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Multicedi annuncia l’ingresso di Flor do Cafè nella compagine societaria

Multicedi annuncia l’ultima novità: l’ingresso nella compagine societaria di Flor do Cafè, marchio con oltre sessant’anni di esperienza e un forte radicamento sul territorio. Nato a Napoli nel 1947 come bar, Flor do Cafè si è poi affermato come colonialista ed oggi conta 15 punti vendita.

La crescita del brand

Alla fine degli anni ’90, di pari passo con i cambiamenti del mercato, l’aumento delle centrali e l’esplosione numerica di nuovi supermercati sul territorio, Flor do Cafè ha avuto la necessità di conformare e adeguare la sua offerta, ampliando il suo assortimento, aprendosi al reparto dei freschissimi, mantenendo però i suoi punti di forza: “la qualità selezionata”, la convenienza e la competitività, la sua connotazione di punto vendita di vicinato/negozio di quartiere.

Quest’anno un’altra svolta importante: Flor do Cafè entra in Multicedi, che ne diventa piattaforma logistica e centro di distribuzione.

La storia di Multicedi

Nata nel 1993 a Pastorano (CE) per iniziativa di un gruppo di imprenditori campani Multicedi srl è diventata una realtà di punta della DO del Centro-Sud Italia, principalmente in Campania. Oggi detiene una quota di mercato che supera il 18% e, nel 2015, ha registrato un fatturato di circa 700.000.000 di euro, proprietaria di 3 marchi insegna: Decò, AdHoc Cash&Carry e Ayoka, Decò – Maxistore, Supermercati, Market e Superfreddo – copre una rete vendita con oltre 400 punti vendita in 8 regioni d’Italia: Abruzzo, Molise, Lazio, Campania, Puglia, Basilicata, in aggiunta alla Sicilia e alla Calabria – territori di competenza della F.lli Arena srl, tramite una partnership avviata nel 2014.

 

Retail dai mille volti: le case history di Kiki Lab – La Gallery

Retail dai mille volti: presentiamo una selezione operata fra le oltre 40 case history, protagoniste di Retail Innovations 11, l’evento Kiki Lab che andrà in scena a Milano il prossimo 10 marzo.

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Roadhouse Grill: due nuovi locali a Genova e Udine. Presto anche ad Arese

Roadhouse Grill (Gruppo Cremonini) apre due nuovi locali a Genova e Udine.

Continua dunque a diffondersi con successo il nuovo modo di intendere la ristorazione, di cui si fa portavoce e testimonial il format di steakhouse tutta italiana, che può contare su una community di persone  fortemente legate al brand.

E in effetti  Roadhouse Grill è riuscita a conquistare una solida  platea di fedelissimi, come dimostrano le cifre: 800.000 possessori della fidelity card, 237.000 fans facebook, 200.000 APP scaricate, oltre 100 milioni di Euro di fatturato nel 2015.

Genova e Udine: le due nuove aperture
Il nuovo negozio della Città della Lanterna è stato inaugurato nel Porto Antico. Lo spazio della steakhouse è stato ricavato all’interno del complesso dei Magazzini del Cotone e ha 170 posti a sedere. Vi lavorano 30 giovani tutti neoassunti e c’è la possibilità di parcheggiare negli spazi del Porto Antico. Il locale è il secondo in Liguria, dopo quello aperto a La Spezia, all’interno del Centro Commerciale Le Terrazze. La nuova steakhouse di Udine è invece situata sulla S.S. 13 Via Nazionale, angolo Via Cividina, al confine col Comune di Tavagnacco, a pochi minuti dal casello di Udine Nord dell’A23. Il locale, con 30 dipendenti, si sviluppa su una superficie di circa 500 mq, con 170 posti a sedere e un comodo parcheggio privato di 90 posti auto. 

Gli arredi
All’interno dei due nuovi ristoranti sono posizionati diversi monitor digital signage ed un totem multimediale per forme di comunicazione di ultima generazione, il tutto a disposizione dei clienti. Inoltre è anche disponibile il servizio wi-fi gratuito, ed è presente un’area KIDS innovativa, arricchita da giochi interattivi.Il menù comprende un vasto assortimento di piatti unici a base di carne alla griglia (Ribeye, New York Strip, Filet Mignon, T-Bone Steak, hamburger, ecc.); sono inoltre previste proposte particolari per i lavoratori in pausa pranzo come lo smart menu e per le famiglie con bambini come lo junior menu.
Novità in arrivo
I 74 locali Roadhouse Grill in Italia sono distribuiti in Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Lazio e Sicilia.Le prossime aperture sono previste a Como, Merate (LC) e all’interno del Centro Commerciale di Arese (Mi).
 

Aeria UP Open: isole refrigerate d’impatto per stimolare il processo d’acquisto

Aeria UP Open: nasce un’inedita soluzione che arricchisce la RevUP Family di banchi semiverticali positivi aperti, ideali per enfatizzare l’esposizione dei prodotti sia di alta gamma che in promozione. Aeria UP, by Costan,  disponibile in versione Open e Closed, si inserisce – grazie alla RevUP Technology –  all’interno di qualsiasi contesto espositivo, dagli ipermercati ai convenience store.

Uno dei plus di Aeria UP è quello di creare isole refrigerate d’impatto all’ingresso del punto vendita o nelle corsie centrali e di stimolare così i processi d’acquisto. Un vantaggio importante per i retailer messi, così, nelle condizioni di focalizzare l’attenzione dei consumatori sulle nuove referenze e gli articoli in promozione e di aumentare i volumi delle vendite.

Versatile, elegante, essenziale e green (da sottolineare l’abbattimento dei consumi energetici fino al 65% rispetto ad un mobile semiverticale aperto tradizionale), Aeria UP è disponibile in tre modelli: Compact, Narrow, Large.

Da ricordare, infine, la grande cura dei dettagli e l’illuminazone ottenuta con soluzioni LED Advance e LED Value, integrabili alla cornice, ai montanti, alla vasca ed ai ripiani del banco, per una distribuzione più uniforme della luce, che minimizza le zone d’ombra sulle referenze.

 

William Pagani, Group Marketing Director di Epta commenta: “Costan grazie ad Aeria UP Open della RevUP Family è in grado di rendere ancor più efficace la relazione consumatore-referenza-punto vendita, considerata dagli studiosi del settore una risorsa strategica per garantire il successo dei Retailer. Valorizzare il layout del reparto food, con arredi refrigerati dall’elevata valenza estetica, è infatti un elemento di fondamentale importanza per migliorare la comunicazione con i Clienti, stimolare i processi di acquisto e fidelizzare il loro rapporto con l’Insegna.”

Pac 2000A Conad riqualifica il Cci di Fuorigrotta e nasce Azzurro Life&Shopping

PAC 2000A Conad, la cooperativa Conad che opera in Campania, Umbria, Lazio e Calabria, scommette ancora su Napoli aprendo a Fuorigrotta, uno dei quartieri più popolati della città, il centro commerciale Azzurro Life&Shopping.

Una sfida quella di aprire un centro commerciale, oggi, in una parte non facilissima della città, e per di più in una struttura precedente, il centro commerciale San Poalo, progettata negli anni ’90 e aperta nel 2000, ormai chiuso da anni. Soprattutto, una sfida quella di non abdicare alla qualità, proponendo un superstore Conad innovativo e marchi “forti” della fast fashion quali H&M e Ovs ma anche marchi quali Euronics, Pittarosso, Lovable, Gigi Bags, Idea Bellezza, AW Lab, GoVado, Ottica Lama, Kasanova, Jean Claude Coiffeur, il Mondo di Gege, 3 Store e Poste Italiane.

La struttura consiste di 19 punti di vendita e i molteplici servizi su una superficie di 9.822 mq (1.784 mq destinati alla galleria e 8.038 mq alle attività commerciali), è in grado di soddisfare un bacino d’utenza di circa 300mila persone nell’arco di 10 minuti di spostamento e garantisce occupazione stabile a 300 addetti.

La hall del complesso vista dalla galleria.
La hall del complesso vista dalla galleria.

Frutto dell’investimento economico di PolisRe srl, azienda creata da PAC 2000A per la realizzazione del progetto con un investimento di oltre 6 milioni di euro, la riqualificazione urbana dell’ex parco commerciale San Paolo ha l’ambizione di contribuire ad alimentare la ripresa nel territorio della città di Napoli, che ha risentito più di tante altre degli effetti negativi della crisi economica.

«Abbiamo lavorato in un territorio delicato – dichiara l’amministratore di PolisRe Giovanni Albano – dove ancora oggi è difficile attrarre investitori, marchi nazionali e internazionali. L’apertura di Azzurro Life&Shopping è sicuramente una vittoria e vuole essere anche un esempio, oltre che uno stimolo, del fatto che fare impresa nella legalità è una possibilità concreta. Un risultato molto positivo ottenuto grazie anche alla tangibile presenza delle istituzioni e attraverso un percorso legale estremamente virtuoso con la cooperativa PAC 2000A che fa parte del patto antiracket».

Tra i servizi presenti ci sono: postazioni Wi-Fi, collegamenti Internet diretti, postazioni ricarica portatili e telefonini, sportelli bancomat, macchine per stampe digitali e sviluppo foto e il servizio di copisteria offerto da Poste Italiane, pensato anche per i circa 20 mila studenti universitari che gravitano nell’area.

Non manca una food court, sia esterna sia interna, con una variegata offerta che va dalla ristorazione specializzata di “Napoli nel Cuore” e della caffetteria “I Love Puro” alle yoghurterie e gelaterie.

I vertici di PAC2000 Conad durante la conferenza stampa di presentazione del complesso commerciale.
I vertici di PAC2000 Conad durante la conferenza stampa di presentazione del complesso commerciale.

Il nuovo Conad Superstore si aggiunge ai 52 punti di vendita Conad, Conad City, Margherita Conad e ai due Sapori&Dintorni in via degli Alabardieri e nella stazione ferroviaria di Napoli Centrale aperti da PAC 2000A.

Smart Shelving System, la nuova frontiera del proximity marketing

Smart Shelving System Cefla: nasce un nuovo sistema per mettere in campo e gestire, senza timori di interruzione, importanti attività promozionali e interattive (grazie ad un sistema di indoor navigation) come il welcoming, il couponing digitale, il controllo delle statistiche.

La tecnologia si basa su un’App dedicata che va a integrarsi con la App del retailer, grazie alla comunicazione tramite Beacon.

“Grazie ad un sistema espositivo ergonomico, compatto, altamente flessibile ed alimentato a bassa tensione- spiega  Andrea Ventura, managing director Cefla Shopfitting – si mette in comunicazione il display espositivo con lo smartphone del cliente, segnando così un ulteriore passo avanti nell’evoluzione del punto vendita dando a retailers e industria la possibilità di gestire spazi espositivi trasformandoli da passivi ad attivi”.

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Questo display di nuova generazione rivoluzionerà la gestione del punto vendita e sarà presentato al convegno Retail Innovations 11” di Kikilab in programma a Milano il 10 marzo 2016.

I plus

Lo Smart Shelving System, inoltre, si presenta con importanti caratteristiche dimensionali e costruttive che non mancheranno di destare interesse. Si caratterizza, infatti, per una “compressione” verticale e orizzontale che porta a significativi risparmi di spazio nell’area di vendita. Nelle grandi superfici l’ingombro risparmiato, corsia per corsia, si può tradurre in nuove file di scaffali o aree promozionali. In altezza, invece, il vantaggio è del tutto ergonomico, poiché l’ultimo piano di presa si abbassa sensibilmente rendendo più facile e sicura la presa da parte del cliente.

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Lo Smart Shelving System offre anche un’innovativa dotazione di illuminazione LED che si può installare senza dover smontare la struttura, grazie al caratteristico vano tecnico del piano “System10”. Il sistema di elettrificazione a bassissima tensione di Cefla è altamente industrializzato e arriva a servire tutta la struttura, fino all’ultimo piano. Le connessioni sono clip-in e non necessitano di elettricista, i cavi sono dotati di doppio isolamento e nessuno di essi ostacola l’area di esposizione del prodotto essendo integrati e protetti dal lo stesso sistema di scaffalatura. Il nuovo piano “Luminette” completa le dotazioni illuminanti, grazie a una lampada LED incorporata, disponibile già cablata e pronta per essere montata.
Con lo Smart Shelving System, oltre all’utilizzo ottimale dei dispositivi Beacon, è possibile illuminare tutto il display con tecnologia LED di qualità, prodotta dalla stessa Cefla, che garantisce lunga durata, uniformità della luce e un’alta resa in Lux sul ripiano.

Famila supera i 2 mld di fatturato nel 2015 e guarda con ottimismo al 2016

Famila ha chiuso il 2015 con un incremento a parità di rete del + 2,53% rispetto al 2014, contro un calo del – 0,23% della media del mercato, realizzando un fatturato di oltre 2 miliardi.

Anche il 2016 è iniziato nel segno della crescita. Nel mese di gennaio e nella prima settimana di febbraio ha infatti registrato un aumento del + 3,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, sempre a parità di rete di vendita, contro un andamento del mercato nazionale iper+super di segno negativo, – 0,56% (Fonte: Nielsen).

Diffusa su tutto il territorio nazionale nei suoi diversi formati (Supermercati Famila, Famila Superstore e  IperFamila), l’insegna consolida con questi risultati la sua posizione ai primi posti nella classifica delle reti di vendita italiane (classe di dimensione 1.500-4.500 mq) con una quota di mercato nazionale Iper+Super del 3,3% (Iri, giugno 2015).
«In un panorama distributivo piuttosto omologato – ha dichiarato Maniele Tasca, direttore generale del Gruppo Selex – i supermercati Famila hanno saputo distinguersi riuscendo a personalizzare la loro offerta, calibrandola sulle specifiche esigenze del territorio. In questi anni le nostre Imprese hanno dedicato particolare attenzione a rafforzare il posizionamento e la distintività di Famila agendo in modo efficace su tutte le leve del retail mix. Particolare attenzione è stata dedicata al localismo che è indubbiamente uno degli aspetti più apprezzati dalla clientela, oltre naturalmente all’ampiezza e alla qualità dei reparti freschi, alla forte componente di servizio e alla convenienza tutto l’anno».

Consumatori e convenienza
Ne è una testimonianza il numero dei clienti fedeli dell’insegna – titolari della carta fedeltà che regolarmente frequentano il punto di vendita – che oggi sfiorano quota 1,8 milioni in tutta Italia e, in funzione del format e del territorio, arrivano a rappresentare anche l’85% del fatturato del punto di vendita.

A proposito di convenienza, nel 2015 il valore delle vendite in promozione ha raggiunto il 29% del giro d’affari, per uno sconto complessivo erogato alla clientela di 158 milioni di euro, superando il valore già elevato del 2014. E infatti, anche nel 2015, Famila si è posizionata ai primissimi posti nella classifica di un autorevole ente indipendente sui supermercati più convenienti d’Italia.

Nei supermercati Famila, rivestono un ruolo di punta i prodotti a marca del distributore Selex, che rappresentano circa il 15% dell’assortimento di prodotti di largo consumo confezionati. Una quota destinata a crescere grazie anche al forte sviluppo delle linee specialistiche e all’importante campagna di comunicazione, che ha esordito all’inizio di febbraio, volta a rafforzare i valori e la notorietà del brand Selex.

Pagamenti con carta l’Italia si muove: +5,6% nel 2015, guidati da digital e smartphone

I pagamenti digitali avanzano finalmente anche in Italia, fanalino di coda con oltre la metà delle transazioni, caso unico nei Paesi avanzati, ancora ferma sul contante. Oggi solo un acquisto su 5 delle famiglie italiane è fatto in digitale e la gestione del contante costa all’Italia 9,5 miliardi di euro l’anno. Eppure, il ricorso a forme di acquisto diverse da quelle tradizionali sta diventando il motore del cambiamento dell’esperienza di pagamento degli italiani. È cio che è emerso dall’Osservatorio Mobile Payment & Commerce della School of Management del Politecnico di Milano.

Se le stime per il 2015 sui pagamenti via carta di credito è di 164 miliardi di euro (+5,6%), i New Digital Payment complessivamente hanno raggiunto i 21 miliardi di euro (+22% rispetto al 2014). L’apporto decisivo viene proprio, per l’81%, dall’acquisto di beni e servizi e dai pagamenti da PC e tablet e per il 13% da acquisti e pagamenti via Smartphone, che registrano un balzo in avanti del 48% (2,8 miliardi di euro nel 2015). «Ma occorre che i principali protagonisti dell’offerta attivino un sano confronto con il mercato per rendere più attraente l’esperienza d’uso per i clienti» dice Valeria Portale, Direttore dell’Osservatorio Mobile Payment & Commerce.

L’acquisto di beni e servizi via Smartphone (Mobile Remote Commerce di beni e servizi) traina il settore: cresce del 71% e vale 1,7 miliardi. Crescono anche i pagamenti di bollette via Smartphone (+172%) e gli acquisti e prenotazioni nei trasporti: nel 2015 sono state vendute 6 milioni di corse in bus e 6 milioni di corse in car sharing.

Lo smartphone in effetti, in quanto strumento sempre in tasca e interattivo, può avere un ruolo determinante nella diffusione dei pagamenti digitali. Se i servizi Remote sono stati individuati chiaramente e gli attori italiani li stanno già inserendo nei loro wallet (ad esempio pagamento di bollettini, ricariche, pagamento del biglietto del trasporto, trasferimenti p2p), c’è ancora molto lavoro da fare sul fronte delle soluzioni di pagamento Proximity e ancor più sulle funzionalità da utilizzare all’interno del negozio (coupon o programmi fedeltà).
Spunti e idee interessanti sulle funzionalità da inserire nel wallet possono venire dal mondo delle startup: nel 2015 ne state censite 328.

 

Nel punto vendita avanza il contactless

In avanzata anche i pagamenti contacless. Nei negozi, il transato dei Contactless payment e Mobile POS (ovvero i pagamenti mediante carta o telefono contactless) si attesta rispettivamente sui 700
milioni (3%) e 500 milioni (2%) di euro.

pagamenti contactless

Anche l’infrastruttura contactless è pronta: i POS sono raddoppiati (500.000 a fine 2015) e le carte abilitate passano da 12 a 20 milioni: nel 2018 transeranno tra i 6 e gli 8 miliardi di euro. Alle porte anche il Mobile Proximity Payment che ha un potenziale elevatissimo e consentirebbe di avvicinare gli italiani sempre più ai pagamenti elettronici.

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Incentivi pubblici e privati per colmare il divario

«Per colmare il ritardo nella diffusione dei pagamenti digitali in Italia rispetto alla media europea, è a nostro avviso necessario muoversi in due direzioni: consolidare l’offerta di servizi innovativi che facciano davvero leva sull’attrattività del Mobile e mettere in atto un piano di incentivi promosso dal soggetto pubblico – ha spiegato Valeria Portale -. L’Italia gode di un’ottima base infrastrutturale per l’accettazione di pagamenti digitali e di una buona diffusione di carte di pagamento tra la popolazione, in linea o superiore ai paesi europei più sviluppati, segno che il sistema finanziario ha lavorato bene per creare le condizioni necessarie allo sviluppo dei pagamenti digitali. I dati di effettivo utilizzo, tuttavia, collocano il nostro paese agli ultimi posti in Europa. Secondo le nostre stime, la gestione del contante costa all’Italia circa 9,5 miliardi di euro, costi ai quali aggiungere il gettito perso per l’erario – circa 27 miliardi di euro ogni anno – derivante dalla fascia di economia sommersa legata all’utilizzo di contante, in quanto non tracciabile».

Vorwerk Point, sono più di 30 i punti vendita in tutta Italia

Diventano più di 30 i Vorwerk Point su tutto il territorio italiano. Sono state infatti inaugurate 32 nuove ‘boutique’ Vorwerk, l’azienda nata in Germania nel 1883 e sbarcata in Italia nel 1938, che ha oltrepassato l’obiettivo delle 30 unità previste entro la fine del 2015.

Se la dimostrazione del prodotto e la vendita a domicilio rimane l’ideale per consigliare la soluzione più adatta a ogni specifica esigenza, la strategia di avvicinamento al cliente Vorwerk non si è fermata. E i Vorwerk Point, i negozi dal design esclusivo dedicati ad assistenza, riparazioni, vendita di ricambi e accessori originali di Folletto e Bimby, rappresentano i punti di riferimento nel rapporto quotidiano con il consumatore, che può trovare personale preparato e ricevere attenzioni su misura.
«Abbiamo scelto di aprire i Vorwerk Point come esempio di evoluzione del modo di porci sul mercato – spiega Daniele Zanotti, responsabile del Servizio Assistenza Clienti per Folletto e Bimby – e per far crescere ulteriormente la conoscenza del brand attraverso punti di contatto fisici sul territorio».

Vorwerk Point 2I Vorwerk Point, collocati in centri commerciali o luoghi di grande passaggio, offrono una consulenza altamente qualificata su tutte le ultime novità del mondo Vorwerk, e una serie di servizi dedicati: dal ritiro a domicilio dell’apparecchio alle riparazioni su prenotazione, dal servizio di consegna lampo all’avviso via sms e molto altro ancora.
All’interno dei punti vendita è disponibile anche un vasto assortimento di libri e ricettari Bimby, il robot trendy e tuttofare amato dagli appassionati della tecnologia in cucina, oltre alla nuova linea di prodotti Vorwerk Folletto. Una gamma di prodotti pensata per una clientela giovane che non ha molto tempo da dedicare alle pulizie di tutti i giorni.

I 10 settori lavorativi più promettenti: sul podio Retail e Gdo

Lavorare sì. Ma dove? Quali sono i settori più promettenti, quelli con le maggiori potenzialità?

Lo svela una ricerca di Jobrapido che ha sondato il terreno in Italia, e in alcuni Stati europei, analizzando le offerte di lavoro pubblicate sul proprio sito da novembre 2015 a gennaio 2016.

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In Italia è emerso come il settore del Commercio / Retail / Grande Distribuzione sia il più attivo nella ricerca di personale, con 157 mila annunci, seguito da quello dell’ Amministrazione / Risorse Umane con 69 mila e dall’Informatico con 68 mila. Al quarto posto dei mestieri più ricercati ci sono quelli legati all’ambito dei Servizi, con 64 mila offerte. Sono invece tra le meno ricercate le figure nel settore tecnico, con 816 annunci, e in quello agricolo, con 370.

Ecco la top 10 degli annunci di lavoro per tipologia in Italia (novembre 2015-gennaio 2016):

  1. Commercio / Retail / Grande Distribuzione: 157.000
  2. Amministrazione / Risorse Umane: 69.000
  3. Informatica: 68.000
  4. Servizi: 64.000
  5. Vendite: 59.000
  6. Manodopera: 57.000
  7. Ingegneria: 53.000
  8. Export: 39.000
  9. Marketing / Pubblicità / Pubbliche Relazioni: 28.000
  10. Servizio Clienti / Customer Care: 21.000

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E poi veniamo a Germania e Olanda, paesi importanti e rappresentativi per la dinamicità del mercato del lavoro. Qui notiamo qualche variazione nei trend, nel primo è infatti emersa una predominanza di offerte di lavoro in campo informatico (410 mila annunci), seguito da Manifatturiero con oltre 320 mila annunci e Sviluppo e Programmazione con 192 mila job post.Nei Paesi Bassi invece è il Manifatturiero/Artigianato a prevalere con 134 mila job post, seguito dal settore Informatico, con circa 103 mila, dal Trading/Export con 55 mila. Meno ricercati, invece, giornalisti e ingegneri, ciascuno con 1.600 job post.

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