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Nova Coop, il drive debutta all’iper di Beinasco, primo passo verso l’e-commerce

Il drive debutta presso Nova Coop, grazie al servizio partito il primo febbraio presso l’Ipercoop di Beinasco (To).  “Coop Drive” consente di ordinare la spesa online e andare a ritirarla in automobile ad un apposito punto di ritiro, senza fatica e scegliendo l’orario più comodo. Il servizio è gratuito, è garantito già dopo due ore dall’ordine ed è attivo dalle 8.30 alle 20.30, sette giorni su sette. Per usufruirne basta collegarsi al sito “La Spesa che Non Pesa” da pc, cellulare o tablet. Dopo aver registrato le proprie credenziali, è possibile munirsi del carrello virtuale in cui caricare la spesa. a disposizione ci sono oltre 10mila tipologie di prodotti delle principali marche (comprese tutte le linee Coop), dai prodotti alimentari confezionati, inclusi i Freschi e Freschissimi (ortofrutta, carni rosse e bianche, panetteria e pasticceria, ma anche latticini e surgelati), al necessario per la cura della persona e la pulizia della casa. In futuro il servizio si arricchirà anche della gastronomia preincartata e dei prodotti ittici freschi. Una volta ultimata la spesa, basterà scegliere l’orario del ritiro e le modalità di pagamento, che potrà essere effettuato solo digitalmente online o al momento del ritiro.

 

Un primo passo verso l’e-commerce

Come mai proprio ora utilizzare un sistema che in Italia in passato non ha avuto un particolare successo (pensiamo alle esperienze comunque attive di Tigros e Carrefour, Auchan e Iper)? «Sicuramente stiamo vivendo un’evoluzione dell’e-commerce in Italia anche per quanto riguarda la spesa alimentare, che comincia ad avere un certo rilievo – ci spiega Roberto Patrucco, direttore dell’Ipercoop Beinasco -. Il nostro obiettivo comunque è la consegna a domicilio, in un futuro immediato. Però vogliamo arrivarci con un livello di servizio alto: il drive è i promo passo. Seguirà entro fine anno un drive stand alone a Torino, un centro logistico per l’e-commerce dove si potrà anche ritirare con la modalità drive».  I vostri obiettivi? «Sono ambiziosi, vogliamo arrivare all’1% del fatturato dell’iper entro fine anno per giungere al 4%. E nei primi due giorni abbiamo già quasi raggiunto l’obiettivo. I soci si sono dimostrati interessati, provano il servizio anche per testarlo e il primo riscontro è stato molto positivo». Cosa ne pensa della partnership annunciata da Auchan in Francia per il pagamento  dall’auto connessa (vedi La spesa si pagherà dall’automobile connessa: Auchan testa in Francia)? «A mio avviso è un orizzonte più lontano, mi interessa di più il tema della domotica con le App per fare la lista della spesa e i dispositivi tipo Dash e Alexa e gli elettrodomestici connessi, trovo che ci siamo più opportunità concrete per spingere alla spesa nel punto vendita».

Coop drive Beinasco«Quello di Beinasco è il primo Drive che inauguriamo e non a caso lo facciamo in uno dei punti vendita più importanti di tutta la rete Nova Coop – sottolinea Ernesto Dalle Rive, Presidente di Nova Coop -. Testeremo il gradimento da parte dei clienti con l’obiettivo di estendere il servizio su tutto il territorio piemontese. Entro l’anno attiveremo un secondo Drive in una zona semicentrale di Torino, che non sarà agganciato a un ipermercato esistente ma completamente autonomo, e lanceremo la consegna a domicilio. Parallelamente confermiamo tutti gli investimenti già annunciati su Torino e Vercelli e abbiamo in progetto almeno sei nuove aperture nei prossimi anni tra Torino, Ivrea, Giaveno e Asti. Il futuro però è nella capacità di integrare il negozio reale con un’offerta online presidiata di persona. L’epoca dei grandi ipermercati è finita e, nel rispetto dei nostri dipendenti, non crediamo che la soluzione sia introdurre aperture h24. Le parole chiave per noi sono “qualificare” e “innovare”, le politiche dell’offerta e il rapporto con il consumatore».

LIpercoop di Beinasco è posto in un centro commerciale con oltre 4 milioni di visitatori annui e un presidio soci di oltre 65.000 soci. È il terzo punto vendita di Nova Coop in termini di fatturato in Piemonte e il secondo a Torino, con oltre 1,5 milioni di scontrini all’anno. Al nuovo Drive lavora un team di sette persone.

Gdo in crisi: Carrefour annuncia 3 chiusure, UniCoop Tirreno “taglia” in Toscana

Aprono nuovi format e il supermercato si rinnova, ma allo stesso tempo ne chiudono altri, e a soffrire di più sono gli ipermercati: Carrefour ha annunciato la chiusura dei punti vendita di Borgomanero, Trofarello e Pontecagnano come conseguenza di una ristrutturazione che coinvolgerà 500 lavoratori dichiarati in esubero. I sindacali di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UILTuCS hanno proclamato lo stato di agitazione e l’astensione dal lavoro per i lavoratori di tutto il gruppo per venerdì 27 e sabato 28 gennaio.

“Sono state anticipate dall’azienda una serie di esigenze organizzative che implicherebbero un ulteriore e grave peggioramento delle condizioni di lavoro per i dipendenti della società”, scrivono le sigle in un comunicato congiunto. “Le argomentazioni dell’impresa hanno portato ad evidenziare rilevanti problematiche sugli andamenti aziendali, quali il fatturato, il costo del lavoro e la redditività dell’anno. Gli ipermercati risultano particolarmente penalizzati”. Argomentazioni che, concludono i sindacati “sono risultate generiche e improvvisate”.

Carrefour “è conscia della difficile situazione e delle ricadute” del proprio piano riorganizzativo e “dichiara fin d’ora la propria disponibilità a valutare il ricorso a strumenti in grado di minimizzare l’impatto di tale piano sui lavoratori coinvolti, sulle loro famiglie e sulle comunità locali. A tal fine, auspica una rapida ripresa del tavolo negoziale”, scrive dal canto suo il gruppo in una nota, nella quale precisa che attraverso il piano saranno coinvolti nella riorganizzazione 32 punti vendita del formato Ipermercati in Italia ed è prevista la chiusura dei punti vendita di Borgomanero, in provincia di Novara e Trofarello, in provincia di Torino, con una revisione del modello organizzativo di altri 30 ipermercati identificati sul territorio nazionale, “di cui è stato dichiarato il relativo impatto occupazionale”. Impatto che secondo i sindacati ammonta a circa 500 posti di lavoro in esubero. La riorganizzazione, spiega ancora Carrefour, “è motivata dalla perdurante difficoltà e dal calo di vendite registrato nel formato Ipermercati, generalizzato nel mercato italiano, che rende necessaria un’azione strutturale per recuperare un equilibrio economico sostenibile, quale unica opzione possibile”.

 

UniCoop Tirreno chiude 12 pdv

Ma non si ferma qui, purtroppo, la mappa della Gdo in crisi, che copre tutto il Paese da Nord a Sud, passando per il Centro. Potrebbe essere ancora più pesante la situazione di UniCoop Tirreno che a metà gennaio ha annunciato un “piano di rilancio” che prevederebbe otto cessioni, 12 chiusure di punti vendita, 481 esuberi full time che potrebbero coinvolgere più di 600 addetti, dato il diffuso uso del part time da parte della cooperativa.

Una manovra “di sola retroguardia che fa pagare ai soli lavoratori il prezzo della crisi – secondo i sindacati – a maggior ragione pensando che tutto ciò avviene nonostante il prestito da 170 milioni di euro avuto da Unicoop Firenze e da Coop Alleanza 3.0”, come ha sottolineato il segretario generale Uiltucs Toscana Marco Conficconi. Confermata la chiusura a Livorno della Coop di via Mastacchi, (13 addetti), e a Piombino Vignale (160 persone). “Se il bilancio di UniCoop Tirreno è stato segnato da forti perdite per troppo tempo – sottolinea la segretaria Filcams – la responsabilità non è dei lavoratori e gli sprechi non sono da ricercarsi nel costo del lavoro, non possono essere quindi i soli dipendenti a pagare le conseguenze di una cattiva gestione della cooperativa”.

 

Conad licenzia in Puglia

Aria pesante anche in Puglia dove Conad lo scorso 4 gennaio ha annunciato un piano di licenziamenti che coinvolgerebbe 55 dei 133 dipendenti dell’ipermercato Conad di Cavallino, gestito dalla società Zeus srl. La comunicazione di avvio della procedura di mobilità – inviata alle segreterie sindacali a due mesi dalla scadenza del contratto di solidarietà vigente in tutte le strutture individuate dal 2013 – non riguarda anche altri 81 addetti (tutti “area vendita”) distribuiti tra il centro commerciale Conforama di Fasano (21 su 58 sono indicati in esubero), e di 30 addetti di San Severo e Monte Sant’Angelo, nel Foggiano.
In totale 136 su 367 posti di lavoro a rischio in Puglia. Le motivazioni? Sempre le stesse: “Calo di vendite e fatturato conseguente al calo dei consumi”.

Rapporto Mediobanca, svetta Esselunga, su i discount, Coop stabile, lottano le francesi

Una fotografia della Gdo nel periodo 2011-2015 (per i gruppi che operano in Italia) e 2014-2015 (per l’estero, ne parleremo in un articolo successivo): lo propone come di consueto il Centro Studi Mediobanca, che fa un interessante punto della situazione. Niente di nuovissimo, certo, più che altro una conferma di tendenze già ben note. Si scopre così che Esselunga svetta in produttività, gli ex-discount Lidl ed Eurospin godono di ottima salute, molto meno le francesi Auchan e Carrefour con una ripresa però per quest’ultima, mentre la Coop è stabile.

Il report esamina otto tra i maggiori Gruppi italiani della Gdo operanti nella distribuzione alimentare al dettaglio che rappresentano circa il 50% del mercato: Auchan-SMA, Canova 2007, holding della famiglia Brunelli, cui fa capo la Finiper con i marchi Iper e Unes, Carrefour Italia, Eurospin Italia, Lidl Italia s.r.l, Gruppo Pam con i marchi PAM, Panorama e i discount IN’S; Supermarkets Italiani della famiglia Caprotti con il marchio Esselunga; e, infine, l’aggregato delle maggiori cooperative di consumatori operanti a marchio “Coop”. Escluse le principali associazioni di dettaglianti: Conad, Selex, Gruppo VéGé in qaunto “la parcellizzazione dei soci, imprenditori titolari degli esercizi legati a grandi distributori all’ingrosso, o la compresenza di società che svolgono attività al dettaglio e all’ingrosso rendono difficoltosa la produzione di aggregati di bilancio significativi e comparabili”.

 

Fatturato +4,5% in cinque anni

In complesso, il fatturato dei maggiori operatori della Gdo italiana è cresciuto del 4,5% nel periodo 2011-2015 e dell’1,9% nell’ultimo anno. Il record di crescita tra 2011 e 2015 spetta ai discount: Lidl Italia (+43%) ed Eurospin Italia (+42,9%), seguiti da Esselunga (+11,6%) e da Iper-Unes (+7%); le Coop sono rimaste stabili (+0,1%), in arretramento il Gruppo Pam (-4,9%). Gli operatori francesi Auchan-SMA hanno sofferto: Auchan-SMA è in calo del 19,6%, Carrefour del 9,3%, ma con un’importante differenza. Se Auchan-SMA ha perso l’8,9% del fatturato anche nel 2015, Carrefour ha registrato la prima crescita dal 2012, con vendite in ripresa del 6,1%. Anche nel 2015 Lidl Italia (+9,6%) ed Eurospin (+6,7%) hanno confermato la propria leadership di crescita, precedendo Carrefour (+6,1%) ed Esselunga (+4,7%). L’aggregato delle Coop segna ricavi per 10,9 mld., ma Esselunga resta primo operatore individuale per dimensioni, con vendite pari a 7,2 miliardi, seguita da Carrefour a 4,9 miliardi e da Eurospin che con 4,4 miliardi ha scalzato Auchan-SMA, scesa a 4,15 miliardi.

Esselunga è il gruppo più efficiente nel 2015 con 16mila euro di vendite per metro quadro, ma la sua redditività operativa (ROI al 16%) è inferiore a quella di Lidl Italia (23,7%) ed Eurospin Italia (20,6%).

 

Dove vincono i discount

Ma quali sono secondo il rapporto i punti di forza delle insegne che è forse riduttivo definire discount? Per Eurospin: veloce riciclo del magazzino (19 giorni), rapido pagamento dei fornitori (70 giorni), bassa incidenza dei costi del personale (5,8% del fatturato), meno della metà della media degli altri operatori (13%). Simile il quadro di Lidl Italia con veloce rigiro del magazzino (16 giorni) e pagamento dei fornitori (62 giorni), ma un costo del lavoro più elevato (9,6% sul fatturato) avendo una rete commerciale composta esclusivamente da punti di vendita diretti. Per tale motivo il fatturato per addetto di Eurospin (623mila euro) è circa il doppio di Esselunga (328mila) e Lidl Italia (337mila). Eurospin conta 7.100 dipendenti contro i 21.900 di Esselunga e gli 11.000 di Lidl Italia.

Dal 2011 Eurospin ha cumulato utili netti per 635 milioni, circa il triplo di Lidl Italia (206 milioni) ma poco oltre la metà di quanto realizzato da Esselunga che ha toccato 1,1 miliardi. Profondo il rosso di Carrefour (-2,5 miliardi) e Auchan (-559 milioni).

 

 

Un contesto di parcellizzazione e offerta elevata

Nel 2015 le aree di vendita della Gdo italiana sono tornate a crescere (+0,6%), ma il numero dei punti vendita si è contratto del 2,1%. La riduzione è originata dalle attività del libero servizio (<400mq) a minore superficie (-6,4%); stabile il dato degli ipermercati (>2.500mq) mentre hanno realizzato incrementi tutte le altre tipologie: supermercati (tra 400 e 1.499mq) +0,9%, superstore (tra 1.500 e 2.499mq) +1,8% e discount +4,3%. Il superstore si conferma il format più efficiente con vendite mediamente pari a 8.400 euro/mq, seguito dall’iper con 6.000 euro/mq e dal supermercato con 5.400 euro/mq. Le vendite per mq sono in crescita tra il 2007 e il 2015 solo per i superstore (da 7.500 a 8.400 euro) e i discount (da 4.200 a 4.600); gli altri canali hanno perso terreno, in particolare gli iper (da 7.600 a 6.000 euro). Il segmento discount nel 2015 ha rappresentato il 16% della distribuzione organizzata. Al suo interno il Gruppo Eurospin è leader di mercato, con una quota del 32,3%.

L’Italia resta un Paese con aspetti contradditori, con una bassa presenza di grandi superfici (solo l’1,4% degli esercizi, mentre il libero servizio arriva a coprire quasi il 50% del totale); un’offerta complessiva elevata (pari a 289 mq ogni mille abitanti, alle spalle della Germania) e una bassa concentrazione, con i primi cinque operatori della Gdo a coprire il 52% del mercato contro il 62% di Spagna, 68% della Germania, 73% di Francia e 76% del Regno Unito.

Le vendite dell’aggregato sono aumentate nel 2015 dell’1,9%, attestandosi a 40,1 mld di euro. La variazione è originata dal diffuso aumento del fatturato di tutti i gruppi ad eccezione di Auchan-SMA che registra una riduzione dell’8,9%; i maggiori incrementi hanno riguardato Lidl Italia (+9,6%), Eurospin Italia (+6,7%), Carreforur (+6,1%) ed Esselunga (+4,7%). Anche nel periodo 2011-2015, Auchan-SMA ha ridotto il fatturato del 19,6%, seguita da Carrefour (-9,3%) e Gruppo Pam (-4,9%); forti gli incrementi di Lidl Italia (+43%) ed Eurospin Italia (+42,9%), seguite da Esselunga (+11,6%).mediobanca-fatturato-gdo

 

Quanto a numero di punti vendita, il maggiore sviluppo della rete ha interessato Eurospin Italia (+19%) e il Gruppo Pam (+10,1%, di cui +8,6% solo nell’ultimo anno), seguiti da Coop (+7,9%) ed Esselunga (+7,8%). Dal 2011 Carrefour ha ridotto del 15,5% i punti vendita complessivi, passando da 1.303 a 1.101 (la rete in franchising si è contratta di oltre 200 unità mentre quella diretta si è incrementata di circa 30 unità); nel caso di Auchan-SMA si è invece avuto un progresso del 4,3%, da 1.817 a 1.895 (+78). La rete più estesa a fine 2015 è quella di Auchan-SMA con 1.895 punti vendita, dei quali oltre l’81% in franchising/affiliazione, formula cui il gruppo francese fa ricorso più estensivo, seguito da Carrefour con 1.101 punti (56% circa in franchising/affiliazione), Eurospin Italia con 1.048 punti (diretti e franchising) e dalla Coop (866, di cui circa l’1% in franchising). Lidl Italia e Esselunga gestiscono solo punti vendita di proprietà (rispettivamente 568 e 152 unità).

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Esselunga, prima della classe in efficienza

Esselunga ha confermato nel 2015 la leadership d’efficienza con vendite pari a 15.732 mila euro/mq, contro i 7.184 euro medi del panel. Gli altri gruppi si collocano tra i 6.850 euro/mq delle Coop e i 3.500 euro/mq di Gruppo Pam. Nell’ultimo anno solo Carrefour mostra un aumento dei ricavi per mq (+6,1%). Flessioni assai importanti sul 2011 hanno interessato Auchan (-15,5%) e Carrefour (- 11,2%). Solo Unicoop Firenze, all’interno dell’aggregato Coop, ha conseguito vendite unitarie prossime a quelle di Esselunga con 14.247 euro per mq. Anche esaminando il fatturato per punto vendita il quadro non muta: Esselunga realizza quasi 48 milioni (+4,5% sul 2011 e +1,6% sul 2014), il fatturato annuo di una media impresa italiana, davanti a Iper-Unes (15,5 milioni, -0,4% sul 2011 e +5,3% sul 2014), Coop (12,3 milioni, +11,6 e -7%), Auchan-SMA (11,6 milioni, -18,4% e -9,8%), Carrefour (8,3 milioni, -15,7% e +4,8%) e Gruppo Pam (4,2 milioni, -15,8% e -4,9%). I livelli sono influenzati dalla superficie per punto vendita: quasi 3mila mq in media per Esselunga, 2.200 mq per Auchan-SMA, 1.800 mq per le Coop, 1.600 mq per Carrefour e 1.100 mq per Gruppo Pam. I dipendenti per 1.000 mq sono massimi per Esselunga (48 unità), intermedi per l’aggregato delle Coop (31 unità), attorno alle 20 unità per i due Gruppi francesi e 16 unità per la Gruppo Pam.

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Coop su grazie alla gestione finanziaria

Il sistema delle maggiori Coop ha chiuso il 2015 con un fatturato aggregato a 10,9 miliardi, in perdita operativa (-0,7% il mon sul fatturato), ma con un risultato corrente positivo (3,1% del fatturato), grazie al contributo della gestione finanziaria (3,8% del fatturato). Sei delle undici società dell’aggregato Coop hanno chiuso il 2015 con una perdita operativa. La Coop Centro Italia è stata la più performante (mon al 2,9% del fatturato). In cinque anni l’aggregato delle coop ha cumulato utili per 109 milioni, rivenienti da proventi finanziari netti per 1.275 milioni, margini industriali per 4 milioni e proventi non ricorrenti per 234 milioni, a fronte di svalutazioni finanziarie per 948 milioni e imposte per 456 milioni. Unicoop Firenze è la cooperativa di maggiori dimensioni (fatturato di 2,3 miliardi) e quella più efficiente (14.250 euro di vendite per mq). Nel 2016 è stata costituita Coop Alleanza 3.0, fusione di tre precedenti cooperative, con ricavi stimati in 5 miliardi di euro. I finanziamenti da soci sono in diminuzione del 3%, da 11,1 miliardi nel 2014 a 10,7 miliardi nel 2015. Le consistenze maggiori sono raccolte da Coop Adriatica (2.265 milioni) e Unicoop Firenze (2.035 milioni). Il portafoglio degli investimenti finanziari è pari a 10,8 miliardi, composto da titoli non immobilizzati per 7 mld (-4,9% sul 2014; di cui 3 mld in titoli di Stato e 2,6 mld in obbligazioni), partecipazioni per 2,2 miliardi e titoli immobilizzati per 1,6 miliardi. Le disponibilità sono pari a 2 miliardi (-0,5% sul 2014).

Nel periodo 2011-2015 la gestione industriale delle Coop ha prodotto margini cumulati positivi pari a 4 milioni, cui si aggiungono 1.275 milioni rivenienti dalla gestione finanziaria. Il portafoglio di titoli e partecipazioni ha prodotto nello stesso periodo svalutazioni per 948 milioni. Le poste straordinarie hanno comportato introiti per 234 milioni. Tenuto conto delle imposte per 450 milioni, si ottiene un utile netto cumulato di 109 milioni.

Coop Alleanza 3.0 investe in Puglia: inaugurata l’Ipercoop al Cc GrandApulia di Foggia

Punta sulla Puglia la strategia di Coop Alleanza 3.0: ha aperto oggi l’ipercoop Borgo Incoronata, all’interno del centro commerciale GrandApulia di Foggia. Nella regione la cooperativinaugurata raggiunge dunque quota 13 negozi, di cui 11 ipercoop – tra i quali anche l’ipercoop via degli Aviatori di Foggia – e due supermercati, quasi 300.000 soci e circa 1.800 lavoratori.

Il nuovo ipercoop, che è stato realizzato con investimenti per 4,5 milioni di euro, si sviluppa su una superficie di 4 mila metri quadrati, dà lavoro a 80 persone e si inserisce nell’ambito del progetto di riqualificazione e rivitalizzazione dell’ex area industriale e di tutta la zona in cui sorge il centro commerciale. Nel nuovo negozio viene applicato il modello commerciale più innovativo della Cooperativa sul fronte dell’assortimento, delle promozioni e dei servizi.

Servizi innovativi, dalla ristorazione all’ottico

Hanno un affaccio in galleria il punto ristoro “Buona pausa Coop”, caratterizzato sia dal servizio bar sia dal servizio self-service, per la prima colazione o uno spuntino veloce.

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Presente nel punto vendita anche il corner gioielleria; l’ottica Coop, in cui è possibile trovare un vasto assortimento di occhiali, servito da ottici professionisti che, grazie ad attrezzature specializzate, eseguiranno test visivi gratuiti.

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A guidare i clienti all’interno dell’ipercoop è un percorso di spesa semplice e funzionale agli acquisti, con una comunicazione chiara e efficace. Immediatamente vicino all’entrata è collocato il Coop Salute, dove i clienti possono contare sulla professionalità di farmacisti pronti a offrire supporto e consiglio per scegliere tra oltre 2.000 prodotti, tra cui farmaci senza obbligo di ricetta e parafarmaci, inclusi quelli a marchio Coop.

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Altri prodotti per la cura della persona si trovano nel reparto Benessere e salute. Di fronte si collocano le aree dedicate ai prodotti multimediali, dalla telefonia agli elettrodomestici e, a completare l’assortimento dei generi non alimentari, i clienti trovano anche le aree dei casalinghi, degli articoli tessili, dei prodotti per l’auto e il bricolage.

Sul fronte alimentare, il punto vendita propone i banchi assistiti della macelleria, della pescheria, gastronomia e panetteria, che offrono le eccellenze del territorio. Per una maggiore comodità di spesa tutti i reparti sono dotati anche di confezioni take-away.

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Ampio spazio ai reparti freschi e freschissimi, come nel caso della piazza dell’ortofrutta, che valorizza i prodotti di stagione legati al territorio. Presente pure la cantinetta dei vini che dà particolare risalto alle produzioni enologiche locali e alle birre artigianali.

L’ipercoop offre tutto l’assortimento dei prodotti a marchio Coop, compresi quelli della linea d’eccellenza Fior Fiore e quella biologica Vivi Verde, oltre ai prodotti salutistici e agli integratori alimentari. 

Il nuovo ipercoop è anche “amico dell’ambiente”, grazie all’illuminazione con luci a led, e a frigo e freezer chiusi che consentono un notevole risparmio energetico, così come una migliore conservazione degli alimenti.

I clienti possono pagare la spesa in 12 casse tradizionali, una fai-da-te, o nelle due casse dedicate al “Salvatempo”. 

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Fino al 31 gennaio, chi deciderà di diventare socio di Coop Alleanza 3.0 nel nuovo punto vendita riceverà un buono spesa di 25 euro – pari al valore della quota associativa – utilizzabile fino al 28 febbraio all’ipercoop Borgo Incoronata.

Lo staff dell'Ipercoop Borgo Incoronata
Lo staff dell’Ipercoop Borgo Incoronata

Apre rinnovata la Coop di Castel San Pietro Terme (Bo)

La Coop di via Roma 18/b a Castel San Pietro Terme. Foto Paolo Righi/Meridiana Immagini

Dopo un completo restyling, ha riaperto oggi a Castel San Pietro Terme (Bo) la Coop in via Roma 18/b. Il nuovo punto vendita di 1.500 metri quadrati e con circa 50 lavoratori, offre un assortimento ancora più vasto e pensato sia per le esigenze della spesa quotidiana sia per gli acquisti “di scorta”. Tra le novità, gli scaffali dei prodotti salutistici, con articoli parafarmaceutici, integratori alimentari, alimenti confezionati, tra cui quelli per i bambini, quelli pensati appositamente per le intolleranze, quelli “funzionali” e quelli free-from.  Al book-crossing è dedicato l’angolo di Seminar libri: la piccola biblioteca in cui soci e clienti hanno la possibilità di scambiare testi, gratuitamente e senza alcun obbligo di registrazione.

Castel San Pietro Terme (Bologna), 1/12/2016. Inaugurazione supermercato Coop di via Roma 18/b. Fausto Tinti sindaco del Comune di Castel San Pietro Terme; Adriano Turrini presidente di Coop Alleanza 3.0; Christian Fossi presidente del Consiglio di zona di Coop Alleanza 3.0. Con la partecipazione dell’attrice comica Maria Pia Timo. Benedice la struttura don Silvano Cattani parrocchia di Castel San Pietro Terme. ARCHIVIO COOP ALLEANZA 3.0 – foto Paolo Righi/Meridiana Immagini
Tutte le foto: ARCHIVIO COOP ALLEANZA 3.0 – foto Paolo Righi/Meridiana Immagini

Ampio spazio anche ai prodotti per la cura della persona e quelli appositi per il pet care. Tutti nuovi i banchi dei reparti pescheria e gastronomia, serviti da addetti, ma che presentano anche i prodotti in formati take-away. Il nuovo store sui reparti dei freschi e freschissimi: in particolare l’ortofrutta, che valorizza i prodotti di stagione legati al territorio. Spazio, inoltre, a tutte le referenze delle linee di punta del marchio Coop, dalla gamma Fior Fiore a quella Vivi Verde. Il supermercato propone inoltre la cantina dei vini, che valorizza le produzioni enologiche locali e le birre artigianali. A completare l’offerta, il banco del pane e pasticceria – anche con il servizio self – con le produzioni interne. Grazie ai lavori di ristrutturazione, il negozio è dotato di accorgimenti ambientali, come i banchi refrigerati e ad alto risparmio energetico e il sistema di illuminazione a led.

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I clienti dispongono di sei casse tradizionali, quattro fai-da-te o due “Salvatempo”.

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Al momento inaugurale hanno partecipato il sindaco Fausto Tinti, il presidente di Coop Alleanza 3.0 Adriano Turrini e, in rappresentanza dei soci, il presidente del Consiglio di Zona Christian Fossi.

Castel San Pietro Terme (Bologna), 1/12/2016. Inaugurazione supermercato Coop di via Roma 18/b. ARCHIVIO COOP ALLEANZA 3.0 – foto Paolo Righi/Meridiana Immagini

Da oggi fino al 31 dicembre, chi vorrà diventare socio di Coop Alleanza 3.0 nel supermercato di via Roma riceverà un buono del valore di 15 euro da utilizzare fino al 31 gennaio 2017 nello stesso punto vendita ristrutturato.

Coop, ai terremotati il 10% delle vendite Pl di questa settimana

Continuano le azioni di solidarietà delle insegne della Gdo nazionale a favore delle persone colpite dai terremoti in Centro Italia: Coop da lunedì 7 novembre e per una settimana devolve il 10% delle vendite dei prodotti a marchio venduti nei 1100 punti vendita.
L’impegno minimo di devoluzione è fissato a 3 milioni di euro. Avviate anche azioni promozionali di supporto ai prodotti dei territori colpiti. Le azioni di solidarietà avviate da soci e consumatori a partire da fine agosto che, attraverso donazioni libere e contributi versati con il meccanismo dei punti accumulati facendo la spesa, hanno già superato quota 700.000 euro.

CoopVoce, l’operatore mobile di Coop, ha invece attivato la donazione di 2 euro al numero 45500 della Protezione Civile, oltre a accreditare gratuitamente a seguito dell’ultimo sisma 20 euro ai propri clienti residenti nelle aree colpite.

I fondi raccolti, in accordo con gli organismi partecipativi delle singole cooperative e di concerto con l’Associazione Nazionale-Ancc, saranno indirizzati verso uno specifico intervento di ricostruzione in linea con le esigenze espresse dalle popolazioni colpite e dalle amministrazioni locali.

Continua anche la raccolta fondi che consente ai clienti di versare contributi per le popolazioni colpite dal terremoto sul conto istituito appositamente con questo obiettivo.

Italiani poveri ma belli, o quanto meno tecnologici ed ecologici

Web e crisi hanno cambiato gli italiani, sempre più lontani dallo stereotipo degli istrioni naif e arretrati, abbracciano le nuove tecnologie con entusiasmo (uno su 10 ad esempio ha al polso un dispositivo wearable, e in questo siamo secondi solo agli americani) e risparmiano grazie alla sharing economy, sono tra i più magri d’Europa e sensibili alla tematiche ambientali, sprecano meno. Il quadro emerge dal Rapporto Coop 2016, che presenta però anche un Paese fermo, invecchiato, con famiglie disgregate e più nuclei famigliari singoli, dalla crescita economica infima, dove l’attenzione si è spostata dall’economia e la politica alla geopolitica (Brexit, migranti, terrorismo).

Sul fronte dei consumi, gli italiani, per affrontare il nuovo scenario, si attrezzano mutando il pantheon dei propri valori che ormai esclude la politica e accoglie la tecnologia, l’ambiente, la meritocrazia e la lotta alle diseguaglianze. Ad esempio il Rapporto ha calcolato che grazie alla sharing economy e ai consumi gratuiti su web si è dissolto circa il 2% della spesa ovvero 20 miliardi di euro, e una famiglia può arrivare a risparmiare fino a 1400 euro all’anno. «Dei vecchi valori l’unico che sembra reggere è la famiglia, che però diventa liquida – spiega Albino Russo, responsabile dell’Ufficio Studi Ancc-Coop -evolve, ha meno figlia ma dai giovani, anche quelli che non hanno figli né legami stabili, è vista come un punto di riferimento».

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La tecnologia sembra poi essere entrata nel Dna degli italiani, specie da quando internet dal computer è passata al telefonino, da sempre grande passione tricolore (15 milioni venduti nell’ultimo anno, +16%).

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Tanto che cambiano i consumi. La “ripresina” e i guadagni extra sono stati impiegati per coprire grosse spese rimandate negli anni della crisi (arredamento, automobile), in tecnologia, divertimenti, cultura e viaggi. Non nei consumi alimentari che infatti calano costantemente. Salute, benessere ed ecologia sono i nuovi valori che guidano i consumi dei nostri connazionali. Ma anche voglia di provare e sperimentare, i cibi etnici ad esempio che registrano un + 8% nel primo semestre 2016. In su nel borsino della spesa i cibi sono light e uno stile alimentare “clean”. Recta il rapporto: “Ripulirsi è il mantra a tavola dei nuovi italiani e da qui la riscoperta di ingredienti “antichi” diventati i “superfood” di oggi: lo zenzero, la quinoa, la curcuma parole cercate ossessivamente in rete ma anche fonte di un segmento di fatturato in crescita (il giro d’affari dello zenzero anno su anno fa registrare un +141% e la curcuma supera il 93%). O il ricorso all’ “altro cibo”: pillole, integratori, beveroni generano in Italia un mercato che ci fa primeggiare in Europa (2,5 miliardi il giro d’affari e un +7,7% anno su anno)”.

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Il “Rapporto Coop 2016” è redatto dall’Ufficio Studi di Ancc-Coop (Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori) con la collaborazione scientifica di Ref. Ricerche, il supporto d’analisi di Nielsen e i contributi originali di Iri Information Resources, GFK, Demos, Nomisma e Ufficio Studi Mediobanca. Il Rapporto è scaricabile a questo indirizzo.

Gli italiani cambiano, Coop si attiva per affrontare il futuro

Gli italiani cambiano: più tecnologici, attenti alla salute e alle esigenze dell’ambiente e del benessere, mangiano meno ma meglio e riempiono il carrello della spesa con prodotti diversi dal passato. Meno carne e latticini, più frutta, fresca e secca, verdura e in generale alimenti considerati salutari, come i cosiddetti “superfood”: questo emerge dal Rapporto Coop 2016.

«La cultura e le abitudini degli italiani stanno mutando più velocemente di quanto stiano cambiando le imprese – ha detto alla presentazione del Rapporto il presidente di Coop Marco Pedroni -; alcuni trend riteniamo siano passeggeri, altri invece resteranno. Soffre anche il sacro Graal della dieta mediterranea, la pasta. Coop, di fronte a questi profondi mutamenti della società, ha ritenuto che fosse il momento di cambiare e provare non solo a incontrare i nuovi bisogni, ma anche a immaginare il futuro».

Da qui il completo ripensamento della marca commerciale (vedi Coop, restyling su 4000 referenze private label, al via due nuove linee), con cinque nuove linee in preparazione “ma in seguito ne entreranno altre”, 400 nuove referenze e un obiettivo di vendite a 18/24 mesi del +4% a valore e del +7% a quantità.

Ma non si gioca solo sulla marca commerciale la partita di Coop, come ci spiega Pedroni nella video intervista. La prima insegna italiana infatti soffre “come tutta la grande distribuzione” ma investe “650 milioni nel biennio 2015/16 nel rinnovo della rete”. Mantenendo i propri valori: evitando i licenziamenti e continuando a investire anche nelle aree più deboli e difficili del Paese.

Coop, restyling su 4000 referenze private label, al via due nuove linee

A 13 anni dall’ultimo cambiamento generale, Coop rinnova il proprio prodotto a marchio: 4000 referenze che generano un fatturato di 3 miliardi di euro, con un’incidenza (per i soli prodotti confezionati) del 27% a valore e di oltre il 32% a volume.
Le novità compariranno a scaffale per step progressivi. Oltre al restyling grafico, che interesserà tutte le referenze, sono previsti cambi di formulazione e l’ingresso immediato di due nuove linee, Origini e Amici Speciali, che sarà seguito da tre altre linee in fase di definizione: “Io” per la cura della persona, “D’Osa” ingredientistica e accessori per una cucina facile e “Casa” per il mondo della detergenza.

 

Al via due nuove linee

croccantini gatto in crescitaPunta alle basi della tradizione agroalimentare italiana la nuova linea Origine con oltre 50 prodotti, dalla passata di pomodoro all’olio d’oliva, dal latte alle uova, su cui Coop ha svolto da oltre 15 anni un minuzioso lavoro di controllo e tracciabilità. Sono prodotti sensibili su cui c’è particolare attenzione da parte dei consumatori e sui quali, da anni, insistono frodi e scandali. Anche se il tema dei controlli e della qualità è trasversale a tutti i prodotti a marchio, visto il “lavoro unico e speciale” che è stato fatto, viene esaltato con questa linea.
Dedicata agli animali domestici, Amici speciali punta ad affiancare alla tradizionale proposta basica ma di qualità una offerta più ampia e specializzata, che vada a coprire le aspettative di quel 55% di famiglie italiane che ospitano un animale nella propria abitazione (non solo cani e gatti, ma anche uccelli, piccoli roditori e pesci).

 

Potenziato il premium
Le statistiche confermano il successo, all’interno delle private label, della linee premium e dedicate al salutismo, e anche Coop in questi ultimi anni ha investito molto, su “Fior Fiore”, “Vivi Verde”, “BeneSi” , “Solidal” e le due linee dedicate all’infanzia. Il nuovo piano prevede un ampliamento dell’offerta e un’ulteriore innalzamento degli standard qualitativi. Così se per la linea di specialità gastronomica si pensa a circa una cinquantina di prodotti in più, un grande impegno è rivolto al segmento del bio/eco dove Coop intende raddoppiare le referenze fino ad ora esistenti (oltre 160 nel solo grocery, più di 600 se includiamo anche il non food ed i freschissimi ) con presidio attento nell’area della gastronomia vegetariana e vegana; già oggi Viviverde Coop è la private label leader e rappresenta un terzo delle marche private bio.

yogurt
«La nostra è una storia importante – sintetizza Roberto Nanni, responsabile strategia prodotto a marchio Coop – durante la quale abbiamo sempre mosso le carte prima degli altri. Siamo stati i primi ad aprirci a nuovi mercati (penso al Solidal o al biologico, ai farmaci o ai prodotti vegani), ma anche i primi a inserire valori e qualità dentro al prodotto; è il caso delle campagne storiche per eliminare coloranti e additivi dagli alimenti o gli estrogeni dalle carni fino ai giorni nostri. A maggio ad esempio seguendo il principio della precauzione, subito dopo la pubblicazione del dossier da parte dell’ Efsa, abbiamo deciso di eliminare l’olio di palma dai nostri prodotti. Diciamo che la “rivoluzione” che ora prende avvio intende potenziare la distintività della nostra private label lavorando sul cuore dell’offerta, ovvero quell’universo molto ampio e basico di prodotti fino ad ora collocati sotto la denominazione comune di “Tutela” che da soli rappresentano per noi e a oggi il 75% delle vendite. È il cuore della nostra offerta e su questa interverremo a 360°: in alcuni casi con la nascita di nuove linee specifiche, in altri casi con vere e proprie riformulazioni di prodotto e per tutti un generale restyling grafico».

Scheda nuovi YOGURT INTERI COOP

L’impegno di Coop è quello di non alzare i prezzi, seguendo l’iniziativa “Prezzi Bassi sempre” che si concretizza con ribassi stabili e duraturi realizzati quotidianamente. È comunque prevista una campagna di comunicazione a sostegno del rinnovamento, con un piano complessivo di circa 20 milioni di euro, che partirà già a settembre con lo slogan “Buoni e convenienti come li vuoi tu”. Sono previsti spot ambientati nelle case di persone reali (da ottobre partirà il casting a punto vendita) in onda sulle reti televisive nazionali, e in parallelo iniziativr su radio, web e carta stampata.

Da Coop i punti possono diventare aiuti per le popolazioni colpite dal terremoto

Anche Coop si muove, come altre insegne della Gdo, a sostegno delle persone in difficoltà nei territori colpiti dal terremoto, e lo fa con una campagna di solidarietà che coinvolge i propri soci e consumatori, “Il nostro cuore va al centro”.

In tutta Italia direttamente alle casse dei punti vendita attraverso il meccanismo dei punti (un punto ogni euro di spesa) si può destinare le proprie donazioni su uno specifico conto corrente. I fondi raccolti saranno destinati a un intervento di ricostruzione.
“Dopo la gestione della prima fase di emergenza che ha visto fin da subito le cooperative di consumatori più vicine all’epicentro del sisma impegnate nella raccolta di generi di prima necessità – si legge in una nota – è ora la volta dell’intero movimento nazionale che avvia una campagna di solidarietà attraverso la propria base sociale che ha superato gli 8 milioni e mezzo di soci e i suoi consumatori”.

È possibile anche donare con la causale “Emergenza Terremoto” o devolvere somme
in denaro sul conto corrente presso Unicredit Spa (IBAN IT 73 A 02008 02854 000104429141 causale “Raccolta fondi per terremoto”). Le singole cooperative potranno poi integrare con ulteriori interventi economici quanto sarà raccolto.

CoopVoce, l’operatore mobile di Coop, ha inoltre attivato la donazione di 2 euro al numero 45500 della Protezione Civile.
I fondi raccolti, in accordo con gli organismi partecipativi delle singole cooperative e di concerto con l’Associazione Nazionale-Ancc, saranno poi indirizzati verso uno specifico intervento di ricostruzione, in linea con le esigenze espresse dalle popolazioni colpite e dalle amministrazioni locali.

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