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Eataly apre a Roma Termini, è la 50esima inaugurazione nel mondo

Eataly arriva all’interno della stazione ferroviaria Roma Termini: il nuovo punto vendita, in cui lavorano 48 persone e che porta a 50 il totale degli store Eataly nel mondo, si trova nella terrazza al primo piano ed è visibile sia dall’atrio d’ingresso sia dalla ex “galleria gommata” trasformata in area di servizi dalla riqualificazione. Gode inoltre di un affaccio su Piazza dei Cinquecento e sull’atrio storico, entrambi delimitati da ampie vetrate.

Il locale include una caffetteria, il banco della pizza alla pala sfornata fresca tutto il giorno per pause veloci e un vero e proprio ristorante con oltre 100 posti a sedere e servizio al tavolo per un totale di oltre 200 posti a disposizione della clientela. L’esperienza gastronomica è completa: dai supplì alle arancine, dai primi piatti dedicati alle tradizioni locali come amatriciana, carbonara o cacio e pepe ai piatti simbolo di Eataly, come lo spaghetto al pomodoro. Tra i secondi spiccano la tagliata di Fassona e l’hamburger Giotto o le polpette al sugo in coccio. Il menu della pizza comprende le varianti più classiche con attenzione per impasto e materie prime.

Il nuovo locale di 700 metri quadri offre l’opportunità di esperienze gastronomiche che vanno dalla colazione al pranzo, dall’aperitivo alla cena, passando per la degustazione di vini, birre artigianali o cocktail da accompagnare con taglieri di salumi e formaggi tipici. Presente anche un’area mercato per acquistare una selezione di prodotti tipici italiani.

“Aprire Eataly a Termini consente di avvicinarci a moltissimi viaggiatori che transitano o persone che lavorano in stazione e in prossimità” spiega Andrea Cipolloni, CEO Group Eataly. “Abbiamo condensato in questo format tutta la qualità della nostra ristorazione in modo tale da poter offrire un servizio destinato a chi cerca un punto di riferimento per l’enogastronomia italiana caratterizzato dalla nostra selezione accurata di materie prime e dalla nostra attenzione ai processi di lavorazione”.

 

Investindustrial compra il 52% di Eataly, in arrivo un nuovo AD

Una società di investimento di Investindustrial ed Eataly hanno firmato un accordo finalizzato a supportare la crescita a livello internazionale di Eataly, ambasciatore del food Made in Italy che, da oltre 15 anni, promuove in modo integrato la vendita di prodotti alimentari italiani di alta gamma e la ristorazione di qualità in prestigiose location su scala globale.

In dettaglio, la struttura dell’operazione prevede un aumento di capitale di 200 milioni di euro e un concomitante acquisto da parte di Investindustrial di una parte delle quote detenute dagli azionisti esistenti, per portare Investindustrial a detenere la maggioranza della Società. L’operazione prevede che, al closing, Investindustrial detenga il 52% del capitale, mentre i soci storici Eatinvest (famiglia Farinetti), la famiglia Baffigo / Miroglio e Clubitaly (Tamburi Investment Partners) possiederanno complessivamente il restante 48% del capitale. L’aumento di capitale di fatto azzera l’indebitamento finanziario netto della Società per massimizzare la flessibilità finanziaria necessaria per l’accelerazione dell’espansione su scala globale.

L’aumento di capitale è volto (i) a supportare la crescita di Eataly in Italia e nel mondo, valorizzandone la filosofia e il DNA sostenibile, il sostegno continuo alle filiere agroalimentari locali e l’esportazione di prodotti di eccellenza, sia tramite l’espansione dei flagship stores su scala globale, sia tramite lo sviluppo di nuovi formati; (ii) ad acquistare il restante 40% del business di Eataly negli Stati Uniti, in linea con la strategia di crescita della Società e di consolidamento del ruolo di ambasciatrice del food Made in Italy all’estero.

Nicola Farinetti (attualmente Amministratore Delegato) assumerà la carica di Presidente. A breve sarà annunciato il nome del nuovo Amministratore Delegato, manager di grande esperienza che contribuirà alla crescita e al consolidamento della Società su scala globale.

Investindustrial, la famiglia Farinetti, la famiglia Baffigo / Miroglio e Clubitaly (TIP) intendono continuare a sostenere lo sviluppo globale del business, sia attraverso un piano di nuovi flagship stores, sia con l’apertura di nuovi store formats nelle grandi città, nonché proseguendo nel percorso di sostenibilità che da sempre caratterizza Eataly. Il progetto di crescita di Eataly con il supporto di Investindustrial, grazie alla sua conoscenza del settore alimentare e alla consolidata presenza sul mercato italiano, europeo, statunitense e asiatico, prevede il mantenimento della Società in Italia, dove Eataly è nata, una forte crescita in mercati esteri quali gli Stati Uniti, dove è già attiva con 8 flagship stores, e lo sviluppo nel Middle East – Asia, dove il Gruppo è attualmente presente con 16 stores in franchising.

Investindustrial ha una grande esperienza in ambito food, settore nel quale ha di recente investito oltre 2.5 miliardi di euro. Ad oggi società di investimento del gruppo Investindustrial stanno supportando lo sviluppo di diverse realtà storiche italiane ed estere mediante una strategia basata su tre segmenti: (i) il private label, attraverso La Doria, primario produttore europeo di legumi, pelati, polpa di pomodoro e succhi di frutta e la divisione preparati alimentari di TreeHouse Foods (USA), recentemente acquisita; (ii) gli ingredienti, attraverso CSM Ingredients, Italcanditi e Hi-Food, società attive nella produzione di ingredienti tra i quali gli ingredienti funzionali ad alto contenuto foodtech, alle quali si è ultimamente aggiunta Parker Food Group (USA); (iii) la ristorazione, attraverso la catena di ristoranti Dispensa Emilia.

Andrea C. Bonomi, Presidente dell’Industrial Advisory Board di Investindustrial, ha dichiarato: “Siamo entusiasti di poter supportare un’eccellenza italiana nel mondo come Eataly in qualità di partner industriale di lungo periodo, forti della nostra esperienza nel promuovere lo sviluppo delle aziende che affianchiamo in ottica di uno sviluppo globale improntato sui massimi principi ESG e di sostenibilità. Eataly rappresenta un player unico che la famiglia Farinetti, grazie alla sua visione e capacità imprenditoriale, ha guidato nella rivoluzione del concetto di cibo italiano di alta qualità in tutto il mondo. La collaborazione tra Investindustrial, la famiglia Farinetti, la famiglia Baffigo / Miroglio e Clubitaly (TIP) è focalizzata a sostenere il prossimo stadio di crescita di Eataly, preservandone il DNA e l’unicità e mantenendone il profilo di sostenibilità, controllo di filiera ed etica”.

Nicola Farinetti, Amministratore Delegato di Eataly, ha commentato: “L’accordo sottoscritto apre ad una partnership strategica che proietta Eataly in una nuova fase della sua storia, che si prospetta di grande crescita a livello internazionale. E che ci permetterà di rafforzare il nostro format unico al mondo, promuovere progetti legati all’innovazione e valorizzare i nostri talenti. Siamo felici di compiere questo nuovo cammino insieme ad un partner di altissimo profilo quale Investindustrial, che condivide i valori e la visione di Eataly, e che ha scelto di supportarci nel raggiungimento del nostro obiettivo di farci portavoce del Made in Italy in Italia e nel mondo. Il know-how e le risorse che Investindustrial apporterà al modello di Eataly rappresentano una leva straordinaria per guardare al futuro con maggiore fiducia e slancio, forti della nostra storia e in continuità con i risultati raggiunti ad oggi grazie al lavoro di tutte le persone di Eataly”.

Dopo Coney Island, il Gruppo Zamperla apre a FICO il Bologna Luna Farm

Dopo il Luna Park di Coney Island, Gruppo Zamperla, top player mondiale del settore entertainment, sceglie FICO per aprire entro fine anno Bologna Luna Farm, il primo parco divertimenti a tema contadino in Italia, frutto di un investimento da 11 milioni di euro.

Basato su un concept originale ideato per FICO Eataly World, Luna Farm offrirà alle famiglie un’esperienza di puro divertimento in una sorprendente fattoria. Tra scenografie curate nei minimi dettagli si potranno provare le emozioni di 15 attrazioni a tema, tra le quali una monorotaia sospesa da percorrere a bordo di una gallina, una ruota del mulino panoramica o il recinto dei tori autoscontro con proiezioni interattive in pista.

Nel nuovo parco indoor, progettato dalla design company Team Park Project, si potranno infatti sperimentare in anteprima mondiale soluzioni di realtà aumentata e interattività sviluppate da Z+, consociata del gruppo Zamperla. Rilevante anche l’attenzione data in questo progetto ai temi dell’inclusione e fruibilità, sui quali il gruppo investe da anni in ricerca e sviluppo, sviluppando attrazioni dedicate a persone con esigenze speciali.

Luna Farm è il frutto della collaborazione tra Zamperla Group, player mondiale nel settore entertainment da oltre 50 anni, e FICO Eataly World, il parco del cibo più grande del mondo, aperto a Bologna nel novembre del 2017. Il luna park contadino occuperà una superficie coperta di circa 6.500 metri quadrati, nell’area del CAAB – Centro Agroalimentare Bologna dove sorge FICO, ha richiesto investimenti per 11 milioni di euro e, a pieno regime, darà lavoro a 70 persone, di cui 50 operatori giostre e accoglienza selezionati da subito. Circa 12 i mesi di lavoro richiesti per progettare e realizzare un parco a tema che per molti aspetti non ha eguali in Italia.

Il Parco si rivolge alle famiglie con bambini, che solo in Emilia-Romagna rappresentano una platea di oltre 1.235 mila nuclei; in sinergia con FICO avrà un bacino di attrazione nazionale ed internazionale.

 “Siamo orgogliosi della partnership con FICO Eataly World perché condividiamo la mission di valorizzazione dell’eccellenza italiana nel mondo. – sottolinea Alberto Zamperla, presidente dell’omonimo gruppo – La sua natura di progetto d’avanguardia ci ha spinti a investire con convinzione in questa collaborazione. Luna Farm arriva nel secondo anno di vita di FICO come naturale evoluzione di un progetto che anticipa trend del futuro: FICO offre risposte innovative alla trasformazione delle esigenze dei consumatori, e l’entertainment ha un ruolo chiave.”

“Quando abbiamo pensato FICO abbiamo immaginato un luogo immenso e gioioso per i bambini e per le loro famiglie – dichiara Oscar Farinetti, fondatore di Eataly – Luna Farm è la naturale evoluzione del progetto iniziale. Una grande attrazione per i bambini che parte da giochi che ci riconnettono con le nostre radici e le nostre tradizioni. La collaborazione con Zamperla, eccellenza italiana che costruisce parchi nel mondo, sottolinea una volta di più l’attenzione di FICO per lo sviluppo di un turismo inclusivo e accessibile.”

 Il recruiting

Dal 1° settembre Luna Farm ha aperto anche la campagna di recruiting per i 50 addetti alle attrazioni e all’accoglienza degli ospiti. Dopo una selezione online, la ricerca avrà come momento culmine un evento che si svolgerà a Fico a metà ottobre e si concluderà il giorno seguente con i colloqui individuali. Il percorso di recruiting si avvale anche della collaborazione di “Insieme per il lavoro”, il progetto nato dalla collaborazione tra Comune, Città Metropolitana e Arcidiocesi di Bologna che mette in rete associazioni, sindacati e settore non profit, per l’inserimento nel mondo del lavoro di persone in condizioni di fragilità.

 

 

 

Dopo la pizza, anche il pesto patrimonio Unesco? Eataly il 17 maggio lancia il Pesto Day

La candidatura a patrimonio Unesco del pesto alla genovese passa per… Bologna. Si celebrerà giovedì 17 maggio a Fico Eataly World, il grande parco alimentare made in Italy creato da Oscar Farinetti nell’ex mercato agroalimentare della città felsinea, il “Pesto day” con l’obiettivo di far conoscere e valorizzare la storica salsa genovese, naturalmente preparata comme-il-faut, vale a dire al mortaio. Per tutto il giorno si svolgeranno contest, show cooking e assaggi. Sullo sfondo la candidatura della preparazione e della sua cultura a patrimonio Unesco.

Evento clou della giornata, che si avvantaggia della collaborazione dell’associazione Palatifini di Genova e della Regione Liguria, sarà la gara di qualificazione per l’ottava edizione del campionato mondiale di pesto al mortaio che si terrà nel 2020: dieci cuochi (dilettanti, amatori e professionisti) si sfideranno in grembiule verde a colpi di pestello. A valutarli sarà una giuria composta dall’assessore regionale al Turismo della Regione Liguria, Gianni Berrino, da Roberto Panizza dell’associazione Palatifini, dal campione del mondo di pesto al mortaio Emiliano Pescarolo, dall’amministratore delegato di Fico Eataly World Tiziana Primori e dallo chef stellato Alberto Bettini. Un premio speciale sarà attribuito da una giuria di food blogger.

Il Campionato mondiale di pesto genovese al mortaio è stato ideato ed è organizzato dal 2007 dall’associazione culturale Palatifini, che dagli anni Novanta promuove la cultura e la salvaguardia delle buone tradizioni genovesi. Si tiene nel Salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale a Genova e prevede la partecipazione di 100 concorrenti (50 liguri, 25 italiani non liguri, 25 stranieri), in parte selezionati attraverso gare eliminatorie. I partecipanti sono valutati da 30 giudici tra chef, degustatori, esperti e giornalisti enogastronomici. L’ultima edizione si è tenuta il 17 marzo 2018 ed è stata vinta dal milanese di Garbagnate (ma genovese di adozione) Emiliano Pescarolo, trentanovenne sommozzatore.

 

Sottoscrizione a quota 30mila

Nel corso della mattinata sarà possibile anche firmare la petizione a sostegno della candidatura del Pesto genovese al mortaio come patrimonio dell’Unesco, che ha già raggiunto le 30mila sottoscrizioni. Un importante riconoscimento per quella che è una peculiarità gastronomica delle famiglie e delle comunità liguri in Italia e nel mondo, eccellenza storica di cultura alimentare e di stile della convivialità che richiede saperi, competenze, abilità e ingredienti (il disciplinare della Dop prevede il basilico genovese Dop della riviera ligure, i pinoli italiani, l’aglio di Vessalico, il Parmigiano-Reggiano Dop, il fiore sardo, il sale marino delle saline di Trapani, l’olio extravergine di oliva Dop della Riviera Ligure) da difendere. La candidatura Unesco è sostenuta dall’associazione Palatifini, dalla Regione Liguria, dalla Camera di Commercio di Genova e da Unioncamere Liguria, dal Comune di Genova e da altri comuni liguri, oltre che da associazioni, istituzioni ed enti italiani e stranieri. Durante il Pesto Day si potranno anche degustare piatti con il pesto tradizionale e impararne l’autentica ricetta grazie alla lezione di pesto perfetto che i maestri liguri terranno alle 14,30.

Ecco Fico Eataly World, le filiere italiane pensate in grande

Un gigantesco supermercato, una faraonica food hall, una decorativa fattoria didattica: partirà il 15 novembre l’attesissimo Fico Eataly World, il progetto di Oscar Farinetti a Bologna nell’area del CAAB che ha l’ambizione di diventare una tra le prime destinazioni turistiche italiane (l’obiettivo è arrivare a 6 milioni di visitatori l’anno, di cui 2 milioni stranieri) e una vetrina permanente della produzione alimentare del nostro Paese. Una sorta di Expo permanente. Ieri l’anteprima per la stampa. Oltre agli orti, agli allevamenti e alle coltivazioni il “parco” (più struttura che parco invero) di estende su 100.000 metri quadrati progettati dall’architetto Thomas Bartoli:  2 ettari di campi e stalle all’aria aperta, con 200 animali e 2.000 cultivar e 8 ettari coperti con 40 fabbriche di alimentari gestite da brand di primo piano, dal partner storico Lavazza a Balocco, da Venchi a Grana Padano, Parmigiano Reggiano e Amadori, tanto per citarne alcuni.
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I luoghi di ristoro sono per tutte le tasche e vanno dal più basico street food al ristorantini di carne e pesce, dal vegetariano a Cinque, il ristorante dello stellato Enrico Bertolini. Ma ci sono anche gelaterie, pasticcerie e bar.
 
Un gigantesco Eataly
Sono 9.000 i metri quadrati dedicati alle botteghe e al mercato con il meglio dei prodotti e del design per la buona tavola. Ci sono aree dedicate allo sport, ai bimbi, alla lettura e ai servizi; 6 aule didattiche e 6 “giostre” educative; un centro congressi modulabile da 50 a 1.000 persone, con spazi per teatro e cinema (i film in visione sono stati girati dagli allievi del Centro sperimentale di cinematografia di Milano diretto da Maurizio Nichetti); mentre sono previsti corsi ed eventi per animere tutti gli spazi di FICO. 
Dalla Stazione centrale di Bologna sono previsti autobus “vestiti” con i colori di FICO, che entreranno in servizio di linea dal 14 novembre. Costo (che ha già sollevato qualche polemica, di 5 euro a corsa).
Il Comune di Bologna è promotore del progetto FICO Eataly World, che sorge nell’area del CAAB, società partecipata all’80% dal Comune, di cui sono parte anche la Camera di Commercio di Bologna, la Regione Emilia Romagna e Città Metropolitana. FICO EATALY WORLD è la società nata per la realizzazione, la gestione e la promozione, in Italia e all’estero, del parco FICO Eataly World. È detenuta da Eataly insieme a Coop Alleanza 3.0 e Coop Reno, cooperative di consumatori del sistema Coop.

Fico Eataly World, l’agriparco di Farinetti al via il 15 novembre

Ormai la data è ufficiale: debutterà al pubblico il prossimo 15 novembre FICO Eataly World, il più grande parco agroalimentare del mondo voluto e ideato da Oscar Farinetti, fondatore di Eataly. La data di inaugurazione è stata decisa dal Comune di Bologna, promotore del progetto, con FICO Eataly World – la società di gestione del Parco -, la Fondazione FICO per l’Educazione alimentare e alla Sostenibilità, Prelios Sgr, che ha istituito e gestisce il Fondo Pai (Parchi agroalimentari italiani) per la sua realizzazione, e con CAAB – Centro Agroalimentare Bologna.

Il Parco, ad ingresso gratuito, punta ad attrarre milioni di visitatori da tutto il mondo, racchiudendo l’eccellenza dell’enogastronomia italiana, dal campo alla forchetta. I lavori di allestimento sono in dirittura d’arrivo, e nelle prossime settimane verranno ultimati per assicurare il taglio del nastro nella data prefissata.

 

Fico in numeri

La Fabbrica Italiana Contadina su 10 ettari racchiuderà la meraviglia della biodiversità italiana, attraverso 2 ettari di campi e stalle all’aria aperta, ed 8 ettari coperti che ospitano 40 fabbriche, oltre 40 luoghi ristoro, Botteghe e mercato, Aree dedicate allo sport, ai bimbi, alla lettura e ai servizi, 6 aule didattiche, 6 grandi “giostre” educative, teatro e cinema, un centro congressi modulabile da 50 a 1000 persone e una Fondazione con tre università.

FICO, su un percorso chilometrico e all’interno di 100 mila quadri offrirà svariate possibilità di divertimento educativo: per capire l’agricoltura italiana visita a 2 ettari di campi e stalle con più di 200 animali e 2000 cultivar. Per capire la trasformazione alimentare: visita alle 40 fabbriche contadine per vedere la produzione di carni, pesce, formaggi, pasta, olio, dolci, birra. Per la degustazione del cibo: il ristoro di FICO con una scelta di 40 offerte diverse. Per farsi un giro in “giostra”: visita delle sei “giostre” educative dedicate al fuoco, alla terra, al mare, agli animali, al vino e al futuro. Per divertirsi e imparare: 30 eventi e 50 corsi al giorno tra aule, teatro, e spazi didattici. 

L’itinerario può essere percorso a piedi o in bicicletta, libero o assistito dagli Ambasciatori della biodiversità italiana, guide appositamente formate per narrare l’agroalimentare italiano.

Fico Eataly World, la nuova creatura di Farinetti debutta il 4 ottobre a Bologna

Work in progress nell'area Caab di Bologna.

Un parco di divertimenti a tema food, una palestra educativa, la presenza di tutta la filiera dal campo alla tavola, e un food pride della tradizione alimentare italiana: sarà questo è molto di più Fico (fabbrica Italiana Contadina) Eataly World, il nuovo, pantagruelico progetto di Oscar Farinetti che aprirà – ormai è ufficiale – il prossimo 4 ottobre a Bologna, nell’area dell’attuale CAAB (Centro Agroalimentare di Bologna). 

I numeri sono da capogiro: 80mila metri quadri di cui 67mila coperti, un ettaro di “campi dimostrativi” e allevamenti didattici (7mila metri quadri do colture e 4000 metri quadri di stalle), 40 “fabbriche”-laboratori alimentari (su 11mila metri quadri, gestiti da aziende italiane in cui la materia prima sarà trasformata sotto gli occhi dei visitatori), 9mila metri quadri dedicati alla vendita, 25 ristoranti su 7.300 metri quadri dedicati (trattorie tipiche italiane o chioschi street food ) e poi spazi eventi, aule, tre università, un teatro e un cinema e il più grande impianto fotovoltaico su tetto d’Europa. Ci si muoverà con 1000 biciclette messe a disposizione dei clienti nel mercato, con carrello della spesa e spazio frigo. La mobilità da fuori è invece assicurata da 11 grandi pullman elettrici che fanno la spola dalla stazione e dall’aeroporto, mentre il parcheggio sarà di 18mil posti auto. L’uscita dell’autostrada, oggi CAAB, manco a dirlo sarà rinominata Fico Eataly World

Infine, il tocco da maestro: sei giostre tematiche che seguono la storia dell’umanità, dall’ominide Lucy al distopico futuro, accompagnati da personaggi simbolo dell’epoca. «Tutto questo per portarci a casa 6 milioni di visitatori l’anno. Tra cui 2 milioni di stranieri. Vogliamo diventare il monumento più visitato d’Italia, più del Colosseo, vogliamo essere inseriti nei tour degli stranieri in Italia, entrare nelle agenzie di viaggio: ne sono state già coinvolte 5mila» ha detto Farinetti al Retail Innovations 12 di Kiki Lab dove è intervenuto. 

Oscar Farinetti e Fabrizio Valente a Retail Innovations 12.

«A New York fatturiamo 80 milioni, in Italia era impossibile eguagliare un risultato simile. Allora abbiamo aggiunto il turismo e il divertimento, un divertimento assistito con il fine di spiegare il nostro Paese».

Poi c’è il coté educativo, che punta a richiamare 500mila studenti di tutte le età “per renderli orgogliosi dell’Italia e della loro tradizione”, che parteciperanno a un percorso, letteralmente dal campo alla tavola, passando dai campi alle stalle alla produzione di olio, vino e formaggi. Perché il cuore di Fico è “formazione e magia”.

 

Tecnologia “facile”

La tecnologia, assicura Frainetti “entrerà in tutte le maniere”, con “tutti gli strumenti digitali possibili”. 

A Fico però non sarà nemmeno necessario scaricare un’app (cosa che gli italiani non fanno con grande entusiasmo vedi Internet & Italy, due su tre connessi tra social, messaggi e video, latitano le app): basterà avvicinare lo smartphone a un grande quadro all’ingresso e si riceveranno tutte le info man mano che prosegue la visita (come una sorta di “audioguida”). All’uscita, si rimette lo smartphone nel quadro e chi ha percorso più chilometri a piedi avrà la spesa gratis. “Ma ci saranno anche moli “umani” con cui interagire e che daranno tutte le informazioni necessarie”.

Lo sguardo di Farinetti sulle nuove tecnologie (Iot e intelligenza artificiale) è sempre e comunque ottimista. «C’è chi dice che si perderanno posti di lavoro. Io penso che stiamo entrando in un futuro straordinario, e proprio la tecnologia ci aiuterà a gestire un mondo con 10 miliardi di abitanti. Stiamo vivendo una vera e propria rivoluzione tecnologica comparabile alla scoperta del fuoco 1,5 milioni di anni fa. All’inizio è sempre difficile, ci si brucia, si dà fuoco al bosco. ma poi si impara a domarla, la tecnologia, e usarla al meglio. Certo, come ai tempi della scoperta del fuoco un problema c’è: la nuova tecnologia non è patrimonio di tutti ma è in mano a 4/5 aziende che fanno profitti giganteschi e hanno il potere di comprare ogni nuova idea che esce, ed entrano in qualsiasi mercato (dalle auto all’abbigliamento). Ci vorrà un modo per appropriarci di questi strumenti, come è stato per il fuoco, magari una rivoluzione».

 

Prossima aperture Mosca, occhi puntati su LA

Le prossime aperture dell'”Impero Eataly” sono programmate a Mosca, in franchising (10 aprile), a giugno a Stoccolma, a settembre a Los Angeles con uno store di 9mila metri quadri su cui Eataly punta molto. Nel 2018 è la volta di due grandi città europee, Parigi e Londra, all’interno di due luoghi iconici come Galeries Lafayette e Selfridges. Ma l’orizzonte è più che ampio: “ci sono 196 Paesi al mondo, dobbiamo andare in tutti perché la cucina italiana è universale: leggera, facile, sana e facilmente replicabile perché deriva dalla cucina domestica, è nata in casa non a corte come la francese”. Poi “vorrei fare altri due o tre negozi in Italia, belli”.

La visione, insomma, c’è. L’appuntamento è per il 4 ottobre, a Bologna.

Vedi la fotogallery Fico Eataly World Bologna, l’agroalimentare italiano spiegato al mondo

Fico Eataly in attesa dell’inaugurazione scopre con il Bike tour 40 produzioni italiane

Un viaggio all’interno delle eccellenze enogastronomiche italiane, alla scoperta dei metodi di produzione artigianale e coltivazione, da Torino a Palermo, con tappa in 38 aziende che, all’interno di FICO Eataly World, realizzeranno i migliori prodotti enogastronomici del Belpaese: è il FICO Bike Tour della Fabbrica Italiana Contadina (FICO): il grande parco dell’agroalimentare italiano che sta sorgendo a Bologna e che racchiuderà il meglio del nostro cibo, dal campo alla forchetta, per raccogliere l’eredità di Expo.

Il Tour parte oggi da Torino e si chiuderà 46 giorni e circa mille chilometri dopo a Palermo, toccando 14 regioni per 40 esperienze enogastronomiche. Protagonista del cicloviaggio è Simone Greco, studente di Agraria e appassionato di cibo e due ruote. Il percorso avverrà in sella alla bicicletta a due ruote realizzata da Bianchi, storica azienda italiana, che, dotata di carrello e frigorifero, consentirà ai visitatori di circolare nel Parco tematico e fare la spesa all’insegna del benessere e della sostenibilità. Tra i partner del FICO Bike Tour, il Touring Club Italiano e la Rai.

FICO Eataly World racchiuderà un patrimonio di biodiversità straordinario, che nasce da materie prime, ingredienti e una cultura del cibo e della sua trasformazione unici al mondo. Sono infatti 40 le imprese di tutte le dimensioni accomunate dall’eccellenza, che, all’interno della Fabbrica Italiana Contadina avranno il compito di realizzare dal vivo i più importanti prodotti italiani in altrettanti laboratori.

Tra le esperienze che Simoe Greco incontrerà nel suo viaggio di scoperta ci sono il tartufo-Safari, l’osservazione della fauna selvatica e l’allevamento allo stato brado dei suini, la panificazione artigianale, la cura di un luppoleto da birra, gli abbinamenti del cioccolato e delle confetture, la coltivazione e la trasformazione di patate, riso, grano. Prima che FICO apra i battenti, il FICO Bike Tour intende raccontare le filiere del cibo italiano che tutto il mondo potrà apprezzare a Eataly World. Con un mezzo lento e sostenibile, la bicicletta.

In ogni tappa, il FICO Bike Tour offrirà allo studente-biker l’opportunità di visitare stabilimenti e laboratori di produzione, consentendo anche ad ospiti, istituzioni e giornalisti di osservare da vicino come e dove nascono i migliori prodotti italiani, apprezzarne la storia e la lavorazione. Ciascuna azienda organizzerà infatti esperienze originali per mostrare la propria arte manifatturiera. Naturalmente il viaggio potrà essere seguito quotidianamente sul sito www.eatalyworld.it e sui canali social ufficiali (@eatalyworld su Facebook, Twitter, Instagram, Google+).

Fico, il parco, sorgerà all’interno della NAM, la Nuova Area Mercatale operativa da aprile nell’area del CAAB- Centro Agroalimentare di Bologna.
«Con la piena operatività della Nuova Area Mercatale si è aperta la volata finale per il completamento del Parco Agroalimentare FICO Eataly World, un grande progetto di educazione alimentare per la città, per l’Emilia Romagna e per l’Italia – spiega il presidente di CAAB Andrea Segrè, ordinario di Politica agraria internazionale e comparata all’Università di Bologna e Tutor dello studente Simone Greco alla guida di FICO Bike Tour –. Sono oltre 2.400.000 i quintali di ortofrutta annualmente commercializzati al CAAB: attraverso la Nuova Area Mercatale con cui promuoveremo la produzione, commercializzazione e quindi il consumo di frutta e verdura sostenibili e di alta qualità. Daremo evidenza a questi obiettivi sostenendo quanto più possibile gli scambi e le sinergie con il Plesso di Agraria dell’Università Alma Mater Studiorum di Bologna, contiguo al comprensorio CAAB e in asse diretto con le attività e gli obiettivi del Centro. L’agricoltura è la nuova frontiera per i giovani, sempre più appetibile: nel corso del 2015 si è registrato un + 12% di occupati e imprenditori agricoli under 35, in diretta correlazione al grado di istruzione ‘tecnica’ e tecnologica».

Per saperne di più sul progetto Fico Eataly World Bologna, Italian agro-food explained to the world.

Eataly e Autogrill, l’alleanza in autostrada debutta al casello di Secchia Ovest (Mo)

Un’idea tanto semplice e banale, che come tutte le idee semplici e banali sembra destinata ad avere un successo straordinario: ci scherza su, Oscar Farinetti e gigioneggia com’è uso suo ma in effetti è vero. Quello tra Autogrill e Eataly è davvero un matrimonio che s’ha da fare, perché portare l’eccellenza, anzi, le eccellenze enogastronomiche italiane in un luogo di intenso passaggio, di turisti e non, italiani e stranieri, come un’area di sosta dell’A1, sembra l’autostrada (appunto) del successo.
Autogrill, leader mondiale nei servizi di ristorazione per chi viaggia, ha dunque unito le forze con Eataly, che ha costruito la sua storia e il suo successo proponendo il meglio delle produzioni artigianali italiane, realizzando un punto vendita nell’area di servizio di Secchia Ovest (Modena) gestita da Autogrill dando vita al format “Eataly x Autogrill”.

“C’è sempre più gente che va al mare, in montagna, in collina e cerca le osterie, studia e va a caccia di prodotti dell’enogastronomia italiana. Queste persone viaggiano anche in autostrada, perché lo facciamo tutti” ha detto Farinetti. E ora hanno un posto dove fermarsi, mangiare ed acquistare, secondo la filosofia Eataly.

L’Ad Autogrill, Gianmario Tondato Da Ruos e il fondatore di Eataly Oscar Farinetti durante la presentazione.

Ed è anche logico che questa idea partisse qui, nel cuore dell’opulenta Emilia-Romagna, prima regioni in Europa per numero di prodotti Dop e Igp (ne ha 43). Un’area storica anche per il travel food retail, come ha sottolineato l’Ad di Autogrill, Gianmario Tondato Da Ruos: “noi significativamente siamo qui perché è uno dei posti al mondo, non in Italia, in cui c’è la più grande ricchezza agroalimentare. Inoltre, qui sorgeva uno dei pezzi della storia dell’autostrada italiana, il Fini che non era un autogrill ma era veramente un punto di riferimento per chi viaggiava”.

 

1150 mq di eccellenze e corner ristorazione
In una costruzione ad hoc, su due piani si sviluppa il nuovo concept per il viaggiatore gourmet. Al piano terra uno store di 1150 metri quadri con una caffetteria targato Eataly e Kimbo, partner storico di Autogrill, aperta 24 ore, e la tradizionale proposta gourmet Eataly con circa 2000 referenze, tra paste e farine, vini e salumi da portare a casa ma anche con una ristorazione “light”, che si esprime in alcuni punti focali: il banco pasticceria di Luca Montersino, il banco pane, di lievito madre e farine macinate a pietra, ça va sans dire,  (“l’unico prodotto che si trova in 190 dei 194 paesi del mondo, che per noi è il più importante” e che può essere “imbottito” al momento con i salumi del negozio), la piadineria che riproduce una cabina romagnola, con la produzione dei fratelli Maioli di Cervia, e il gelato Lait, mantecato a vista.

 

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Tre ristoranti: pizza, pasta, carni

Al primo piano 350 posti a sedere sono riservati ai tre concept di ristorazione: la pizzeria con forno a legna, la pasteria che utilizza la pasta di Gragnano e il ristorante la Sosta con focus sulla carne, piemontese dagli allevamenti La Granda, presidio Slow Food. Ovunque, preparazioni espresse come si conviene in un luogo di viaggio e passaggio “perché per mangiare bene non serve tanto tempo: per fare il tipico pasto italiano bastano otto minuti. Il lavoro è a monte, nella scelta delle materie prime” spiega Farinetti.
Da sfondo, la filosofia Eataly “basata sul proporre prodotti di alta qualità in maniera accessibile grazie alla creazione di un rapporto diretto fra produttore e distributore”, unita alla volontà di Autogrill di voler innovare e diversificare la propria offerta sul canale autostradale.
L’obiettivo, dichiarato, è arrivare nei prossimi 12 mesi al traguardo di un milione e 300 mila clienti.
La nuova area di servizio impiega circa 115 collaboratori e raggiunge gli 80 addetti presenti sul locale nei periodi di picco.
Tra le concessioni frutto della contrattazione, la rinuncia di Autogrill a vendere gratta e vinci alle casse, su esplicita richiesta di Farinetti.

 

Eataly, prossimamente tre aperture negli USA
“Questa strada che ha preso Autogrill di andare verso la qualità secondo me è la strada giusta – prosegue il fondatore di Eataly -, hanno capito che essendo italiani dovranno distinguersi sulla qualità e l’eccellenza. Credo che questo esperimento, italiano, sarà propedeutico ad altre esperienze in altre parti del mondo. Noi, nel nostro piccolo, stiamo per aprire un secondo negozio a New York, ad agosto, ad ottobre a Boston, a marzo 2017 a Los Angeles. Per noi gli USA sono un mercato domestico come l’Italia: sono convinto che aprire un concept di questo tipo sulle grandi vie americane avrebbe un successo strepitoso” ha detto Farinetti.

 

I due filoni di Autogrill
Come ha spiegato l’Ad di Autogrill “come azienda, stiamo seguendo due filoni: quello delle partnership, di collaborazioni con grandi marche come questa con Eataly e con Starbucks negli Stati Uniti, e speriamo che non finisca con Eataly non finisca qui, e poi c’è lo sviluppo di concept interni, come Mercato del Duomo e Bistrot”. Due filoni che in futuro, sembra di capire, si svilupperanno parallelamente.

Eataly vince il Netcomm e-commerce Award 2016: è il miglior sito italiano

È Eataly il migliore sito di e-commerce italiano: lo ha decretato la quinta edizione del Netcomm e-commerce Award, che ha assegnato il “Premio Assoluto Netcomm eCommerce Award 2016” al sito dedicato alle vendite online del retail di Oscar Farinetti. Sara dunque Eataly a rappresentare l’Italia alla finale degli European E-commerce Award di Barcellona, che si terrà a Barcellona il 31 maggio, nell’ambito del Global e-Commerce Summit.

La selezione curata dal Consorzio Netcomm e da TVN Media Group è stata fatta su oltre 400 siti di eCommerce partecipanti alla competition.

«L’e-commerce Forum è l’occasione migliore per premiare le aziende eccellenti che si sono distinte nell’eCommerce italiano – ha commentato Roberto Liscia, Presidente di Netcomm -. Giunti quest’oggi alla quinta edizione del riconoscimento, con il passare delle edizioni ci rendiamo sempre più conto come sia importante premiare le imprese impegnate nell’innovazione del commercio elettronico attraverso strategie di business innovative. Il primo premio assoluto di questo 2016 è andato a Eataly, già vincitore lo scorso anno della sezione Alimentari, che si è distinto nella creazione di un’esperienza e-commerce globale attraverso la creazione di siti dedicati a mercati strategici».

Ecco tutti i premiati:

Primo premio assoluto e primo premio per la sezione Alimentari
Eataly, “per aver centrato l’obiettivo 2015 di creare un’esperienza e-commerce globale, passando da un sito italiano con spedizioni in tutta Europa alla creazione di siti dedicati a mercati strategici, localizzati nella lingua con offerte studiate per i target market”.

Per la sezione Best e-Commerce Viaggi e Tempo Libero
Brico Bravo Srl “per la sua capacità di intendere l’eCommerce come parte di un progetto in evoluzione e l’importante valorizzazione data al sistema di distribuzione e magazzino”.

Menzione della Giuria Elettronica e Intrattenimento
Per la categoria Elettronica di Consumo non è stato assegnato il premio di categoria.
È stata invece assegnata la menzione speciale a Games Stop, che aveva vinto l’anno scorso. La piattaforma sviluppata in un’ottica di acquisto multi-canale sfrutta le potenzialità di una catena di oltre 400 punti vendita su tutto il territorio nazionale, presenta nuovi sviluppi e si presenta con nuovi servizi a supporto del cliente.

Per la sezione Abbigliamento e Accessori
Per la categoria Abbigliamento e Accessori quest’anno vincono con un ex aequo Lanieri, “per la cura, la precisione, la valorizzazione del settore, la tendenza all’export e per l’innovazione dell’offerta di un prodotto su misura” e Zalando, “per la crescita registrata nel 2015: maggiore fashionability, transizione verso il mobile e miglioramento continuo del servizio sono stati raggiunti attraverso nuove metodologie di acquisto”.

Mezione della Giuria Abbigliamento e accessori
Menzione speciale a Saldi Privati per la ricerca di ambiti di specializzazione verticali e Vico42, il primo e-shop interamente dedicato all’uomo.

Per la sezione Arredamento e Oggettistica
Coin Casa “per la sinergia online e offline di un retailer tradizionale e per l’approccio da subito internazionale”.

Per la sezione Cosmetica e Benessere
Lines Shop “per il suo modello di servizio retail diretto con il cliente all’insegna della discrezione e rispetto della privacy”.

Menzione della Giuria Cosmetica e Benessere
Una menzione speciale è andata a Profumeria Web perché rappresenta un modello innovativo di e-business all’interno della catena distributiva di settore.

Per la sezione Non-profit
La Lega del Filo D’oro, ente morale Onlus da oltre 50 anni, che garantisce assistenza a persone sordo cieche. Attraverso questo sito la Onlus ha creato un programma di donazioni regolari.

Per la sezione Innovazione
ePrice per il secondo anno consecutivo, “perché offre il massimo grado di personalizzazione della consegna e dell’installazione dell’elettrodomestico”.

Menzione della Giuria Innovazione
Una menzione speciale è andata a Else-Corp, innovativa boutique virtuale che usa tecnologia 3D e permette di selezionare materiali, colori e accessori per l’acquisto di scarpe personalizzate e uniche.

Per la sezione Blog e social shopping
MADE “perché applica la struttura dei social network al mondo del design creando un maggior engagement del consumatore”.

Per la sezione B2b
Rajapack che in 10 anni è cresciuto in misura esponenziale attirando il 78% di nuovi clienti e 700mila visite negli ultimi 12 mesi. Ogni giorno il portale offre a 52mila clienti i packaging più innovativi.

Menzione della Giuria B2b
Una menzione speciale è andata ad Attrezzi e Utensili, centro commerciale online pensato per soddisfare la domanda di attrezzature professionali di aziende, officine, elettricisti, per la internazionalizzazione del prodotto.

Per la sezione Nuove Promesse
Bellissima, “una vera e propria esperienza digitale di bellezza”.

Per la sezione Cross Border Trade
vente-privee presente in 8 Paesi europei, ha una piattaforma internazionale di 30 milioni di soci e 3,5 milioni di visitatori unici ogni giorno. Lo scorso anno l’azienda era stata premiata nella sezione Innovazione.

Menzione della Giuria Digital Channel Management
Una menzione speciale è andata a Eyewear Safilo per evidenziare l’originalità di un approccio al trade che adotta le logiche della relazione B2C.

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