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Mdd asset strategico per Despar, l’obiettivo è il 25% di quota

Il prodotto a marchio si conferma un elemento distintivo dell’offerta Despar e un asset strategico di sviluppo: ad oggi infatti la Mdd Despar è tra le best performer per tasso di crescita nella Gdo (Fonte: Nielsen IQ Discover) con vendite che hanno superato il miliardo di euro. Despar Italia ha raggiunto una quota Mdd sul totale vendite grocery pari al 23,9%, superiore a quella del mercato totale Mdd in Italia (che si attesta al 22,6%) e in crescita di 1,3 pt rispetto all’anno precedente (fonte Nielsen, dati I+S Grocery, progressivo settembre 2024). Centrale nello sviluppo del prodotto a marchio continua a essere l’attenzione alla provenienza dei prodotti e la valorizzazione delle filiere agroalimentari italiane sia nelle linee mainstream che nelle referenze di nicchia: per lo sviluppo della propria Mdd Despar Italia lavora con circa 450 fornitori, di cui il 98% è italiano. A questo si aggiungono gli altri due pilastri strategici che caratterizzano lo sviluppo della private label: l’attenzione alla sana alimentazione e la sostenibilità.

Da gennaio 2024 ad oggi sono stati 140 i nuovi prodotti a marchio ultimati e oltre 230 le referenze sulle quali è stato effettuato un restyling. Tra gli ultimi prodotti immessi sul mercato vi sono la Pinsa Classica, i budini proteici, cioccolatini e praline, i pancakes Despar, oltre a diverse referenze che hanno arricchito la gamma di prodotti Premium, tra cui il Gianduiotto e il Cremino, la passata e la polpa di marzanino, gli stecchi gelato e i taralli intrecciati a mano. Complessivamente entro la fine del 2024 saranno lanciati oltre 200 nuovi prodotti e verrà effettuato il restyling di circa 300 referenze. Oggi sono 16 le linee Mdd Despar che includono 3.800 prodotti con un assortimento che permette di soddisfare ogni esigenza di spesa, coprendo tutte le categorie, dai prodotti per la spesa quotidiana fino alle linee più specializzate, come le alternative ai piatti di origine animale, le eccellenze gastronomiche e specialità locali, i prodotti funzionali e salutistici, i prodotti per la cura della persona, per la casa o il petfood. Le linee di prodotto che hanno registrato le performance migliori sono state la linea mainstream Despar (+6,9% a valore), la linea del food- to-go Enjoy (24,9% a valore e + 23,6% a volume), la linea Free From dedicata ai prodotti senza glutine e senza lattosio (+20,2% a valore e +35,9% a volume) e la linea dei prodotti a filiera controllata Passo dopo Passo (+24,4% a volume), a testimonianza di una crescente attenzione del consumatore per la qualità, la specializzazione e la provenienza dei prodotti (fonte dati interni).

Nell’assortimento dei prodotti a marchio, significative sono state poi le performance registrate dal brand alto di gamma “Premium” che oggi ha raggiunto una quota che supera il 15% a valore sul totale dei prodotti a marchio Despar e ha mostrato una crescita a valore del 9,4% e a volume del 5,3% rispetto all’anno precedente (dati Nielsen al 30.09.2024). Il brand Premium è presente sugli scaffali dei punti vendita dell’Abete da quindici anni e identifica i prodotti che rappresentano eccellenze gastronomiche e specialità locali selezionate per offrire il meglio della tradizione italiana, proponendo un’ampia gamma di prodotti DOP e IGP con sapori unici legati ai territori di origine. Anche quest’anno, in occasione delle festività natalizie, la gamma “Premium” si arricchirà di alcune referenze esclusive grazie alla Special Edition 2024, l’edizione limitata di prodotti Despar Premium che rende omaggio al patrimonio gastronomico regionale italiano, valorizzando le produzioni e la maestria artigianale dei piccoli produttori locali. Tra formaggi e salumi della migliore tradizione regionale italiana, sono quindici i prodotti che il cliente potrà trovare presso i punti di vendita dell’insegna fino ai primi di gennaio.

“Il prodotto a marchio Despar ha superato il miliardo di euro di fatturato e aumentato ancora la quota di mercato, risultati che ci avvicinano progressivamente e con grande slancio all’obiettivo del 25% di quota Mdd entro il 2025. Un traguardo ambizioso che vogliamo raggiungere continuando a puntare sulla qualità e sulla valorizzazione delle filiere agroalimentari italiane, sul legame che vogliamo consolidare con i territori in cui ci inseriamo nell’ottica di una crescita sostenibile che abbraccia gli aspetti di impatto ambientale, sociale e i riflessi sulle comunità con particolare riguardo ai produttori locali con cui collaboriamo” ha commentato Filippo Fabbri, Direttore Generale di Despar Italia.

Sostenibilità e legame coi territori
La sostenibilità è il filo conduttore della filosofia e dei valori che guidano l’attività di Despar, su cui l’insegna ha messo in campo un impegno a tutto tondo e si declina in un approccio su più fronti che abbraccia gli aspetti di impatto ambientale, sociale e i riflessi sulle comunità e il legame con il territorio. Dopo la presentazione nel 2023 del Manifesto di Sostenibilità, la carta dei valori sottoscritta da tutte le aziende associate, Despar continua così nel proprio percorso di sviluppo sostenibile. Sul fronte dell’impegno ambientale, da anni è in corso il miglioramento continuo del packaging dei prodotti a marchio, il rafforzamento dell’impegno su aspetti legati alle tematiche socio-ambientali e al benessere animale. Anche nel 2024 è continuato il percorso avviato nel 2022 insieme ai fornitori Mdd per calcolare e ridurre, ove possibile, l’impatto ambientale dei prodotti firmati Despar in termini di Co2. Il lavoro per coinvolgere altre aziende fornitrici continua ogni giorno. Con riferimento alla riduzione dello spreco alimentare, Despar Italia ha aderito alla campagna di Too Good to Go sull’Etichetta Consapevole “Osserva, Annusa, Assaggia” grazie alla quale il cliente viene sensibilizzato sulla dicitura “Da consumarsi entro” e “Da consumarsi preferibilmente entro”, con la finalità di ridurre lo spreco alimentare all’interno delle mura domestiche.

Il legame con il territorio e le comunità si è ulteriormente consolidato nel 2024, confermando la centralità dell’impegno sociale di Despar verso le comunità in cui si inserisce. Dopo il debutto nel 2023, anche nel 2024 proseguirà il progetto “Bosco Diffuso Despar” con cui l’Insegna vuole ribadire il proprio impegno nel campo dello sviluppo sostenibile, un’iniziativa che coinvolge la sede centrale del Consorzio e le sei aziende associate, e che vede la messa a dimora di nuovi alberi in diverse are sul territorio italiano realizzata in collaborazione con associazioni, scuole e realtà impegnate nel campo sociale. Dal prossimo mese di novembre grazie a questa iniziativa saranno piantumati 1.600 nuovi alberi che, sommati a quelli già messi a dimora nel 2023, portano a oltre 3000 il totale degli alberi che ampliano la superficie del “Bosco Diffuso Despar” in diverse regioni dove l’insegna opera. Nell’ambito CSR è proseguito e si è consolidato il supporto per la formazione e il mondo della scuola. Grazie alla collaborazione di tutti i soci di Despar Italia è proseguito infatti su tutto il territorio nazionale “Le Buone Abitudini”, il progetto di educazione alimentare completamente gratuito e digitalizzato rivolto alle scuole primarie per trasmettere ai bambini e alle bambine l’educazione alla sana alimentazione e ai corretti stili di vita. Avviato nel 2006, ad oggi il programma ha coinvolto le scuole di oltre 1440 comuni in Italia, a ottobre 2024 gli insegnanti iscritti alla piattaforma digitale gratuita de Le Buone Abitudini erano 2.446, circa il doppio rispetto allo stesso periodo del 2023.

Gli investimenti in comunicazione
Nel corso del 2024 Despar Italia ha intensificato la propria attività di comunicazione con investimenti cresciuti costantemente sia per quanto riguarda l’attività di comunicazione off-line che sui mezzi online. Il piano di comunicazione proseguirà anche nei prossimi mesi con il lancio del nuovo spot previsto per metà novembre che avrà come protagonista il prodotto a marchio e i valori di qualità e convenienza che contraddistinguono l’offerta Despar raccontati attraverso il particolare format della sit-com con un tono di voce ironico e coinvolgente.

Nuova campagna per Selex: è on air la terza puntata di Spesa Difesa

Gruppo Selex torna in tv: a partire dallo scorso 3 ottobre, la campagna Spesa Difesa Selex è on air sulle principali emittenti televisive e radiofoniche, oltre a un’importante pianificazione digitale. Nata nel 2022, giunge alla terza puntata e, continuando a trarre ispirazione dal mondo dei supereroi e dei comics, mira a comunicare il concreto impegno del Gruppo a difesa del potere d’acquisto delle famiglie italiane.

La sfida del nuovo spot è stata quella di restare in continuità con le precedenti edizioni, evolvendo il messaggio e rendendolo più semplice e diretto: se esiste un supereroe, esistono dei superpoteri, a loro volta donati semplicemente dai prodotti Selex a qualsiasi cliente che li acquisti. È tutto vero, qualità, scelta e convenienza? Questo è un lavoro per Selex! Lo spot svela subito l’intenzione, rivisitando una famosa hit della fine degli anni Settanta, “Super Superman” di Miguel Bosè, che porta lo spettatore in una dimensione del racconto vivace e ironica.

Il personaggio Spesa Difesa, ormai volto noto della campagna, svela quindi la sua identità segreta: un cliente, un papà come tanti, che ogni giorno affronta la sfida del carrello. Camminando per la città e tornando a casa dalla sua famiglia, incontra tanti altri suoi simili, clienti Selex supereroi. Persone normali, che si riconoscono tra loro perché hanno scelto Selex.

“Con il brand Selex il Gruppo punta a offrire elevata qualità di prodotto, garantendo prezzi competitivi, un’ampia numerica di prodotti e una crescente attenzione ai temi della sostenibilità e della provenienza territoriale” spiega Massimo Baggi, Direttore Marketing di Selex Gruppo Commerciale. “Quest’anno siamo giunti al bivio di valutare un’evoluzione del messaggio della campagna Spesa Difesa, e siamo stati conquistati dall’idea di semplificare e alleggerire il racconto, rendendo ancora più esplicito che tutti noi possiamo essere supereroi nel quotidiano con piccole scelte, anche attraverso i prodotti che decidiamo di acquistare facendo la spesa al supermercato”.

La campagna è stata ideata e sviluppata dal collettivo +m, firmata dalla regia di Gigi Piola per la casa di produzione Bedeschi Film, mentre l’arrangiamento della hit è stato curato dalla Riverplant Music Studio. La pianificazione media invece è a cura della concessionaria Geotag di Milano.

Piacersi: Conad dedica oltre 160 referenze a salute e benessere

Si chiama Piacersi la nuova linea di prodotti a marchio Conad dedicata a chi ricerca un desiderio di benessere olistico e non privativo, che unisce la salute al piacere di sentirsi bene con gusto. Oltre 160 le referenze disponibili, tra freschi, freschissimi, drogheria alimentare e prodotti surgelati, che riflettono le nuove abitudini dei clienti: momenti di consumo diversificati in diversi momenti della giornata, dai pasti principali ai consumi on the go.

“Piacersi è la linea dedicata a salute e benessere, uno dei pilastri dello sviluppo della marca commerciale Conad, insieme a convenienza, sostenibilità e naturalità, servizio e indulgence. Con Piacersi offriamo ai nostri clienti un’ampia gamma di prodotti pensati per soddisfare il desiderio di sentirsi bene senza rinunciare al piacere, mantenendo quindi una grande attenzione agli aspetti di gusto. Siamo convinti che prendersi cura di sé ogni giorno e ascoltare i propri desideri sia il primo passo verso la felicità e questa consapevolezza ci ha guidato nell’evoluzione del posizionamento della marca” afferma Alessandra Corsi, Direttrice Marketing dell’Offerta e Mdd Conad.

Secondo alcune evidenze raccolte da Ipsos, il 76% degli italiani ritiene che salute fisica e mentale siano ugualmente importanti – percentuale in recupero ma ancora inferiore rispetto a Germania (84%) e Francia (81%) – e il 69% del campione sondato crede che “bisogna cercare di essere più sani ora per prevenire malattie future”. Da qui la consapevolezza diffusa in un italiano su 3 (30%) che la dieta bilanciata (30%) sia il primo modo con cui perseguire questo scopo e, anche al netto di difficoltà finanziarie, appena il 17% rinuncerebbe a cibi e bevande che vantano benefici per la salute.

“Il consolidamento del valore della cura di sé, a tutto tondo, trova una piena risposta in una dieta bilanciata, che combina piacere, gusto e attenzione verso sé stessi” ha commentato Chiara Ferrari, Public Affairs Leader di Ipsos. “La possiamo guardare come a una evoluzione della dieta mediterranea che ci hanno trasmesso i nostri padri e i nostri nonni, che privilegia alimenti sani, genuini e a basso contenuto di grassi, e che ora si declina verso la ricerca di un’alimentazione equilibrata che ci permetta di stare bene con noi stessi”.

La gamma Piacersi è stata accuratamente studiata sulla base di studi ed evidenze scientifiche che hanno indicato diversi aspetti che possono concorrere al benessere del nostro corpo fra cui la gestione del peso corporeo, attraverso una strategia che coinvolge nutrizione ed esercizio fisico, l’attenzione al sistema immunitario, con focus su prodotti probiotici, prebiotici e simbiotici, vitamine e minerali e superfood, la salute dell’intestino, del sistema cardiovascolare e delle funzioni mentali, fino all’inserimento di prodotti proteici che contribuiscono, insieme ad una regolare attività fisica, alla definizione di una massa muscolare.

Gdo, su i volumi ad agosto. Bene bevande, ittico e cura persona, tiene la mdd

Fatturato a 10,4 miliardi di euro, inflazione al -0,2%, +2,3% a valore e +3,1% a volume nel comparto grocery: questi i principali dati relativi ad agosto 2024 emersi dalla consueta analisi mensile “Lo stato del Largo Consumo in Italia” con cui NIQ analizza l’andamento dei consumi e delle abitudini di acquisto delle famiglie italiane, delineando il panorama della grande distribuzione organizzata nel nostro Paese.

L’analisi di NIQ evidenzia un andamento positivo per la maggioranza dei canali distributivi: In testa si trovano gli specialisti drug (+11,9%), seguiti da supermercati (+4,1%), discount (+1,8%) e superstore (+0,8%). Tuttavia, si sottolinea una diminuzione dell’andamento del fatturato nei canali iper>4500 (-2,5%) e liberi servizi (-0,3%). L’indice di inflazione nel largo consumo confezionato si attesta al -0,2% a Totale Italia Omnichannel (vs agosto 2023) e grazie alla variazione del mix del carrello della spesa, messa in atto dai consumatori, la variazione reale dei prezzi è pari al -0,8%. Anche le vendite in promozione presentano un trend in crescita, con un’incidenza promozionale del 22,8% per il mese di agosto 2024 a totale Italia (+1 pp. rispetto allo stesso mese del 2023). Per quanto riguarda i prodotti a marchio del distributore, ad agosto la quota di MDD registra il 22,6% del LCC nel perimetro iper, super e liberi servizi, mentre a Totale Italia Omnichannel si attesta al 31,6% (Discount inclusi).

Cosa mettono gli italiani nel carrello della spesa
Considerando il rapporto tra valori e volumi a totale Italia Omnichannel, nel comparto grocery, ad agosto l’indagine di NIQ evidenzia un trend in crescita a valore del +2,3% (vs 2023), e una risalita dei volumi pari al +3,1%. Tra le aree merceologiche che ad agosto hanno registrato un importante incremento rispetto all’anno precedente, si evidenziano i prodotti bevande e cura della persona, entrambi con un aumento a valore del +5,3% e una crescita a volume rispettivamente del +5,1% e del +6%, seguiti dall’ittico, con un valore del +4,3% e una quota a volume del +7,6%. In generale, tutte le categorie hanno visto una crescita sia per le variazioni a valore sia per quelle a volume. In controtendenza invece le carni, che registrano un calo del -1,2% a valore e un lieve aumento del +0,2% a volume.

Tra i volumi dei canali distributivi a totale grocery spicca il risultato degli specialisti drug con il +9,8% rispetto ad agosto 2023 (+9,6% a valore) seguiti da supermercati con il +4,2% a volume (+3,6% a valore) e dai discount, con il +3,6% a volume (+1,2% a valore). Diversamente, gli iper>4500 perdono il -2,2% a volume ed il -2,3% a valore.

La fascia del fresco (peso fisso + peso variabile) cresce nei supermercati a +2,7% e nei discount a +1% ma cala in tutti gli altri canali distributivi, con un picco per gli iper>4500 a -3,2%. Tra le tre categorie merceologiche più dinamiche per valore all’interno del comparto si trovano gastronomia, al +4,5%, e pane & pasticceria & pasta, con il +2,5%, seguite subito dopo da frutta e verdura (+2,4%). Pescheria e macelleria & polleria si attestano invece come le categorie con i trend più bassi, rispettivamente al -3,3% e al -1,1%.

Rapporto Coop 2024: Italia in bilico tra ripresa e timori per il futuro

È un Paese inquieto quello che emerge dal nuovo Rapporto Coop 2024, in cui si riduce la quota di chi guarda con fiducia al futuro (che scende di 4 punti in due anni) e aumenta il timore (+ 11 punti percentuali 2024 su 2022). Secondo l’analisi sulla vita quotidiana degli italiani curato dall’Ufficio Studi Coop, le giovani generazioni, sulle quali si scarica maggiormente il peso del futuro incerto che si prospetta, pur non mostrando piena consapevolezza di ciò, sono più mobilitate dei loro coetanei europei ad attivarsi per cercare di cambiare la società in cui vivono; il 52% lo ha fatto rispetto a un 48% della media europea. Una inquietudine di fondo generata anche dal fatto che la maggioranza degli italiani (il 55%) è alle prese con una vita ben diversa dalle proprie aspettative di partenza molto spesso in senso peggiorativo (44% del campione). Un sentiment con cui gli italiani si proiettano in avanti che cozza con i dati dell’oggi.

Se è vero infatti che il potere di acquisto nel nostro Paese ha recuperato i livelli pre-pandemia e che oggi più di ieri sono diminuiti gli italiani che hanno vissuto situazioni di disagio profondo (l’ammettevano 20 milioni di persone nel 2022 rispetto ai 12 milioni di oggi) e che le famiglie in difficoltà ad affrontare una spesa imprevista di 800 euro passano dal 45% del 2023 al 33%, restano comunque ampie le difficoltà sociali del Paese. E anche questa faticosa tenuta non è avvenuta senza sacrifici. Innanzitutto, l’overworking è la leva principale con cui gli italiani provano a difendere il loro tenore di vita; infatti, già nel 2023 per ottenere redditi reali di poco superiori a quelli di 5 anni fa sono stati costretti a un surplus di ore lavorate (un miliardo e mezzo di ore in più). E, come spesso accade, sono molto ampie le differenze tra i settori economici. Ad esempio, i redditi per occupato dei lavoratori della sanità sono calati dell’8,5%, quelli dell’istruzione dell’11,2% mentre per altri come il settore costruzioni o l’ambito immobiliare i redditi sono cresciuti rispettivamente del 4,6% e del 6,4%. Forse anche per questo a precisa domanda il 75% degli intervistati non esita a dichiararsi insoddisfatto in primo luogo della propria retribuzione.

La parola chiave di oggi: risparmio
Con il recupero dei redditi anche i consumi tornano, in termini reali, ai livelli pre-pandemia (+0,3% nel 2023 rispetto al 2019), ma più che in passato sono ostaggio delle spese obbligate che limitano di molto gli spazi discrezionali delle famiglie. Non sorprende allora che la parola chiave con cui gli italiani si approcciano ai consumi sia il risparmio, di gran lunga il primo criterio di scelta negli acquisti (lo dice il 75% del campione) sia che si tratti di riempire l’armadio sia di scegliere un’auto (peraltro sempre più frequentemente usata, tanto che sono 15 milioni gli italiani che hanno rinunciato all’acquisto dell’auto nuova nel 2024), mentre rimane un miraggio la casa di proprietà (-2,1% le compravendite nel corso di quest’anno). Anche i prodotti tecnologici a partire dallo smartphone, fino all’altro ieri oggetto dei desideri, hanno perso buona parte della loro attrattività e le vendite a volume nell’ultimo anno scendono di oltre il 6% e proprio lo smartphone con i suoi accessori (-7,4% e quanto a numero di pezzi quasi un milione in meno anno su anno) insieme alle tv e ai pc registrano cali significativi (mentre crescono prodotti tech per la cucina e il beauty).

Nuove identità alimentari
Pur nel solco della tradizione, molti italiani si aprono alla scoperta di nuovi stili alimentari; più esploratori che custodi. Se un italiano su 3 (34%) infatti privilegia ancora la dieta mediterranea, si affermano le diete ricche di proteine non animali ovviamente, con l’iperproteico (7% dei consumatori, +2%) sul 2023, e tutti quegli stili attenti al peso forma; quindi, crescono il fit sport (6%, +2%) e il digiuno intermittente (7%, +3%) senza tralasciare che rimangono pressoché stabili il flexitariano, il reducetariano e il climatariano. Prevalgono dunque a ben vedere gli stili orientati al benessere e alla sostenibilità. Da sempre, d’altronde il cibo è per noi italiani rispetto alla media europea più di un nutrimento fine a sé stesso e, vista la propensione attuale, non stupisce come i nostri connazionali siano ben più attenti a una alimentazione sana rispetto al resto degli europei. Coloro che pensano di rafforzare questa propensione sopravanzano di 36 punti percentuali chi la diminuisce; una differenza più alta di quella europea che si ferma a 31 punti percentuali. E sempre gli italiani sono anche gli unici, almeno a parole, a dirsi disposti a pagare di più per avere prodotti salutari (complessivamente e al netto di chi non sarà disposto, +15%; a fronte di una media Ue ferma a +1%).

“Lo scenario delineato dal Rapporto Coop 2024 si introduce in un contesto straordinariamente complesso e in fondo atteso, viste le varie ragioni di tensione che affrontiamo quotidianamente, con alcuni dati più sorprendenti che confortano l’operato di Coop e le tendenze intraprese negli ultimi anni – commenta Maura Latini, Presidente Coop Italia. È indubitabile come la leva del risparmio si consolidi come primaria e la tutela del potere d’acquisto, soprattutto delle famiglie più in difficoltà, sia la rilevante ragion d’essere delle cooperative di consumatori”.

“I dati che mostrano uno stop alla caduta dei volumi del largo consumo sono senz’altro positivi, ma lo scenario dei consumi rimane ancora debole e caratterizzato da una grande “volatilità”. Se da una parte il quadro inflattivo sembra assestarsi, dall’altra si dovrà tenere conto del fatto che i prezzi, anche se stabilizzati, sono di fatto del 20% superiori a quelli del 2021 – aggiunge Domenico Brisigotti, Direttore Generale Coop Italia. Stiamo assistendo a una ripresa della spinta promozionale, funzionale a sorreggere i volumi e allo sviluppo della competizione intra marche e tra i canali. Da una parte prosegue la crescita della mdd e dall’altra quella del discount anche se sorretta dalle aperture. Coop sta consolidando il proprio percorso con la crescita della propria mdd che nel solo grocery ha aumentato di ulteriori 2 punti la propria quota verso il 2023 raggiungendo il 32%”.

“Il Rapporto Coop conferma la grande preoccupazione degli italiani per lo scenario internazionale e per le guerre in corso, mentre sul piano interno vengono percepiti alcuni miglioramenti della situazione economica e delle prospettive del Paese. Un Paese a due velocità dove comunque permangono ampie sacche di difficoltà – conclude Marco Pedroni, Presidente Ancc-Coop (Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori). A tal proposito, nel corso di quest’anno le cooperative di consumatori hanno realizzato un risultato importante, rinnovando il contratto nazionale di lavoro che interessa oltre 60.000 dipendenti. Sul versante dell’impegno economico delle nostre cooperative invece, è ripartita la carta “Dedicata a te” rivolta a famiglie maggiormente in difficoltà promossa dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (Masaf). Una carta a cui Coop ha aggiunto lo sconto del 15% sui prodotti alimentari. Questo il contesto in cui Coop combatte l’inflazione e continua a sviluppare una forte politica di offerta di qualità e di convenienza con la sua amplissima gamma di prodotti a marchio”.

Conad supera i 20 miliardi nel 2023. Ruolo centrale per la mdd

Con un fatturato che ha oltrepassato la soglia dei 20 miliardi di euro, in crescita dell’8,11% rispetto al 2022, Conad archivia il 2023 confermandosi l’insegna leader della Gdo italiana. In un anno caratterizzato da consumi in contrazione a volume e un tasso di inflazione consistente, Conad ha infatti ottenuto una quota di mercato del 15,01% nei canali iper + super + discount (Fonte: Guida Nielsen Largo Consumo), consolidando il dato di fine 2022 (14,96%) e confermando la leadership nel canale supermercati (23,49%). Il Patrimonio Netto Aggregato di sistema è pari a 3,49 miliardi di euro (+7,4% rispetto al 2022). La marca del distributore riconferma inoltre il suo ruolo centrale per la crescita dell’intero sistema, raggiungendo il 33,2% di quota sul totale del largo consumo confezionato in Italia nel canale super. Oltre un terzo dei prodotti venduti dall’insegna è a marchio Conad e le referenze private label sono al primo o al secondo posto tra quelle più vendute nel 75% delle categorie merceologiche. Questi risultati hanno permesso di generare un fatturato per quanto riguarda i prodotti a marchio pari a 6 miliardi di euro nel 2023, in crescita del 12,9% rispetto all’anno precedente.

“Nonostante il 2023 sia stato un anno complesso per l’economia italiana e per i consumi, la totalità delle componenti del nostro sistema ha continuato a crescere a un tasso superiore a quello d’inflazione, raggiungendo la soglia di 20 miliardi di fatturato” ha commentato Mauro Lusetti, Presidente di Conad. “Si tratta di un risultato frutto dell’impegno dei soci e delle cooperative Conad, che vogliamo consolidare con un piano ambizioso a livello di rinnovamento della rete di vendita, di innovazione e di ulteriore potenziamento della nostra marca del distributore, che si distinguerà all’insegna di qualità, convenienza e attenzione per la sostenibilità. Particolare attenzione sarà riservata alla riciclabilità del packaging, al benessere animale e ai diritti sociali dei lavoratori, sia dei collaboratori Conad sia di quelli delle aziende che forniscono i nostri prodotti a marchio, in ottica di una collaborazione più ampia di filiera”.

Conad ha inoltre approvato il piano di investimenti nel triennio 2024-2026 da 1,7 miliardi di euro, sulla base dei cinque pilastri strategici dell’insegna: efficienza, canalizzazione, digitalizzazione, sviluppo delle competenze e sostenibilità, insita da sempre nel modo di fare business di Conad, in linea con la strategia di sostenibilità concreta del Gruppo “Sosteniamo il Futuro”. “Le future scelte strategiche di Conad seguiranno le strade dello sviluppo del core business attraverso lo sviluppo della canalizzazione, del recupero di efficienza distributiva e della formazione di nuove competenze interne in grado di accompagnare il cambiamento della società, degli stili di vita e dei consumi degli italiani – ha aggiunto Francesco Avanzini, Direttore Generale Operativo di Conad –. In particolare, proseguirà lo sviluppo dei fatturati attraverso l’ulteriore crescita dei prodotti di marca commerciale a cui si affiancheranno nuovi servizi ai clienti, con l’ecosistema digitale Hey Conad, che, oltre ai consolidati servizi di spesa on-line, vedranno nuove iniziative commerciali nel settore dei viaggi, della salute per persone e animali e, infine, nel settore assicurativo. Vogliamo diventare leader nella relazione con le oltre 12 milioni di famiglie che ci riconoscono quotidianamente un ruolo fondamentale e riconosciuto per accompagnarli nelle loro scelte di acquisto”.

Conad Adriatico chiude il 2023 a 2.134 milioni (+6,65%). Cresce l’incidenza della mdd

Tempo di bilanci per Conad Adriatico che archivia il 2023 con un fatturato di 2.134 milioni di euro (+ 6,65% rispetto al 2022), 323,05 milioni di euro di patrimonio netto consolidato e una quota di mercato del 17,90% nel territorio di competenza. Nell’ultimo decennio la cooperativa ha mantenuto un trend di sviluppo costante, con un aumento complessivo del fatturato del 131%, consolidando la sua posizione di leadership sul mercato. Nonostante l’anno connotato dalle forte spinte inflattive, Conad Adriatico ha dimostrato una grande resilienza nel corso del 2023, confermandosi come punto di riferimento sul territorio. Con 273 soci imprenditori, 473 punti vendita e circa 8.450 collaboratori, la cooperativa ha continuato a operare con determinazione e dedizione per generare valore per i territori in cui è presente: Marche (Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Ancona città e alcuni comuni della provincia stessa), Abruzzo, Molise, Puglia e Basilicata.

Nel 2023 Conad Adriatico ha potenziato la propria leadership confermandosi primo gruppo distributivo in Abruzzo con una quota di mercato del 32,07%, nelle Marche (21,29%) e nel Molise (21,29%) e seconda azienda top nella Regione Marche nella classifica stilata dalla Fondazione Aristide Merloni e dall’Università Politecnica delle Marche. La forza della collaborazione, la passione dell’imprenditorialità, la mutualità e la partecipazione rappresentano il cuore pulsante del modello cooperativo Conad che ha consentito al gruppo di consolidare il legame con le comunità e il territorio e la sua posizione nel settore della distribuzione. Anche nel 2023 la cooperativa si è distinta per l’impegno profuso a sostegno del potere d’acquisto dei clienti attraverso una solida politica di supporto per i prodotti a marchio, promuovendo iniziative di fidelizzazione e campagne di sensibilizzazione che incoraggiano scelte alimentari sostenibili. In particolare, è stata potenziata l’iniziativa “Bassi e Fissi”, che consiste in un’ampia selezione di prodotti a marchio Conad che soddisfano le esigenze quotidiane dei consumatori, continuando il processo virtuoso di potenziamento sia in termini di quantità dei prodotti sia di convenienza economica. In questo scenario, infatti, i prodotti della marca del distributore hanno giocato un ruolo fondamentale per i consumatori assicurando convenienza, massima cura per la qualità dei prodotti, controlli lungo tutta la filiera e attenzione alla sostenibilità ambientale. Nella rete di vendita di Conad Adriatico, la crescita dell’incidenza dell’mdd è proseguita sia nei grandi punti vendita che nei negozi di prossimità, con quest’ultimi che hanno mostrato una notevole solidità rispetto ai discount, mantenendo una performance di oltre 13 punti percentuali rispetto alla media del proprio territorio.

“Di fronte a spinte inflazionistiche che hanno raggiunto un picco del 5,7% e tensioni geopolitiche che hanno complicato i mercati energetici e agroalimentari, la cooperativa ha continuato a svolgere un ruolo sociale attivo, stimolando l’occupazione, sostenendo le aziende locali e promuovendo iniziative di responsabilità sociale, con un forte impegno verso la sostenibilità, l’innovazione e la formazione dei collaboratori” ha dichiarato l’Amministratore Delegato di Conad Adriatico, Antonio Di Ferdinando. “La sostenibilità è al centro della nostra strategia: stiamo incrementando la produzione e l’autoconsumo di energia pulita, riducendo i consumi nella logistica e nei punti vendita, e prestando particolare attenzione alle fasce più deboli della popolazione e al futuro dei giovani. Conad Adriatico ha intrapreso un percorso significativo che porterà presto alla pubblicazione del primo bilancio di sostenibilità. La nostra leadership non è mai stata un fine a sé stessa, ma un mezzo per creare valore in modo cooperativo e sostenibile”.

Per il quadriennio 2023-2026 Conad Adriatico ha definito un importante piano di sviluppo con investimenti per 342 milioni di euro con l’obiettivo di continuare ad accrescere la propria quota di mercato e l’efficienza della rete di vendita, di investire in progetti di digitalizzazione, innovazione e valorizzazione delle filiere locali oltre ad importanti investimenti in formazione e crescita del capitale umano, con lo sguardo sempre attento alla salvaguardia ambientale, alla valorizzazione del tessuto imprenditoriale e al benessere delle persone e delle comunità. Nel 2023 Conad Adriatico ha investito oltre 92 milioni di euro per sostenere lo sviluppo e l’ammodernamento della reta vendita con soluzioni tecnologicamente evolute per l’efficientamento energetico, la riduzione dei consumi e la generazione di energia pulita attraverso, ad esempio, gli impianti fotovoltaici.
Nel 2023 la Cooperativa ha intensificato l’impegno verso la Comunità destinando circa 4 milioni di euro a sostegno di iniziative di responsabilità sociale, dalla solidarietà alle iniziative per le nuove generazioni, dal contrasto alla violenza di genere allo sport inclusivo, fino al sostegno ad Istituti ed Enti per la valorizzazione della cultura e del territorio, evidenziando un incremento del 20,13% rispetto all’anno precedente grazie anche al sostegno attivo alle iniziative promosse dai Soci e dalla Fondazione Conad Ets.

La rete di vendita
Nel 2023 la rete di vendita di Conad Adriatico è composta da 453 punti vendita, per una superficie totale di 385.040 m2, gestita da 273 soci imprenditori: Marche (71), Abruzzo e Molise (162), Basilicata e Puglia (178), Albania e Kosovo (42). La cooperativa offre i propri prodotti attraverso diversi canali distributivi, con formati che includono: 24 Spazio Conad, 9 Conad Superstore, 187 Conad, 119 Conad City, 27 Margherita Conad, 66 Todis e 15 L’Alimentare. La rete di vendita è completata da 4 distributori di carburante e da 2 Pet Store Conad, a cui si aggiungono 27 parafarmacie, 12 ottico Conad.

Le persone
Anche dal punto di vista occupazionale, Conad Adriatico ha registrato risultati positivi nel 2023, con un aumento del numero dei collaboratori che ammonta a 8.791 (tra sede centrale e rete di vendita), con un incremento di 512 unità rispetto al 2022. Nel corso dell’anno la Cooperativa ha intensificato l’impegno per la formazione mettendo a disposizione dei soci, dei collaboratori di cooperativa e della Rete opportunità di sviluppo e formazione in ogni fase di carriera professionale, coinvolgendo complessivamente 2.860 risorse per un totale di 40.563 ore di formazione totale. I percorsi di crescita proposti sono orientati al miglioramento continuo per quanto riguarda le abilità professionali, i livelli di conoscenza dei prodotti e dei processi, l’utilizzo delle strumentazioni digitali e tradizionali, allo sviluppo dell’efficienza e dell’efficacia di tutti i processi di Punto di Vendita e di cooperativa. Conad Adriatico ha investito nello sviluppo di competenze legate alle tematiche della sostenibilità e dell’innovazione tecnologica, pilastri sempre più centrali della strategia aziendale.

Le imprese del territorio
Conad Adriatico coltiva da sempre un solido legame con i territori, dedicando massima attenzione alla valorizzazione delle aziende e della filiera agroalimentare regionale e locale. Nel 2023 la rete di fornitori locali di Conad Adriatico conta 551 produttori locali, con i quali la cooperativa ha sviluppato un fatturato di 566,6 milioni di euro, segnando un incremento di 76,2 milioni rispetto al 2022.

La sostenibilità
Nel corso dell’anno, Conad Adriatico ha continuato a lavorare sul contrasto agli sprechi e sulla diminuzione dell’impronta climatica, migliorando la gestione delle risorse, riducendo i consumi e promuovendo comportamenti sostenibili lungo tutta la filiera, dai fornitori ai consumatori. Nel settore della logistica, Conad Adriatico ha rafforzato la propria una strategia operativa per migliorare l’efficienza delle operazioni logistiche, contenendo i costi di movimentazione e trasporto con una significativa riduzione delle emissioni di CO₂. Centrali nell’impegno della Cooperativa sono stati i nuovi progetti di sviluppo con l’uso di energia fotovoltaica: nel 2023 è stato possibile evitare oltre 305.000 kg di CO₂ grazie agli impianti fotovoltaici installati sui punti vendita. Nel 2024 Conad Adriatico ha inaugurato un nuovo hub logistico a Grottaglie (TA), uno dei centri più innovativi del centro Italia che si distingue per l’attenzione all’innovazione e agli obiettivi di sostenibilità ambientale. L’hub si sviluppa su un’area di oltre 21.000 mq, di cui 9.500 mq coperti ed è dotato di moderne tecnologie e sistemi informatici avanzati per gestire in modo efficiente l’intera filiera logistica, a partire da un sistema di software integrato che permetterà di monitorare e ottimizzare le operazioni di stoccaggio, movimentazione e distribuzione dei prodotti. Il magazzino è suddiviso in diverse zone dedicate ai prodotti Superfresco, come carni e ortofrutta, che richiedono particolari condizioni di conservazione e refrigerazione.

L’impegno per la comunità
Anche nel corso 2022 forte è stato l’impegno di Conad Adriatico in iniziative di responsabilità sociale: oltre 3,9 milioni di euro sono stati destinati per sostenere progetti solidali a favore delle comunità. La Cooperativa ha sostenuto importanti iniziative a favore della scuola, come il progetto Unisona in collaborazione con la Fondazione Conad ETS, dello sport giovanile e delle associazioni e degli enti no-profit nei territori in cui opera, come ad esempio l’apertura degli Empori della Solidarietà in collaborazione con Caritas Italiana, al fine di fornire sostegno alimentare alle persone che vivono in condizioni di vulnerabilità. Nel 2023 sono 378 i punti vendita della rete di Conad Adriatico impegnati in iniziative “antispreco”, il cui lavoro di attenta gestione convogliano beni alimentari verso numerose associazioni: il Banco Alimentare, Caritas, Empori della Solidarietà, oltre a numerose parrocchie, Protezione Civile, Croce Rossa. Questa rete di preziosa collaborazione ha portato, nel 2023, al recupero di oltre 1 milione di kg di generi alimentari, pari ad un valore di oltre 819.000 euro.

D.it cresce a doppia cifra nel ’23: fatturato mdd +11% e industria di marca +23%

È proseguita anche nel 2023 la crescita di D.it – Distribuzione Italiana, centrale di servizi commerciali e marketing delle insegne Sigma e Sisa, che archivia l’anno con un fatturato convenzionato totale a 1 miliardo e 68 milioni. Il valore della produzione segna +15%, sfiorando i 18 milioni (17,8). A contribuire a questi numeri vi è stato anche l’ingresso di un nuovo socio, Le Delizie del Sud, e di un mandante, Vapa, che hanno incrementato il volume delle transazioni. Per la contrattazione con le industrie di marca, D.it si avvale della super-centrale Forum, di cui detiene il 20%, mentre selezione e negoziazioni con i fornitori vengono gestite del tutto internamente per quanto concerne la marca privata. Oltre 600 sono stati gli accordi commerciali stipulati nell’anno e messi a disposizione dei soci di D.it.

Oreste Santini

Nel 2024 si sta lavorando allo sviluppo e all’estensione della gamma dei prodotti a marchio, con un’attenzione specifica a consolidare la presenza nel freschissimo con progetti ad hoc nei reparti ortofrutta, gastronomia e carni. L’obiettivo, da un punto di vista commerciale, è raggiungere con la mdd complessivamente una quota di fatturato del 15%. Sempre quest’anno sono previste le attività preparatorie in vista della prima rendicontazione di sostenibilità della Centrale e il completamento della piattaforma di CRM. “La distribuzione è cambiata radicalmente negli ultimi anni, qualità e convenienza per i clienti, vanno di pari passo con servizi innovativi da offrire alla rete di vendita. La differenziazione della nostra proposta commerciale passa attraverso elementi tradizionali come la conoscenza e la relazione dei nostri clienti ed elementi di innovazione tecnologica e di marketing che rendano sempre più vicini i nostri punti vendita alle esigenze del territorio” commenta Oreste Santini, Presidente D.it.

Elpidio Politico

“La competizione sui territori è sempre più complessa. Per questo motivo dobbiamo essere capaci di guidare, attraverso D.it, il percorso di crescita delle nostre imprese sul territorio. Tale percorso passa attraverso la crescita dei nostri prodotti a marchio, l’innovazione nelle politiche commerciali, lo sviluppo di nuovi format distributivi e la capacità di sviluppare sinergie di costo ma anche organizzative. Per D.it questo deve essere il percorso di crescita nei prossimi anni” aggiunge Elpidio Politico, AD D.it.

Sotto l’aspetto della sostenibilità, D.it ha predisposto un piano di miglioramento delle proprie performance di governance, sociali e ambientali (ESG) e il relativo monitoraggio. Come spiega Alessandro Camattari, Direttore Commerciale D.it, “Il piano è propedeutico alla predisposizione di un bilancio di sostenibilità nel 2025, con l’indicazione delle nostre azioni concrete per il contributo al raggiungimento degli obiettivi globali dell’Agenda 2030, tracciando i risultati ottenuti, monitorando in modo continuativo il nostro agire e le criticità, per dare forma a una sistematica rendicontazione e a un circolo virtuoso che veda D.it parte attiva nel progetto globale di salvaguardia del pianeta e di responsabilità sociale”.

In parallelo procede l’implementazione di strumenti IT evoluti, per una progettazione di un sistema di offerta sempre più centrato sulle esigenze del cliente finale. “Il progetto di CRM nazionale, per dotare la Centrale e i CEDI di strumenti di misurazione del comportamento di acquisto e di analisi a supporto delle decisioni è ormai in fase avanzata” prosegue Camattari. “Attraverso i dati del CRM, D.it migliorerà il sostegno strategico e operativo offerto ai CEDI, grazie a una maggiore capacità di interpretare il territorio e rispondere con proposte commerciali distintive alle domande specifiche di ogni realtà. La centralità del cliente e il valore della prossimità per noi si esprimono proprio in questo modo”.

Despar Nord Ovest archivia il 2023 con 184 milioni di fatturato e 17 nuovi punti vendita

È stato approvato il bilancio consolidato dell’esercizio 2023 del Gruppo 3A – Despar Nord Ovest che gestisce in esclusiva il marchio Despar per Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta e provincia di Varese, con oltre 800 collaboratori tra rete diretta e affiliata. Despar Nord Ovest ha chiuso l’anno con un fatturato al pubblico pari a 184,1 milioni di euro, con un incremento del 8,5% rispetto al 2022. I positivi risultati economico – finanziari conseguiti sono stati ottenuti grazie al contributo di un significativo programma di investimenti che l’azienda ha messo in campo nel 2023 finalizzato al consolidamento e all’espansione della rete vendita, oltre al contenimento dell’inflazione sui listini.

Gli investimenti hanno consentito l’apertura di 17 nuovi punti vendita e la ristrutturazione di 7 supermercati all’interno dei territori che l’azienda presidia. In particolare, le nuove aperture hanno contribuito a radicare la presenza dell’Abete nella città di Torino e nell’area di Varese e provincia. Oggi la rete vendita di Despar Nord Ovest conta complessivamente 160 esercizi commerciali, di cui 149 affiliati e 11 diretti, che hanno complessivamente una superficie vendita di oltre 46.500 metri quadri. Una crescita nei ricavi e una continuità nel percorso di sviluppo confermati nonostante sia proseguita, anche durante il passato esercizio, la spinta inflazionistica che ha generato forte incertezza sugli acquisti, incidendo ancora molto sui consumi.

Nella strategia di sviluppo e di sostegno al territorio si è dimostrata ancora vincente e centrale la valorizzazione delle produzioni di filiera corta e quelle agroalimentari regionali attraverso il brand “Sapori del Territorio” che raccoglie oggi moltissime referenze a scaffale provenienti da produttori locali delle regioni in cui Despar Nord Ovest opera. Si tratta di un progetto che nasce dal desiderio di valorizzare le filiere corte, gli artigiani locali del cibo e i loro prodotti tipici, preservati e tramandati grazie alla loro passione e competenza, frutto di secoli di tradizione e materie prime uniche. Nel 2023 si è inoltre rafforzato ulteriormente un altro driver strategico di sviluppo per Despar Nord Ovest cioè il prodotto a marchio Despar, che nei territori presidiati di Piemonte, Liguria Valle d’Aosta e provincia di Varese ha raggiunto una quota di mercato pari al 22,5%. Un risultato significativo che testimonia come la mdd Despar raccolga sempre maggior consenso da parte della clientela per l’ottimo rapporto fra qualità e prezzo e rappresenti un elemento strategico per la fidelizzazione del cliente.

Infine, anche nel 2023, è proseguito l’impegno a sostegno delle comunità e dei territori in cui Despar Nord Ovest si inserisce. Ne sono testimonianza i tanti eventi sportivi e sociali sponsorizzati localmente, l’impegno a valorizzare progetti che promuovono il benessere fisico e mentale e il progetto Scuolafacendo, attivato per il settimo anno consecutivo per aiutare le scuole dei territori presidiati a ricevere materiali e strumenti didattici utili all’insegnamento. Sul fronte dell’impegno sostenibile e della lotta agli sprechi alimentari sono state consolidate la partnership con Banco Alimentare, per il recupero delle eccedenze alimentari all’interno dei punti vendita e la redistribuzione alle persone più in difficoltà all’interno delle comunità, e la collaborazione con To Good To Go, l’app che consente di salvare il cibo invenduto e combattere così il food waste. Sotto l’aspetto della salvaguardia dell’ambiente, infine, è stata attivata anche in Piemonte l’iniziativa “Bosco Diffuso Despar”, rendendo il Parco Mirafiori Sud di Torino ancora più verde attraverso la piantumazione di un nucleo di alberi di specie autoctone presso gli Orti Generali.

“Lo scorso anno abbiamo lavorato molto assieme ai nostri soci al potenziamento, allo sviluppo e all’ammodernamento della rete per potere offrire un servizio sempre più adeguato alle esigenze dei clienti e sempre più capillare sul territorio di nostra gestione. Prosegue anche il programma legato agli interventi di ammodernamento sostenibile dei nostri supermercati, attraverso scelte tecnologiche sempre più performanti sotto l’aspetto del risparmio energetico e della tutela dell’ambiente e si rafforza ulteriormente il sostegno puntuale agli “artigiani del gusto locale”, implementando ulteriormente la commercializzazione di prodotti regionali, sviluppando così in modo efficace una filiera corta” ha detto Gianluca Bortolozzo, Presidente di Centro 3A.

“Quest’anno festeggiamo la ricorrenza dei cinquant’anni di attività del nostro Gruppo, da cinquant’anni al servizio dei nostri clienti che è anche il claim che abbiamo definito e che sarà presente in moltissimi eventi e attività che stiamo predisponendo per celebrare adeguatamente questo importante traguardo. La nostra azienda è da sempre vicina ai nostri imprenditori con cui ci piace condividere i successi assieme a tutti gli stakeholder, rafforzare le relazioni e guardare al futuro sempre con ottimismo e determinazione” ha aggiunto Maurizio Bolle, Presidente di Coop 3 A.

Nova Coop, ricavi in crescita nel 2023 (+3,07%). Decisiva la mdd

Vendite lorde in crescita del 3,07% a 1 miliardo e 194 milioni di euro, utile netto di 28,39 milioni di euro e patrimonio netto a 852 milioni e 462 mila euro con un incremento di oltre 30 milioni di euro sull’anno precedente: con questi dati Nova Coop (che serve Piemonte e alta Lombardia) archivia il 2023. A rete assoluta la Cooperativa registra un aumento degli scontrini battuti (+4,12%) e una lieve flessione dello scontrino medio (-0,26%). Questi ultimi aspetti sono segnali del ritorno del consumatore alle abitudini di acquisto del passato, registrato anche nella ripresa dei volumi di attività dei punti ristoro presenti nei negozi.

Il carrello della spesa si è riempito di 72 milioni di prodotti a marchio che, da soli, hanno rappresentato oltre il 32% delle vendite in quantità. Il 2023 è stato segnato dall’inserimento di una nuova linea di prodotti a marchio sviluppata appositamente per rispondere alla crescente domanda di forte convenienza e di sostegno al potere di acquisto delle famiglie, a cui Coop è da sempre sensibile. Un sostegno ai soci della Cooperativa è arrivato anche dai 108 milioni di euro di sconti complessivi di cui hanno potuto usufruire, per tramite di promozioni mirate, offerte dedicate e punti catalogo. Oltre 111 milioni di euro sono stati realizzati dalle quattro stazioni di carburante a marchio Enercoop mentre le piattaforme di vendita online hanno totalizzato più di 11 milioni di euro, con oltre 104 mila spese digitali completate in un anno su Coopshop.it, piattaforma che è arrivata a servire oltre un terzo dei comuni piemontesi con le sue diverse soluzioni di consegna. A livello di gestione finanziaria, grazie alla quale sono stati generati utili per un valore di 17,8 milioni di euro, i rendimenti ottenuti sono il frutto di un mix tra la presenza in portafoglio di titoli con un buon livello di rendimento e dei risultati generati dalla gestione attiva del portafoglio.

La Cooperativa ha continuato ad ampliare e ammodernare la rete di vendita, con oltre 19 milioni di investimenti complessivi: in particolare è stato inaugurato il nuovo punto vendita di Alpignano (To) e ha debuttato a Torino un nuovo format urbano di vicinato con l’apertura di due punti vendita di proprietà in quartieri di forte transito e densità commerciale; importanti interventi di ristrutturazione hanno coinvolto il punto vendita di Alessandria e l’Ipercoop di Beinasco. Per quanto riguarda l’occupazione, l’anno si è chiuso con un organico di 4.629 dipendenti, confermando la propensione a privilegiare rapporti di lavoro a tempo indeterminato. Circa il 99% dei lavoratori in organico è infatti assunto con una forma di occupazione stabile (contratto a tempo indeterminato o apprendistato), di questi sono 231 i nuovi contratti attivati nel 2023. Ai dipendenti e ai loro familiari sono stati riservati circa 800 mila euro di sconti sulla spesa mentre, tramite il piano di welfare aziendale, hanno potuto godere di risparmi complessivi per 1 milione e 450 mila euro per fruire di servizi quali assistenza e cura domestica, percorsi di aiuto allo studio, campagne medico pediatriche, bonus asilo nido e borse di studio per i figli dei dipendenti frequentanti un percorso di secondaria superiore o l’università.

Il rapporto con i territori è un elemento qualificante per l’attuazione degli scopi sociali della Cooperativa e concretizzarne la distintività. Avviene tramite iniziative sociali, sviluppo di politiche per le giovani generazioni, azioni di solidarietà territoriale e altre attività ancora, per entrare in relazione con chi, al di fuori dei negozi, promuove iniziative in sintonia con i temi e i valori della cooperazione. Nel 2023 con il progetto “Coop per la Scuola” sono stati distribuiti materiali scolastici per un valore di quasi 560 mila euro agli istituti piemontesi di ogni ordine e grado mentre 12.665 studenti hanno partecipato alle iniziative gratuite di Saperecoop sull’educazione al consumo consapevole. Nell’ambito della riduzione degli sprechi alimentari, il progetto “Buon Fine” ha permesso di recuperare prodotti non più vendibili ma ancora consumabili per un valore di quasi 8 milioni di euro, corrispondente a 1 milione 385 mila pasti offerti gratuitamente a persone in condizioni di difficoltà economica.

A fine anno erano 86.394 i soci prestatori della Cooperativa, con un’incidenza percentuale sulla base sociale totale del 14,82%. L’indice del rapporto tra prestito raccolto e patrimonio della cooperativa, alla fine del 2023, è di 0,79, un dato nettamente inferiore a 3 che corrisponde al tetto massimo previsto per legge. Questo dato racconta della posizione di forte solidità di Nova Coop. Il bilancio consolidato 2023 del Gruppo Nova Coop, che include i fatturati della Cooperativa e quelli delle sue principali controllate Nova Aeg e Sviluppo Dora, registra un valore complessivo della produzione consolidata pari a 2 miliardi e 261 milioni di euro, con un utile netto consolidato di 28,39 milioni di euro.

“In un anno non semplice da affrontare per via degli aumenti dei costi di gestione ancora determinati dai processi inflattivi, abbiamo confermato la buona governance che distingue la nostra cooperativa e la rende da tempo una delle realtà più performanti del sistema Coop. Abbiamo difeso le quote di mercato nell’area in cui operiamo, proseguendo nell’azione di sviluppo ed efficientamento della rete commerciale, di rafforzamento patrimoniale e confermando una forte propensione all’innovazione, sia sotto il profilo dell’offerta commerciale sia nel rapporto con i territori che ci ospitano. Tutto questo mentre rilanciavamo l’impegno in difesa del potere di acquisto di Soci e consumatori, scegliendo di assorbire direttamente parte dei rincari che hanno caratterizzato i beni di largo consumo, e mentre proseguivamo con le nostre attività sociali, in coerenza con l’obiettivo di concentrare sul binomio salute-sicurezza gli sforzi per poter davvero rappresentare un elemento di valore aggiunto per i nostri clienti” ha commentato il Presidente di Nova Coop Ernesto Dalle Rive.

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