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Couponing e retail digitale: parte la collaborazione tra Multicedi e Savi

Multicedi e Savi insieme per attuare la trasformazione digitale della Gdo: grazie all’integrazione della piattaforma Verso, le insegne Multicedi – Decò, Dodecà e Sebòn – potranno automatizzare il processo di redenzione dei coupon e accettare nuovi formati digitali mobile, migliorando il servizio ai clienti e aprendo nuove opportunità per i brand, che potranno pianificare campagne a copertura nazionale sfruttando il network di Savi ulteriormente rafforzato in termini di presenza sul territorio.

Tra le prime applicazioni concrete della partnership c’è la coupon gallery, inaugurata nei supermercati Dodecà dove è fruibile sia da app che dal sito dell’insegna, e poi estesa ed integrata anche nei siti e nelle app delle altre insegne Multicedi Decò e Sebòn. La gallery permette ai clienti di accedere comodamente a offerte e promozioni direttamente dal proprio smartphone. Le offerte sono consultabili direttamente all’interno dell’app e il consumatore può selezionare quelle che desidera impiegare: uno volta in cassa gli basterà presentare la propria carta fedeltà e gli sconti saranno automaticamente applicati a fronte dell’acquisto dei prodotti promozionati.

“Questa collaborazione rappresenta un passaggio cruciale per il nostro percorso di innovazione e digitalizzazione. Offriamo ai clienti un servizio moderno e ai brand un’opportunità per interagire con i consumatori in modo mirato ed efficace”, dichiarano Giovanni Lupo e Raffaele Mosca, rispettivamente Direttore Marketing e Responsabile Marketing Innovation del gruppo Multicedi.

Anche Savi punta a consolidare la propria presenza nel sud Italia, offrendo ai marchi dell’industria di marca strumenti scalabili per campagne digitali a livello nazionale. “L’accordo con Multicedi è strategico perché volto ad agevolare la diffusione dei coupon in un network sempre più ampio – ha dichiarato Andrea Zermian, Sales and Marketing Director Savi. Con questo passo consolidiamo non solo la nostra presenza nelle regioni del sud Italia, ma potremo offrire un valido strumento di risparmio semplice e sicuro contro l’inflazione ai consumatori clienti di Multicedi”.

Questo progetto sancisce una nuova frontiera per il retail digitale, migliorando l’interazione tra consumatori e brand e aprendo a nuovi scenari di marketing. Secondo l’ultimo “Osservatorio sul mercato del couponing” a cura di Savi, ad oggi i digital coupon, rappresentato il 17% del transato in cassa con un trend in continua crescita determinato dalle ampie possibilità offerte dallo strumento, che permette l’azzeramento del consumo di carta, una maggiore sicurezza e la piena tracciabilità. Oggi i digital coupon sono dunque la soluzione preferita dal 68% delle aziende che lo individuano come strumento di maggior efficacia per indirizzare la customer journey.

Al via il piano di rilancio per PittaRosso e Scarpe&Scarpe

È partito il piano di rilancio strategico per PittaRosso e Scarpe&Scarpe, da una parte basato sull’apertura di nuovi punti vendita e il restyling di quelli più strategici, dall’altra sull’offerta di una gamma di prodotti più ampia e sinergica. Il piano è stato redatto con l’ingresso, la scorsa estate, di RSCT Fund (Responsible & Sustainable Corporate Turnaround Fund), gestito da IQEQ con l’advisory esclusiva di Pillarstone, come azionista di controllo di PittaRosso SpA e già azionista di controllo di Scarpe&Scarpe SpA. Il piano prevede che le due aziende, nella loro indipendenza, crescano e consolidino il ruolo di più grande polo della distribuzione calzaturiera in Italia.

Il nuovo polo può contare su un giro d’affari totale di 480 milioni di euro, 15 milioni di scarpe vendute all’anno e 300 punti vendita, per un totale di 340.000 mq di superficie di vendita. Lo sviluppo territoriale delle due insegne ha già visto importanti investimenti: da segnalare per Scarpe&Scarpe le recenti inaugurazioni di negozi a Roma e Pontedera (Pisa) oltre al restyling di alcuni punti vendita in Sicilia e Campania; per PittaRosso le riaperture degli store di Cosenza e Viterbo, nuove aperture in tutta la Penisola all’interno dei punti vendita OVS e Upim e l’inaugurazione in questi giorni del punto vendita di Cologno Monzese (Milano), che propone un nuovo format commerciale integrando tutte le ultime innovazioni della catena.

Secondo quanto comunicato, la gestione sinergica delle due realtà permetterà significative ottimizzazioni negli acquisti, nella logistica, nei sistemi IT e nella gestione della rete dei punti vendita, con l’obiettivo di raggiungere una migliore efficienza e profittabilità rispetto al potenziale individuale di ognuna delle due società. “Pur nell’indipendenza delle due società, questo ambizioso piano di sviluppo permetterà al gruppo di raggiungere importanti obiettivi di soddisfazione dei clienti, che potranno accedere più facilmente ad un’offerta più ampia e diversificata, e allo stesso tempo di attivare importanti sinergie contribuendo ad una maggiore creazione di valore per tutti i nostri stakeholders” commenta Marcello Pace, Amministratore Delegato di entrambe le aziende. Che aggiunge: “PittaRosso e Scarpe&Scarpe sono due insegne contraddistinte da un modello distributivo molto simile e sono una piattaforma ideale per tutte le esigenze di acquisto della clientela: la presenza nei principali centri commerciali e retail park italiani permette di intercettare i grandi flussi dello shopping, mentre i punti vendita stand alone sulle principali vie di comunicazione e nei centri città vanno incontro alle esigenze di prossimità. Questa forte presenza fisica si abbina, in una logica omnicanale, col commercio on-line presidiato attraverso due siti e-commerce che competono direttamente con i principali player del mercato digitale”.

L’offerta delle due insegne spazia dal prodotto a marchio privato fino ai brand internazionali del mondo sportivo: un assortimento che si rafforzerà e con l’obiettivo di soddisfare tutte le esigenze di acquisto di calzature a prezzo accessibile, oltre alle merceologie complementari come abbigliamento, accessori e valigeria.

Aldi, aperture in Lombardia ed Emilia Romagna. I punti vendita salgono a 190

Aldi consolida la presenza in Lombardia ed Emilia-Romagna e inaugura tre nuovi punti vendita rispettivamente a Calolziocorte (Lecco), Lentate sul Seveso (Monza Brianza) e Vignola (Modena). I negozi vantano uno store concept pensato per rispondere alle moderne esigenze dei consumatori grazie a un assortimento compatto e completo in grado di offrire un’esperienza di acquisto sempre più “smart” che permette ai clienti di fare la spesa rapidamente, con semplicità e al giusto prezzo.

Il negozio a Calolziocorte si trova in Corso Europa ed è dotato di un impianto fotovoltaico con una portata di circa 100 kWp e una colonnina di ricarica auto elettriche con una portata di 22kW. A disposizione dei clienti ci sono 84 posti auto gratuiti, di cui due dedicati ai disabili e due alle donne in attesa o ai neogenitori. La costruzione dell’edificio ha visto anche la realizzazione di nuovi marciapiedi sulla strada principale e l’affissione di una nuova segnaletica su via Cantelli.

Il punto vendita di Lentate sul Seveso invece si trova in Via Nazionale dei Giovi angolo Via Trieste e conta su una superficie di 1.055 m2. Certificato con classe energetica A+++, dispone di un impianto fotovoltaico della portata di 80,75 kWp. Inoltre è dotato di due colonnine per la ricarica di auto elettriche della portata di 22KW, 70 posti auto gratuiti, di cui due dedicati ai disabili e due alle donne in attesa o ai neogenitori. La costruzione del negozio ha visto la realizzazione di una nuova rotonda e una ciclopedonale di 250 m, accanto al recupero di un’area verde di 800 m2 che ha visto la piantumazione di 42 nuovi alberi. In futuro è prevista la realizzazione di un campetto da basket in prossimità del negozio in un’area identificata dal comune.

Lo store di Vignola infine, in Via per Sassuolo angolo Via Circonvallazione, ha una superficie di 778 m2 ed è dotato di 45 posti auto gratuiti, di cui uno dedicato ai disabili, e un impianto fotovoltaico della portata di 60,3 kWp. La costruzione del negozio ha visto la piantumazione di nuovi alberi nell’area del punto vendita.

Per festeggiare le tre new entry, Aldi propone speciali offerte in sottocosto in aggiunta alle promozioni settimanali, per invitare i cittadini a scoprire la qualità, la freschezza e la convenienza dei propri prodotti. L’inaugurazione dei tre nuovi punti vendita porta a quota 190 i negozi inaugurati dal 2018, anno dell’ingresso di Aldi sul mercato italiano, con 3.702 persone impiegate. Queste nuove aperture forniranno 46 nuove opportunità lavorative per un totale di 1.608 collaboratori nelle due regioni, tra i punti vendita e il polo logistico di Landriano, in linea con l’obiettivo aziendale di offrire un nuovo impulso all’economia e all’occupazione locale.

Tonitto e Sperlari firmano il Gelato Galatine, in vendita dalla primavera 2025

Verrà presentato in anteprima a gennaio a Marca (Bologna) e arriverà sugli scaffali della Gdo a partire dalla prossima primavera: è il Gelato Galatine, frutto della partnership tra Tonitto 1939 e Sperlari, che sarà declinato in tre gusti, Fiordilatte con gocce di cioccolato bianco, Stracciatella con scaglie di cioccolato fondente, e Fragola con fragoline. Il tutto realizzato con un packaging in cartoncino riciclabile.

Il Gelato Galatine rimarrà fedele alla storica ricetta Galatine, tra le caramelle più vendute sul mercato italiano e inventate nel 1956. Nella sua versione frozen sarà realizzato con gli stessi ingredienti di alta qualità della Tavoletta: latte italiano come principale e primo ingrediente, yogurt magro e miele. Il marchio Galatine, secondo la Ricerca consumer Gfk del 2024, ha come target principale i genitori con figli che la scelgono perché la ritengono una caramella golosa, ma più sana. Allo stesso tempo, come Secondary Target ci sono i giovani adulti che la consumano se l’hanno gustata da bambini oppure la approcciano come momento di “dolce ritorno al passato”.

Tonitto 1939, dal canto suo, si conferma una delle aziende più dinamiche degli ultimi anni, come dimostrato con la realizzazione, proprio nel 2024, dei Sorbetti Genoa e Sampdoria creati in collaborazione con le due società di calcio e dei Gelati ai gusti Pandoro e Panettone. L’azienda, infatti, dal 2020 a oggi, ha fatto segnare una crescita del fatturato del 100% anche grazie all’aumento della capillarizzazione sul territorio italiano e all’approdo in numerose e redditizie geografie estere.

“Siamo entusiasti di questa partnership con Sperlari che si inserisce nel percorso già tracciato di costruire felicità in Italia e nel mondo, portando brand italiani all’interno della categoria frozen con prodotti in grado di stupire mercato e consumatori – spiega Alberto Piscioneri, General Manager di Tonitto 1939 -. La volontà di Tonitto 1939 è quella di realizzare insieme a Sperlari un prodotto che rappresenti italianità, qualità, tradizione, ma allo stesso tempo innovazione. Il nuovo gelato Galatine nasce proprio dall’obiettivo di portare un brand molto amato da generazioni di italiani, da famiglie e da bambini nella categoria gelato”.

“Siamo certi che il nostro Gelato Galatine sarà accolto con entusiasmo dal pubblico – aggiunge Bernadette Bevacqua, CEO di Sperlari -. Dopo il successo ottenuto lo scorso anno con l’esperimento di brand stretching con l’uovo Galatine, che ha superato le aspettative, siamo pronti ad affrontare questa nuova sfida nel mondo del gelato”.

Gruppo VéGé si rafforza nel drugstore con l’ingresso di Happy Casa Store

A partire dal prossimo 1° gennaio nel Gruppo VéGé farà il suo ingresso Happy Casa Store, l’insegna facente capo a General Trade, specializzata in casalinghi, piccoli elettrodomestici, articoli da regalo, giocattoli, accessori auto/moto, garden e bricolage. Nata a Martina Franca (Taranto) nel 2008, Happy Casa conta un fatturato 2023 che supera i 330 milioni di euro con la previsione di un fatturato 2025 per oltre 500 milioni di euro, 160 punti di vendita in 17 regioni per un totale di oltre 200.000 mq di superficie di vendita e più di 1.600 dipendenti. La rete di vendita di Happy Casa si struttura attraverso 3 format: Happy Casa Store (1.000 -1.300 mq), Happy Casa Store Maxi (1.301-2.000 mq) e Happy Casa Store Iper (2.001-3.500 mq). A questi si aggiunge una presenza online consolidata grazie al canale e-commerce

L’ingresso di General Trade rappresenta così un rafforzamento nel settore drugstore di Gruppo VéGé che riunisce 31 imprese con competenze multicanali che spaziano dagli Ipermercati alle Superette, dai Cash&Carry all’AFH, dai Supermercati ai Superstore, dai punti vendita specializzati all’on-line e che negli ultimi dieci anni è stato protagonista di una crescita ininterrotta con un fatturato 2023 di 13,78 miliardi di euro con un aumento del 9,4% sul 2022 e con una previsione di fatturato 2024 pari a 15,28 miliardi di euro con un ulteriore incremento stimato del 10,88%.

“L’ingresso di General Trade rappresenta un grande risultato nella ricerca di realtà eccellenti nell’ambito del progetto VéGé 2030, con la volontà di raggiungere traguardi ambiziosi anche nel non-food” commenta il Cav. Giovanni Arena, Presidente di Gruppo VéGé. “Con General Trade rinforziamo infatti un’area molto importante nell’assortimento moderno, e rappresenta un importante tassello della riorganizzazione della VéGé in tre business unit: in primis in dettaglio moderno con ipermercati, superstore e supermercati, quindi l’area dell’ingresso con i cash&carry e infine l’area non food con i drugstore e il bazar, in una strategia che per la crescita investe nella specializzazione e nella suddivisione per competenze specifiche”.

“Siamo entusiasti di entrare a far parte di una realtà nazionale del calibro di Gruppo VéGé. La filosofia del gruppo basata su una leadership che lascia piena libertà alle insegne associate con scelte e decisioni imparziali, unita alle sue dimensioni e alla sua forza, ci fa intravedere un driver imprescindibile con cui portare a termine gli obiettivi del nostro piano industriale, espanderci ancora di più, lavorare e crescere insieme. Non vediamo l’ora di iniziare questo nuovo anno insieme” commenta Giovanni Cassano, Presidente del Consiglio di amministrazione General Trade, insieme ai suoi due figli Giuseppe e Adriano entrambi amministratori delegati del gruppo pugliese.

Fontina, tra i formaggi top nella Dop Economy italiana

Secondo l’ultimo Rapporto Ismea-Qualivita 2024, la cosiddetta “Dop Economy italiana” continua a crescere arrivando a valere oltre 20 miliardi di euro. La categoria dei formaggi, con 57 denominazioni nazionali, pesa più del 60% sul valore della produzione (pari a 5,5 miliardi di euro a valore) e 59% su quello dell’export (2,7 miliardi di euro) nell’intero comparto cibo IG a livello nazionale.

Si tratta dei dati più alti degli ultimi cinque anni raggiunti grazie al contributo delle principali Dop casearie. Tra queste la Fontina Dop si posiziona al 9° posto con poco più di 3000 tonnellate prodotte nel 2023 per un valore al consumo di 55 milioni di euro (+1% sul 2022) e un valore alle esportazioni di 7,5 milioni di euro (+0,9%).

Analizzando il dato regionale, grazie alla Fontina Dop la Valle d’Aosta si posiziona al 13° posto come valore alla produzione per il solo settore Cibo certificato (per un totale di 45 milioni di euro a valore) e al 16° per il settore complessivo food&wine (60 milioni di euro a valore, +3,2% sul 2022), arrivando a incidere per il 29% sul valore agroalimentare totale valdostano.

Kiwi Zespri: 420 ettari aggiuntivi per la produzione oltre i confini neozelandesi

I produttori neozelandesi di kiwi Zespri hanno approvato l’espansione di Zespri Global Supply (ZGS) concordando, attraverso una votazione dei produttori, l’assegnazione di un massimo di 420 ettari aggiuntivi di SunGold Kiwifruit all’anno per sei anni in Italia, Francia, Giappone, Corea del Sud e Grecia. Il risultato fa seguito a un lungo confronto tra Zespri e l’industria neozelandese per elaborare una risoluzione che fosse sostenuta dai produttori neozelandesi stessi e che permettesse all’azienda di aumentare l’offerta in linea con la domanda prevista, in un contesto di una concorrenza sempre più intensa e di un settore in rapida evoluzione.

“Il processo che ci ha portato fin qui, insieme all’esito della votazione, riflette la capacità del nostro settore di unirsi su questioni urgenti, con l’obiettivo di garantire forti rendimenti ai produttori e mantenere la posizione di leader di Zespri in una categoria competitiva. Le prospettive per Zespri sono positive. Nel 2024 ho trascorso molto tempo nei mercati con i nostri clienti, che vogliono più frutta, e la vogliono tutto l’anno. Il risultato di questa votazione è fondamentale per continuare a lavorare per ottenere una fornitura di 12 mesi per i clienti chiave nei mercati chiave, soddisfacendo una maggiore domanda e sostenendo il ritorno per i produttori Zespri nel futuro” ha commentato Jason Te Brake, CEO di Zespri.

In base al regolamento per l’esportazione dei Kiwi, il voto dei produttori deve ricevere almeno il 75% dei consensi da parte dei votanti (per voti individuali e per volume di prodotto) per essere approvato. La risoluzione è stata sostenuta dal 90,6% dei votanti, che rappresentano il 93,29% sul volume prodotto. “Il livello richiesto per un voto di successo è alto; quindi, il conteggio finale è un segnale incoraggiante del livello di sostegno dei produttori neozelandesi per ZGS. Oltre al loro supporto, abbiamo avuto un’affluenza del 72% di produttori, il che dimostra quanto questi ultimi siano stati coinvolti in questo processo”, ha aggiunto Te Brake.

L’esito del voto dei produttori giunge alla fine di una stagione molto favorevole per Zespri, con un volume record di raccolto di 190 milioni di vaschette consegnate e previsioni di novembre di ritorni ai produttori neozelandesi in aumento in quasi tutte le categorie rispetto alle previsioni di agosto. L’assegnazione e la messa a dimora degli ettari aggiuntivi di SunGold cominceranno all’inizio del 2025.

Cresce il prezzo del panettone industriale. Più contenuti i rincari in pasticceria

Prezzi del panettone in leggero aumento rispetto al 2023: +6% nella Gdo, +4% nelle pasticcerie. A certificarlo l’Osservatorio Panettone di Maiora Solutions, che ogni anno monitora l’andamento dei prezzi medi dei panettoni classici a Milano. Giunto alla quinta edizione, l’Osservatorio ha comparato 28 tra i principali brand che producono il dolce natalizio per eccellenza, 12 a produzione industriale e 16 delle principali pasticcerie milanesi. Un’indagine che Maiora, specializzata nello sviluppo di soluzioni di AI e sistemi di analisi sui prezzi di prodotti e servizi sul mercato, ha realizzato attraverso Resmart, lo strumento di intelligenza aumentata dedicato all’ottimizzazione dei risultati delle aziende del settore food.

“Dopo l’impennata del 2022 dovuta all’aumento del costo delle materie prime, e in parte all’inflazione, i prezzi si sono stabilizzati. Quest’anno, infatti, così come nel 2023, i prezzi sono saliti meno, ma il trend di crescita esiste dal 2021 e non va trascurato, soprattutto in questo periodo dell’anno in cui i consumi sono più sostenuti. Abbiamo ampliato l’analisi, che comprende quest’anno 28 brand rispetto ai 20 monitorati nel 2023: se i panettoni di pasticceria presentano aumenti più omogenei, i panettoni industriali fanno parte di un sistema più variegato dove per un Balocco che abbassa significativamente il prezzo medio al chilo, Tre Marie, Le Grazie e Bauli decidono invece di propri prodotti, mentre Motta fa un’operazione diversa: il panettone firmato Bruno Barbieri ha un costo che sfiora i 15 euro al chilo e ciò, di fatto, lo differenza rispetto agli altri brand presenti sugli scaffali dei supermercati” spiegano Andrea Torassa ed Emilio Zunino, fondatori di Maiora.

I panettoni industriali

Nel 2024 si registra un aumento contenuto dei costi medi al chilo dei panettoni industriali: +6% rispetto al 2023, anche se l’indagine di Maiora Solutions mostra un panorama di prezzi più variegato rispetto ai panettoni artigianali. Infatti, se brand come Tre Marie e Le Grazie aumentano i costi del +10%, Terre d’Italia si ferma al +5% mentre Carrefour Extra e Maina decidono di non aumentare i prezzi rispetto al 2023 (Carrefour) o di abbassarli leggermente (Maina, -1%). C’è però Balocco, che con una politica in controtendenza abbassa del -23% il costo medio al chilo del proprio panettone, che quest’anno è pari a 5,73 euro, contro i 7,45 euro del 2023. Motta, invece, presenta la nuova linea di panettoni firmata da Bruno Barbieri e, di fatto, sceglie di riposizionarsi all’interno della Gdo: quest’anno il panettone costa infatti mediamente 14,9 euro al chilo, diventando così il panettone più costoso tra quelli monitorati, mentre lo scorso anno il prezzo medio era pari a 5,76 euro. Si tratta, però, di una scelta aziendale differente rispetto agli altri brand. Se escludiamo quindi Motta, il costo medio al chilo dei panettoni industriali quest’anno è pari a 7,74 euro, con Tre Marie e Terre d’Italia come brand più costosi (13,71 euro e 12,49 euro rispettivamente) e Bistefani come panettone più economico (3,79 euro) tra quelli monitorati. Da ultimo, novità di quest’anno, l’indagine ha monitorato anche i panettoni Cova (12,4 euro al chilo), Galup (10,79) e Coop (4,98 euro), oltre al già citato Bistefani.

I panettoni artigianali 

Resmart ha analizzato i prezzi al chilo dei panettoni prodotti dalle pasticcerie più note di Milano, confrontandoli con quelli rilevati nel 2023. A livello generale il prezzo al chilo dei panettoni artigianali di pasticceria è aumentato del +4%, frutto di una media di incrementi di prezzo delle singole pasticcerie che oscilla tra lo 0% di Sant’Ambroeus, Martesana, Pavè Milano e Cucchi – che non hanno aumentato i costi – fino al +11% di Peck, il cui panettone classico è passato dai 36 euro al chilo del 2023 ai 40 euro di quest’anno, seppur tra il ’22 e il ’23 lo storico brand milanese non aveva aumentato i prezzi.

Oltre a Peck, non ci sono aumenti in doppia cifra. Infatti, i panettoni griffati Massari, Gattullo e Cova aumentano del +7% e, quest’anno, costano rispettivamente 46 euro al chilo (Massari) e 45 euro (Gattullo e Cova). Variazioni meno significative per Zàini Milano, Clivati e Ranieri (+5%) e Marchesi (+4%), che si conferma però – come lo scorso anno – il panettone più caro: 48 euro al chilo. Di contro, Pasticceria San Gregorio è il brand che per valore assoluto costa meno, con 39 euro al chilo come prezzo medio. Tra le new entry monitorate quest’anno, l’analisi di Maiora Solutions comprende anche Le Polveri, Cracco e Davide Longoni, i cui panettoni sono disponibili, mediamente, a 44 euro (i primi due) e a 42 euro al chilo. Il Natale 2024 porta con sé anche una sorpresa che rompe con la tradizione: un panettone realizzato con farina di grilli e insetti caramellati. Si chiama PanCricri ed è stato ideato dal pastry chef Davide Muro dell’Antica Pasticceria Castino di Pinerolo: è disponibile con un costo medio pari a 55 euro al chilo, il 28% in più della media dei panettoni artigianali.

 

Multicedi, è on air la nuova campagna natalizia di Decò

“Fare la spesa da noi: un’emozione che si rinnova ogni giorno”: si chiama così la campagna natalizia firmata dall’agenzia creativa Mosquito per Decò (insegna del Gruppo Multicedi) con l’obiettivo di celebrare il valore delle esperienze quotidiane legate al momento della spesa e al gesto ricorrente della scelta del prodotto dallo scaffale.

Ogni giorno Decò è scelta da un numero sempre maggiore di clienti e a dimostrarlo sono i numeri delle presenze in crescita anno dopo anno, l’accuratezza del servizio e la qualità dell’offerta. È soprattutto sul primo punto che la campagna di Natale vuole mettere l’accento, per ribadire che nella scelta di un supermercato conta anche l’aspetto dell’empatia, delle emozioni e di un rapporto quotidiano che sappia andare ben oltre l’aspetto commerciale. Nasce così un video che nella sua semplicità vuole essere memorabile e identitario, che ha come protagonista il gesto de “La scelta quotidiana” che ogni consumatore fa davanti agli scaffali di un supermercato Decò: prendere un prodotto e portarlo a sé, per cercare tutte quelle informazioni che possano aiutarlo nella scelta. E ogni volta, dietro al prodotto ci sarà un cartello che ci ricorda un momento di vita o un’emozione legata a quel particolare acquisto.

Vedremo così diversi consumatori avvicendarsi: un neo papà, che ha passato la notte insonne, mentre “rilegge” il momento in cui ha saputo che lo sarebbe diventato acquistando una confezione di caffè; un bambino che prende a piede mani una crema spalmabile e sorride pensando al momento in cui si è scoperto goloso; due signore che acquistano prodotti diversi sullo stesso scaffale e, incontrandosi per caso, scoprono di essere state compagne di scuole; un immigrato che con il couscous in mano chiude egli occhi e ritrova i sapori e le radici della sua terra; un trentenne che fa la spesa con il suo gatto e pensa a quando ha festeggiato il suo primo compleanno; due giovanissime amiche che decidono dove andare in vacanza mentre scelgono al volo i prodotti per un aperitivo a casa. Il video si chiude con due addetti vendita Decò che svelano altri due cartelli “Fare la spesa da noi. Un’emozione che rinnova ogni giorno”, sottolineando il ruolo che vuole avere Decò non solo come punto di riferimento per gli acquisti, ma come luogo di connessioni, emozioni e condivisione. Chiude il video il logo Decò e il pay-off “La tua scelta quotidiana”.

Con questo progetto, il Gruppo Multicedi intende ribadire il proprio impegno verso i clienti, celebrando i momenti quotidiani che rendono speciale il Natale e ogni giorno dell’anno. L’obiettivo è rafforzare la brand loyalty, amplificando l’awareness e il proprio posizionamento. La campagna, in ottica omnicanale, sarà comunicata su tutti i touchpoint fisici e digitali dell’insegna. Inoltre, è stato pianificato il presidio delle piattaforme streaming Amazon Prime e Netflix con un taglio da 30’’ durante tutte le festività natalizie.

Black Friday, tecnologia di nuovo in cima agli acquisti degli italiani

Anche nel 2024 il Black Friday si è confermato come evento promozionale molto amato dagli italiani. Secondo i dati di Foxintelligence – società di NielsenIQ che opera nell’e-commerce measurement in Europa – l’high-tech si conferma come la categoria più acquistata in Italia, mentre sono cresciute rispetto allo scorso anno le vendite dell’home & kitchen (mobili, arredamento, elettronica per la casa) che si posiziona al secondo posto. Sul gradino più basso del podio troviamo l’abbigliamento (in calo rispetto al 2023), seguito da beauty e food, entrambi in crescita.

Tecnologia di consumo di nuovo positiva dopo due anni
Dopo due edizioni caratterizzate da un trend negativo (-2,3% nel 2022 e -11% nel 2023) quest’anno il Black Friday torna a essere positivo per il mercato italiano della tecnologia di consumo. Le rilevazioni effettuate da GfK per la settimana del Black Friday (dal 25 novembre al 1° dicembre 2024) mostrano infatti una solida crescita del fatturato del +4,9% a valore per le categorie più importanti del mercato della tecnologia di consumo (tra cui tv, pc, smartphone, tablet, wearable, frigoriferi, lavatrici, aspirapolvere, stampanti, ecc…). Per questo perimetro di prodotti, durante la settimana del Black Friday 2024 è stato generato un controvalore pari a 472 milioni di euro. La tendenza positiva ha interessato soprattutto i punti vendita tradizionali, che hanno registrato una crescita del +7,2% rispetto al 2023, mentre il canale online ha visto un incremento più ridotto (+1,1%). Durante la settimana del Black Friday, le vendite tramite internet hanno contribuito al 36% del fatturato totale.

Questo trend si inserisce in un contesto di generale ripresa del settore tech & durable, iniziata a luglio 2024. Dopo un periodo prolungato di contrazione, la domanda è tornata a crescere e le prospettive per novembre confermano questa tendenza. Infatti, anche le settimane antecedenti al Black Friday hanno registrato crescite a doppia cifra. La diffusione sempre più precoce delle promozioni, a partire da inizio novembre, ha distribuito le vendite su un arco temporale più ampio, con un impatto particolarmente evidente sulle categorie smartphone e tv che sono cresciute molto nelle prime settimane di novembre. Questo fenomeno suggerisce che i consumatori sono sempre più informati e reattivi alle offerte e che i retailer anticipano le loro strategie promozionali per intercettare la domanda. La settimana del Black Friday si conferma la più importante del 2024 per giro d’affari: rispetto al fatturato della settimana media riferita all’ultimo anno, si è registrato infatti un incremento del +132%.

I comparti e i prodotti tech più acquistati durante il Black Friday
I settori che hanno registrato i risultati migliori sono stati il piccolo elettrodomestico (+15,7%), l’home comfort (+10%) e l’informatica e office (+10%). Quest’ultimo ha vissuto un vero e proprio rimbalzo dopo le performance negative degli ultimi due anni. I primi segnali di ripresa si erano già visti durante l’estate e sono stati ulteriormente consolidati dai risultati positivi del Black Friday. Sicuramente le promozioni hanno dato un impulso alle vendite – soprattutto per quanto riguarda desktop pc e tablet – contribuendo alla crescita complessiva del settore. Positivo anche l’andamento del grande elettrodomestico (+5,4%) mentre registrano un trend stabile rispetto al 2023 l’elettronica di consumo (-0,4%) e la telefonia (-0,3%). Guardando alle tre categorie più importanti in termini di fatturato, registrano una performance stabile gli smartphone (+0,2%) e i tv (-0,6%) mentre crescono in maniera significativa rispetto allo scorso anno i pc portatili (+8,4%). I prodotti che hanno registrato le crescite più rilevanti – rispetto alla settimana del Black Friday 2023 – sono stati i dispositivi per la preparazione del cibo (quali ad esempio robot da cucina, frullatori a immersione, tritatutto, ecc…) che sono cresciuti del +52% a valore. Molto positive anche le vendite di friggitrici ad aria (+30%), tablet (+27%), condizionatori fissi (+22,5%) e spazzolini elettrici (+18,7%). L’impatto delle attività promozionali nella settimana del Black Friday 2024 è aumentato rispetto agli ultimi anni e si assesta al 33% dei volumi venduti con una riduzione di prezzo di almeno il 15%. I desktop pc sono stati il prodotto con la percentuale più alta di vendite promozionali (50%).

La chiusura dell’anno si preannuncia decisiva per il settore della tecnologia di consumo. Le festività natalizie rappresenteranno un test importante per capire se la ripresa degli ultimi mesi è destinata a proseguire. Sarà quindi fondamentale monitorare attentamente i dati di vendita per avere un quadro sull’effettiva salute del mercato e anticipare le dinamiche del mercato nel nuovo anno.

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