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Birra Moretti presenta La Bianca, nuova weiss all’italiana

Birra Moretti, presenta La Bianca, la nuova weiss all’italiana ad alta fermentazione. Solo ingredienti di alta qualità, selezionati dai Mastri Birrai Birra Moretti: malto di frumento e malto d’orzo chiari 100% italiani, luppolo, lievito ad alta fermentazione, che regala a Birra Moretti La Bianca un profumo fresco, note speziate e un retrogusto delicato ed elegante.

Con i suoi 5% vol., La Bianca ha un gusto rinfrescante, caratteristico delle migliori weiss bavaresi, e una schiuma fine e compatta. È una birra caratterizzata dall’inconfondibile e genuino stile italiano. Ideale in ogni momento, è ottima gustata a tavola o, da sola, in diversi momenti della giornata, come all’aperitivo.

La Bianca è l’ultima nata nella famiglia Birra Moretti che si va a unire a Birra Moretti La Rossa, prodotta con malto d’orzo brunito 100% italiano, Birra Moretti Doppio Malto, con malto d’orzo e malto di frumento, 100% italiani, e Birra Moretti Baffo d’Oro, la prima birra prodotta in Italia con energia rinnovabile derivante da pannelli solari e con pregiati orzi primaverili 100% italiani.

 

Randstad Award: Ferrero, Apple e Maserati le aziende più amate dai lavoratori

Randstad Award: Ferrero, Apple e Maserati si sono aggiudicate la palma della vittoria nella sesta edizione, come aziende più attrattive.

Lo studio, commissionato da Randstad all’Istituto belga ICMA e condotto su oltre 200.000 persone in 25 Paesi in modo indipendente (nessuna azienda si può iscrivere volontariamente per partecipare), ha misurato il livello di attrattività percepita da parte dei possibili dipendenti, ovvero quanto e per quali fattori le aziende sono capaci di attirare chi cerca lavoro o chi vuole cambiarlo.

I vincitori

Dai risultati dell’indagine, Ferrero risulta l’azienda italiana più attrattiva come datore di lavoro da parte dei potenziali dipendenti, con il 76,5% delle preferenze (tra tutti coloro che conoscono il brand), una percentuale che vale il primo posto al Randstad Award 2016. Tra i 10 fattori oggetto d’indagine, primaggia in quattro: sicurezza del posto di lavoro, atmosfera di lavoro piacevole, buon equilibrio tra vita professionale e privata, responsabilità sociale d’impresa.

Secondo posto sul podio ad Apple con il 75,4% di preferenze dei lavoratori italiani. L’azienda è apprezzata per buone condizioni economiche della società, formazione di qualità, opportunità di carriera, forte gruppo manageriale, contenuto di lavoro interessate, stipendio competitivo e benefit. Maserati è la terza azienda più ambita dai potenziali dipendenti italiani, scelta dal 72,3% di lavoratori: sebbene non si posizioni al primo posto in nessuno dei fattori, la casa automobilistica di Modena ottiene buoni risultati generali in tutti gli elementi di employer branding.

Analizzando l’area geografica, Ferrero primeggia nel nord e nel sud del Paese, Apple nel centro, Maserati nelle isole. Scomponendo il campione per genere, l’azienda della Nutella è il datore di lavoro più ambito dalle donne, mentre la casa del tridente dagli uomini. Ferrero primeggia anche tra i lavoratori di quasi tutte le età e livelli di istruzione.

Le aspirazioni degli italiani

Il fattore più importante ricercato in un datore di lavoro è rappresentato da retribuzione & benefit, (55% degli intervistati) seguito dalla sicurezza del posto di lavoro (53%) e dall’atmosfera di lavoro piacevole (49%). Poi vengono un buon equilibrio tra vita professionale e privata (43%), buoni condizioni economiche dell’azienda (41%), crescita di opportunità di carriera (38%), contenuto di lavoro interessante (35%), un luogo di lavoro comodo da raggiungere (30%), formazione di qualità (29%) e lavoro flessibile (28%).
Naturalmente poi il sesso e l’età comportano specifiche differenziazioni: le donne  ricercano maggiormente sicurezza del posto, atmosfera piacevole e equilibrio vita professionale-privata, mentre gli uomini sono più attenti alla solidità finanziaria, alle prospettive di carriera e  alla formazione. I giovani sono più orientati alle opportunità di carriera, alla formazione di qualità e all’atmosfera di lavoro piacevole, mentre i più anziani guardano con attenzione alla stabilità finanziaria dell’azienda e alla sicurezza del posto di lavoro. Analizzando i livelli di istruzione, chi ha laurea o master appare più stimolato dal contenuto del lavoro e dalle prospettive di carriera, mentre chi ha un’istruzione inferiore ricerca maggiormente sicurezza del posto, buona atmosfera e accessibilità.

I settori più ambiti
Il più gettonato è quello fashion & luxury (58,8%), seguono media (58,4%) ed elettronica (56,9%). Il dutto, ancora una volta, con le debite differenze: le donne sono più attratte da fashion & luxury, mentre gli uomini preferiscono l’elettronica. I lavoratori con livello di istruzione oltre il master sono orientati verso i media.

Orario di lavoro
Dalla ricerca del Randstad Award emerge che – sebbene in base al contratto i dipendenti dovrebbero lavorare in media 41 ore a settimana per il tempo pieno e 29 ore in media a settimana per il part time – i dipendenti lavorano in media 42 e 31 ore a settimana per tempo pieno e part time. Circa un terzo degli italiani, in maggioranza uomini, dichiara di lavorare più di 40 ore a settimana. Il 46% dei dipendenti è soddisfatto del proprio orario di lavoro attuale, mentre il 45% lavorerebbe di più per uno stipendio più alto e il 2% lavorerebbe di più per la stessa retribuzione. Il 7% lavorerebbe di meno guadagnando di meno.
Ma perché lavorare di più? Una retribuzione superiore è la motivazione indicata dall’83% dei dipendenti. Solo per il 38% al primo posto c’è l’avanzamento di carriera (e specialmente in ottica maschile e dei lavoratori tra i 25 e i 44 anni), per il 22% lo sviluppo personale. Poi vengono anche maggiore influenza sul lavoro, maggiore autostima e una via di fuga dalle attività domestiche.

Chi lavora di meno, invece, lo fa per avere un maggiore tempo libero per sé (74%) e una vita più sana e meno stressante (58%). Dopo vengono l’esigenza di più tempo da passare con i figli (esigenza avvertita più dalle donne), più tempo da dedicare a sport e hobby, più tempo per scuola, studio, formazione, ma anche la volontà di prendersi cura di un familiare, di fare volontariato a scopo sociale o di avviare un’attività in proprio.

Se l’orario flessibile conferma l’elevato gradimento, si va pure affermando lo Smart Working: il 68% dei dipendenti italiani desidera lavorare da casa (tra questi prevalgono i lavoratori più anziani) almeno occasionalmente: di questi il 39% preferirebbe il telelavoro occasionale, il 19% un numero fisso di giorni, il 10% ogni giorno.

Rewe nel 2015 registra il miglior risultato operativo della sua storia

Con 52,4 miliardi di euro (+3,7% sul 2014) nell’anno finanziario 2015 il gruppo tedesco Rewe ha registrato il miglior risultato operativo dalla sua creazione “superando in modo significativo le previsioni per l’anno finanziario” come ha dichiarato il Ceo Alain Caparros alla presentazione dei risultati, non ancora certificati, a Cologna.

Rewe, che ha interessi nella Gdo come nel turismo, ha dichiarato un EBITA di 587 milioni di euro (+12%) e un fatturato in crescita del 2,6% in Germania e del 6,8% negli altri Paesi in cui opera (Italia con il marchio Penny, Francia, Austria, Svizzera ed Europa dell’Est). Il profitto sarebbe cresciuto del 22%.

Penny, il “braccio” discount di Rewe ha generato un fatturato di 4,1 miliardi di euro nei cinque Paesi in cui è presente al di fuori della Germania (Italia, Austria, Ungheria, Repubblica Ceca e Romania) con una crescita del 4,2%. È cresciuta anche in Germania, un mercato fortemente competitivo, del 2,8% a 7 miliardi di euro, quando la crescita del segmento è stata l’anno scorso solo dello 0,3%.

Sul fronte retail in Germania i punti vendita dell’azienda hanno registrato un 4,4% in più nelle superfici di grande estensione e del 10,6% nei pdv medi. Il fatturato dei supermercati Rewe (sia a gestione diretta sia in franchising) è aumentati del 5,5% sul 2014.

Una crescita superiore alla media del settore, ma che specie in Germania ha tratto beneficio dall’aumento della spesa dei consumatori, particolarmente nell’ultimo trimestre del 2015. Ma secondo la compagnia anche i numerosi investimenti impiegati nell’ammodernamento della rete (sono investiti 1,3 miliardi di euro) hanno portato a questi risultati straordinari.

 

Mapic debutta a Milano, a conferma del grande sviluppo del settore retail

Mapic ha scelto per la prima volta l’Italia ( Milano dal 24 al 25 maggio 2016) per inaugurare MAPIC ITALY, evento incentrato sul networking e business che consentirà a Retailer ed investitori nazionali e internazionali di avere una panoramica globale del mercato immobiliare commerciale italiano. E dal canto suo il CNCC – Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali – ha deciso di sostenere e supportare, dal primo minuto, il nuovo evento.

L’obiettivo è  quello di innescare un circolo “virtuoso” di mutuo scambio e confronto tra professionisti del settore, per creare proficue relazioni commerciali: i retailer internazionali avranno l’opportunità di scoprire i nuovi concept che si stanno affermando nel mercato italiano e quelli che offrono maggiori opportunità di sviluppo del business; gli investitori internazionali potranno esplorare e valutare le migliori opportunità di investimento presenti in Italia; mentre i retailer già presenti in Italia avranno la possibilità di consolidare la presenza sul territorio e confrontarsi con i più noti player del settore sulle opportunità che il mercato può offrire.

Mapic, sta offrendo grandi opportunità di sviluppo commerciale sia per i brand nazionale che internazionali, commenta Massimo Moretti Presidente CNCC Italia.

“Siamo orgogliosi di aver contribuito a portare in Italia una formula vincente che altrimenti sarebbe andata in altri sedi europee. In un giorno e mezzo chiunque, investitori e retailers italiani e stranieri, potranno avere una visione completa del mercato italiano retail real estate. Un efficace deal making event che certamente aiuterà ad arricchire in quantità e qualità di nuove presenze il mercato Italiano.”

 

Ferrero si laurea in sostenibilità, con Greenpeace e il Reputation Institute

Ferrero guadagna parecchi punti in immagine sul fronte della sostenibilità ambientale. Non solo si classifica tra i leader nella valutazione della Greenpeace Palm Oil Scorecard, ma si piazza anche 18a, prima tra le aziende alimentari, nel prestigioso Global RepTrak 100 2016 del Reputation Institute, leader mondiale nei servizi di misurazione e consulenza sulla reputazione che ogni anno stila la classifica dei 100 aziende più sostenibili. La classifica è stilata misurando la reputazione dell’azienda in sette dimensioni chiave considerate cruciali: prodotti e servizi, innovazione, posto di lavoro, governance, cittadinanza, leadership e performance.

Ferrero risulta anche come la prima azienda italiana per reputazione (43esimo posto), al 18esimo posto mondiale, seguita da Armani (32esimo), Pirelli (40esimo), Barilla (43esimo) e Lavazza (77esimo). Altre aziende del settore incluse nella lista sono Nestlé (22esima), Kellogg’s (35esima), Danone (42esima), Heineken (76esima), PepsiCo (95esima) e Carlsberg Group (dentro per un soffio, al 98esimo posto).
«Un risultato molto importante – ha commentato Michele Tesoro amministratore delegato Reputation Institute Italia, uno dei 15 Paesi che partecipano al sondaggio – vista la presenza di Ferrero e di altre aziende italiane nel ranking mondiale. Ciò dimostra la capacità delle nostre realtà di conquistare il consumatore anche fuori dalle mura domestiche. Una conquista che si basa sicuramente sui prodotti di eccellenza ormai riconosciutici, ma anche su altri fattori come la trasparenza e l’eticità dei comportamenti della singola azienda».

L’ultimo Scorecard pubblicato da Greenpeace International ha invece classificato Ferrero come ‘on track’, in linea, nella corsa per porre fine alla deforestazione grazie ai suoi impegni per un olio di palma sostenibile.
Greenpeace ha esaminato 14 produttori mondiali di beni di largo consumo con politiche di ‘deforestazione zero’ in atto, analizzando come queste stiano tenendo fede alle loro politiche attraverso azioni dirette sul campo. Ferrero è l’unica azienda in grado di tracciare quasi il 100% del suo olio di palma fino alle piantagioni d’origine, ed è riconosciuta come una delle aziende leader con una strategia di riforma forte e responsabile della filiera e dell’intero settore.

Ferrero ha lanciato la propria Palm Oil Charter nel 2013, e ha raggiunto l’obiettivo di avere il 100% olio di palma sostenibile certificato RSPO entro la fine del 2014. Dal 2015 è membro del POIG, The Palm Oil Innovation Group.

 

Top Twitter Campaigns: a febbraio trionfa Ceres, cavalcando Sanremo

Top Twitter Campaigns: a febbraio trionfa Ceres, come emerge dall’Osservatorio di Blogmeter che ogni mese svela le campagne hashtag più twittate. Il brand danese, infatti, ha saputo ben sfruttare le potenzialità del real-time marketing, invitando gli utenti – tramite l’iniziativa #SanremoCeres – a “farsi sentire” durante il Festival canoro, promettendo di stendere i tweet più divertenti sul balcone di fianco al Teatro Ariston. Il risultato sono stati 36.600 tweet pubblicati da parte di quasi 10.000 autori unici, senza contare che l’account Twitter di Ceres è risultato il più ritwittato del mese.

Segue in seconda posizione la campagna #FordSocialR del brand Ford, che  a febbraio ha fatto il pieno con 20.600 tweet e un numero esorbitante di total impression (quasi 122 mln), grazie soprattutto alla grande visibilità dei giudici di Masterchef sul social dei 140 caratteri. Terzo posto invece per #MilluminoDiMeno, la campagna di sensibilizzazione al risparmio energetico lanciata dal programma di Radio 2 Caterpillar, che ha prodotto 11.000 tweet, la maggior parte dei quali pubblicati il 19 febbraio, in occasione della Giornata del risparmio energetico.

San Valentino, Amnesty e Unicef
Al quarto e quinto posto della Top 10 troviamo due campagne di San Valentino:  #BacioDautore, la campagna social con cui Libreriamo ha chiesto agli utenti di esprimere il proprio amore per la cultura attraverso opere d’arte, fotografie d’autore, libri e scene cinematografiche (8.500 tweet e 3.200 autori unici) e #UnBacioMagnifico, l’iniziativa di Baci Perugina per celebrare San Valentino attraverso la limited edition di cartigli contenenti frasi di canzoni e tatuaggi di Fedez (7.000 tweet e 3.500 autori unici) che ha pubblicato anche il tweet più ritwittato di questa edizione di Top Twitter Campaigns. Spazio in classifica anche per le campagne sociali: Unicef con il suo appello #TuttiGiùPerTerra (6.500 tweet  e 2.000 autori unici) e Amnesty International che, in collaborazione con la Repubblica, ha lanciato la campagna #VeritàPerGiulio, per chiedere chiarezza sull’omicidio di Giulio Regeni. La maggior parte dei (5.100 tweet).

Nella top ten anche la Lombardia
E nella classifica ci sono anche delle new entry:  all’ottavo posto (dopo il successo estivo di #WeAreInPuglia) un’altra campagna turistica, #InLombardia (5.000 tweet). Segue  l’hashtag con il quale Nutella ha celebrato i suoi primi 10 anni: #WorldNutellaDay con 4.400 tweet. Chiude il rating #ReadySetRed di Ferrari con 4.200 tweet che conferma il successo già ottenuto lo scorso mese e che in questa occasione ha prodotto il boom di messaggi grazie alla presentazione della nuova vettura di Formula1.

Brodo Granulare di Pollo Biologico Bauer, una prima assoluta per il mercato italiano

Brodo Granulare di Pollo Biologico Bauer: sul mercato italiano arriva una novità realizzata con pollo di prima scelta da allevamento biologico e verdure certificate bio, coltivate in totale assenza di antiparassitari, diserbanti e concimi chimici, con la sola aggiunta di olio di semi di girasole e di una novità esclusiva… Il prezioso estratto di lievito 100% Bio. Gli ingredienti unici di cui è composto sono lavorati con processi lenti e delicati, a basse temperature, senza l’aggiunta di additivi chimici, senza l’utilizzo di grassi idrogenati e senza glutammato monosodico: tutto questo porta ad ottenere un brodo pregiato e naturalmente saporito come quello fatto in casa.

La speciale granulazione Bauer, rende il prodotto immediatamente solubile e assicura massima versatilità in cucina.

Il Brodo di Pollo Bio è anche gluten-free e senza lattosio, per venire incontro a chi soffre di queste specifiche intolleranze.

Tutta la Nuova Linea Biologica di Bauer è certificata I.C.E.A., Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale, che assicura la rintracciabilità delle materie prime e del prodotto finito, garantendone l’eccellenza a tutela del consumatore. Inoltre, al fine di rispettare elevatissimi standard qualitativi, Bauer verifica minuziosamente tutte le fasi di produzione e si sottopone a ulteriori severi controlli legati alla tracciabilità e al controllo qualità.

Schär rinnova la linea Bontà d’Italia con tre referenze 100% gluten free: pizza, gnocchi e lasagne

Schär rinnova la linea Bontà d’Italia: pizza, gnocchi e lasagne 100% gluten free.

Le nuove pizze surgelate Bontà d’Italia, proprio come vuole la tradizione napoletana, hanno un impasto più lievitato, che le rende più croccanti fuori e più soffici dentro, e sono guarnite con ingredienti genuini e rigorosamente made in Italy: olio extra vergine d’oliva, passata di pomodoro e su tutti l’elemento principe della pizza, la mozzarella, prodotta con latte dell’Alto Adige. Le pizze Bontà d’Italia, cotte ad alta temperatura, in forno su pietra sono tutte senza glutine e disponibili nei gusti margherita, salame, prosciutto e funghi e nella versione mini pizza margherita. Inoltre la versione Margherita è disponibile da ora anche senza lattosio con un’attenzione in più per chi soffre di questa intolleranza. A breve sarà disponibile anche la versione veggie con verdure grigliate.

Schermata 2016-03-23 a 16.05.02L’Emilia Romagna è la patria sia della pasta fresca, una specialità semplice e unica, che del ragù. Le Lasagne alla bolognese rappresentano il matrimonio perfetto tra una sfoglia tirata a regola d’arte e un ragù cotto a lungo a fuoco lento. La sfoglia senza glutine delle Lasagne Bontà d’Italia Schär è sottile e porosa, perfetta per accogliere strato dopo strato il ragù preparato con ingredienti scelti e di prima qualità.Schermata 2016-03-23 a 16.04.37

Gli Gnocchi Bontà d’Italia Schär sono preparati con patate italiane lavorate con delicatezza aggiungendo la farina gluten free poco a poco, senza fretta, fino ad ottenere la giusta consistenza dell’impasto. Il risultato è un piatto è il più classico dei piatti della tradizione italiana, capace di accontentare tutti i palati, perché pronto da abbinare a piacere con qualsiasi condimento.

 

Selenella: al via la nuova campagna che parla di tracciabilità, sostenibilità e valori nutrizionali

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Selenella, patata 100% italiana, ha lanciato per il 2016 una nuova campagna pubblicitaria multicanale  con l’obiettivo di promuovere non solo i valori del marchio, ma soprattutto i valori nutrizionali della patata Selenella e il ruolo fondamentale del Consorzio Patata Italiana di Qualità, che controlla e traccia tutta la filiera produttiva per garantire una patata dal gusto unico, certificata e sostenibile.Schermata 2016-03-23 a 15.37.53

Schermata 2016-03-23 a 15.38.20Si è deciso di comunicare e mettere in risalto questi aspetti attraverso un format prettamente iconico, che pone la patata Selenella come unica protagonista. La campagna, ideata e realizzata da Red Cell, si sviluppa sulla stampa attraverso quattro diverse creatività, ciascuna in grado di rappresentare al meglio e con fantasia il singolo tema in oggetto: la tracciabilità è raffigurata disponendo le patate Selenella in modo che assumano le sembianze di un’orma; la sostenibilità è messa in luce da una patata Selenella che rappresenta una lampadina; i valori nutrizionali si esprimono invece con patate Selenella di diverse dimensioni poste una sull’altra, con chiaro riferimento ai quattro sassi in equilibrio del “giardino zen”; una creatività è infine dedicata alle “primizie” Novelle Selenella, con la patata raffigurante un ciuccio per bambini.Schermata 2016-03-23 a 15.37.43Schermata 2016-03-23 a 15.38.06
Sui migliori siti web dedicati a wellness, cucina e alimentazione, così come su Facebook, vengono riprese le medesime creatività tradotte in efficaci campagne display; sulle principali emittenti Radio nazionali, invece, vanno in onda quattro spot da 15 secondi, che secondo i requisiti creativi propri del mezzo radiofonico declinano in parole e musica il messaggio della campagna stampa.

Vallelata attiva per l’ambiente, compensa la produzione di CO2

Gruppo Lactalis Italia, con la marca premium Vallelata,  ha sottoscritto un accordo volontario con il Ministero dell’Ambiente  per la realizzazione di un piano di analisi, misurazione e compensazione dell’impronta di carbonio (carbon footprint) dei due prodotti più venduti, Mozzarella 125 gr e Ricotta 250 gr.

Logo_attivaDa qui nasce il progetto Vallelata “Attiva per l’ambiente” con il quale la Mozzarella e la Ricotta possono vantare una produzione che riduce l’impatto ambientale grazie alla completa compensazione di emissioni di CO2 con il sostegno di progetti eco-sostenibili.

La carbon footprint dei due prodotti Vallelata di maggior successo è stata calcolata prendendo in considerazione tutta la filiera produttiva, ovvero sia la CO2 diretta, generata dai processi produttivi in azienda, sia quella indiretta, legata alla coltivazione e all’ acquisto delle materie prime.

A seguito di una prima fase di calcolo delle emissioni, Gruppo Lactalis Italia ha compensato 34.690 CO2e ton relativamente alla produzione 2015 dei principali formati di Mozzarella Vallelata 125g e al formato da 250g di Ricotta Vallelata.

Vallelata ha quindi neutralizzato completamente le emissioni di CO2 in atmosfera per la produzione dei due prodotti certificati, grazie all’acquisto e al ritiro di crediti di CO2 derivanti da un progetto di biogas localizzato a Belo Horizonte in Brasile.

Inoltre Vallelata ha voluto dare un segno tangibile del suo impegno anche sul territorio italiano: è nato così il progetto a sostegno del Consorzio Forestale di Pavia, con il quale Vallelata si prenderà cura di un’area boschiva di 30 ettari con oltre 50.000 alberi proprio nelle aree di Belgioioso e Travacò (PV), in prossimità dello stabilimento di produzione di Corteolona dove la mozzarella e la ricotta Vallelata vengono prodotte.

 

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