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Matt apre a Milano il primo store dedicato al benessere

Matt, marchio leader in Italia che propone in grande distribuzione integratori alimentari, dispositivi medici, alimenti e cosmetici, apre il primo store a Milano, dedicato agli amanti del benessere.
A pochi passi dal parco di Pagano, il nuovo flagship store Matt si sviluppa su una superficie di oltre 130 MQ, distribuiti su due livelli, completamente dedicati al well being. Uno spazio esclusivo, dove i colori chiari abbinati a materiali naturali, come il legno e il ferro battuto, regalano un senso di equilibrio e di ordine.


Il concept

Il negozio si presenta come un ambiente luminoso, moderno ed accogliente, dallo stile nordico e con una grande attenzione ai dettagli, a partire dal soffitto che evoca i colori del cielo. Grazie a un’alternanza di luci, infatti, è possibile passare dai toni più freddi a quelli più caldi, avvolgendo l’intero ambiente in un’atmosfera naturale. I prodotti Matt, suddivisi per tipologie, non si trovano in semplici espositori, ma sono custoditi in mobili antichi, come la madia dell’antico speziere che domina il piano terra e che si accosta perfettamente alla purezza di linee delle scaffalature realizzate in legno e ferro battuto.Due ampie vetrate permettono a clienti, passanti e curiosi di scoprire l’ampia gamma di prodotti dedicati a un’alimentazione sana, naturale, biologica e vegana, l’universo degli integratori, ideali per combattere i “malanni di stagione” e le fragilità dell’organismo e le linee di cosmetici, con trattamenti specifici per viso e corpo.  

“Cercavamo da tempo un luogo che rappresentasse al meglio la nostra storia, dove far conoscere il nostro mondo e la nostra filosofia, completamente orientata al benessere. La cultura contemporanea è sempre più sensibile alla stretta relazione che lega la salute e la bellezza a uno stile di vita sano, in cui l’alimentazione è il trait d’union. Siamo felici di aver trovato uno spazio adatto e di poter offrire alla nostra città un’esperienza unica”, dichiara Stefano Sacchi, Amministratore Delegato di A&D S.p.A., azienda proprietaria del marchio Matt.

Allée des Fromages, la versatilità del formaggio si mette in vetrina

 

In risposta al trend che vede crescere la categoria dei freschi a libero servizio, Epta ha presentato a Euroshop 2017 – in collaborazione con Lactalis e co-designed da ONE BUY ONE – una soluzione di visual merchandising che introduce una profonda innovazione nel comparto e che si presta ad essere un punto di partenza di un relooking completo dell’intera area dei verticali a libero servizio chiusi da porte.

È  alla versatilità del formaggio che Lactalis e Epta si sono ispirati per la progettazione di una soluzione di visual merchandising inedita, che fa della flessibilità espositiva il suo elemento distintivo. Il know-how del primo gruppo al mondo nel settore caseario, coniugato all’expertise centenaria di Epta, ha dato vita all’Allée des Fromages.

La chiave di lettura del progetto è, quindi, la valorizzazione dell’universo del formaggio, organizzato in quattro poli: Formaggi da Degustare, ideali a fine pasto, Piacere & Benessere, per chi è attento alla linea, Pratico e Goloso, per sandwich e aperitivi e Formaggi in Cucina per la preparazione di ricette dolci e salate. I poli sono segnalati con colori e materiali diversi, che concorrono a rendere l’identificazione degli articoli più intuitiva, a stimolare la curiosità del consumatore e potenziare l’atmosfera “boutique”.

Ogni tipologia di formaggio diventa una star all’interno dell’Allée des Fromages. Le referenze sono suddivise per famiglia e inserite all’interno di sezioni dedicate. I camembert, ad esempio, sono esposti in verticale e sono collocati sopra un esclusivo sistema “pusher” che milgiora il facing, semplifica il prelievo da parte dei consumatori e le operazioni di carico del personale. I formaggi di capra, così come le mozzarelle, sono allineati sopra delle mensole gravitazionali, che, nelle sezioni dedicate alle specialità italiane, sono dotate di vasche per il recupero dell’acqua che potrebbe fuoriuscire dai sacchetti. Infine, per i formaggi grattugiati è stato studiato un kit con separatori, per un facing sempre ordinato e una migliore gestione degli spazi.

L’interazione con il consumatore è il suo cavallo di battaglia: Allée des Fromages è stata sviluppata per intensificare la shopping experience ed il dialogo con il pubblico. L’effetto “Wow!” è garantito grazie a uno schermo interattivo, integrato nella spalla del mobile di testa. Progettato dal Polo di Innovazione Digitale di Epta, permette di veicolare video advertising, coupon elettronici di sconto o persino quiz. Inoltre, come le star, anche i formaggi hanno la loro Walk of Fame: i nomi dei diversi poli sono, infatti, proiettati sul pavimento dello store, in corrispondenza delle sezioni dove sono presentate. Infine, l’Allée des Fromages è dotata anche di supporti laterali creati dallo sfalsamento dei piani lineari nella disposizione dei banchi, che si trasformano in superfici espressive per animare con immagini evocative l’universo del formaggio.

A Torino Winkle ripensa lo shopping tra off e online

Si chiama Winkle ed è una app che ripensa il modo di fare shopping partendo da un presupposto: il consumatore contemporaneo ama informarsi e scegliere i propri acquisti online, ma alla fine preferisce acquistare nel negozio tradizionale. Così questa app nata in Piemonte un mese fa dall’idea di Alessandro Catanzariti e sviluppata con un gruppo di soci, ha messo insieme 25 retail multibrand di Torino, che nel frattempo sono già arrivati a 40, integrando lo shopping online con quello fisico. L’utente può “organizzarsi” in remoto uno shopping personalizzato con offerte e buoni sconto riservati ed esclusivi.

Tre le attività principali previste da Winkle: la ricerca di qualsiasi capo per tipologia o brand e, grazie alla geolocalizzazione di ogni attività commerciale, l’indicazione del negozio più vicino al proprio indirizzo in cui è disponibile e del prezzo; la prenotazione dello stesso (indicando misure e colore desiderati) nel negozio selezionato, che in breve tempo risponde alla prenotazione applicando eventualmente un’offerta o segnalando un codice sconto e mettendo il capo a disposizione del cliente che lo ha prenotato per provarlo e acquistarlo direttamente in negozio; la condivisione della propria esperienza di acquisto sui social. Con Winkle si può infatti inviare a un amico la foto di un articolo che pensiamo potrebbe interessargli. O chiedergli un parere.

 

Un modo per il retailer di farsi conoscere dal turista

A queste funzioni Winkle ne ha affiancata nei giorni scorsi un’altra, aprendosi al mondo del turismo. Grazie alla partnership con il Consorzio Turistico Incoming Experience, a tutti i clienti delle strutture ricettive del Piemonte individuate dal consorzio sarà segnalata la app Winkle, che diventa così una vera e propria guida ai luoghi “alternativi” dello shopping in città che vada oltre le vie più note e i monomarca più diffusi.

Winkle, che sta già pensando di allargarsi ad altre città italiane, nasce per assecondare la nuova tendenza del retail, fotografata da PwC, secondo la quale si cerca online, ma si compra offline, per un’esperienza di acquisto “ibrida” che mescola il contatto virtuale a quello fisico, abbattendo così le barriere. Dalla ricerca Total Retail Survey 2016 di PwC si evince che il 43% dei consumatori vuole ricevere offerte personalizzate in tempo reale all’interno del punto vendita. I canali dello shopping preferiti sono i negozi al 42% e, a seguire, gli shop online raggiunti tramite pc al 24%, smartphone (14%) e tablet (12%). Anche all’interno del punto vendita l’utilizzo del dispositivo mobile è rilevante, in particolar modo per ricercare prodotti online (39%), leggere review sui prodotti (30%), comparare i prezzi con i competitor (27%) e accedere ad un coupon/codice sconto (24%).

 

 

Dmail a Milano, riapre con un nuovo look, una machine à montrer versatile e flessibile

Lo store dmail a Milano (via San Paolo, 15) prosegue la fase di rilancio sotto la gestione di Percassi e riapre in grande spolvero, con una vera e propria rivoluzione strutturale, che incarna perfettamente il grande cambiamento messo in atto dal brand delle idee utili e introvabili.

Si parte dal logo, che si veste di un acceso colore giallo, con forme più morbide e rotonde, e due piccole sfere sulla i a richiamare due occhi curiosi che con entusiasmo guardano al futuro, così come ai tanti e vari prodotti dell’azienda, da sempre leader nella ricerca di idee originali capaci anche di strappare un sorriso.
 
Si passa poi al sito, interamente modificato nella grafica e nella struttura, con maggiore spazio alla multimedialità, come i video e le gif presenti in homepage.
 
Non poteva poi certo mancare un tocco di nuovo anche al catalogo, che torna nelle case dei clienti in una veste graficamente più curata e snella, in cui a parlare a gran voce sono ovviamente i prodotti.

Last but not least…
Infine, ma non certo meno importante, il punto vendita, luogo che somma e racchiude in sé questa piccola rivoluzione: maggiore spazio al prodotto sfuso, tablet tra gli scaffali in cui poter vedere video e contenuti speciali degli oggetti in vendita, e lo spazio “It’s show time”, a breve pronto per essere utilizzato: un’isola della multimedialità per show dimostrativi di bestseller e novità, in diretta social.
 
Artefice del nuovo format per gli store dmail oltre che del nuovo logo, lo studio Migliore + Servetto Architects ha dichiarato di aver pensato i negozi dmail come nuovi luoghi di accoglienza e di scoperta, concependo l’allestimento come una sorta di machine à montrer versatile e flessibile, in grado di stare al passo con la vivace ed eterogenea offerta del marchio. Ne esce dunque un ambiente ad hoc per le idee utili e introvabili, il palcoscenico perfetto nel quale mettere in mostra le loro caratteristiche.

L’andatura ideale della spesa? Secondo una ricerca si “guida”, e il cliente compra di più

Una ricerca della Rotterdam School of Management della Erasmus University (RSM) ha scoperto come “influenzare” la velocità di camminata a cui facciamo la spesa, regolando il passo in modo da farci camminare più o meno veloci a seconda dell’area e della merce esposta. E non si tratta di avanzatissime app o sistemi di interazione multimediale, beacon o geofencing: basta tracciare delle linee, o variare i motivi disegnati sul pavimento. La velocità a cui camminiamo influenza e di molto il modo in cui facciamo la spesa e la scelta di cosa mettiamo nel carrello, come spiega l’autore della ricerca, Bram Van den Bergh. Camminando troppo velocemente infatti si perde la possibilità di individuare prodotti magari “non in lista” ma interessanti e si acquista di meno. Ma anche camminare troppo lentamente fa rischiare l’effetto noia, che porta comunque ad evitare l’acquisto. Essere dunque in grado di “guidare” la velocità della visita portando i clienti a camminare più o meno velocemente a seconda della zona del supermercato potrebbe aiutare ad incrementare le vendite. 

 

Questione di linee

Secondo la ricerca tracciare linee orizzontali sul pavimento più o meno vicine tra loro influenza la velocità di camminata. Il motivo riguarderebbe una caratteristica della mente umana, che è quella di “affrettarsi” maggiormente una volta che ci si sente vicini alla meta, per raggiungerla. Le linee vicine danno l’impressione che la corsia sia più lunga e spingono la persona a rallentare e dare un’occhiata agli articoli esposti, mentre linee distanziate, al contrario, danno l’impressine che la corsia sia più corta e spingono ad affrettarsi verso la fine.

La ricerca ha studiato il comportamento di più di 4mila persone, sia all’interno di un supermercato sia in laboratorio. 

La “distanza magica” tra le linee è stata anche misurata: sarebbe intorno al mezzo metro per dare l’illusione ottica di “allontanare” la fine della corsia e quindi far rallentare il passo.

In teoria dunque un responsabile del supermercato potrebbe lavorare sui motivi impressi sul pavimento per creare una “andatura ideale” all’interno del negozio che favorisca le vendite.

 

Si utilizza quel che è stato chiamato ‘goal gradient effect’, la tendenza a raggiungere velocemente la meta una volta che questa si intravede, e secondo Van den Bergh (come spiega nell’intervista) può essere utilizzato per “guidare” il cliente all’acquisto, ma anche per “regolare” i flussi della folla ad esempio in un aeroporto (velocizzando l’avvicinamento al gate di partenza) o in una piscina (spingendo al contrario gli utenti a camminare più lentamente per evitare incidenti). La stessa caratteristica del resto è stata osservata anche nei programmi fedeltà: una volta che ci si avvicina a raggiungere una ricompensa (un caffè gratis al completamento di una tessera, ad esempio), si tende ad acquistare di più per raggiungerla prima.

La ricerca è apparsa sulla rivista Journal of Consumer Research.

Tra Rfid, realtà virtuale e casse smart si muove il negozio 4.0 di Miroglio Fashion

Che aspetto ha un negozio connesso e quali sono le tecnologie più adatte a coinvolgere il cliente e stimolarlo? Una risposta viene non a caso dalla moda che in quanto a soluzione epr il punti vendita è decisamente all’avanguardia: nello specifico da Miroglio Fashion, società di abbigliamento femminile del Gruppo Miroglio che crea e commercializza 11 brand tra cui Motivi, Oltre, Elena Mirò e Fiorella Rubino. Negli oltre 1.100 negozi monomarca è in atto un vasto programma per realizzare progetti tecnologicamente avanzati. Obiettivo: migliorare efficienza e performance del retail. Ecco quali sono le aree in cui saranno realizzati:

Le casse intelligenti
Sviluppato con Oracle, il Progetto XStore è un nuovo software per il punto vendita, che prevede la sostituzione su tutta la rete internazionale – 1.100 punti vendita tra negozi a gestione diretta e partner – del software di negozio, con attivazione di nuove modalità di integrazione tra negozi fisici e con il canale online.
Il progetto, partito a gennaio 2017, si svilupperà entro il quarto trimestre del 2017 e il primo semestre 2018 e riguarderà di tutti i marchi del gruppo. L’investimento è di circa 1,6 milioni di euro.

RFID sulla catena di negozi Fiorella Rubino
Il progetto prevede l’introduzione di un sistema di tracciatura dei prodotti a livello di singolo item tramite etichettatura con chip RFID. Il sistema, che permette l’identificazione di ogni singolo capo con lettura a distanza, consente di snellire i passaggi di gestione della merce in-store e di ottenere precisioni inventariali elevate, con benefici su tutta la catena logistica e i processi multicanale e con impatti positivi sulle vendite.
Il progetto, sviluppato in collaborazione con Temera, include tutti i 170 negozi di proprietà della catena Fiorella Rubino e riguarda tutti i prodotti venduti, capi di abbigliamento e accessori. Un progetto che si distingue, a livello italiano ed europeo, per il numero dei negozi coinvolti, per l’obiettivo di avere un negozio completamente “taggato” e per l’ampiezza dei processi rivisti, dal magazzino centrale fino alla vendita e alla gestione del reso, passando per l’antitaccheggio. L’investimento è di circa 1,5 milioni di euro.

Il “borsino”
Sviluppato in collaborazione con Evopricing e l’Università di Torino, questo progetto riguarda un nuovo processo integrato di riassortimento dal magazzino centrale e movimentazione tra negozi: una sorta di “borsino”, che combina dati quantitativi e sensibilità del personale di vendita, sfruttandone la capacità predittiva. Il processo si basa infatti sia sulla rilevazione oggettiva del potenziale di vendita di ciascun articolo in ciascun negozio, sia sulle valutazioni personali delle singole store manager, che possono richiedere o cedere articoli in funzione delle loro aspettative di vendita. Il nuovo processo, innovativo sia per l’elevato grado di integrazione e automazione sia per la flessibilità data dai numerosi parametri gestibili, è in produzione sulle reti Fiorella Rubino e Elena Mirò da settembre 2016. L’intera stagione FW 2016 è stata gestita con le nuove modalità ed è stato sviluppato un modello per la valutazione dei risultati ottenuti.

»L’innovazione rappresenta una componente sempre più importante all’interno del nuovo percorso di Miroglio Fashion – ha dichiarato Hans Hoegstedt, nuovo CEO di Miroglio Fashion -. Con questi progetti innovativi vogliamo portare soluzioni “4.0”, come quelle di cui si parla nel settore industriale, anche nel retail, utilizzando la tecnologia e il digitale per offrire alle nostre clienti una shopping experience più ricca e completa e per aumentare e migliorare l’efficienza dei nostri punti vendita. Con il programma Retail 4.0 daremo progressivamente corpo alla nostra visione del retail del futuro: la tecnologia valorizzerà al massimo il potenziale delle nostre persone e la conoscenza dei bisogni e delle aspettative delle donne che scelgono i nostri brand».

Il progetto Miroglio Retail 4.0 si inserisce all’interno del nuovo piano “300 in 300”, che prevede un investimento di 15 milioni di euro per rinnovare l’immagine di 300 negozi Miroglio Fashion in 300 giorni, in un’ottica di maggiore distintività e personalizzazione dei brand

Il Gruppo Miroglio è una realtà industriale italiana che opera dal 1947 nei settori del tessile e della moda, presente in 34 Paesi con 4 insediamenti produttivi.
Miroglio Fashion, società di abbigliamento femminile del Gruppo Miroglio, crea e commercializza 11 brand, distribuiti a livello internazionale.
Miroglio Textile è leader nei tessuti stampati, nella carta transfer e nei film tecnici per la decorazione di varie tipologie di materiali.
Nel 2015 i ricavi consolidati del Gruppo Miroglio ammontano a 645 milioni di euro.

A Modena apre la “Casa dei valori”, il negozio che favorisce l’inclusione

All’ipercoop Grandemilia di Modena  ha inaugurato la prima “Casa dei valori” in un negozio di Coop Alleanza 3.0: un nuovo angolo che ospita i prodotti di associazioni e realtà del territorio impegnate per favorire l’inclusione sociale e lavorativa di persone con disabilità e per creare nuove opportunità di sviluppo, verso un’economia sostenibile rivolta al bene comune.

Il progetto

L’inaugurazione della “Casa dei valori” si inserisce nell’ambito di un progetto di riorganizzazione dei punti vendita di Coop Alleanza 3.0, che mette in gioco tutte le leve della Cooperativa: l’impegno per la convenienza e l’ampliamento dei servizi, l’attenzione per il territorio e le sue istanze sociali e culturali, la formazione e il coinvolgimento dei lavoratori. La collaborazione tra la Cooperativa e la rete Valemour è iniziata nel 2015 a Rimini, con la riqualificazione della piazza antistante il supermercato Coop Celle, affidato all’associazione Crescere insieme.

La “Casa dei valori”
Il nuovo spazio, di circa 30 metri quadrati, è un luogo di incontro tra diverse realtà che operano nel segno della solidarietà e dell’inclusione. Nella “Casa dei valori”, infatti, si possono acquistare articoli unici, originali, colorati e fatti a mano, frutto del riuso e del recupero dei materiali, prodotti all’insegna della creatività e della collaborazione di più saperi. Pezzi unici come le storie delle persone che li hanno creati, grazie alla connessione delle abilità di cui sono dotate. Si va da accessori moda, come sciarpe e borse, a prodotti per l’arredo della casa e della cucina, con grembiuli e cestini, fino alle essenze profumate per gli ambienti e ai manufatti in legno, cotone e seta. Tra gli articoli, anche le shopping bag Coop Alleanza 3.0 for Valemour, tre borse da collezione – nei colori rosso (Vento d’estate), sabbia (Sabbia bollente), blu (Oniric frozen) – ideate da Fulvio Luparia insieme al figlio Mattia (MAT), che dipinge usando una sedia a rotelle attrezzata con rulli e pennelli con la quale si sposta, gira, sgomma, volteggia sulla tela. Le shopping bag sono in vendita in tutte le Coop di Modena, Reggio Emilia, Rimini e delle rispettive province.

Il progetto

“ValemOur Unique world” è nato per far incontrare persone, organizzazioni, idee e progettualità del mondo profit e non profit: Laboratorio Luparia di Torino, cooperativa sociale Madre Teresa di Reggio Emilia con il progetto Filo Rosa, cooperativa Amici di Gigi di San Mauro Pascoli con il marchio Belforte Fragranze Italiane, cooperativa sociale Monteverde di Verona e associazione Crescere insieme di Rimini.

Le realtà che partecipano al progetto

Valemour con Laboratorio Luparia presenta una collezione di accessori moda e di arredo casa disegnati e dipinti artigianalmente tra Verona e Torino grazie alla collaborazione tra i giovani con disabilità intellettiva in formazione al lavoro e gli artisti coordinati da Fulvio Luparia.

La Cooperativa Sociale Madre Teresa di Reggio Emilia presenta una collezione foodwear realizzata all’interno del progetto Filo Rosa, laboratorio sartoriale dove donne in situazioni di difficoltà, affiancate da esperti nel settore della moda, sviluppano la propria crescita personale e professionale.

La Cooperativa Monteverde di Verona presenta la collezione Smile, prodotti in legno di faggio realizzati unendo le competenze di tre laboratori, la falegnameria, la carta riciclata e l’artigianato.

Belforte Fragranze Italiane è un marchio della Cooperativa Amici di Gigi di San Mauro Pascoli (Fc) e la sua è una storia di passione, cultura e ricerca.

Tiendeo usa il geotracking per misurare l’efficacia delle campagne digital

Misurare l’efficacia delle campagne digitali e stimare un ROI più realistico: questo l’obiettivo del nuovo strumento di geotracking lanciato da Tiendeo, start-up spagnola, in collaborazione con Nielsen.

Tiendeo.it, portale per offerte online geolocalizzate e volantini, offre sostanzialmente con il nuovo tool ai commercianti la possibilità di calcolare il ritorno sugli investimenti attraverso l’analisi delle metriche generate dagli utenti durante l’uso dei dispositivi mobili, dalla lettura dei volantini digitali fino alla visita nel punto vendita fisico.

Il tutto senza metterne a rischio la privacy: la raccolta dei dati geolocalizzati infatti non richiede l’installazione di strumentazione addizionale nei punti vendita. Il tool combina le metriche derivanti dalle interazioni degli utenti della app Tiendeo con i dati estratti dalla geolocalizzazione dei dispositivi mobili. La privacy degli utenti non viene compromessa perché Tiendeo Geotracking non registra né pubblica dati privati o personali relativi ai consumatori che utilizzano l’applicazione mobile Tiendeo; piuttosto, crea dei profili a partire dal comportamento dei consumatori.

 

Dalla ricerca online all’acquisto offline: ora si può misurare

Tiendeo Geotracking è in grado di determinare una misura reale dell’effetto ROPO (Research Online-Purchase Offline), permettendo di conoscere quali vendite nel negozio fisico sono state motivate dalla pianificazione online dell’acquisto. Un modo per i retailer di avere una visione più completa del processo di acquisto intrapreso dai consumatori e delle loro preferenze: quando pianificano, a quali prodotti sono più interessati, quanto tempo passa prima che si rechino in negozio, quanti km percorrono e così via.

A questo punto, si hanno degli strumenti affidabili che consentono di riallineare le proprie strategie di marketing digitale, ma anche migliorare tutti gli aspetti che influenzano il processo di acquisto per capire meglio come, quando e dove i clienti acquistano.

In questo caso, l’analisi dei Big Data consente non solo di migliorare le proprie strategie di vendite, ma anche – e di conseguenza – di migliorare i servizi offerti ai consumatori. Sapendo il momento in cui un consumatore acquista, dove si trova e quali sono le sue preferenze, è possibile instaurare una linea di comunicazione tra negozio e cliente, e facilitare il processo.

Per saperne di più sull’uso delle tecnologie nel punto vendita guarda l’intervista di InStore: Geofencing beacon e mobile: come portare visitatori nel punto vendita

Lindt sceglie Torino Outlet Village dove debutta con il 47mo monomarca

Si sviluppa tra live experience e presentazione di prodotti il progetto dei monomarca Lindt che con l’apertura venerdì 24 marzo di uno store da 166 metri quadri presso il nuovo Torino Outlet Village arrivano a quota il 47. 

Il Torino Outlet Village, esteso su 20.000 metri quadri alle porte del capoluogo piemontese, si propone, grazie all’architettura d’impatto e a negozi prestigiosi, come il nuovo centro d’eccellenza dedicato allo shopping, un contesto nel quale intende inserirsi lo stile raffinato e moderno dei negozi della storica azienda (è stata fondata oltre 170 anni fa) realizzati giocando su due colori caldi, marrone e oro.

L’area market ospita una ricca selezione di praline dai brillanti incarti, realizzate dai Maîtres Chocolatiers Lindt, che è possibile acquistare – come nelle drogherie d’antan ma in linea perfetta con le ultime tendenze alla personalizzazione – con il sistema “Pick & Mix” che consente di selezionare i propri cioccolatini preferiti creando un mix di praline completamente personale.

Con l’avvicinarsi della Pasqua, un posto d’eccellenza è stato riservato al vasto assortimento di specialità pasquali ideate per l’occasione: le uova Lindt Noccior, realizzate con la pregiata “Nocciola Piemonte IGP”, le uova Lindor, proposte quest’anno nel nuovo incarto ispirato alle originali grafiche degli anni ’60, e Lindt Gold Bunny, il coniglietto di finissimo cioccolato dal caratteristico collarino rosso e il campanellino dorato.

Non manca un’accogliente area bar dove scegliere tra caffè a base di cioccolato, come il Varesino, una specialità proposta in esclusiva nei punti vendita monomarca. E come da copione sabato 25 marzo i Maîtres Chocolatiers Lindt stupiranno tutti gli appassionati del cioccolato che si recheranno al negozio creando live le iconiche boule, conosciute e amate in tutto il mondo.

I negozi monomarca Lindt presenti su tutto il territorio nazionale sono realizzati, gestiti e sviluppati in collaborazione con la società SelecTTrade, Retail Partner esclusivo per l’Italia del Gruppo Lindt & Sprungli.

PetStore Conad debutta a Palermo nel mercato San Lorenzo, altri 20 apriranno nel 2017

Interno di un PetStore Conad.

Inaugurato oggi nel capoluogo siciliano il primo punto vendita Conad dedicato agli animali da compagnia. Lo store ha una superficie complessiva di 260 metri quadri con 3.500 referenze per cani, gatti, uccelli, piccoli mammiferi e pesci, quattro addetti e due casse, ed è il sedicesimo store che Conad dedica agli animali da compagnia, a dieci mesi dalla prima apertura di Modena. Particolare il contesto del nuovo punto vendita palermitano, quello di Sanlorenzo Mercato in via San Lorenzo, un grande spazio ricavato in un’ex fabbrica di agrumi in cui sono presenti nove negozi per la vendita al dettaglio e il consumo in loco.

Il piano di sviluppo per il 2017 coinvolge tutte le cooperative associate a Conad con più di 20 aperture programmate nelle due superfici da 250 e 500 metri quadri.

«Gli animali da compagnia sono ormai parte integrante di tantissime famiglie e come tali Conad ha voluto dedicare anche a loro un posto speciale – spiega il direttore generale di Conad Sicilia Natale Lia –. PetStore è l’innovazione a disposizione dei clienti, che possono contare su un punto di vendita dedicato, funzionale, con un’offerta di prodotti di primo piano coniugati con gli abituali connotati di convenienza, qualità e sicurezza che caratterizzano la nostra insegna. Miglioriamo e personalizziamo i nostri servizi, dando al cliente un’occasione in più per scegliere Conad. Questo è il secondo PetStore in Sicilia; il primo è stato inaugurato la scorsa estate a Agrigento».

PetStore Conad è l’insegna nazionale di una nuova catena specializzata di punti di vendita e arricchisce di un nuovo servizio la rete del gruppo Conad, unica catena della moderna distribuzione ad avere in attività tutti i format oggi presenti nel mercato. È pensato per due tipologie dimensionali, da 250 e 500 metri quadri, con una quantità di prodotti definita (4 mila per il format più piccolo e oltre 5 mila per il più grande), attività promozionali e servizi specifici. Il punto di vendita tratta prevalentemente i prodotti dell’industria di marca venduti all’interno delle catene specializzate, oltre ai prodotti a marca Conad. La scelta di prodotti qualificati è molto ampia per dare risposta anche ai clienti più esigenti e attenti.

All’apertura dei PetStore Conad è legato un accordo con la Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente, che riunisce oltre una quarantina delle più importanti realtà nazionali (tra le quali Enpa, Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente, Lav, Oipa e Lega del Cane) e consente ai clienti di aiutare concretamente gli animali più sfortunati. In ogni PetStore Conad, la Federazione ha l’opportunità di inserire dei corner per la raccolta di alimenti destinati a cani e gatti in difficoltà, ospitati nei canili, gattili e nei rifugi sparsi su tutto il territorio nazionale e gestiti dalle diverse associazioni animaliste aderenti.

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Il 70% degli acquisti sono di food

I risultati dimostrano che l’afflusso dei clienti, lo scontrino medio e il fatturato hanno di gran lunga superato le attese. Il 70% degli acquisti è rappresentato dal pet food, ma anche gli accessori hanno un buon riscontro, grazie all’assortimento profondo e alla buona visibilità.

Diversi i punti di forza dei PetStore: l’assortimento specializzato e qualificato; il concetto di valorizzazione e convenienza con circa 100 prodotti in promozione al mese supportati da un volantino dedicato; il servizio e la professionalità dei nostri addetti, in prima persona amanti degli animali; la comodità del PetStore che vive spesso in sinergia con l’ipermercato, superstore o supermercato Conad di riferimento; servizi aggiuntivi quali toelettatura, incisione medagliette, raccolta alimentare per animali abbandonati.

 

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