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Questione di Karma, Acqua Sant’Anna lo sa

Acqua Sant’Anna presenta la nuova linea karma verde, giallo e rosso: delicato mix di frutta e verdura per ritrovare l’armonia. Non semplici bevande, ma veri e propri alleati di benessere che uniscono alle proprietà dell’Acqua Sant’Anna, acqua leggera che nasce nella natura incontaminata delle granitiche vette alpine, uno speciale mix di ingredienti vegetali e frutta, sapientemente dosati per dare vita ad una bevanda buona, dissetante e in grado di soddisfare precise esigenze di salute e benessere. Queste bevande, oltre ad offrire tutte le importanti proprietà benefiche della frutta e della verdura, sfruttano il loro colore per stimolare uno specifico chakra, ovvero uno dei centri di energia presenti nel nostro corpo. Nasce così una bevanda unica, che fa bene al corpo e contemporaneamente all’anima. 

Karma Verde è ispirato al 4° chakra Anahata, connesso all’empatia e all’espansione dell’amore, è una bevanda a base di un delicato mix di succo di frutta e verdure: Mela (simbolo di sintonia), Cetriolo (simbolo di cambiamento), Carciofo (simbolo di apertura) e Zenzero (simbolo di equilibrio), ingredienti che svolgono anche un’importante funzione depurativa per l’organismo.

Karma Giallo è ispirato al 3° chakra Manipura, connesso all’ottimismo e allo sviluppo del potere personale, è una bevanda a base di un delicato mix di succo di frutta e verdure dal colore giallo: Ananas (simbolo di trasformazione), Zucca (simbolo di abbondanza), Aloe vera (simbolo di armonia) e Salvia (simbolo di identità), ingredienti che svolgono anche un’importante funzione dimagrante e digestiva.         

Karma Rosso è ispirato al 1° chakra Muladhara, connesso alla stabilità e alla gioia di vivere il proprio radicamento. Karma Rosso è una bevanda a base di un delicato mix di succo di frutta e verdure dal colore rosso: Pomodoro (simbolo di desiderio), Arancia Rossa (simbolo di vigore) e Basilico, ingredienti che svolgono inoltre un’importante funzione antiossidante.

Birre e social: Ceres campione di Facebook, Peroni sul podio di Twitter

Birre e social, la pagella la dà Blogmeter nel suo Tob Brands dedicato alla mitica bionda.

Il primo dato importante è che tra le varie piattaforme, la preferita dalle aziende produttrici è senz’altro Facebook, come dimostrano le performance ottenute sul social di Zuckerberg sia in termini di engagement che di new fan rispetto a Twitter.

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Sul podio delle Top 5 più coinvolgenti su Facebook c’è Ceres (ma quinta per numero di nuovi fan) che con i suoi originali post di real-time marketing conquista tutti. In particolare, a giugno la pagina italiana del birrificio danese ha generato un grande numero di interazioni con la sua campagna in occasione delle elezioni amministrative. Il post più coinvolgente ha come protagonista Giorgia Meloni. Al secondo posto per engagement si posiziona Birra Moretti grazie alla pubblicazione di post sempre curati e dalla creatività piacevole: a giugno appassiona con la special edition “Campioni col baffo”, dedicata a tutti i campioni del calcio che hanno i baffi. La medaglia di bronzo va a Carlsberg, seconda per nuovi fan, molto attiva durante gli Europei 2016. Chiudono la Top 5 Birra Ichnusa e Birrificio Angelo Poretti . Se andiamo invece ad osservare le dimensioni di crescita della community, appare evidente come la pagina che ha acquisito più fan a giugno sia Tuborg, seguono la già citata Carlsberg al secondo posto e Bavaria in terza posizione, che conquista tanti nuovi fan in occasione degli Europei. A distinguersi per numero di nuovi fan è infine Birra Antoniana che promuove su Facebook principalmente gli eventi che organizza.

Le performance su Twitter

Qui conquista lo scettro dei più coinvolgenti Peroni, che colleziona quasi 8.000 interazioni con l’iniziativa #nonnedoitbetter2 e il suo testimonial Chef Rubio, piazzandosi al secondo posto per numero di nuovi fan. Segue a distanza Ceres, mentre in terza posizione troviamo Beck’s Italia con un picco di interazioni in occasione del #CheersToIndependence. Tuborg si conferma la più brava a conquistare nuovi seguaci anche su Twitter con numeri superiori alla media di mercato (80 follower al giorno), cavalcando l’onda di eventi e iniziative come il concorso artistico #SkateboardsConfluence. Spunta al quarto posto della classifica, dopo Peroni e Ceres, il profilo italiano di Heineken che pubblica meno di un tweet al giorno. Fanalino di coda di entrambe le Top 5 di Twitter è Baffo Moretti con #TuLaConosciBianca, l’hashtag legato alla presentazione ufficiale de La Bianca.

Schweppes dedica ai bartender la nuovissima specialità Ginger Beer

Schweppes, lancia la nuovissima specialità Ginger Beer, Premium Flavoured Mixer -ideale per i cocktails, dall’aperitivo all’after dinner – confermando, così, la sua forte attenzione alle tendenze di mercato
A base di radice di zenzero, Schweppes Ginger Beer è l’ingrediente ideale per il Moscow Mule ma non solo: è perfetto per la preparazione di splendidi cocktails quali  il London Mule, il Precious Mule e Rum Buck.
Con quest’ultima novità, Schweppes sorprende ancora una volta. Testato e promosso in anteprima dai migliori bartender alla Venuez Fair 2016 di Anversa, Ginger Beer soprende per l’elevata gasatura fino alla fine del cocktail; per l’aroma esclusivo, unico per il palato e per ogni mix; per il gusto avvolgente, in grado di conquistare  già dal primo sorso, che si sviluppa su più livelli, dalla pungente nota di zenzero alla sottile nota agrumata.
La nuova proposta della “regina delle bollicine” – presentata in anteprima per l’Italia all’evento Baritalia Hub, registrando un grandissimo interesse da parte degli “addetti ai lavori”, soprattutto Bartender – si presenta nel classico formato 0.18 L ow in vetro molto accattivante: la trasparenza pregiata del vetro e il design essenziale e slanciato della bottiglia, mettono in evidenza l’etichetta nelle raffinate sfumature del bronzo, al centro della quale regna l’inconfondibile logo Schweppes.
Una vera e propria “perla” che, come le altre referenze di gamma, saprà raccontare l’esclusività di un marchio internazionale dallo stile unico e inimitabile.

Crescono le bevande vegetali e The Bridge presenta a Cibus una nuova immagine

Nuovo logo, packaging dei prodotti e immagine coordinata: si presenta in una veste completamente rinnovata l’azienda The Bridge, realtà di San Pietro Mussolino (VI) attiva nella produzione di bevande 100% vegetali, biologiche e vegane.

Le bevande vegetali stanno segnando un incremento sempre positivo da qualche tempo, trainato dall’onda salutista e dal diktat del “5 a day”, le cinque porzioni di frutta o verdura consigliate dai nutrizionisti: nel 2015 il segmento ha registrato in Italia un +28% a volume, superando i 100 milioni di euro di fatturato (Fonte: dati Iri 2015).
The Bridge, che dal 1994 produce bevande 100% vegetali bio, ha chiuso il 2015 con un fatturato di 20,5 milioni di euro registrando una crescita del + 50%. Tutto ciò ha portato l’azienda ad avviare un’attività di re-branding con il fine di essere ancora più competitiva e riconoscibile sul mercato.

La rinnovata identità aziendale sarò presentata in anteprima dal 9 al 12 maggio alla fiera Cibus a Parma.

Ma che direzione hanno preso le novità? Il marchio, essenziale e pulito, è costituito da uno stendardo bianco e verde a voler rappresentare la naturalità dei prodotti, una goccia a simboleggiare l’acqua di sorgente, linfa essenziale per le bevande The Bridge e due spighe stilizzate, per comunicare al consumatore l’accurata selezione dei cereali.

Un’acqua, che sgorga purissima dalla fonte Papalini a 450 m slm, in un ambiente naturalistico incontaminato e selvaggio a ridosso del Parco Naturale dei Monti Lessini. Con un equilibrato contenuto di sali minerali e bassa presenza di sodio, rende i latti vegetali leggeri e ricchi di minerali ed oligoelementi. Accurata e scrupolosa la selezione di cereali e semi, provenienti dalle migliori coltivazioni biologiche italiane: dalle mandorle di Sicilia al riso coltivato in Piemonte, dalla soya all’avena.

So Natural, i nuovi succhi Insal’Arte uniscono frutta e verdura in 13 combinazioni

Uniscono frutta e verdura i succhi della nuova linea So Natural firmata Insal’Arte, marchio d’eccellenza di OrtoRomi, cooperativa agricola. Ottenuti direttamente da frutta e verdura selezionate, sono stabilizzati tramite l’utilizzo della High Pressure Processing, una tecnica di trattamento a freddo che preserva gli ingredienti, mantenendo intatte le caratteristiche e le proprietà del prodotto fresco.
Senza alcuna aggiunta di acqua, zucchero, coloranti o conservanti, garantiscono un ottimo apporto nutrizionale e vitaminico alla dieta di ogni giorno e rispondono ai trend di consumo del momento, dove centrifughe ed estratti di frutta e verdura sono i nuovi protagonisti alla base di ogni dieta sana ed equilibrata.
Con 13 gusti tra cui scegliere, tutti a base di mele Dop, sono suddivisi in base alle proprietà della frutta e della verdura utilizzate (e alle proprietà che ne derivano: in Detox (con Cetriolo e Sedano, Carota, Avocado, Barbabietola), Energizzanti (con Zenzero, Melagrana) e con frutta fresca (Mango, Frutti Rossi, Limone, Arancia, Mango e Arancia, Pera, Fragola).
Il packaging essenziale e minimal riflette la filosofia del brand che da sempre dà risalto alle materie prime utilizzate, ottenendo così bottiglie estremamente colorate in cui la frutta e la verdura impiegate sono le protagoniste.
I succhi Insal’Arte So Natural sono disponibili in confezioni da 250 ml e da 750 ml.

Aperol lancia l’etichetta personalizzata

Prove tecniche di personalizzazione, potremmo chiamarle: Aperol dà la possibilità ai membri della sua community “Aperol Spritz Lovers” di personalizzare l’etichetta della Magnum Aperol da 3 litri.

È sufficiente scaricare l’app Aperol Spritz Lovers (disponibile per Android e Ios) e accedere alla sezione “Personalizza”. Qui è possibile caricare foto, frasi, hashtag, disegni e quant’altro. Dopo di che, l’etichetta viene inviata all’indirizzo e-mail di chi l’ha creata, pronta per essere stampata, condivisa in tempo reale sui social network o acquistata. In questo modo è anche possibile creare delle idee regalo originali e uniche, per stupire i propri cari e i propri amici con un pensiero diverso dal solito uovo di cioccolata.

Lipton punta sul premium con la macchina da tè, in vendita da oggi in Francia

Punta al mercato premium e al trend in crescita in questi ultimi anni del tè “gourmet” la nuova macchina da tè in commercio oggi in Francia targata Lipton. Funzionante con capsule, può preparare 33 tipi diversi di miscele. L’obiettivo, più o meno dichiarato, dal gruppo Unilever è di replicare il successo mondiale di Nespresso, idea della rivale Nestlè, che nel 2010 ha già provato a mettere sul mercato la macchina da tè Special T, con ben altro successo rispetto alla “gemella” per il caffè, va detto. I tempi però cambiano e questa potrebbe essere la volta buona. Il prezzo della macchina, realizzata da Krups e in vendita in 200 negozi (grandi magazzini e catene di elettronica da consumo), non è proprio popolare: 179 euro. Poco male, perché la fascia di clientela a cui ci si rivolge non è certo quella di chi guarda al portafoglio. Le capsule sono in vendita esclusivamente online.

Già a giugno Lipton aveva cercato di smuovere il mercato del tè proponendo capsule compatibili con le macchine da caffè Nespresso. Ora ha deciso di andare da sola.

Peroni Senza glutine, la birra per tutti

A poco più di sei mesi dal lancio, la birra Peroni Senza glutine ha chiuso giugno con una quota di mercato del 50% nel segmento delle birre per celiaci davanti agli altri due competitori. Un risultato per certi versi inaspettato, ma che denota il grande interesse da parte dei consumatori per un prodotto che da subito si è posizionata come birra per tutti e che mantiene le caratteristiche organolettiche e il gusto rotondo e bilanciato della Peroni classica. Non a caso sugli scaffali si posiziona all’interno della categoria birra oltre che nell’area dei prodotti gluten free

«Abbiamo scelto di approcciare il mondo del senza glutine – afferma Federico Sanella, direttore delle Relazioni esterne di Birra Peroni – con il nostro marchio main stream per evitare di circoscriverlo ai solo consumatori celiaci. Avere tra i propri marchi una variante senza glutine è una scelta fondamentale per venire incontro alle esigenze dei nostri consumatori, sia per coloro che altrimenti non potrebbero godere di una birra di qualità, ma anche per tutti coloro che  scelgono di adottare una dieta senza glutine. Per loro abbiamo lavorato garantendo un prodotto senza glutine scrupolosamente controllato in ogni passaggio della filiera, con le caratteristiche organolettiche del prodotto tradizionale. Soltanto dopo accurati test di laboratorio e industriali il prodotto è confezionato e certificato con il bollino della spiga barrata, garantito dall’Associazione Italiana Celiachia».

Per la presentazione alla stampa milanese, Birra Peroni ha scelto Out of glutin il nuovo concept di punto vendita che offre, oltre ai classici prodotti confezionati senza glutine, anche prodotti freschi preparati quotidianamente nel laboratorio interno.

Il pack e la grafica di Arizona innovano lo scaffale del tè freddo

Questo inizio d’estate afoso ha visto l’arrivo sugli scaffali di molti supermercati le bottiglie multicolori del tè Arizona. Artefice dell’ingresso dei tè Arizona nel mercato italiano (un prodotto cult nel Nord America dove è apparso nel 1992 a opera di due imprenditori italo-americani John Ferolito e Don Vultaggio) è Biscaldi, l’azienda che dell’introduzione in Italia di bevande di tendenza e di successo ha fatto una missione. Nel corso degli anni possiamo citare la birra Corona, i cava Freixenet, la giapponese Asahi per finire alla più recente birra Samuel Adams, senza scordare le acque minerali che hanno fatto tendenza Ty Nant, Voss e Tau.

Il tè Artizona è arrivato in Italia quattro anno fa forte del successo nordamericano, dove fattura circa 1,3 miliardi di dollari, e di quello europeo (in Germania vengono vendute 20 milioni di bottiglie da mezzo litro). Ma è stato il passaggio dal pack in vetro a quello in Pet che ha aperto il mercato della Gdo. «Il fattore critico di successo – spiega Pietro Biscaldi – è stato l’avvio della produzione della versione in Pet in Europa. Dopo il difficile avvio dell’introduzione nell’horeca con la bottiglia in vetro, con la versione in plastica abbiamo cominciato da gennaio a referenziare in alcune catene con una numerica che in poco tempo si è rivelata superiore del 30% rispetto a quanto previsto, e i prodotti hanno registrato un rotazione doppia rispetto alle attese, e con i piani di riordino che per motivi produttivi devono avere un anticipo di tre mesi, l’out of stock è sempre in agguato».

Quali i motivi di questo successo? «Sono essenzialmente tre: il packaging completamente diverso nel formato che fa percepire il prodotto come premium e nella grafica, frutto della pluriennale collaborazione con l’artista Jean Pettine, il nome anche in questo caso originale rispetto alla categoria e il sapore gradevole, frutto anche del processo di pastorizzazione a caldo ad alta temperatura». Ma ci sono altre considerazioni. «Il consumatore dimostra di essere più pronto ad accettare l’innovazione di quanto non lo sia la distribuzione che, obiettivamente, fatica a dare spazio ai prodotti innovativi. E non c’è dubbio che Arizona lo sia, per i motivi che abbiamo detto, ma anche perché dà un forte segnale di tendenza verso le bevande piatte e naturali. Se scatta il contatto con il consumatore il prezzo cade in secondo ordine, come dimostra il caso di Autogrill, dove Arizona e la nostra bevanda all’Aloe hanno un prezzo superiore del 50% rispetto alle bibite tradizionali e registrano consumi superiori alle attese».

La gamma Arizona comprende sette referenze, di cui cinque tè aromatizzati -tè verde al ginseng e miele, tè bianco al mirtillo, tè verde al melograno, tè nero alla pesca e tè nero al limone – un tè verde zero (apprezzato dal pubblico femminile) e quello che in America chiamano Half&Half (limonata e tè in parti uguali).

L’avanzata del free-from: Alpro è l’azienda cresciuta più velocemente in Italia

Intolleranze in crescita, diete, preoccupazioni salutiste: tutte ragioni che negli ultimi anni hanno portato alla crescita delle opzioni “free-from”, ovvero quegli alimenti senza latte, glutine, zuccheri aggiunti. Una conferma di questa tendenza viene dall’indagine Nielsen che dichiara la belga Alpro, specializzata nella produzione di alimenti a base vegetale con un incremento superiore al 40% rispetto al 2014, come l’azienda più dinamicain Italia nel settore food & beverage freschi e confezionati. L’indagine è basata sulle vendite degli ultimi due anni nella distribuzione moderna dei produttori con più di 20 milioni di Euro di fatturato a fine maggio 2015.

Alpro rappresenta l’azienda trainante di un settore in continua espansione con volumi di crescita del 30% dovuti sia alla maggior domanda da parte dei consumatori, sempre più consapevoli dell’importanza di avere un’alimentazione sostenibile, sia all’attenzione dei retailer nel posizionamento dei prodotti a base vegetale negli scaffali dei propri negozi che assicura maggiore visibilità.

Il trend è favorito anche dalla varietà di ingredienti che si affiancano alla tradizionale soia, come mandorla, nocciola, riso, cocco e avena, che aiutano ad avere una dieta più bilanciata oltre ad ampliare l’offerta a livello di gusto. Anche la presenza di diverse tipologie di prodotti a base vegetale oltre alle bevande, come panna o yogurt, hanno sostenuto l’incremento dei consumi in questo settore.

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