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Marca del Distributore: cenone meno caro del 23% secondo le stime ADM

Risparmio? Ma quanto risparmio? Spigolando con oculateza tra gli assortimenti a scaffale, la cifra può essere significativa. Specialmente se si selezionano i prodotti a marca del distributore.

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A dirlo ADM (Associazione della Distribuzione Moderna) che – in concomitanza con le feste natalizie – ha messo a confronto il prezzo della spesa fatta con i prodotti a Marca del Distributore con l’offerta rappresentata dai brand industriali nazionali e internazionali per il pranzo di Natale o il cenone di Capodanno di una famiglia media di 4-5 persone.

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Nello specifico si è considerata una tavola delle feste con antipasti, due primi, un secondo, bevande e dolci.

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Il risultato? Un cenone di questo tipo realizzato con prodotti a Marca del Distributore costerebbe 67,03 euro, mentre salirebbe a 87,47 se imbamdito con brand industriali.

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Ergo, una famiglia potrebbe risparmiare  20,44 euro, con una percentuale di risparmio del 23,37%.

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Fonte ADM

Forum Retail chiude la sedicesima edizione con grandi numeri

Forum Retail: si è chiusa con successo la sedicesima edizione dell’evento ideato e sviluppato da IIR (che da gennaio 2017 diventerà IKN Italy, Institute of Knowledge & Networking).

Numeri importanti hanno contraddistinto anche l’appuntamento di quest’anno: 1000 partecipanti di cui oltre 500 retailer, 42 Sponsor, 54 Exhibitor, 44 Media Partner, il Patrocinio di 8 Associazioni e 2 Sessioni Plenarie, 16 Sessioni Parallele e 2 Board Room.

L’appuntamento, che ha avuto come tema trainante innovazione instore e mobile experience per l’engagement del cliente, ha visto il susseguirsi di 2 Sessioni Plenarie, 16 Sessioni Parallele e 2 Board Room.

Plenarie e tavole rotonde

La Sessione Plenaria del primo giorno ha trattato il tema dell’e-commerce & retail, la consegna dei prodotti alimentari freschi direttamente a domicilio con ordini tramite mobile: la rivoluzione che sta coinvolgendo il settore.  A seguire si è svolta la tavola rotonda “Shaping the Future of Retail: cosa accadrà nel Retail nei prossimi 3 anni?” Un approccio olistico alla multicanalità: dalla formazione del personale del Pdv dell’offerta online al ruolo chiave della logistica. Quali sono le tecnologie indispensabili per un’omnicanalità di successo? Le Internet Company stanno diventando delle Logistic Company? Con la vittoria di Donald Trump la rivoluzione contro “l’establishment” è iniziata: quali i timori e gli impatti sull’equilibrio economico mondiale e sul settore del Retail?

La plenaria del secondo giorno è stata introdotta dalla presentazione dell’indagine statistica realizzata da Altroconsumo sui percorsi di acquisto e sulle nuove tecnologie dal punto di visto dei consumatori ed è proseguita affrontando il tema: “Cosa vuole realmente il mio cliente?”.

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Un momento della plenaria del secondo giorno

Le Sessioni Plenarie sono state seguite da 16 Sessioni Parallele che hanno affrontato temi specifici declinati nei diversi settori.

Durante i networking lunch si sono svolti, nell’area espositiva, il dibattito relativo ai nuovi sigilli di qualità, con il coinvolgimento di Altroconsumo e Ikea Italia, e la tavola rotonda su reputazione, fidelizzazione e multicanalità: opportunità o rischi?, cui hanno partecipato Assofranchising, Italia a Tavola network, Vision Group, Unione Nazionale dei Consumatori, Università Cattolica del Sacro Cuore e Codici Lombardia.

…e nel 2017?

Forum Retail dà l’appuntamento al 21 e 22 novembre 2017: i contenuti della prossima edizione saranno focalizzati sull’analisi del futuro del Retail 4.0: oltre l’omnicanalità.

L’appuntamento del 2017 propone una grande novità: i “Retail Awards” che prevedono la premiazione dei 10 progetti più innovativi nelle seguenti categorie: best retail concept, best in store technology, best customer experience initiative, best o2o strategy, best innovation in payments, best collaborative logistics project, best innovation in warehouse, best fashion e-commerce storyteller, best social & millenials commerce campaign, best Chief Digital Officer in Retail.

 

12oz Coffee Joint apre a Milano in Piazza Duomo, presto in Gae Aulenti

12oz torna in grande stile nel cuore di Milano (dopo l’apertura- circa un anno fa – dello store in via Torino) aprendo una nuova location in Piazza del Duomo.

12oz nasce da un’idea di David Nathaniel, imprenditore milanese e fondatore della NDD società leader nella distribuzione di caffè americano negli hotel di lusso di tutta Italia. Ed è proprio dal caffè che tutto prende vita, a partire dal nome, 12oz, che altro non è che la misura (in “once”) del bicchiere medio. 12oz si ispira agli Stati Uniti anche per gli Ozy, drink a base di caffè con panna montata e diversi topping (farciture) e bagel, muffin, donut e altre prelibatezze tutte da scoprire nel comparto food.

L’impronta cosmopolita di 12oz si ritrova anche nel design dei propri store, curato dagli architetti Bergamo e Davidovici. Ogni dettaglio è stato studiato per rappresentare far vivere al cliente la vera esperienza 12oz, a partire dal tema presente sui bicchieri e sui muri che sembra raffigurare un insieme di strade di una moderna metropoli, passando per i lampadari con la tipica forma a bicchiere rovesciato, fino ad arrivare al bancone, con il rivestimento in alluminio che ricorda le diner anni ’50 made in USA.

Per valorizzare e ampliare la sua offerta food con l’introduzione di gustosi chef sandwich e shake salad per il pranzo, 12oz ha avviato una collaborazione con lo chef Umberto Vezzoli (T. Bistrot – Milano).12oz-piazza-duomo-milano-vetrina

Il punto vendita di Piazza del Duomo segna una svolta per 12oz, che ha visto, oltre all’ampliamento del menù, anche un importante lavoro in termini di marketing e comunicazione grazie alla nuova collaborazione con Ideasfera. Sono nati così i freecoffeedays, appuntamenti durante i quali viene offerto gratuitamente il caffè americano. La collaborazione con Ideasfera sta portando a importanti cambiamenti nel format: oltre a quelli già citati, sono previsti anche un restyling completo dei menù, che verranno completamente digitalizzati e proiettati su schermi lcd ad alta risoluzione. In questo modo, si avrà la possibilità di proiettare e quindi di promuovere un prodotto diverso a seconda del momento della giornata. Anche la comunicazione istituzionale è stata rivisitata per evidenziarne il carattere trendy del format e allo stesso tempo la qualità dei prodotti.12oz-piazza-del-duomo-milano-caffe

Marco Barbagli, fondatore di Ideasfera, ha riconosciuto le potenzialità del progetto 12oz e supporta l’azienda nel suo percorso di crescita e sviluppo. Un percorso che vedrà un’imminente nuova apertura in una location esclusiva di Milano: Piazza Gae Aulenti. L’apertura è fissata per martedì 13 dicembre. Nel 2017 partirà un progetto di sviluppo in franchising, seguito da Linker, una divisione di Mediatel (società cui fa capo anche Ideasfera) e continuerà la collaborazione, con l’obiettivo di espandere 12oz su scala nazionale e di accrescere la penetrazione del mercato grazie alle nuove strategie di marketing e comunicazione a cura di Ideasfera.

Macchine da caffè: quelle a capsule spopolano. E la moka?

Macchine da caffè per uso domestico: il settore cresce sensibilmente. A dirlo i dati di Monclick e di GFK che confermano come il comparto sia dominato dalle macchine a capsule Single Serve Espresso o monodose, che a giugno 2016 hanno rappresentato il 66,3% delle unità vendute e il 47,3% del valore delle vendite totali del mercato.schermata-2016-12-01-a-12-25-27

Si tratta di un segmento che continua a crescere in maniera sostenuta, infatti rispetto a luglio 2014 registra un aumento del 13,8% sui pezzi venduti e del 7,9% a valore. A incentivare il trend anche il fattore prezzo che, nella categoria, è in media il più basso delle macchine da caffè per uso domestico: 73 Euro, in calo del 5,2%.schermata-2016-12-01-a-12-25-38

schermata-2016-12-01-a-12-25-49E le macchine da caffè tradizionali, che fanno?

Pur continuando a rappresentare la seconda fetta per dimensioni del totale vendite, tuttavia registrano un calo del 15,7% delle vendite a unità e dell’8,2% a valore. E non le aiuta il prezzo (mediamente in crescita) che si aggira attorno ai 115 euro nel periodo considerato.

 

La carica delle superautomatiche

Indicate per chi ama il caffè macinato al momento (sono infatti dotate di un macinacaffè incorporato)

le superautomatiche registrano un picco di crescita del 43,7% a unità e un +55,6% a valore. Questa tipologia di prodotto ha ancora un peso minoritario in termini di pezzi venduti (5,6%), però a valore rappresenta ben il 20,9% dell’intero mercato. Le superautomatiche costituiscono il segmento premium delle macchine da caffè, come dimostra il prezzo medio di 385 Euro registrato nel periodo luglio 2015 – giugno 2016.

Per la Moka un epitaffio, dunque?

Non ancora. Per fortuna, infatti, c’è chi proprio non vi rinuncia, infatti rappresenta ben il 28% dei pezzi venduti. Interessante anche il trend delle caffettiere elettriche che coprono il 16% degli ordini.

Amazon Prime Now e il pesce è servito (e recapitato)

Pesce on -line: Amazon varca un’altra frontiera, con buona pace dei più conservatori che prima di comprarlo, del pesce vogliono vedere l’occhio.

Amazon, dal canto suo, assicura di fornire merce di qualità, fresca e selezionata, in quanto sceglie con cura i propri fornitori e provvede a un’attenta conservazione dei prodotti prima e durante la consegna al cliente.

L’offerta ittica
I nuovi prodotti si aggiungono agli oltre 20.000 disponibili e acquistabili sull’app Amazon Prime Now, il servizio per i clienti Prime che offre consegne in un’ora o in finestre di due ore a Milano e in 46 comuni dell’hinterland milanese dalle 8.00 a mezzanotte, 7 giorni su 7.

All’interno della nuova selezione pesce, i clienti Prime Now possono acquistare branzini, orate e sardine già pulite, mazzancolle, filetto di gallinella o di merluzzo nordico, persico africano, pesce spada, platessa, trota salmonata e salmone; trancio e filetto di salmone al pepe rosa o con patate, diverse qualità di burger di pesce, carpaccio di polpo, insalata di polpo con patate e olive taggiasche, insalata di mare e legumi. Tutti questi prodotti verranno così consegnati direttamente al piano a casa o in ufficio in un’ora o in finestre di due ore.

La carne
Inoltre, a partire da oggi, anche la selezione carne di Amazon Prime Now si amplia con nuove prelibatezze a base di bovini, suini e polli, come l’hamburger allo speck, la luganega nella versione classica, al finocchietto o al peperoncino, la tartare di bovino e poi ancora pollo fritto, alla messicana o alla orientale.

Nuovi consumi: le evidenze emerse al Convegno di Nagel –Group e Instore

Cogliere i segnali inviati da un consumatore che, pur in un contesto ancora deflattivo, è pronto a mettere nel carrello prodotti di valore. È questa la sfida che si apre davanti a retail e industria, stando alle indicazioni rilasciate da Iri nell’ambito del convegno “Industria e Distribuzione: come cooperare per ottimizzare la filiera?”, organizzato da Fiera Milano Media, con la testata inStore, in collaborazione con Nagel-Group

Filippo Schianchi, Senior Account Manager Nagel-Group
Filippo Schianchi, Senior Account Manager Nagel-Group, società logistica che vanta una collaudata esperienza di collaborazione con la distribuzione, come confermato dalla solida partnership che la lega al Gruppo Finiper.

“Complessivamente – ha detto Cristina Lazzaroni, client service account director di Iri – il comparto Lcc vive una stagione ancora faticosa, con l’alimentare chiamato a sostenere volumi e fatturati: il food è infatti l’unica voce in totale territorio positivo, con un +1,1% a volume e un +1% a valore nel progressivo aggiornato a settembre 2016. La spinta a una netta crescita, insomma, ancora non si vede. Lo shopper, del resto, deve destreggiarsi tra i tanti allarmi lanciati sull’alimentazione e la necessità di operare scelte consapevoli. E deve anche fare i conti con il retaggio di una crisi che ha imposto molta attenzione agli sprechi. In questo scenario, tuttavia, si stanno mettendo in evidenza nicchie merceologiche capaci di generare valore”.

Macrotrend del food, andamento dei prezzi, focus sui freschi

“Gli esempi non mancano – continua Lazzaroni -. Penso innanzitutto al biologico: l’incidenza di carrelli che contengono almeno una referenza bio tocca ormai quasi il 7% a totale canali, l’8,6% se ci riferisce ala dato aggregato Iper + Super. Ma altrettanto vale anche per il segmento relativo alla categoria soia/vegetale, che nel 2015 ha messo a segno un giro d’affari di 130 milioni di euro. E ancora, analogo discorso si può fare per i prodotti senza lattosio che sempre nel 2015 hanno sfiorato quota 400 milioni di euro, e per una new entry nella gdo, il sushi, che nell’ultimo anno ha raggiunto gli 80 milioni di euro”.

Si stanno insomma facendo strada nuovi trend di consumo che non mancano, e non mancheranno, di influire sulle vendite delle intere macrocategorie. “Se si prende in esame il fresco, ovvero il reparto che traina l’andamento degli acquisti alimentari – ha osservato ancora Lazzaroni – si delineano dinamiche opposte legate appunto a tendenze emergenti”. E così, a voci che segnano flessioni anche a doppia cifra si contrappongono referenze in piena crescita. “Sia i distributori sia le grandi marche – ha concluso Lazzaroni – hanno quindi l’opportunità di cavalcare i trend emergenti lavorando sull’ampliamento dell’offerta”.

Il valore della marca per un consumatore sempre più fedele all’esperienzialità legata al brand

Un’opportunità che l’Idm ha peraltro già ben presente. “Il concetto di marca – ha spiegato Ivo Ferrario, direttore Comunicazione e Relazioni esterne di Centromarca – si sta estendendo a territori nuovi, come il naturale, il biologico o il tipico. E sappiamo che nelle scelte dei consumatori questi elementi sono diventati ormai parte della cultura comune da cui non si può più prescindere. L’offerta dei brand non può quindi più essere eterodiretta, ma deve tenere contro di quanto viene suggerito dagli stessi shopper. Vi è comunque ancora molto lavoro da fare per adeguare industria e distribuzione a questo nuovo scenario. In particolare, penso che l’Idm dovrà intervenire su tre aspetti: la riorganizzazione interna, con una forte integrazione tra funzioni; la comunicazione, sfruttando in modo adeguato le opportunità del digital; le attività alla base dei processi di creazione del valore, ormai molto diversi da quelli del passato”.

Idm e distribuzione: come cambiano le relazioni

In questo contesto, quindi, la relazione tra distribuzione e industria di marca è destinata a rafforzarsi. Fino a diventare una vera e propria partnership. Gli interventi raccolti durante la tavola rotonda seguita al convegno promosso da InStore e Nagel-Group non lasciano dubbi: questa è la direzione da intraprendere.

Fonte: IRI Banca Dati ECR - Totale Italia Iper + Super
Fonte: IRI Banca Dati ECR – Totale Italia Iper + Super

“Insieme al retail – ha osservato Roberto Bechis, amministratore delegato di Meggle Italia – l’industria deve puntare sullo storytelling, comunicando meno, ma meglio. Ma il vero tema, se si parla di partnership, è la disponibilità a mettere in comune i dati”. “Il profitto si può perseguire insieme – gli ha fatto eco Luca Fontana, responsabile vendite Bergader Italia -. Per raggiungere questo obiettivo, però, è importante condividere le informazioni: così si conseguirebbero risparmi che le aziende potrebbero poi investire in qualità, servizio al consumatore e innovazione”.

E dello stesso avviso sono anche le insegne. “Lavorare in partnership è un fatto culturale che va migliorato, perché porta benefici per tutti – ha osservato Nicola Morchio, direttore logistica e controllo di gestione di Gruppo Finiper-. In particolare, deve essere affrontato il nodo dei dati che, stando alla mia esperienza, non investe solo i rapporti tra industria e distribuzione, ma tocca anche la filiera interna delle insegne, perché spesso le informazioni complessive non sono condivise”.

“Già in tempi non sospetti – ha aggiunto Nicola Zanchin, area manager freschi Aspiag Service – abbiamo diffuso i nostri dati per dimostrare che puntiamo verso lo stesso traguardo: fare trovare al consumatore il prodotto sullo scaffale. Ora tuttavia credo siano maturi i tempi per fare un passo in più: costruire insieme l’innovazione”.

Alleanze su fronte logistico: Finiper e Nagel-Group

La collaborazione sembra dunque rappresentare un modello vincente. E a confermarlo è anche l’esperienza illustrata durante il convegno da Finiper, che dal 2013 ha scelto Nagel-Group come proprio partner strategico in ambito logistico. “Insieme abbiamo dato vita – ha spiegato Nicola Morchio, direttore logistica e controllo di gestione di Gruppo Finiper – a un progetto improntato all’ottimizzazione dell’intera filiera, agendo su spazi, risorse, tratte e standardizzazione dei processi”. Un progetto complesso, quindi, costruito su una precisa logica tailor made. “Si tratta di un modello confezionato su misura – ha confermato Filippo Schianchi, senior account manager di Nagel-Group – caratterizzato da un flusso teso, da una forte adattabilità al contesto e da una estrema modularità”. Una formula che, dopo quattro anni di verifica sul campo, ha portato buoni frutti a entrambi gli attori coinvolti. Ma non solo. Perché anche i fornitori sembrano gradire.

 

 

Testi di Manuela Falchero

Foto di Filippo Poletti

Pagamenti in cassa con lo smartphone nei supermercati di Coop Liguria

Pagamenti in cassa (automatiche e con operatore) tramite smartphone attenderanno i clienti di Coop Liguria, a partire nelle prossime settimane.

Ad annunciarlo, nel corso del Forum Retail di Milano, è stato Giovanni Clavarino, Responsabile Organizzativo ipermercati e innovazione Coop Liguria e Presidente di Energya SpA. Come sistema di mobile payment per gli iper e i supermercati Coop Liguria ha scelto Mobysign, un’app in grado di garantire i più alti livelli di sicurezza, una user experience facile e intuitiva. I clienti, previa registrazione sull’app Mobysign (www.mobysign.com/it), potranno pagare leggendo un QR code con il cellulare e confermare l’acquisto con l’impronta digitale o digitando un PIN sullo smarthphone. Con Mobysign lo smartphone può essere utilizzato da solo o a supporto di altri dispositivi, come la cassa del supermercato, la pagina web sul PC dove vogliamo fare login o acquisti. Il primo centro commerciale ad utilizzare l’app Mobysign sarà “L’Aquilone” di Genova Bolzaneto. App che sarà utilizzabile anche presso altri esercenti e che se scaricata attraverso l’app iCoop darà diritto ad ulteriori promozioni esclusive del mondo Coop.

Belussi: Prosecco in edizione limitata per Fior Fiore Coop

Bellussi presenta in edizione limitata il Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG per Fior Fiore Coop, la linea che seleziona l’eccellenza dei prodotti alimentari, offrendo il meglio della cultura gastronomica del nostro Paese e non solo.

Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG è un vino spumante bianco realizzato vinificando le migliori partite di uva del territorio DOCG di Conegliano e Valdobbiadene, coltivate e raccolte a mano per non alterare le caratteristiche e le qualità dei singoli grappoli, e sapientemente lavorate da mani esperte secondo il Metodo Charmat.

Uno spumante extra dry dal perlage persistente, delicatamente profumato e armoniosamente equilibrato che racchiude tutto il savoir faire e l’eccellenza Bellussi.

Una partenrship importante per Bellussi Valdobbiadene che entra così a far parte del meglio della cultura enogastronomica selezionata da Coop, quattrocento prodotti realizzati a partire dalle migliori materie prime abbinando sapientemente lavorazioni artigianali con processi di produzione innovativi.
Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Fiorfiore COOP sarà in vendita a partire da metà Novembre.

Bath & Body Works apre il suo terzo negozio italiano a Milano, in via Torino

Bath & Body Works, marchio americano appartenente allo stesso gruppo di Victoria’s Secret, debutta (in collaborazione con Percassi) con il suo primo store in centro città in Italia. Per l’esattezza a Milano, in via Torino 21. Per il  brand leader nei prodotti per la cura del corpo e nelle fragranze per l’ambiente si tratta del terzo negozio in Italia, dopo quelli di Arese e di Oriocenter aperti nei mesi scorsi sempre in collaborazione con l’azienda Percassi.
Tra i prodotti che le clienti potranno trovare nel nuovo store i Bath & Body Works Hand Soap & Sanitizers, che comprendono anche l’esclusivo igienizzante per le mani nelle diverse profumazioni in formato tascabile, i prodotti per la cura del corpo della linea True Blue Spa, così come le irresistibili body lotion della Signature Collection, le acque profumate per il corpo dell’Aromatherapy e le candele aromatizzate della collezione White Barn Home Fragrance.
Come già avviene negli store di Arese e Oriocenter, anche in quello di Milano il personale di vendita qualificato inviterà le clienti a provare personalmente l’ampia gamma di prodotti BBW.

Bonduelle amplia le linee “Le Selezioni” e “Insalata del giorno”

Bonduelle continua il percorso di innovazione e differenziazione in IV gamma, con l’ampliamento delle linee “Le Selezioni” e “Insalata del giorno”.
All’interno de Le Selezioni Bonduelle presenta Mix di Stagione: Mix D’Autunno, D’Inverno, Di Primavera e D’Estate: una ricetta diversa per ogni stagione dell’anno, caratterizzata sempre da ingredienti freschi e rispettosi del naturale ciclo delle materie prime. Proposti nel formato da 125g, i mix avranno un packaging ad hoc, dedicato allo specifico periodo dell’anno che rappresenta.
Un fresco gusto di limone è, invece, la caratteristica principale della nuova referenza Le
Selezioni Acetosetta, mix unico ed originale, composto da foglie di acetosa, radicchio e
songino.
Mix di Stagione e Acetosetta si affiancano alle già esistenti Le Selezioni Lattughella e Trio
Freschezza.
Per l’Insalata del Giorno, invece, Bonduelle propone la nuova versione mix Croccante. Ideale per gli amanti della croccantezza dell’insalata, si affianca all’attuale mix Tenera, perfetta invece per chi apprezza i gusti più delicati.
La gamma Insalata del Giorno è unica nel suo genere perché entrambe le sue ricette
vengono cambiate periodicamente – sulla base del raccolto del momento – per creare di
volta in volta mix differenti, freschi e vitali, adatti a soddisfare le più diverse esigenze dei
consumatori.

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