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Cindy Crawford protagonista della nuova campagna “San Benedetto, I love you”

Cindy Crawford: sarà proprio la super modella americana la nuova testimonial della nuova campagna di comunicazione “San Benedetto, I love you” lanciata da Acqua Minerale San Benedetto, nell’anno del suo sessantesimo anniversario.

Lo spot, che si avvale della regia di Gabriele Muccino, è stato girato nella cornice della Città Eterna, rivisitata nei suoi scorci più caratteristici.

Protagonisti di questa storia sono il benessere l’agilità, la bellezza, la leggerezza, la voglia di vivere raccontati attraverso gli occhi di una delle modelle più famose al mondo. Un mix di “emozioni”, in grado di esprimere al meglio quel legame con la purezza, la storia e la tradizione italiana che sempre si rinnova e che Acqua Minerale San Benedetto ha saputo interpretare negli anni, diventandone simbolo ed espressione.

Ad affiancare l’immagine di Cindy Crawford saranno l’Acqua Minerale e il Thè San Benedetto, segreti di bellezza senza tempo della protagonista dello spot, grazie alla loro naturalità e alle maestria con la quale San Benedetto li ha creati, che faranno letteralmente “innamorare” tutti gli italiani. La campagna stampa, invece, vede come autore della fotografia Marco Glaviano, tra i più apprezzati a livello internazionale. Le sue foto sono state esposte in numerosi musei e sono rinomate nelle collezioni pubbliche e private di tutto il mondo.

La nuova campagna, viene lanciata in un anno particolarmente significativo per Acqua Minerale San Benedetto che compie 60 anni, un traguardo importantissimo raggiunto da leader di mercato che verrà festeggiato in grande stile con diverse attività su tutto il territorio nazionale.

DoveConviene oggi raggiunge 8 milioni di utenti: lo scenario competitivo

“DoveConviene, traslando su digitale l’abitudine di massa di leggere il volantino per decidere in quale negozio andare e cosa comprare, gode di una diffusione ormai molto importante in diversi paesi, dove è entrata nell’elite di quello 0,01% delle app mobile che fanno il 90% dell’utilizzo reale dei consumatori”. Con questa affermazione Stefano Portu (ideatore della piattaforma insieme ad Alessandro Palmieri) ci racconta la genesi e lo sviluppo della loro start up.

Siamo già tra le prime 5 app di shopping in Italia, Brasile e Messico, disponibili anche in Usa, Spagna e Indonesia e veniamo utilizzati già da 15 milioni di utenti, il doppio rispetto a un anno fa.

In Italia, dove lo sviluppo è iniziato prima, è l’app più utilizzata su base mensile nel settore retail e la seconda italiana più utilizzata in assoluto (escludendo gli operatori telefonici). Numeri impressionanti e che continuano a crescere in doppia cifra ogni trimestre”.

Leggi qui l’intervista integrale

Pedon, dopo la prima carta “al fagiolo”, lancia quella alla lenticchia. 100% riciclabile

Pedon, big player del settore di cereali, legumi e semi, dopo il lancio (lo scorso anno)  di CRUSH Fagiolo (la prima carta per il packaging alimentare nata dagli scarti della lavorazione dei fagioli) propone CRUSH Lenticchia, una nuova carta 100% riciclabile e biodegradabile.

 “CRUSH Lenticchia conferma il nostro impegno nella promozione di attività economiche rispettose dell’ambiente – racconta Luca Zocca, Marketing Manager – L’idea di recuperare gli scarti vegetali delle nostre lavorazioni e reintrodurli in un ciclo economico circolare si è dimostrata vincente e il nostro continuo lavoro nel progetto ha portato a questo nuovo importante risultato che ci permette di allargare i possibili usi e settori di destinazione”.

Come CRUSH Fagiolo, anche CRUSH Lenticchia nasce dalla  collaborazione con Favini, cartiera italiana tra i leader globali nella realizzazione di specialità grafiche a base di materie prime naturali, che ha condiviso con Pedon conoscenze specifiche di settore realizzando una carta eco-sostenibile e che azzera gli sprechi, consentendo un risparmio del 15% di cellulosa proveniente da albero e una diminuzione del 20% di emissioni di gas effetto serra.

Il risultato è una carta dalla colorazione bianca naturale, leggermente porosa al tatto e con i residui del legume ben visibili in superficie. Adatta non solo all’impiego nel packaging alimentare, CRUSH Lenticchia si presta anche a ogni tipo di lavorazione cartotecnica e di stampa, anche nel mondo dell’editoria.

CRUSH Lenticchia sarà utilizzata infatti per la stampa di due numeri (oltre 8.000 copie) del magazine Materia Rinnovabile, bimestrale internazionale bilingue (italiano-inglese), autorevole punto di riferimento del settore della sostenibilità e che tratta di tematiche della bio-economia e dell’economia circolare. “L’idea di utilizzare e sperimentare nuove carte derivate da scarti agroalimentari, è nata dopo il fortunato incontro e l’inizio di una collaborazione con Favini – spiega Federico Manca, responsabile relazioni internazionali della rivista – L’utilizzo di carta CRUSH Lenticchia per la stampa del nostro magazine è sicuramente una forte scelta di immagine per restituire ai nostri lettori, anche a livello tattile, la concretezza dei concetti di sostenibilità e impatto ambientale che affrontiamo nella rivista”.

Avvertenze sul pacchetto, dopo le sigarette con Mars arrivano sugli snack ipercalorici

Farà discutere la decisione, per una volta presa dall’alto, è il caso di dirlo, di Mars Food che metterà un avvertimento sulla confezione dei suoi snack ipercalorici per stabilire un consumo massimo, oltre il quale l’assunzione può diventare dannosa. La decisione è parte del programma Global Health and Wellbeing Ambition, che intende informare su stili di vita ed alimentari sani per tutta la famiglia.

La multinazionale basata a Bruxelles ha individuato una serie di prodotti “da consumare occasionalmente”, non più di una volta a settimana, in quanto ad alto contenuto di grassi, zucchero e/o sale.

Come si legge in un comunicato dell’azienda: “Alcuni prodotti Mars contengono livelli di zuccheri, sale e grassi che garantiscono il loro sapore autentico. Per questo stesso motivo però non sono prodotti che possono essere consumati tutti i giorni. Siamo orgogliosi di essere una delle prime aziende alimentari multinazionali che si sono impegnate a fornire linee guida ai consumatori sulla confezione e sui nostri siti internet che stabiliscono quanto spesso questi alimenti “occasionali” possono essere consumati all’interni di una dieta bilanciata. Nel corso dei prossimi cinque anni vedrete delle nuove etichette sui nostri prodotti “occasionali”, che indicheranno quanto spesso possono essere consumati basandosi su quanto impiega l’organismo a riguadagnare l’equilibrio dopo avere mangiato questi alimenti. Si consiglia di non consumare molti di questi più di una volta a settimana”.

Il programma di Mars, Global Health and Wellbeing Ambition, si impagnerà anche a migliorare il contenuto nutrizionale dei prodotti e ad esplorare nuovi formati e opportunità di offrire prodotti in vari canali e a prezzi più convenienti. Cercherà anche di inspirare i consumatori a cucinare pasti più sani e condividerli con gli amici e la famiglia, coinvolgendo anche i dipendenti dell’azienda con cordi di nutrizione possibilità di cucinare e opzioni di cibi più sani.

La strada è lunga, certamente, ma siamo di fronte a una svolta, forse, epocale. Dopo le sigarette, ora potrebbe essere il turno degli alimenti ipercalorici e malsani a finire sotto la lente delle autorità perché è ormai un dato confermato da una miriade di studi scientifici come l’obesità sua la causa di una lunga serie di malattie del benessere, dal tumore alle  malattie cardiovascolari. E Mars potrebbe avere semplicemente anticipato una decisione che potrebbe diventare, nei prossimi anni, obbligatoria. A quando l’etichetta “nuove gravemente alla salute” su succhi di frutta e merendine?

OMIA, un brand in ascesa che cavalca il trend della cosmesi naturale

OMIA, brand creato da MGAsrl, con oltre 50 referenze e un fatturato che cresce del 30% all’anno, ha raggiunto in pochi anni quote di mercato considerevoli al pari, e talvolta al di sopra, di grandi e consolidati brand.

Lo dimostra l’andamento del settore hair care italiano dove OMIA si posiziona come leader di mercato nei punti vendita in cui viene distribuita, ad esempio con le maschere capelli, con una quota del 4,1% su tutto il mondo dopo shampoo – al di sopra di note multinazionali. Valori estremamente positivi anche per l’olio capelli, mercato in cui OMIA si colloca al terzo posto e si afferma quale marca di riferimento nei punti vendita trattanti con una quota dell’1,8% (quota riferita al totale dopo shampoo). Tra gli shampoo (categoria con il volume di affari più alto nel mercato cosmetico) OMIA ha una quota dell’1,6% nei punti vendita in cui il prodotto è presente.

Anche la linea corpo eco bio – composta da olio corpo e non sapone a base di aloe vera o olio di mandorla, argan e jojoba, provenienti da coltivazione biologica certificata – continua a riscuotere il favore dei consumatori registrando un incremento delle quote di mercato. I dati più evidenti sono rappresentati dall’olio corpo – prodotto che raggiunge la quota di mercato del 5,4% e rappresenta il 15,2% dei prodotti di categoria nei punti vendita in cui è distribuito – e dalle creme corpo dove OMIA, con sole 4 referenze, detiene una quota generale dell’1,2% che sale al 3% se si considerano i soli punti vendita trattanti il prodotto. Nel mercato delle creme mani, OMIA raggiunge una quota del 5,7% nei punti vendita trattanti il prodotto, posizionandosi a tutti gli effetti come co-leader insieme a marche storiche. [Fonte IRI]

OMIA EcoBioVisage All

I dati diventano ancora più significativi se si considera che si tratta di prodotti eco-bio certificato.

A poco più di un anno dal lancio sul mercato, la linea EcoBioSun (i solari eco biologici che riflettono il sole), i consumatori hanno dato un riscontro molto positivo: dati IRI vedono la marca riscuotere una quota di mercato dell’ 8,7% nei punti vendita trattanti e una quota di mercato assoluta del 1,2%. I risultati più impressionanti arrivano dalla gamma dei doposole. Sia il doposole adulti che quello bambini sono entrati nel ranking delle top 50 referenze del mercato. Nel segmento dei doposole OMIA ha guadagnato infatti una quota di mercato assoluta del 1,8% e una quota di mercato relativa ai soli punti vendita trattanti del 15,1%, superando in vendite i doposole di marche che sono da decenni sul mercato. Il doposole OMIA per bambini, in particolare, è il doposole bambini più venduto in Italia.

I prodotti OMIA sono distribuiti in Italia e all’estero nei negozi della Grande Distribuzione tra i quali ad esempio Auchan, Coop, Ipercoop, Carrefour, Despar e molti altri e nelle più importanti catene di profumeria quali, Douglas, Acqua e Sapone.

IKEA Italia: aprirà a giugno, a Cagliari, il primo Pick-up & Order Point

Ikea Italia inaugura in Sardegna il suo nuovo progetto innovativo che – grazie ad un approccio multicanale – coniuga l’esperienza di acquisto in negozio all’e-commerce, unendo alcuni aspetti dello  store classico alla comodità dell’acquisto online da pc, tablet e smartphone.

Con una superficie complessiva di 3.200 mq e 4 milioni di euro di investimenti, il nuovo Pick-Up & Order Point IKEA aprirà al pubblico il 29 giugno 2016 con una grande festa di inaugurazione tipicamente svedese.Schermata 2016-04-26 a 14.47.55

Il nuovo punto vendita avrà una ricaduta occupazionale di 104 persone con oltre l’80% di personale sardo, tra occupazione diretta (vendita, logistica, assistenza clienti e ristorazione) e indotto (trasporto e montaggio, sicurezza, manutenzione, pulizia ecc).

Schermata 2016-04-26 a 14.48.08Le previsioni per l’attività commerciale del 2017 vedono 27.600 ritiri al Pick-Up &Order Point, 5.400 consegne dirette a casa e 1.470 montaggi di mobili e cucine.

Numerosissimi i sardi che in questi anni hanno fatto acquisti sia presso i punti vendita della penisola che nel sito e-commerce IKEA.it/Compraonline: nel 2015 sono stati fatti acquisti dalla Sardegna per un totale di 3.307.000 milioni di euro, di cui 2.303.000 tramite il canale e-commerce (+455% rispetto al 2013) e 1.004.000 euro attraverso i 21 negozi IKEA Italia (+6% rispetto al 2013).

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L’impegno di IKEA nell’avvicinarsi sempre di più (e nel più breve tempo possibile) ai suoi clienti sardi si concretizzerà ulteriormente con la quasi contemporanea apertura di un punto di ritiro anche ad Olbia, che sarà attivo dal 30 giugno 2016.

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Il Pick-Up & Order Point rappresenta solo il primo passo piano di espansione dell’azienda in Sardegna e anticipa la successiva apertura di un punto vendita IKEA sull’Isola, nell’area metropolitana di Cagliari.

Contraffazione delle merci: il valore ammonta a 338 miliardi di euro

338 miliardi di euro: a tanto ammonta il commercio mondiale delle merci contrafatte. Ed equivale al 2,5 degli scambi commerciali a livello mondiale.

Sono questi alcuni dei risultati principali di una relazione congiunta dell’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO) e dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE).Schermata 2016-04-18 a 13.55.20

Il documento, intitolato “Trade in Counterfeit and Pirated Goods: Mapping the Economic Impact”, stima gli effetti economici della contraffazione e della pirateria sugli scambi internazionali in base ai dati relativi a quasi mezzo milione di sequestri doganali.Schermata 2016-04-18 a 13.56.22

Ad esserne coinvolte, sono tutte le economie, forse ancora più quelle emergenti che svolgono un ruolo importante in quanto produttrici di prodotti contraffatti o zone di transito. In testa alla hit Cina, Hong Kong e Turchia.

Le merci

La gamma delle contraffazioni è ampia: si va dai beni di lusso ai prodotti industriali (quali macchinari, componenti di ricambio o sostanze chimiche) fino agli articoli di consumo con un impatto sulla sicurezza personale (come prodotti farmaceutici, alimenti e bevande, attrezzature mediche o giocattoli).Schermata 2016-04-18 a 13.55.41

I marchi maggiormente danneggiati dalla contraffazione sono registrati soprattutto nei paesi membri dell’OCSE e dell’UE, ad esempio Stati Uniti, Italia, Francia, Svizzera, Giappone, Germania e Regno Unito.

Auchan con ACI Worldwide e Verifone innova gli e-payment multinazionali e omnichannel

Auchan Group lancia una nuova piattaforma pan-europea di pagamento con carta, realizzata da ACI Worldwide in partnership con Verifone, che sarà attivata nel corso del 2016 in tutti i punti vendita Auchan in Francia.

Grazie all’accordo siglato, Auchan utilizzerà la soluzione di pagamenti omnichannel UP Retailer di ACI come base per la sua strategia di pagamenti transfrontalieri, integrata negli innovativi dispositivi Verifone VX 820 PIN Pad che dispongono di sistema payment-as-a-service, studiati per gestire al meglio tutte le transazioni in-store effettuate con o senza carta.

Parliamo di una piattaforma conforme alle norme nexo, un insieme di standard per i pagamenti con carta unificati che mira a guidare l’interoperabilità tra i vari Paesi.

“ACI, Verifone, e Auchan – sottolinea Andrew Quartermaine, Head of Merchant Retail Europe di ACI Worldwide – condividono la stessa visione sui pagamenti: per questo siamo lieti di aprire la nostra soluzione multi-vendor, acquier-agnostic a Verifone, al fine di sostenere Auchan. Siamo certi che molti altri rivenditori seguiranno l’esempio di Auchan nel contribuire a modellare i pagamenti europei”.

“Con questa partnership – commenta Jean-Philippe Niedergang, VP e GM Southern Europe, Verifone – permettiamo a rivenditori come Auchan di aumentare le vendite e crescere. La nostra piattaforma è già utilizzata da alcuni dei più grandi brand in Francia, con più di 3,5 milioni di PIN Pad VX 820 installati in tutto il mondo. Verifone fornirà servizi di implementazione e manutenzione per Auchan, al fine di garantire un’attività continuativa.”

Arnaud Crouzet, Capo di Group Global Payments Development, Auchan Group conclude: “questa nuova piattaforma, conforme agli standard nexo, si inserisce all’interno della nostra strategia per un sistema di pagamenti centralizzato europeo più sicuro, più aperto e più accessibile”.

Rovagnati e il giro d’Italia in nome del buon gusto

Rovagnati lancia il “Giro del Buon Gusto”, un viaggio nei sapori italiani, che toccherà diverse regioni per far conoscere e promuovere le eccellenze gastronomiche locali. Ogni mese, fino a dicembre, sarà dedicato a un salume della tradizione italiana, dal Prosciutto crudo dell’Alto Lazio alla Porchetta di Ariccia, dal Capocollo calabrese allo Speck Altoatesino, tutti prodotti firmati da ROVAGNATI.

DI ciascuna specialità regionale, si racconta l’origine, la storia, il particolare processo produttivo, oltre a curiosità, consigli su come degustarlo al meglio e naturalmente una ricetta tipica.

Il “Giro del Buon Gusto” coinvolgerà salumerie, gastronomie e decine di migliaia di consumatori che avranno la possibilità di assaggiare la bontà di tutti i prodotti tipici di ROVAGNATI.ROVAGNATI - GIRO DEL BUON GUSTO

Per i punti vendita, ROVAGNATI ha previsto una grande iniziativa. Ai negozianti aderenti sarà richiesto di scattare una foto al proprio punto vendita con i materiali di comunicazione dell’iniziativa. Tutti gli scatti saranno postati nella sezione “Il Giro del Buon Gusto” del blog Rovagnati e sui canali social dove i consumatori potranno scoprire i punti vendita più vicini per gustare queste eccellenze.

Anche i consumatori saranno coinvolti attivamente nel “Giro del Buon Gusto”, grazie a un divertente concorso a premi: “Creare il Buon Gusto ti premia!”. Chiunque vorrà potrà postare sulla pagina Facebook di ROVAGNATI una ricetta con il salume tipico del mese accompagnato da una foto e dall’hashtag #girodelbuongusto. Per tutti coloro che parteciperanno ci sarà la possibilità di diventare protagonisti della pagina ufficiale ROVAGNATI e ricevere un omaggio super gustoso: tanti buoni sconto per continuare a gustare i buonissimi prodotti Rovagnati!

Retail e Consumer Goods: cambiano le priorità. Il focus è su consumatore e innovazione

Nell’universo del Retail e del Consumer Goods, le cose stanno cambiando radicalmente: basti dire, per esempio, che tra il 2000 e il 2015 la penetrazione di Internet (a livello mondiale) è aumentata di quasi 7 volte, dal 6% al 43%. Quella della banda larga per cellulari è 12 volte maggiore rispetto al 2007 tanto che oggi il 69% della popolazione mondiale è raggiunta dalla rete 3G. Ne emerge uno scenario che l’Annual Global CEO Survey di PwC descrive sempre più complicato da comprendere e da assecondare, in cui il fattore più dirompente è lo shopping on-line.

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La conseguenza più diretta è la preoccupazione, avvertita dal 77% dei CEO del settore Retail e dal 73% di quelli del settore Consumer Goods. Tra i rischi quelli che più angosciano i CEO del settore Retail e Consumer Goods sono la sovra-regolamentazione, la volatilità dei tassi di cambio, l’aumento del carico fiscale, l’instabilità sociale e la disponibilità di competenze chiave. Ne discende che In cima alle priorità– per il 71% dei CEO del Consumer Goods e il 64% dei CEO del Retail – è la gestione della volatilità dei prezzi delle commodity, che influisce sulle azioni delle aziende lungo l’intera catena del valore.

Ciò non toglie che le aspettative ci siano: il 45% dei CEO del Retail e il 40% di quelli del Consumer Goods sono certi che il fatturato della loro impresa crescerà nei prossimi 12 mesi, rispetto al 35% complessivo. In linea con questo trend positivo, il 45% crede che ci siano più opportunità di crescita oggi rispetto al 2013.

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Le priorità

La responsabilità sociale dell’impresa avrà una posizione centrale nelle scelte dei prossimi 5 anni: ne sono convinti ben il 58% dei CEO Retail e il 67% dei CEO Consumer Goods. Quanto al fatto che gli strumenti di social media listening siano un canale chiave per conoscere le priorità degli stakeholder lo sostiene il 30% dei CEO intervistati.

Altre tecnologie ritenute utili per rispondere alle esigenze del consumatore sono l’analisi dei dati (70% Retail, 64% Consumer Goods) ed i sistemi di customer relationship management (71% Retail, 69% Consumer Goods).

Schermata 2016-04-06 a 14.44.23Erika Andreetta, Retail and Consumer Consulting Leader PwC commenta: “La nostra survey conferma come i CEO del settore Retail e Consumer Goods abbiano delle priorità molto diverse rispetto al passato, focalizzate sulle opportunità che derivano dall’innovazione tecnologica, in termini di offerta al cliente, comunicazione con il consumatore e mission aziendale. I clienti, dall’altro lato, hanno nuove abitudini di consumo, con la generazione millennials che ricorre agli srumenti mobile in ogni fase, dalla ricerca del prodotto, alla comparazione, sino all’acquisto”.

“L’arena competitiva dell’industria sta profondamente cambiando, abilitando nuovi modelli di business che anche in Italia stanno emergendo, come il servizio Amazon Prime Now di consegna entro un’ora, o Supermercato 24 che consente la spesa online attraverso molteplici retailer con consegna entro 24 ore. Questi cambiamenti pongono numerosi interrogativi aperti per i player del settore, per esempio: cosa accadrà agli assortimenti dei nuovi retailer?”

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