quadro dello sviluppo di un progetto internazionale del retail diretto che prevede investimenti per 6 milioni di euro l’anno: nella stazione ferroviaria di Torino Porta Nuova, in forza di un accordo con Grandi Stazioni Retail, e nello scalo ferroviario di Roma Ostiense, grazie ad un’intesa con Cento Stazioni FS. Per il 2017 è prevista anche l’inaugurazione di un mozzarella bar nel centro commerciale Évry 2 a Parigi.

L’offerta dei Fattorie Garofalo Mozzarella Bistrot comprende un mix di prodotti bufalini da consumare freddi, in abbinamento ad insalate e contorni fantasia, seguiti da macedonie di frutta. Il tutto abbinato a vini di qualità e con la possibilità di gustare un assortimento di alta gastronomia rigorosamente Made in Italy.

Lo sviluppo della strategia di investimento nel retail diretto prevede un investimento medio annuo compreso tra i 5 ed i 6 milioni di euro, accordi commerciali in tutto il mondo, il coinvolgimento di chef stellati per la predisposizione di piatti adatti ad una clientela internazionale eppure sempre basati su prodotti bufalini, e una ricaduta in termini occupazionali importante: sono in corso tra le 90 e le 100 assunzioni, effettuate direttamente dal gruppo Garofalo.

Innovazione, il tuo nome è (ancora) Apple. E non vivi in Europa

Per il dodicesimo anno consecutivo Apple è l’azienda più innovativa del mondo. E per il terzo anno di seguito al secondo posto c’é Google. È il risultato dell’ultima edizione dello studio The Most Innovative Companies relativo al 2016, condotto con interviste a 1.500 capi d’azienda di tutto il mondo e combinando poi i voti con i risultati finanziari degli ultimi tre anni e pubblicato da The Boston Consulting Group, azienda leader della consulenza strategica.

La classifica mette in fila 50 aziende del mondo, e sul podio ci sono Apple, Google e Tesla. Microsoft è stabile al quarto posto, seguita da Amazon, che fa un balzo di 4 posizioni e entra in top 5. Netflix e Facebook irrompono nella top 10 guadagnando rispettivamente 15 e 19 posti. Completano la top ten Samsung, Toyota e IBM. Tra le prime dieci aziende per innovazione spicca quindi l’assenza di qualsiasi azienda europea. La prima, la tedesca Bayer, compare all’undicesimo posto. Gli Stati Uniti restano sempre protagonisti della classifica, con 34 società contro le 22 dell’edizione 2013. Ci sono poi dieci società europee e sei asiatiche.

Alcuni settori sembrano più effervescenti di altri quando si parla di innovazione. Ad esempio il turismo e viaggi, che presenta Expedia, Airbnb e Uber rispettivamente al 31esimo, 21esimo e 17esimo posto. E l’abbigliamento, con le performance di Nike e Under Amour che si identificano sempre di più con il concetto di “digital fitness company”. Bene anche l’automotive. Per BCG, circa il 58% dei consumatori è già disposto a provare una vettura senza conducente e la ricerca e l’elaborazione di progetti che guardano a un nuovo concetto di mobilità sono alla base dei risultati di società come Tesla, BMW (14esima) e Daimler (16esima).

Secondo gli autori – Michael Ringer, Andrew Taylor e Hadi Zablit – i risultati della ricerca segnalano come la velocità del cambiamento e l’impatto che le nuove tecnologie stanno avendo anche su settori tradizionali stiano rendendo cruciale per le aziende la capacità di bilanciare tra innovazione generata all’interno e proveniente da fuori. Le aziende in classifica sono capaci di scandagliare, captare ed elaborare con efficienza i segnali innovativi che giungono da mondi diversi, e sono veloci nel portarli al proprio interno.

Ecco la classifica completa 2016:

1) Apple

2) Google

3) Tesla

4) Microsoft Corp.

5) Amazon

6) Netflix

7) Samsung Group

8) Toyota

9) Facebook

10) IBM

11) Bayer

12) Southwest Airlines

13) Hewlett-Pakard

14) BMW

15) General Electric

16) Daimler

17) Uber

18) Dupont

19) Dow Chemical Company

20) BASF

21) Airbnb

22) Under Armour

23) Gilead Sciences

24) Regeneron Pharmaceuticals

25) Cisco System

26) Pfizer

27) General Motors

28) JP Morgan Chase

29) Johnson & Johnson

30) AXA

31) Nike

32) Expedia

33) Allianz

34) SpaceX

35) Xiaomi

36) The Walt Disney Company

37) Hilton

38) Renault

39) NTT Docomo

40) Intel

41) Marriott International

42) 3M

43) Dell

44) Orange

45) Siemens

46) Huawei

47) Bristol-Myers Squibb

48) Honda

49) BT Group

50) Procter & Gamble

The Boston Consulting Group (BCG), nata nel 1963 ha 86 uffici in 48 paesi e 12.000 professionisti. Per il sesto anno consecutivo, è stata indicata da Fortune fra le cinque migliori aziende mondiali della classifica “100 Best Companies to Work For”.

Acqua Minerale San Benedetto “puffa” tanti premi per le famiglie

Acqua Minerale San Benedetto per la sua linea dedicata ai più piccoli, lancia il nuovo concorso “PUFFA E VINCI SEMPRE” in cui i protagonisti sono i personaggi del film di Sony Pictures “I Puffi – Viaggio nella Foresta Segreta”, in uscita nelle sale cinematografiche il prossimo 6 aprile 2017. Saranno proprio i simpatici e storici ometti blu a diventare i nuovi soggetti  delle grafiche di tutte le bottiglie della linea Baby (Acqua Minerale, The, Camomille e  Bio).

PUFFA E VINCI SEMPRE è il concorso pensato per famiglie e bambini che garantisce un premio certo per ogni partecipazione. Dal 16 gennaio al 31 maggio 2017, infatti, tutti coloro che acquisteranno le bottigliette San Benedetto Baby (più ricche e divertenti grazie alle nuove grafiche che richiamano le immagini del film), troveranno sul retro di ogni etichetta un codice univoco da giocare online o via sms, per ricevere sempre un gadget digitale e provare a vincere i premi in palio.

Inoltre, coloro che parteciperanno a PUFFA E VINCI SEMPRE avranno anche  la possibilità di aggiudicarsi come super premio finale un viaggio per 4 persone (2 adulti + 2 bambini) nella magica  Finlandia, terra che evoca le ambientazione delle avvincenti avventure delle piccole creature blu. Un’esperienza unica che permetterà ai fortunati vincitori di scoprire tutti i segreti di una terra intrigante tra lunghe distese di foreste e l’emozionate spettacolo dell’aurora boreale.

L’estrazione finale premia anche una delle scuole segnalate  che riceverà un buono spesa per l’acquisto di materiale didattico del valore di 1000 euro e un miniset di arredamento in cartone Worldcart.

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