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Il Gruppo Fioravanti (VéGé) riapre con insegna Di+ a L’Aquila

Riapre domani, completamente rinnovato, lo storico supermercato nel quartiere Santa Barbara a L’Aquila, dove la ricostruzione continua faticosamente dopo il terremoto di sei anni fa.

Il supermercato, a insegna Di+, si ripresenta al pubblico profondamente rinnovato e con un assortimento arricchito, ospitando nei suoi 800 mq di superficie i reparti Ortofrutta, Macelleria, Grocery, Non-Food, Surgelati, Fresco a libero servizio e Banco Gastronomia servito.

Per il Gruppo Fioravanti, guidato dalla quarta generazione dell’omonima famiglia, si tratta di un investimento importante che porterà ad ulteriori aperture nel corso dell’anno, dimostrando così di credere fermamente nelle potenzialità del territorio.

“Nonostante le enormi difficoltà e criticità del settore del commercio e, più in generale, di tutta l’imprenditoria locale profondamente toccata dal sisma del 2009, il Gruppo Fioravanti continua ad investire nel territorio attraverso uno sviluppo sostenibile della distribuzione organizzata del capoluogo: ristrutturazione degli attuali pv presenti e nuovi servizi a valore aggiunto per il consumatore sono e saranno le linee guida strategiche del gruppo per i prossimi anni”- conferma il responsabile commerciale Simone Fioravanti.

Cina prossima frontiera della Gdo? Walmart apre altri 115 pdv

In Occidente la guerra dei prezzi morde i profitti e le insegne della GDO soffrono. Sempre più guardano allora ai grandi mercati emergenti (in realtà già emersi da tempo) come modo per sistemare i conti. Primo tra questi la Cina. Così Walmart, che ieri ha annunciato l’apertura di altri 115 punti vendita nel Paese asiatico entro il 2017. Le nuove aperture di concentreranno nelle grandi città, come Shanghai, Shenzhen e Wuhan, e andranno ad  aggiungersi ai 411 pdv Walmart in Cina creando 30mila nuovi posti di lavoro. Allo stesso tempo però il gigante americano, numero uno della GDO mondiale, chiuderà gli store meno performanti (dopo averne chiusi 29 lo scorso anno), mentre 50 di questi saranno ristrutturati con un investimento di 60 milioni di dollari. Perché in realtà qui sta il punto: le vendite cinesi di Walmart hanno lo scorso anno subito un rallentamento, e così è successo a Tesco e Carrefour, mentre Auchan nel 2014 ha dichiarato un “traino” da parte dei suoi ipermercati cinesi su uno scenario sempre più internazionale (ormai la Francia risponde per il 33,5% delle vendite). “Anche se c’è stato un rallentamento delle vendite, abbiamo guadagnato quote di mercato negli ipermercati” ha detto Scott Price, capo delle operazioni asiatiche di WalMart.

“Vogliamo diventare parte dell’economica cinese” ha spiegato così la strategia dell’insegna l’Ad Doug McMillon durante una conferenza stampa a Pechino. Potenziato anche l’e-commerce con il sito Yihaodian.com che offre oggi ben 8 milioni di articoli.

Con Sapori&Dintorni alla stazione Centrale di Milano Conad lancia la corsa per la leadership nel Nord

Il nuovo store Sapori&Dintorni inaugurato oggi alla stazione Centrale di Milano è qualcosa di più di un nuovo punto vendita per la strategida di Conad. «Con questo punto vendita comincia il percorso per raggiungere la leadership al Nord» ha affermato l’ad di Conad Francesco Pugliese, lanciando un messaggio forte ai cugini di Coop Italia.

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Fedele al concept di Sapori & Dintorni, questo punto vendita  accoglierà i visitatori di Expo con il meglio delle eccellenze alimentari italiani, tanto che il leit motiv ribadito in tante occasioni da Pugliese è che si farà promozione dei prodotti e non suii prodotti. Come a dire che quello di cui c’è bisogno oggi è l’attenzione e la cura sui prodotti che rappresentano il meglio della proposta agroalimentare italiana e non la banalizzazione sui prezzi. Una visione che faticosamente si sta facendo strada nella distribuzione, dove le ferite della battaglia sui prezzi hanno cominciato a infettare anche il tessuto sano dei prodotti a marchio del distributore.

Ricordiamo che Sapori & Dintorni è l’insegna di Conad che propone le tipicità del territorio (ma c’è anche un laboratorio per la preparazione del sushi) prodotte da una selezione di produttori qualificati: lo store di Milano Centrale – oltre 3500 referenze, apertura dalle 7 alle 22 – proporrà Viaggio in Italia, un “cestino del viaggiatore” diverso ogni giorno per promuovere tutte le tipicità locali. Sapori&Dintorni, ha ricordato Pugliese, adotta una politica di prezzo competitiva ma con una qualità elevata, tanto che la redditività degli otto punti vendita, che fatturano complessivamente 500 milioni di euro, è la più alta del mercato: 24mila euro al mq.

(foto via twitter)

Auchan ricorre alla mobilità per 1500 dipendenti. Sciopero il 9 maggio

La crisi colpisce gli ipermercati italiani del Groupe Auchan, che nel Belpaese dà lavoro a 11.422 dipendenti in 51 sedi. Sono state avviato le procedure di mobilità per circa 1.500 addetti. Particolarmente colpite le sedi siciliane, che contano 1.137 dipendenti in sei punti vendita – Palermo, Carini (Pa) Melilli (Sr) e tre in provincia di Catania. I posti di lavoro a rischio sarebbero secondo l’Ansa 267.

A rischio chiusura c’è pero anche l’iper di Cesano Boscone, che ha già suscitato un’interpellanza del Movimento 5 Stelle in Regione: “Nulla si muove in Regione mentre sono distrutti centinaia di posti di lavoro con conseguenze devastanti per le famiglie e per il territorio con l’abbandono di cattedrali di cemento costruite grazie alle autorizzazioni di politici troppo disinvolti e incapaci di una programmazione coerente. A fronte della chiusura di centri commerciali e grosse strutture di vendita (a rischio ci sono anche MediaWorld e Saturn) la Regione deve spiegare il senso di aprirne nuovi”.

I sindacati hanno proclamato per il 9 maggio una giornata di sciopero in tutta Italia. Secondo la segretaria regionale della Uiltucs Sicilia, Marianna Flauto “Il modo di gestire l’azienda è incomprensibile. Se Auchan ha registrato perdite, queste sono il frutto di politiche aziendali sbagliate e non possono essere i lavoratori a farne le spese”. Nessun commento per ora da parte dell’azienda.

Conad Adriatico ha l’Abruzzo nel cuore. +2,1% il fatturato, previsti 10 nuovi punti vendita

foto: via imoon.it

In occasione della seconda tappa del Grande Viaggio Conad (svoltosi nel week end appena terminato), Conad Adriatico ha reso noti i dati dello sviluppo in Abruzzo, dove, con un fatturato 2014 di 465,1 milioni di euro (+2,1% rispetto al 2013) registra la metà delle vendite totali.

A fine anno, con la ristrutturazione della rete, i punti di vendita in Abruzzo saranno 132, con una superficie complessiva di 97.165 mq, frutto del riposizionamento delle grandi superfici, di cambi insegna e di nuove aperture: i supermercati Conad saliranno a 45 e i Todis a 19. Il fatturato atteso, compreso quello dei distributori di carburante, si attesterà a 477,4 milioni di euro.

«Numeri che presi a sé non esprimono appieno il potenziale della nostra cooperativa», sottolinea l’amministratore delegato di Conad Adriatico Antonio Di Ferdinando. «Un potenziale fatto anche di sostegno all’economia regionale e alle sue eccellenze alimentari, di nuova occupazione, di investimenti finalizzati a limitare la progressiva desertificazione delle risorse produttive locali. Ancor più in una fase di pesante congiuntura economica. Abbiamo un programma di sviluppo che privilegia l’Abruzzo, con dieci nuove aperture e due nuovi impianti di distribuzione dei carburanti».

Per contribuire al sostegno dell’economia abruzzese, Conad Adriatico ha stretto accordi con 252 fornitori locali con i quali ha sviluppato nel 2014 un fatturato di 59,7 milioni di euro.

Significativa la ricaduta economica sul territorio grazie anche al consorzio Conad, che si è fatto portavoce delle migliori produzioni regionali – ortaggi, frutta, carni, pasta e vini Doc… – in Italia e in Europa con i marchi Conad, Conad Percorso Qualità, Conad Il Biologico, Sapori&Dintorni Conad e Creazioni d’Italia.

Nel Polo logistico integrato di San Salvo (Chieti) – 160 mila mq di superficie, di cui 53 mila coperti –, ampliato con il nuovo polo del freddo, l’accorpamento delle consegne di carni, salumi, latticini, ortofrutta e surgelati (e generi vari) su un unico mezzo di trasporto ridotto di oltre il 30 per cento i km annui percorsi. Lo scorso anno, il Polo di viale Marisa Bellisario ha movimento 320 milioni di pezzi in uscita con 47 mila viaggi di automezzi per 157 mila consegne ai punti di vendita.

Di particolare rilievo i dati del centro di distribuzione del pesce fresco di Pescara: oltre un milione di kg distribuito con 6.453 consegne alle 41 pescherie dei punti vendita per un totale di oltre 100 prodotti ordinabili (50 quelli trattati in media ogni giorno). La cooperativa si serve di 15 pescherecci (in appalto) – 11 per la pesca a strascico e 4 per quella a volante –, di altri 8 per la pesca a lampara del pesce azzurro (di cui 2 di proprietà del partner La Selva Pesca) e di 2 per la pesca con il palangaro di merluzzi, mazzoline e gronchi, che, dal 15 maggio, effettueranno la campagna di pesca del tonno e del pesce spada.

Sul fronte della convenienza e del risparmio per i clienti, lo scorso anno state attivate complessivamente 108 iniziative promozionali nei supermercati della cooperativa (con un’incidenza del 29 per cento sul totale del venduto) e 59 negli iper (48 per cento) che hanno prodotto benefici economici per 164,2 milioni di euro (90,9 milioni nei supermercati e 73,4 negli iper) a vantaggio dei consumatori abruzzesi.

I clienti hanno tuttavia usufruito di altre occasioni di risparmio, dalle parafarmacie (453 mila euro) ai buoni spesa in sostituzione del catalogo premi (1,4 milioni di euro), dai libri scolastici ai vantaggi legati alla Conad Card (234 mila euro il risparmio ottenuto dai soci abruzzesi).

Un prodotto su tre venduti è a marchio Conad. La marca del distributore si conferma componente fondamentale del bilancio di Conad Adriatico per lo sviluppo della rete e il rafforzamento della fedeltà dei clienti, che apprezzano la qualità da leader coniugata ad una convenienza del 25-30 per cento. Le linee di prodotti Conad primeggiano nel 45 per cento delle categorie in cui competono, percentuale che sale al 73 per cento se si considerano anche le seconde posizioni.

Conad Adriatico, che opera nelle Marche, Abruzzo, Molise, Basilicata e Puglia ed è presente con propri punti di vendita in Albania e in Kosovo, associa 273 imprenditori e nel corso del 2014 ha sviluppato un fatturato di 925,4 milioni di euro (+1,7 per cento rispetto all’anno precedente). Sono 372 i punti di vendita per una superficie di 216.811 mq (+3,2 per cento): 6 Conad ipermercato, 4 Conad Superstore, 110 Conad, 145 Conad City, 39 Margherita, 32 discount Todis e 36 di altre insegne. I collaboratori occupati nella rete sono 4.153, ai quali si aggiungono i 254 che operano nella sede di Monsampolo del Tronto (Ascoli Piceno).

La quota di mercato vede Conad Adriatico leader in Abruzzo (24,5 per cento) e nel Molise (22,7 per cento); nelle Marche è attestata all’8,5 per cento, in Basilicata al 6,5 per cento e in Puglia al 6,9 per cento (fonte: GNLC – 2° semestre 2014).

Tra i servizi per i clienti, il distributore di carburanti dell’Aquila (con un milione di euro di risparmio per i clienti), le 10 parafarmacie (oltre 955 mila euro di risparmio) e i 2 corner Ottico.

Conad Adriatico è presente dal 2006 in Albania con 34 supermercati Conad, per 19.769 mq di superficie di vendita, serviti da una piattaforma multisettoriale completamente autonoma ubicata a Tirana.

Con 699 fornitori locali la cooperativa ha sottoscritto accordi di fornitura per un valore complessivo di 212,7 milioni di euro di venduto, contribuendo al sostegno e alla valorizzazione di tante economie locali.

Sul versante sociale, la cooperativa e i soci imprenditori hanno investito sul territorio oltre 1,4 milioni di euro in attività che hanno interessato e coinvolto direttamente le comunità in cui operano (oltre il 50 per cento in Abruzzo). Attività che spaziano dal sostegno alle società sportive alla cultura e alla promozione di iniziative di carattere sociale.

Il piano di sviluppo per il biennio 2015-2016 prevede 10,5 milioni di euro di investimenti, con 33 nuove aperture e 3 nuovi distributori di carburanti oltre quello in funzione dal 2013 all’Aquila.

Istat: vendite a febbraio positive, crescono discount e supermercati

Una crescita dei consumi ancora fragile e incerta è quella registrata ieri dall’Istat relativamente al mese di febbraio: per il terzo mese consecutivo le vendite al dettaglio registrano un segno positivo. La gdo cresce, in particolare i discount.

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Rispetto a un anno fa, scrive l’Istat, l’indice grezzo delle vendite segna un aumento dello 0,1%. L’indice del valore delle vendite di prodotti alimentari aumenta dello 0,5%, quello dei prodotti non alimentari, invece, diminuisce dello 0,3%. Restano invece negative le vendite rispetto a gennaio 2015: -0,2% quelle dei prodotti alimentari e -0,1% i non alimentari.

Nel confronto con il mese di febbraio 2014 si registra una variazione positiva dello 0,8% per le vendite delle imprese della grande distribuzione e una diminuzione dello 0,5% per quelle delle imprese operanti su piccole superfici.

Nella grande distribuzione le vendite aumentano, in termini tendenziali, dell’1% per i prodotti alimentari e dello 0,5% per quelli non alimentari. Nelle imprese operanti su piccole superfici le vendite segnano variazioni negative dell’1% per i prodotti alimentari e dello 0,5% per quelli non alimentari.

Schermata 2015-04-23 alle 10.06.10Con riferimento alla tipologia di esercizio della grande distribuzione invece a febbraio 2015 si registrano aumenti dello 0,4% per le vendite degli esercizi non specializzati e del 3,5% per quelle degli esercizi specializzati. Tra i primi, aumentano dello 0,2% le vendite degli esercizi a prevalenza alimentare e del 2,8% quelle degli esercizi a prevalenza non alimentare.

In particolare, per quanto riguarda gli esercizi non specializzati a prevalenza alimentare, aumentano le vendite di discount e supermercati (rispettivamente +3,6% e +0,2%) mentre diminuiscono quelle degli ipermercati (-1,5%).

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Di fronte a questi dati, il presidente di Federdistribuzione Giovanni Cobolli Gigli ha commentato positivamente il fatto che “si registri una leggera crescita delle vendite di prodotti alimentari, un fattore che può contribuire a dare stabilità all’ancora debole percorso di ripresa della domanda interna”, ma ha rilevato che il -0,3% dei non alimentari sia un “segno che non si è ancora consolidato nei consumatori un atteggiamento di fiducia sul futuro che li possa portare ad affrontare con più regolarità e intensità anche acquisti più impegnativi”.

Ricordando poi che il recente Documento di Economia e Finanza emesso dal Governo va nella direzione giusta, escludendo per il 2016 l’applicazione delle clausole di salvaguardia inserite nelle ultime Leggi di Stabilità che, tra l’altro, avrebbero previsto l’innalzamento delle aliquote Iva dal prossimo anno, ha aggiunto: “Riteniamo però che sia importante fare di più: le imprese distributive per programmare i propri investimenti hanno bisogno di scenari certi, e la spada di Damocle di un possibile aumento dell’Iva dal 2017, con i suoi effetti su prezzi e consumi, frena i progetti di sviluppo. È necessario quindi rafforzare spending review, vendita del patrimonio dello Stato e lotta all’evasione per recuperare le risorse necessarie a scongiurare l’aumento delle imposte indirette. Per la GDO permane inoltre un ulteriore punto di preoccupazione: la reverse charge, un dispositivo che, se attuato, comporterebbe per il settore gravi problemi finanziari ed economici, oltre a significativi costi organizzativi”.

Shop 2015 disegna il retail del futuro a Tuttofood

A Tuttofood verrà realizzato Shop 2015, il negozio del futuro. Un laboratorio di idee e soluzioni per il commercio di oggi e di domani, voluto dal Consorzio FIA e promossa da Comufficio e dalle associazioni del commercio, Shop 2015 è una unità dimostrativa dove si realizzaerà un “punto vendita” allestito, pensato per scommettere su nuove opportunità nel futuro del commercio. Temi quali la connettività e la convergenza cambieranno il volto del commercio al dettaglio, permettendo ai commercianti di fondere digitale, virtuale e fisico in un unico modello di negozio online con punti vendita reali.

Gli operatori commerciali della rete distributiva al dettaglio potranno verificare in questo allestimento fuori dagli schemi le applicazioni e le diverse possibili soluzioni per valorizzare al meglio i prodotti nel punto vendita.

punto cassa shop 2015Molte le soluzioni proposte all’interno di Shop 2015. Tra queste anche il cruscotto intelligente studiato per i punti vendita di vicinato, anche apartenenti a insegne della gdo. Si tratta di un punto cassa dotato di diverse funzionalità di “servizio”, come le ricariche telefoniche, in grado di integrarsi con tutti i dispositivi del punto vendita come gli strumenti di pesatura, i sistemi di pagamento elettronico, i sistemi di lettura e di identificazione (scanner, lettori di codici a barre e 2D, GS1 Databar) i chioschi interatii per le consultazioni dei prodotti e per le comiunicazioni di promozioni, la carta fedeltà digitale. Lo sviluppo e la realizzazione del cruscotto intelligente è stato curato da una rete di mprese cui hanno partecipato Comservizi, Cartotecnica Mara, Consorzio Fia, Dataprocess International e Uakari Software

Ad animare lo spazio di Shop 2015 un nutrito programma di incontri e convegni. Qui l’elenco completo degli incontri e dei workshop

 

Il decalogo del supermercato ideale per i consumatori

IperConad di Corciano (PG)
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Massimiliano Dona

Nel corso del convegno di presentazione del Bilancio di Sostenibilità Sociale della distribuzione moderna curato da Federdistribuzione, il segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, Massimiliano Dona ha evidenziato il possibile rischio di autoreferenzialità del bilancio, pur dando atto della meritorietà dell’impegno nella misurazione di un intero settore.

Dona, che ha citato i risultati di uno studio dell’Unione Consumatori sui desideri dell’utenza, ha quindi spronato la distribuzione moderna a fare di più agli occhi del consumatore. E ha citato le dieci cose che i clienti dei supermercati vorrebbero vedere migliorare.

1) INTERAZIONE. Prevedere strumenti più efficaci di interazione con la clientela: non solo con il classico punto di ascolto presso il supermercato (o il call center), ma anche App e altri canali digitali come i social network;

2) INFORMAZIONI. Maggiori informazioni sulla provenienza dei prodotti, anche oltre le previsioni normative, a cominciare dall’introduzione in etichetta dell’informazione sullo stabilimento di produzione;

3) AVANCASSE. Divieto di collocare i prodotti per bambini alle casse, così da non sollecitare gli acquisti di impulso dei più piccoli;

4) PERCORSI. Predisposizione dei prodotti all’interno del grande magazzino secondo le esigenze consumatore (e non secondo le tecniche di visual merchandising del supermercato): quindi prima l’acqua minerale, per evitare che schiacci altri prodotti, poi prodotti in scatola, quindi i freschi come formaggi, frutta e verdura e per ultimo i surgelati vicini alla casse, per non interrompere la catena del freddo;

5) DISPOSIZIONE. Impegno a non cambiare la disposizione dei prodotti solo per disorientare il consumatore e costringerlo a peregrinare per le corsie;

6) CONVENIENZA. Indicazione del prodotto più conveniente per facilitare gli acquisti di chi si indirizza ai prezzi più vantaggiosi;

7) AMBIENTE. Impegno per la sostenibilità ambientale: dall’uso di materiali riciclabili ai contenitori per la raccolta delle batterie esaurite, dal divieto di uso della pellicola pvc per salumi e formaggi alla istallazione di termometri visibili al pubblico nei congelatori, fino alla corretta raccolta del RAEE;

8) FORMAZIONE. Seri investimenti sulla formazione degli addetti ai punti vendita anche per introdurre nuove figure di assistenti alla clientela che possano indirizzare il consumatore per trovare i prodotti tra gli scaffali e le notizie necessarie per acquisti di buon rapporto qualità prezzo;

9) ACCOGLIENZA. Migliore accoglienza per la clientela: dalla disponibilità di cartellonistica sui diritti di garanzia e post-vendita alla presenza di etichette “green” e di prodotti per particolari esigenze dei consumatori, dal contenimento delle file alle casse (offrendo percorsi privilegiati o automatizzati), alla disponibilità di aree wifi o per la ricarica di smartphone o tablet, fino a luoghi attrezzati per i minori o gli anziani;

10) CERTIFICAZIONI. Sistemi di certificazione da parte delle associazioni dei consumatori sulla qualità dell’informazione, i servizi di ascolto, la sicurezza prodotti (ad esempio tramite ispezioni o attività di mistery shopping che consentano di pervenire al rilascio di un trustmark di fiducia).

Fino a qui, Massimiliano Dona.

Va da sé che questo “decalogo del buon supermercato” comprende iniziative che molte catene hanno già attivato o hanno in corso di attivazione e altre che sono di difficile attuazione semplicemente per questioni operative o di costi. Tuttavia crediamo che il suo valore consista nell’essere una to do list per gli operatori. Non caso alla fine dell’intervento di Dona c’è stato un intenso scambio di biglietti da visita con i retailer presenti all’evento.

E-commerce e grocery, vendite a +21% nel 2015: la svolta è vicina?

Andamento dell'e-Commerce in Europa, fonte eCommerce Foundation. L'Italia è tra i "Paesi emergenti".

È uno dei settori per cui nel 2015 si prevede la maggior crescita: stiamo parlando del grocery e dell’e-commerce, matrimonio da anni contrastato e ritardato, un po’ come quello dei Promessi Sposi, in Italia, fanalino di coda rispetto agli altri grandi Paesi europei. Ma forse qualcosa si sta muovendo, almeno a giudicare dalle previsioni dell’Osservatorio eCommerce B2C Netcomm – Politecnico di Milano. I dati sono stati presentati nel corso della decima edizione del Netcomm eCommerce Forum. «Continuiamo a pensare che ci sia un grande potenziale dietro questo mondo, per questo continuiamo a tenere separato il dato Grocery, che riguarda solo le vendite online da supermercato, da quello dell’enogastronomia» ha detto Alessandro Perego, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio eCommerce B2C Netcomm – Politecnico di Milano. Nel 2015 si prevedono vendite in questo canale di 195 milioni di euro, contro i 161 milioni del 2014 e con un incremento del 21%. La quota di mercato resta esigua, fissa com’è da anni all’1%, ma nel momento in cui altri attori (oltre a Esselunga, l’unica insegna a fare e-commerce estensivamente) decideranno di impegnarsi in forze le cose potrebbe davvero cambiare.

 

Passando ai dati generali, prosegue la costante crescita a doppia cifra che caratterizza l’eCommerce in Italia a partire dal 2010: dopo aver ottenuto un incremento del 16% nel 2014, l’eCommerce registrerà per il 2015 un’ulteriore crescita del 15% che porterà il mercato a superare i 15 miliardi di Euro.
Gli acquisti tramite Smartphone crescono del 78% nel 2014 e stanno registrando un’ulteriore crescita del 68% nel 2015, con un valore triplicato in due anni, da un totale di 610 milioni nel 2013 a 1,8 miliardi di € nel 2015.
Tra i prodotti, l’Informatica fa registrare l’incremento più elevato (+26%), seguita a ruota dall’Abbigliamento, che registra un +23%, e dall’Editoria e dal Grocery, che balzano avanti del 21%. Turismo e abbigliamento si confermano i due comparti che spingono maggiormente l’export dell’eCommerce italiano portandolo a crescere del 18% nel 2015 e a raggiungere una quota superiore ai 3 miliardi di Euro.

“In Italia la penetrazione dell’eCommerce sul totale del mercato retail sta crescendo e passa dal 3,6 al 4% nell’ultimo anno”, ha detto ancora Perego -.“Un ruolo chiave, in questa crescita, ce l’hanno anche settori “emergenti” per il nostro eCommerce, come ad esempio l’Arredamento che raggiunge quota 350 milioni di Euro, +75% rispetto al 2014, e il Food&Wine enogastronomico che sfiora i 260 milioni di Euro, in crescita del 30% rispetto allo scorso anno. Ne sta beneficiando sopratutto la vendita di prodotti, che nel 2015 pareggerà quella di servizi, passando dal 46 al 50% delle vendite online da siti italiani.”

Allargando lo sguardo all’Europa, le previsioni per il 2015 sono a 470 miliardi di euro di fatturato complessivo di beni e servizi acquistati tramite e-Commerce, con una preponderanza del 54% dei beni rispetto al 46% dei servizi. Gli e-shopper europei superano ormai i 230 milioni di individui e sono circa 2,5 milioni i posti di lavoro che direttamente o indirettamente l’eCommerce sta generando nel Vecchio Continente. Nel corso del 2014 il 60% delle vendite online si sono concentrate in tre Paesi: UK con 122 miliardi di euro, Germania con 70 miliardi, Francia con 56,8.

Le potenzialità del canale dunque sono immense, ma non proprio ben colte nel nostro Paese, come sottolinea Roberto Liscia, Presidente di Netcomm – Consorzio del Commercio Elettronico Italiano. “Oltre ai numeri positivi e di crescita a doppia cifra che da anni segnaliamo, va rimarcato che le imprese italiane che vendono online sono oggi solo il 4% del totale, l’accesso alla banda larga rimane carente e la copertura finanziaria per gli investimenti necessari sono ancora un interrogativo non risolto. L’Italia è conosciuta nel mondo per i suoi prodotti di abbigliamento, calzature, accessori, moda, arredo, design, vino e prodotti alimentari-gastronomici di qualità. Tutte le piccole e medie imprese italiane che producono e/o commercializzano questo tipo di prodotti hanno degli spazi di mercato straordinari. Tecnicamente stiamo parlando di una platea di oltre un miliardo di consumatori che abitualmente compra online, affascinata dal Made in Italy in tutte le sue sfaccettature, e di 4,2 miliardi di individui che quotidianamente sono su Internet. Ma stiamo perdendo competitività a livello globale e non riusciamo a sfruttare il potenziale di domanda che potrebbe trovare più facilmente sbocchi su questi mercati”.

Riapre l’IperSimply Teramo Piano d’Accio: il focus è sulla convenienza

Prezzi più bassi su tutto per sempre e buoni sconto sulla spesa: con questa strategia Groupe Auchan rilancia lo storico supermercato IperSimply di Teramo in Località Frazione Piano d’Accio (Strada Statale 80 – km.82), che riapre al pubblico domani alle ore 8 completamente rinnovato sia nell’assortimento sia nella proposta commerciale, per offrire ai clienti un percorso d’acquisto ancora più conveniente e tutelare i posti di lavoro dei 54 addetti. Il punto vendita si estende su una superficie di 3.400 metri quadri con un assortimento di oltre 20.000 referenze e un comodo parcheggio con 300 posti auto.

Un outlet per il non food
Oltre ai prezzi ribassati in ogni reparto e a un’ampia presenza dei prodotti a marchio Simply, con un prezzo rispetto alle marche mediamente inferiore del 30%, nel nuovo supermercato è presente un ampio Outlet, con oltre 2.000 occasioni di risparmio su articoli non-alimentari: casalinghi, giardinaggio, telerie, autobrico, abbigliamento, giocattoli, elettrodomestici e tecnologia.

Freschi in primo piano

IperSimply Teramo internoIl focus dell’offerta è però sui prodotti freschi: frutta e verdura consegnata quotidianamente; carne controllata e garantita lavorata in reparto; pesce fresco di giornata pulito e pronto per la cottura o fritto al momento e servito al banco; una panetteria con pane sfornato tutti i giorni e pasticceria; un’ampia gastronomia con pasta fresca, ricette di piatti pronti e salumi e formaggi di prima scelta, dove il 10% dei prodotti proviene dal territorio del punto vendita. L’enoteca ha oltre 1.000 etichette di vini. Nella parafarmacia è possibile acquistare circa 500 referenze di farmaci da banco, senza obbligo di ricetta medica, e prodotti omeopatici, oltre a 2.800 prodotti di erboristeria, dermocosmetici, integratori dietetici, integratori per sportivi e prodotti di veterinaria.

Il percorso della spesa è facilitato dai cartellini Simply che evidenziano le particolarità dell’offerta: Verdenatura Bio e Verdenatura Eco; Senza glutine, Senza lattosio e Controllo del colesterolo; Fonte di fibre e Leggerezza più; Sapori dal mondo e Prodotto locale.

Eventi per festeggiare
In occasione della riapertura, fino a sabato 2 maggio sono previsti numerosi eventi instore: Colazioni, Happy Hour e Pizza Party con degustazioni di prodotti locali, spettacoli di magia, musica e cabaret, oltre a tre appuntamenti di Show Cooking di Andrea Mainardi, chef della trasmissione televisiva di Sky Fox Life “Ci pensa Mainardi” (venerdì 24 alle ore 17 “Le carni”, sabato 25 alle ore 11 “I primi” e alle ore 17 “Il Pesce”).

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