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La raccolta punti di Pampers diventa digitale e multicanale

Era ormai un classico la raccolta punti di Pampers, la nota marca di pannolini di Fater che ora, segno dei tempi, passa al digitale con strategie multicanali. Complice la partnership con Cemit del Gruppo Mondadori,  che l’ha supportata nello sviluppo della collection “Regali dei desideri 2.0” Pampers.

Cemit si occupa da oltre 20 anni di molte delle attività promozionali e di fidelizzazione di Pampers, ha sviluppato, integrando il know-how in digital engagement di Kiver (oggi parte di Cemit), un sistema multicanale che dà la possibilità di affiancare la tradizionale raccolta punti cartacea con i canali digitali web, app e mobile (via SMS). Ciò è reso possibile dalla codifica univoca di ogni singola confezione di prodotto coinvolta nell’iniziativa da parte di Fater, e dallo sviluppo di una piattaforma in grado di dialogare con i sistemi dell’azienda cliente, da parte di Cemit.

La nuova raccolta punti di Pampers introduce nel progetto di fidelizzazione una coinvolgente componente di gamification che permette di guadagnare punti aggiuntivi con le “Baby Mission”: rispondendo a sondaggi online, invitando amici a partecipare alla raccolta, condividendo sui social un contenuto, partecipando ai giochi o diventando Ambasciatrice Pampers, è possibile ricevere ulteriori punti omaggio.

Altri punti sono rilasciati semplicemente partecipando alla raccolta attraverso il sito www.pampers.it, via SMS e con la Pampers App. In seguito, una volta acquistati i prodotti, si procede con la registrazione dei codici Pampers (Pannolini, Salviette e Teli) e la collezione dei “punti digitali”. obiettivo finale: rgagiungere i clienti ovunque siano, off e online.

Lavoro, ambiente e sicurezza: le tre priorità delle aziende. L’indagine Gfk

Lavoro, ambiente e sicurezza: queste secondo i consumatori italiani le responsabilità prioritarie per le aziende di oggi. Ecco quanto emerge da un’indagine GfK che ha coinvolto 27.000 persone di 22 paesi.

Ai primi tre posti tra i compiti aziendali più importanti troviamo: offrire buoni posti di lavoro, essere responsabili nei confronti dell’ambiente e proteggere la salute e la sicurezza dei lavoratori. La priorità lavorativa è uguale tanto per gli uomini quanto per le donne, mentre la classifica cambia leggermente a seconda del genere dell’intervistato, per quanto attiene agli altri posti sul podio: gli uomini mettono al secondo posto investire in ricerca e tecnologia; le donne proteggere la salute e la sicurezza dei lavoratori.Responsibilities-Companies-Countries_Web-RGB_GfK-Infographic

Anche l’età dell’intervistato influenza la classifica delle responsabilità aziendali. Per le persone tra i 50 e i 59 anni, infatti, al primo posto c’è la protezione della salute e della sicurezza dei lavoratori, mentre dopo il 60 anni contano soprattutto gli investimenti in ricerca e sviluppo tecnologico. Al contrario, i più giovani (15-19 anni) inseriscono in classifica anche la capacità di offrire beni e servizi a prezzi ragionevoli, cosa abbastanza comprensibile, vista la bassa capacità di spesa di questa fascia di età.

La tutela dell’ambiente e la sostenibilità rappresentano temi importanti soprattutto per le fasce d’età più giovani (dai 15 ai 49 anni).

I risultati fuori dall’Italia

La classifica generale vede al primo posto tra i compiti delle aziende quello di garantire buoni posti di lavoro (nominato dal 47% delle donne e dal 46% degli uomini) e al secondo la produzione di beni e servizi di buona qualità (41% per entrambi).

Il terzo posto in classifica cambia invece a seconda del genere dell’intervistato: per le donne è importante tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori (40%) mentre per gli uomini nominano come terza responsabilità più importante la tutela dell’ambiente. Si riscontrano delle differenze anche nelle posizione più basse della classifica: gli uomini citano più di frequente (21%) tra i compiti aziendali quello di investire in ricerca e tecnologia, rispetto alle donne (13%).
Nei vari Paesi coinvolti nell’indagine, si evidenziano sensibilità diverse su quali siano i compiti principali delle aziende di oggi. Per Regno Unito e Belgio, ad esempio, è molto importante che le società paghino una quota adeguata di tasse (rispettivamente al primo e al secondo posto in classifica). Svezia, Cina e Hong Kong contano invece i livelli più alti di persone che citano la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei primi tre posti della classifica. Per i Messicani, infine, la priorità va alla tutela mbientale.

 

 

 

Smalti, mascara e creme per il viso: ecco i prodotti di bellezza più acquistati online

Specchio, specchio delle mie brame quali sono i prodotti di bellezza più in voga nel reame (anche di quello online)?

Appurato che ad andare per la maggiore sono quelli green, bio ed ecosostenibili, sul canale online (ci rivela un’indagine realizzata da Showroomprive.it su un campione di 1.000 italiani) i più acquistati sono crema per il viso, smalti e mascara.

La top 5

Secondo l’indagine condotta “le creme per il viso” sono il prodotto di bellezza più acquistato online dal 13,7% degli italiani, seguite subito dagli “smalti”, preferiti dal 13,3% dei rispondenti. Al terzo posto troviamo “i mascara” con il 12,9% delle preferenze, seguiti dai “profumi” (11,5%) e dai “prodotti per la cura dei capelli” (10,3%).

“Rossetti e gloss” occupano la sesta posizione (9,5%), seguiti dai “prodotti da bagno” con il 9%, all’ottava posizione troviamo “crema per il corpo” (7,9%) e alla nona gli “ombretti” con il 7,7% . In fondo alla classifica, anche perché fortemete condizionati dalla stagionalità, troviamo i “solari” (4,2%).

L’investimento

Per quanto riguarda la spesa media annua, il 60,9% degli italiani intervistati dichiara di non spendere online più di 50 euro in prodotti di cosmetica, mentre il 23,4% investe tra i 50 e i 100 euro e il 15,7% oltre i 100 euro.

Paese che vai, colori che trovi

1f7169dd-fdd4-486a-8d1f-9627b9772b93__O“Tra i vari paesi europei – spiega Virginia HernándezInternational PR Manager and Business Development di Showroomprive.com – esistono poi alcune differenze nelle abitudini di consumo per quanto riguarda la scelta della gamma cromatica: colori più accesi come il rosso, i gialli e le sfumature del blu sono infatti più popolari in Italia che in altri paesi come Spagna o Portogallo. Le italiane inoltre risultano più propense a sperimentare nuovi colori e texture e sembrano più attente nel seguire le ultime tendenze proposte dalle passerelle della moda anche in fatto di make-up.”

 

Articoli collegati: Nella cosmesi è sempre più e-commerce

Tonno Callipo: sale iodato anche nel tonno all’olio d’oliva

Giacinto Callipo Conserve Alimentari, sulla scia del successo ottenuto lo scorso anno con la linea di Filetti di Tonno al naturale con sale iodato Presal®, ha esteso questa importante novità anche alla linea di Filetti di Tonno all’olio di oliva.

“Alla qualità indiscussa dei nostri Filetti di Tonno – spiega il Direttore Commerciale Angela Neglia –  abbiamo voluto aggiungere un plus in più: il sale iodato Presal®. Il nostro prodotto rappresenta così un valido alimento per l’assunzione della corretta quantità giornaliera di iodio.

I nostri Filetti di Tonno, che da sempre lavoriamo completamente in Italia, invasettandoli a mano, sono un prodotto sano, nutriente e di altissima qualità. Sono adatti all’alimentazione di tutta la famiglia perché, per la loro produzione, non vengono utilizzati ingredienti aggiunti quali conservanti o aromi”.

Ma perchè è importante assumere sale iodato?

Perché favorisce il corretto funzionamento della ghiandola tiroidea, contribuisce alla normale crescita dei bambini, allo sviluppo del sistema nervoso centrale e alla regolazione dei processi metabolici dell’organismo. La quantità che viene però normalmente assunta con la dieta è insufficiente a soddisfare il fabbisogno giornaliero, per questo è importante anche l’apporto di alimenti che lo contengono.

Nello specifico 100 grammi di Tonno Callipo con sale iodato Presal® garantiscono un valore medio di iodio pari al 70% del NRV (Valore nutrizionale di riferimento).

Granarolo SPA: approvato il bilancio 2015. Cresce il fatturato

Granarolo S.p.A.: il Consiglio di Amministrazione ha approvato il Progetto di Bilancio che sarà sottoposto all’Assemblea degli Azionisti in calendario il 13 aprile in unica convocazione.

“Nonostante un calo significativo dei consumi di latte e della marginalità che ne deriva, i risultati 2015 – dichiara Gianpiero Calzolari, Presidente di Granarolo – sono da considerarsi positivi e in linea con il nostro piano industriale, con una crescita del fatturato e un risultato netto raddoppiato rispetto al 2014, soprattutto grazie ai risultati raggiunti sui mercati internazionali.

I principali risultati consolidati 2015
I ricavi consolidati delle vendite hanno raggiunto € 1.078 milioni in aumento di € 40,9
milioni pari ad un incremento del 3,9% rispetto al 2014.
La Business Unit Latte e Bevande registra un fatturato di € 445 milioni, in decremento del
5,9% rispetto al 2014, per effetto di un importante calo dei consumi che in Italia ha portato
negli ultimi 6 anni a una riduzione di 320.000 t del mercato del latte.
La Business Unit Derivati del Latte e Altro ha registrato ricavi per €633 in notevole
incremento rispetto al 2014 (+12,2%) derivante da crescita organica e acquisizioni.
Si segnala l’incremento delle vendite all’estero con una crescita del 15,3% in area UE e del
170% in area extra europea.
L’Ebitda del Gruppo si è attestato a € 69,7 milioni pari al 6,5% dei ricavi delle vendite, in
crescita rispetto al 2014 di € 9,9 milioni (+ 16,6%), grazie al contributo dell’innovazione
prodotti ed alla forza dei marchi del Gruppo.

L’Ebit è di € 29,5 milioni pari al 2,7% dei ricavi di vendita, in crescita di € 3,3 milioni
rispetto all’esercizio precedente.
Il risultato netto di Gruppo, pari € 18,0 milioni, più che raddoppiato rispetto al dato al
2014.
La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2015 è migliorata di € 25,9 milioni rispetto
al 2014, attestandosi a 97,6 milioni, pur in presenza di un programma impegnativo di
acquisizioni.
Il patrimonio netto consolidato si attesta a € 228,0 milioni, in aumento rispetto al 2014 di €
26,3 milioni.
Il Consiglio di Amministrazione ha deciso di proporre all’Assemblea degli Azionisti la
distribuzione di un dividendo di €11,7 milioni, il più alto mai distribuito dal Gruppo, pari a
0,15 euro per ciascuna azione, al lordo delle ritenute di legge. In questo modo l’azionista di
maggioranza Granlatte potrà utilizzare i dividendi per arrivare a una remunerazione più
vicina alle aspettative degli allevatori italiani.

La legge anti-spreco arriva alla Camera. Obiettivo: ridurre le eccedenze in tutta la filiera

Dopo la Francia, l’Italia. Anzi prima, secondo alcuni. La proposta di legge infatti che approda oggi alla Camera ha un obiettivo: ridurre gli sprechi nella produzione, trasformazione, distribuzione e somministrazione di prodotti alimentari o di altri prodotti, e in particolare favorire il recupero e la donazione delle eccedenze alimentari, in via prioritaria ai fini dell’utilizzo umano. Ma non è la prima che ha favorito il recupero perché in questo almeno una volta il Bel Paese è stato pionieristico:  è di 12 anni fa infatti la legge 155-2003 detta “del Buon Samaritano” che facilita la donazione rendendo i donatori responsabili solo nei confronti dello stato degli alimenti consegnati all’organizzazione non profit cui vengono donati gli alimenti, sollevandoli da ogni responsabilità legale rispetto a ciò che succede (trasporto, conservazione) dopo aver affidato l’alimento per il riutilizzo. Semplice, ma efficace. Un primo passo.

Ora si cerca di andare oltre. Lo scopo del nuovo progetto di legge è quello di incentivare il recupero di quei prodotti alimentari adatti al consumo ma invenduti o non idonei alla commercializzazione per vari motivi (dalla confezione danneggiata alle “imperfezioni estetiche” nel caso di frutta e verdura, alla vicinanza della data di scadenza) semplificando le procedure burocratiche e rendendo non solo più semplice, ma in qualche modo più conveniente donare piuttosto che gettare via.

Secondo Banco Alimentare, la principale organizzazione che in Italia si occupa di recuperare e destinare agli indigenti le eccedenze alimentari (dall’inizio de 2016 ne ha “salvate” oltre 16mila tonnellate), ogni anno finiscono nella spazzatura 5,1 milioni di tonnellate di cibo (per un valore di quasi 13 miliardi di euro), e più della metà (il 53%) è ancora adatto al consumo umano. Secondo uno studio del Politecnico di Milano, in Italia il 58,1% degli sprechi alimentari va imputato agli attori economici della filiera contro il 41,9% che è dovuto ai consumatori. Escluso il consumo domestico, la distribuzione è responsabile per il 22,3% dell’eccedenza contro il 66,5% della produzione, il 6% della ristorazione e il 5,2% della trasformazione.

Con la proposta di legge “Puntiamo a far crescere – ha commentato il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina – la consapevolezza nei consumatori rispetto alle abitudini alimentari, e a semplificare le donazioni per le aziende e per la prima volta anche per l’agricoltura si disegna un ruolo da protagonista, attraverso le donazioni dirette agli indigenti. Sotto questo versante l’Italia rappresenta già una buona pratica a livello internazionale: ogni anno recuperiamo 550mila tonnellate di eccedenza in tutta la filiera. Nel 2016 vogliamo arrivare a 1 milione”.

La proposta di legge prende in considerazione anche i prodotti farmaceutici ed altri articoli, proponendo meccanismi che ne favoriscano il recupero a fini di solidarietà sociale.

Scalpore aveva fatto l’anno scorso l’approvazione della legge anti-spreco francese, che obbliga i supermercati di oltre 400 metri quadrati a recuperare le eccedenze attraverso donazioni, destinando l’invenduto all’alimentazione animale o ad usi agricoli come compost o per il recupero di energia.

Secondo Una buona Occasione le cause principali dello spreco nella Gdo sono le imperfezioni estetiche dei prodotti agroalimentari, gli accordi di ritiro presi dall’industria alimentare dei prodotti rimasti invenduti nei supermercati, la pratica di mantenere scaffali traboccanti di merci fino a fine giornata, i packaging “scaduti” (perché riportano concorsi o promozioni terminate), e il ritiro dagli scaffali della merce in anticipo rispetto alla scadenza (i consumatori tendono ad evitarne l’acquisto).

Per quanto riguarda le iniziative “spontanee” delle catene della Gdo invece leggi Lotta allo spreco e Gdo: cosa stanno facendo le insegne in Europa.

The Kraft Heinz Company lancia in Italia la nuova Yellow Mustard

The Kraft Heinz Company lancia in Italia la nuova Yellow Mustard. Una salsa con ingredienti 100 per cento naturali, senza coloranti né conservanti, a base di semi di senape e di una miscela equilibrata – e top secret – di spezie e aceto. Con il suo mix ideale fra gusto delicato e cremosità, la Yellow Mustard di Heinz farà da apripista, anche nel nostro paese, al New York Deli Style: a quell’abitudine, che ormai è già consuetudine oltreoceano, a consumare pasti anche rapidi e frugali, ma senza rinunciare al piacere di dare un tocco personale. La Heinz Yellow Mustard co la sua esclusiva ricetta si presta per natura ad accompagnare cibi molto differenti e a deliziare tanto i palati degli gli amanti della senape, quanto quelli di coloro che non apprezzano il sapore troppo intenso delle altre salse speziate. Interessante, infine, il formato: una pratica confezione ‘squeezable’ da 220 ml con chiusura di sicurezza.

Francesco Bevilacqua è il nuovo direttore generale di MD Spa

Francesco Bevilacqua, classe 1959 e con una laurea in Economia e commercio, è il nuovo Direttore Generale di MD SpA. Bevilacqua subentra ad Angelo Dell’Anna, che ha ricoperto l’incarico in azienda per oltre vent’anni e che lascia il Gruppo per sopraggiunti limiti d’età.
Il cambio di ragione sociale annunciato a inizio anno si concretizza così in una prima nuova figura di vertice che affiancherà il Cavalier Patrizio Podini nella fase di decisa espansione in cui il Gruppo si trova impegnato attualmente.
Il Gruppo MD SpA è oggi più che mai impegnato a sviluppare la rete vendita e a consolidare la sua posizione sul mercato italiano della grande distribuzione, puntando alla massima efficienza organizzativa nel segno della continuità con l’identità aziendale costruita negli anni.
Obiettivi presentati anche alla Convention annuale del Gruppo, lo scorso 6 marzo, durante la quale Bevilacqua è stato presentato per la prima volta agli oltre 1.000 partecipanti tra dipendenti, affiliati e partner.
Francesco Bevilacqua, dopo una lunga esperienza in Arthur Andersen, ha svolto un’intensa attività in diversi gruppi fra i quali EMIT, Romeo, Emas e, negli ultimi anni, G&C Holding, gruppo che opera nel retail tessile, in ruoli operativi che lo hanno portato ad assolvere con successo responsabilità di amministratore delegato e direttore generale in complesse situazioni industriali, commerciali e di trading, anche all’estero.
“L’ingresso in MD SpA di Francesco Bevilacqua” ha affermato il Cavalier Patrizio Podini “testimonia la nostra volontà di rispondere con le migliori risorse e con la massima determinazione alle sfide attuali del mercato che richiedono velocità nel cambiamento e cambiamento nella continuità”.

Polli presenta la nuova linea 4e4 Orto: salse per bruschette e sughi vegani

Polli presenta le nuove vaschette “4e4 Orto”, salse per bruschette e sughi vegan pronte da mangiare, capaci di portare in cucina tutto il gusto genuino delle verdure italiane. Le diverse varietà della gamma seguono le nuove tendenze in fatto di sapori e soddisfano il gusto di tutti, anche dei sempre più numerosi amanti della cucina vegana: secondo la più recente indagine Eurisko infatti gli italiani che non mangiano più né carne né pesce sono oltre 4.600.000, il 6% del totale, mentre il 3% della popolazione è vegano,con un aumento annuo che arriva fino al 15%.

Polli infatti, oltre a proporre le nuove“Vaschette per…fette” per preparare gustose bruschette classiche al pomodoro, ai funghi, ai carciofi e alla siciliana con tutto il sapore delle verdure italiane, lancia sul mercato i primi sughi tipici in chiave vegan pensati per la grande distribuzione: il pesto alla genovese e il pesto rosso, entrambi resi più leggeri dal tofu,e l’immancabile ragù alla bolognese,che viene reinterpretato grazie a una ricetta basata sui germogli di soia. Due esclusive gamme di prodotto di primissima qualità, che abbracciano le esigenze di tutti coloro che prediligono cibi veloci ma sani, per una dieta equilibrata e ricca dal gusto italiano che solo l’azienda toscana sa garantire sin dal 1872.

La Bruschetta alla Siciliana Polli per esempio, richiama l’inconfondibile mediterraneità, abbinando ai pomodori della classica bruschetta, la melanzana e l’acciuga: una pietanza tipica del Bel Paese, che permette di gustare un grande piatto in poco tempo che nella sua semplicità riesce ad allietare i momenti di convivialità in famiglia e tra amici. D’altro canto le proposte per i sughi vegani non sono da meno; il Pesto alla genovese con Tofu, un trionfo di genuinità ed italianità, dove il basilico s’incontra con la leggerezza del tofu.

Bayernland lancia la Mozzarella Valfiorita nella versione senza lattosio

Bayernland lancia la Mozzarella Valfiorita lactose free nei formati da 100 g e da 400 g, ideale per il consumatore finale ma ottima anche per pizzerie, ristoranti e per tutto il segmento Horeca.

Iideale per gli intolleranti perché contiene meno dello 0,1% di lattosio, la nuova referenza Bayernland è un’ottima soluzione per chi non vuole rinunciare al gusto e alla qualità.
Con i due nuovi formati della Mozzarella Valfiorita senza lattosio,  Bayernland, dopo il successo dei formaggi a fette senza lattosio Emmentaler, Edamer e Tilsiter, continua la tradizione che unisce qualità e innovazione.Bayernland Mozzarella Valfiorita Senza Lattosio 100 g
Ideale come piatto fresco, la mozzarella senza lattosio Bayernland racchiude tutta la qualità e la bontà del formaggio fresco a pasta filata, pensato per chi non vuole rinunciare ai piaceri della buona tavola, ritrovando gusti che non assaporava da tempo.
Il benessere quotidiano e la corretta alimentazione sono, infatti, gli obiettivi che da sempre persegue Bayernland, creando prodotti genuini, sicuri e controllati, ad elevato valore salutistico e nutrizionale, pensati per soddisfare i palati più esigenti e regalare deliziosi momenti di gusto.

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